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Il film a colori è uscito nel 1958, si tratta di un western che tratta un argomento inconsueto: la concorrenza tra le società che gestivano il commercio delle pelli di bufalo e i viaggi dei coloni nell'inesplorate terre dell' Ovest..
La regia è di Harmon Jones un onesto mestierante di Hollywood (La principessa del Nilo con Debra Paget, La frusta d'argento, Oscar per la sceneggiatura).
I protagonisti sono Steve Daley (Guy Madison) e Cheyenne Julia O'Malley (Rhonda Fleming), Steve è stato condannato a morte (ingiustamente) dal corrotto giudice Carr (Don Beddoe), Cheyenne è la ricchissima ereditiera di una società creata da padre irlandese che commercia in pelli di bisonte ed assicura il trasporto dei coloni nel West, essendo da parte materna di discendenza indiana, gli indiani Cheyenne lasciano passare senza ostacoli le sue carovane nei loro territori. L'eredità paterna potrà però passare a lei solo se si sposa, la donna e il giudice si mettono d'accordo che sposerà Steve e questo riceverà una liberatoria del giudice in cui si dichiara nulla la sentenza, ma dovrà dimernticarsi del matrimonio e non gli viene detto neppure il cognome della sposa ma solo il nome: Julia. Steve la sposa e lei sparisce, ma quando esce di prigione un killer Karp (James Griffith, caratterista: Il passo degli Apache) che cerca di ucciderlo a tal fine era stato assoldato da Carr perchè gli sottraesse la liberatoria, ma interviene un amico Poldo che lo salva. I due vengono contattati dal ricco mercante O'Connel concorrente di Cheyenne che gli racconta la vera identità della sposa il mercante lo incarico dietro compenso, di raggiungerla in una carovana che dirige e cercare di convincerla a diventare suo socio, Steve con Poldo accetta, ma O'Connel incarica Karp di sorvegliarli. Steve la raggiunge si comporta come marito dirigendo il trasporto, dapprima lei si ribella e ruba la liberatoria, ma alla fine si innamora di lui. Dopo varie schermaglie alla fine O'Connel viene smascherato, Karp fugge, Steve rientra in possesso della liberatoria e così lo sceriffo federale chiamato da O'Connel non può arrestarlo, Cheyenne e Steve finalmente potranno vivere insieme.
Il film ha una trama originale, tra l'altro affronta il problema del commercio delle pelli di bisonte (basti pensare che in pochi decenni ne vennero uccisi decine di milioni) e la concorrenza delle società commerciali, inoltre delinea un personaggio quello di Cheyenne, una femminista ante litteram che considera gli uomini come meri oggetti da comandare, se del caso, usando la frusta.
Purtroppa la sceneggiatura è debole, si parte con toni drammatici e poi il film si evolve in una commedia brillante con le schermaglie amorose tra moglie e marito, anche i personaggi sono descritti in modo superficiale. Rhonda Fleming recita bene, era una brava attrice oltre che di una bellezza prorompente, ma qui non siamo in Sfida all'O.K. Corral, i comprimari sono mediocri (tra loro Frank Griffin fratello di Debra Paget), inoltre con i capelli rossi e gli occhi azzurri è poco credibile come mezzosangue indiana. Guy Madison (Anime ferite, L'ultima frontiera) era un attore di bella presenza ma di poca consistenza, non riuscendo a sfondare negli USA si trasferì in Europa, in Italia girò molti spaghetti western. Bella la canzone della colonna sonora "BullWhip", cantata dal mitico Frankie Laine, splendida la fotografia in Technicolor.
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