Vero come la finzione

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Un film di Marc Forster. Con Will Ferrell, Maggie Gyllenhaal, Dustin Hoffman, Queen Latifah, Emma Thompson.
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Titolo originale Stranger Than Fiction. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 113 min. - USA 2006. - Sony Pictures Italia uscita venerdì 2 febbraio 2007. MYMONETRO Vero come la finzione * * * - - valutazione media: 3,14 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
jackiechan90 mercoledì 13 gennaio 2016
una commedia non male ma eccezionale Valutazione 4 stelle su cinque
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Harold Crick è un agente del fisco americano che vive una vita fatta di numeri e di orari ben precisi. Una tranquilla e normale routine da uomo medio, da lui ben accettata. Tutto cambia quando s'innamora di Ana Pascal, una pasticcera idealista che si rifiuta di pagare le tasse per protesta. Harold, che in base ai suoi principi e al suo lavoro dovrebbe odiare una persona simile, finisce paradossalmente per innamorarsi di lei. Pare la descrizione di una classica commedia ma, in realtà, è solo l'inizio di una tragedia. Sì perché Harold scopre di non essere altro che un personaggio di un romanzo della nota scrittrice di tragedie Kay Eiffel, la cui cifra stilistica è quella di far morire tutti i suoi eroi. [+]

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kondor17 domenica 8 marzo 2015
carino e intrigante Valutazione 3 stelle su cinque
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Pur non amando molto Ferrel, il film è nuovo e divertente, anche se il finale a singhiozzo poteva essere scritto e realizzato meglio. Un ottimo cast e belle musiche, oltre al plot e al ritmo nuovo e divertente, permettono di passare un paio d'ore di puro intrattenimento, con un climax da thriller
La Gyllenhall, bellissima e dolce - una panettiera anarchica tatuata quasi laureata in legge ad Harvard - ricorda il personaggio tentatore e anticonformista della Binoche un Chocolat. Emma Thompson, una scrittrice in preda alla sindrome da foglio bianco, è grande, forse il personaggio più azzeccato - ma non la si scopre di certo ora. Che dire poi di Dustin Hoffman che non si è già detto? Peccato vederlo utilizzato poco e male negli ultimi anni, ma non è di certo questo il caso. [+]

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irretendo giovedì 10 gennaio 2013
se dio si incarna in una scrittrice nevrotica... Valutazione 5 stelle su cinque
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E' come se l'Onnipotente ci venisse presentato dagli autori del film nella veste di una scrittrice di storie deprimenti,  inconsapevole dei suoi poteri demiurgici, ed anzi a sua volta nevrotica ed oberata da manie suicidarie, nonché ossessionata dalla morte tragica dei protagonisti da lei stessa creati. Ma una metafora tanto onerosa intorno al senso dell'esistenza viene sviluppata ad un livello di ironia e leggerezza tali da sfiorare la genialità poetica e rendere la visione della pellicola assolutamente godibile, senza scadere mai nella superficialità della farsa, ma piuttosto continuando a solleticare con arguzia la sensibilità e la riflessività dello spettatore. [+]

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alfredo patania giovedì 10 gennaio 2013
film da riscrivere Valutazione 0 stelle su cinque
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Film pretenzioso, che vorrebbe imitare i prodigi di altri del genere (What women want, Ricomincio da capo), ma non riesce. Se in quei casi, infatti, l'esperienza sovrannaturale pone i personaggi di fronte ai loro limiti e li costringe a cambiare, in parabole ben strutturate come solo sanno fare a Hollywood, in questo caso il personaggio, molto caratterizzato ma poco approfondito, cambia troppo alla leggera, per la sola soddisfazione degli sceneggiatori. Gli basta ascoltare l'annuncio della sua imminente morte da parte di una magica voce narrante che accompagna all'improvviso la sua vita, per convincerlo a uscire dalla routine, imparare a suonare la chitarra e fare innamorare, di un amore assai rapido e inverosimile, una splendida fornaia che è il suo opposto in tutto e per tutto. [+]

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freghinho lunedì 3 settembre 2012
simpatico, triste e riflessivo Valutazione 4 stelle su cinque
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Una commedia non banale...una bella trama...e una grande interpretazione di un ottimo Will Farrell...mai noioso...a tratti simpatico...triste...e riflessivo...un finale inaspettato..che lascia una visione soddisfatta e desiderosa..un uomo che riscopre i sapori della vita nello svago...uscendo dai binari della "vita normale" e  tradendo il perfezionismo...colonna sonora meravigliosa "Vangelis - La petite fille de la mer"...a me è piaciuto molto.

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gianni lucini domenica 6 novembre 2011
citazioni letterarie Valutazione 4 stelle su cinque
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Il commediografo Zach Helm nella sua prima esperienza di scrittura per il cinema gioca a disseminare nella sceneggiatura e nei dialoghi una lunga serie di riferimenti colti, a partire dal questionario del dottor Hilbert, il cui metodo per esclusioni sollecita nello spettatore il gusto l’accoppiamento tra le risposte di Harold e i generi o gli autori esclusi. Il gusto per il divertimento di Helm trova però il suo massimo momento nella scelta dei cognomi per i personaggi principali rubati tutti a famosi matematici, scienziati, ricercatori e ingegneri: Francis Crick, David Hilbert, Gustave Eiffel, Blaise (ma anche Ernesto) Pascal, Maurits Cornelis Escher, Gösta Mittag-Leffler ecc. [+]

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gianni lucini domenica 6 novembre 2011
per hoffman un esercizio quasi scolastico Valutazione 4 stelle su cinque
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Non si può dire che nel nuovo millennio Dustin Hoffman abbia avuto una presenza invadente su grande schermo. Due sono le teorie che nel corso degli anni hanno cercato di dare una spiegazione a questa sostanziale latitanza con qualche interruzione, anzi tre. La prima sostiene che le nuove generazioni di registi affermatesi nel frattempo non ne sopportino troppo il carattere testardo, puntiglioso al limite del litigio e sempre più brontolone. La seconda teoria parte sempre dalla testardaggine e dalla meticolosità dell’attore per arrivare alla conclusione che sia lo stesso Hoffman a centellinare le presenze sullo schermo scegliendo con cura le storie e i ruoli che lo convincono di più. [+]

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gianni lucini domenica 6 novembre 2011
una riflessione sull'ineluttabilità della morte Valutazione 4 stelle su cinque
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E se la nostra vita dipendesse dalla fantasia di una fragile scrittrice in preda a un improvviso blocco creativo? In fondo l’idea che la nostra vita sia nelle mani di qualcuno come le Parche della mitologia greca che abbia potere di tagliarne il filo accompagna da sempre la storia dell’uomo. In genere si tratta di un’entità, non necessariamente divina, lontana dalla vita di tutti i giorni e separata dall’umanità. In Vero come la finzione la padrona della vita di un anonimo ispettore del fisco con la fissa dei numeri è una scrittrice la cui creatività ha incrociato la vita. E le forbici capaci di reciderne per sempre il filo sono i tasti di una macchina da scrivere, cioè uno strumento ormai fuori dal tempo e dalla realtà, il cui ticchettìo appare violento, desueto e angosciante in un’epoca caratterizzata dall’asettico rumore delle tastiere o dal silenzio del “touch screen”. [+]

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brina78 lunedì 24 gennaio 2011
il coraggio di farsi morire Valutazione 4 stelle su cinque
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Come facciamo a capire se la nostra esistenza è al centro di una tragedia o di una commedia?

Harold si ascolta raccontare la propria vita come fosse una prolungata elencazione di gesti, senza che la cosa lo sorprenda o lo angosci più di tanto.
Ma una mattina si rende conto che quella reiterazione monotona di gesti e parole rischia di essere un presagio di morte.

E così, terrorizzato, interroga la psicologia, la saggezza della letteratura.

Ma alla fine, si rende contro che la piega ultima della propria vicenda dipende unicamente da sè, e dal coraggio che comporta il rinnovamento di sè stesso. [+]

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riccardo88 martedì 27 luglio 2010
sentirsi narrare la propria vita in diretta!! Valutazione 4 stelle su cinque
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Vero come la finzione narra la storia di Harold Crick (Will Ferrell), esattore delle tasse incastrato nella propria routine; Harold, un uomo qualunque, è però protagonista inconsapevole dell'ultimo libro della scrittrice Key Eiffel (Emma Thompson con un piacevole accento inglese in lingua originale). Per un qualche bizzarro motivo Harold, un mattino, sentirà la voce della scrittrice descrivere dettagliatamente, in tempo reale e con sfoggio di buona retorica, ogni sua azione; nel tentativo di capire cosa gli stia succedendo il nostro eroe incontrerà un divertente Dustin Hoffman nei panni di un eccentrico professore di letteratura.
Il regista Marc Foster riesce a riprodurre le atmosfere sognanti di Field of Dreams, dove però era la "voce" di Ray Liotta a mettersi in contatto con il protagonista: Kevin Costner. [+]

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