Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Edoardo Falcone |
Attori | Fabio De Luigi, Elio Germano, Daniela Virgilio, Valentina Cenni, Massimo De Lorenzo Corrado Solari, Isabella Ragonese, Philippe Leroy, Eros Pagni, Stefania Sandrelli, Francesco Primavera. |
Uscita | giovedì 9 marzo 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,73 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 5 aprile 2022
Mario è un giovane indebitato con mezza città, Giacomo è l'erede di una ricchissima famiglia di industriali. L'incontro tra i due cambierà per sempre le loro vite. In Italia al Box Office Questione di Karma ha incassato 788 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Giacomo è il primogenito di una famiglia molto facoltosa. Quand'era bambino il padre ha commesso suicidio, lasciando un vuoto che il figlio ha cercato di colmare con studi approfonditi e un'attrazione verso l'esoterismo. Quando un guru gli comunica che il padre si è reincarnato in un certo Mario Pitagora, Giacomo, senza porsi troppe domande, va alla ricerca dell'uomo che dovrà dare un senso e una direzione alla sua vita. Ma Mario è tutto fuorché un padre modello: un imbroglione da quattro soldi pieno di debiti e alienato da moglie e figli.
Dopo il successo del suo lungometraggio di esordio alla regia, Se Dio vuole, Edoardo Falcone torna a proporre una coppia di uomini apparentemente incompatibili e in realtà complementari.
Quel che è interessante, nel caso di Questione di karma, è che il crinale che divide i due è qui costituito dal denaro, terzo protagonista e motore immobile non solo della trama del film, ma della nostra contemporaneità: Giacomo ne ha moltissimo e non sa cosa farsene, Mario cerca continuamente di procurarselo ma non riesce a trattenerlo. Entrambi sono agìti da forze economiche, l'uno perché il lusso in cui è cresciuto, e di cui è beneficiario ma non artefice, gli ha impedito di assumere la guida della propria vita, l'altro perché i miraggi di guadagno facile lo lasciano sprovvisto dei mezzi concreti per occuparsi di sé e della sua famiglia.
Sotto le mentite spoglie della commedia classica in cui uno dei protagonisti cerca di truffare l'altro, in realtà (e forse anche oltre le intenzioni del regista) Questione di karma racconta il modo in cui il denaro ha polarizzato e depotenziato il maschile nel mondo di oggi, dividendo gli uomini fra quelli che cercano di prescinderne, inventandosi una spiritualità "Occidentali's karma", e quelli che ne sono schiavi, condannandosi ad una perpetua rincorsa. Non è un caso che l'unico personaggio che sa gestire con misura e intelligenza il possesso economico (e sa generarlo) sia la sorella di Giacomo, Ginevra, che sfugge allo stereotipo della donna in carriera fredda e arrivista per rivelarsi ruolo atavicamente femminile: la levatrice.
Falcone conferma la tendenza a nutrire le sue commedie di un afflato spirituale sotteso che è il vero (è il caso di dirlo) deus ex machina della vicenda ma, contrariamente a Se Dio vuole, qui c'è una forte disparità fra le capacità recitative dei due interpreti principali. Se Elio Germano riesce infatti a conferire a Mario tutte le sfumature di un'umanità offesa sotto le spoglie della cialtroneria da commedia all'italiana, Fabio De Luigi mantiene una gamma espressiva limitata che impallidisce non solo di fronte alla verve del compagno, ma anche a quella dei comprimari - Stefania Sandrelli, Isabella Ragonese, Daniela Virgilio e il monumentale Eros Pagni, simbolo di un terzo tipo di mascolinità legata al denaro: quella del procacciatore che sacrifica ogni sua complessità alla conservazione della sicurezza economica.
La narrazione, che in Se Dio vuole era pulita, lineare e coerente, qui perde più volte la strada, anche a livello di linguaggio filmico, in modo macroscopico nell'aggiunta di un riassunto in voce fuori campo in coda al finale "naturale", garbatamente sospeso come era quello del suo film precedente. Anche la svolta che omaggia I soliti sospetti è ridondante e presuppone che Giacomo, studioso dotato di notevole flessibilità mentale, sia più stupido che ingenuo (quando invece è fondamentale che la sua consapevolezza degli eventi sia solo negata).
Questione di karma è una favola garbata sull'interdipendenza degli esseri umani e sul bisogno di cura e solidarietà reciproche, più specificamente fra uomini: ma Falcone avrebbe bisogno di maggiore fiducia per diventare lui stesso levatrice della propria ispirazione, ben più profonda e spirituale di quella che si concede in questo film.
Questa pellicola ha una virtù evidente sin dalle prime battute: leggerezza. La storia si dipana sul rapporto paradossale De Luigi/Germano scavando nella debolezza del nostro esistere, senza indulgere nè in dogmi religiosi nè in eccessi di sberleffo. La commedia viceversa propone un rigido personaggio fuori dal tempo (e dal suo tempo) che rimane quasi sospeso nella lacuna del [...] Vai alla recensione »
La coppia Fabio De Luigi e Elio Germano funziona molto bene in questa storia che trova nella semplicità la sua forza. Giacomo è un ragazzo ricco, colto e viziato. Il padre si è suicidato quando aveva appena quattro anni e cresce con una madre distratta e con un padrigno molto attento alla ricchezza della moglie. Mario è un classico cialtroncello, sempre alla ricerca dell’af [...] Vai alla recensione »
Giacomo Antonelli, figlio eccentrico di una famiglia d’industriali è da sempre stato segnato dal suicidio del padre. L’incontro con il filosofo ed esoterista Ludovic Stern lo spinge a credere che il padre si sia reincarnato in Mario Pitagora, un truffatore che vive di espedienti. La vita di un ‘bamboccione’ dei nostri tempi, facoltoso, colto e al tempo stesso [...] Vai alla recensione »
Una storia che si fa guardare senza fatica, in cui non tutti i mali vengono per nuocere. Il film non fa ridere più di tanto, molte scene fanno passare con leggerezza spezzoni di vita fin troppo reali e drammatici. Il lavoro pur affrontando un argomento difficile scivola troppo sulle cose rischiando di rendere tutto troppo banale. I sentimenti di amicizia, amore, benevolenza, scaltrezza, inganno, etc, [...] Vai alla recensione »
Fabio de Luigi è divertente,e si sa,sempre un pò impacciato,timido,il suo classsico personaggio,anche se il suo personaggio un pò da imbranato ogni sua commedia è sempre divertente,e in questo caso anche una trama ,una storia abbastanza originale. Abbiamo anche un cast di attori veterani e bravi come Philippe Leroy e Stefania Sandrelli,anche lei molto brava e una parte [...] Vai alla recensione »
Ma cosa ha voluto rappresentare chi ha scritto la storia? Il giovane figlio di una famiglia di ricchi piccoli industriali senza alcun problema economico? Che preso coscienza della inutilità di rincorrere denari e posizioni sociali capisce che è meglio dedicarsi a vivere la vita? Quella semplice. Senza intrighi. Senza compromessi.
Uno stratosferico e poliedrico Elio Germano insieme ad un sempre più credibile De Luigi hanno dato vita insieme a degli ottimi comprimari a uno dei più divertenti film che ho visto negli ultimi anni. DA VEDERE.
Commedia amara con un ottimo De Luigi ed un bravissimo Germano supportati da vecchie glorie come la Sandrelli e Leroy. Consigliato.
Grande Philippe Leroy, una c.v. di tutto rispetto, indimenticabile in Sandokan, una vita ben vissuta, intensa. Mi e piaciuto molto Eros Pagni, grande Elio Germano, Corrado Solari, Massimo De Lorenzo e Isabella Ragonese. Il film mi sembra basato sul tema rel raggiro, e dinamiche ereditiere, film carino. ( bello film indivisibili del 2016 )
Sono un appassionato d'arte cinematografica. Riconosco la bravura del regista e di tutti gl i attori e non ho timore di condividere i miei giudizi. Questo film è riuscito a farmi pensare sull'arrosto con patate. Profondo messaggio. Da vedere. Originale. Ben girato. Citazioni da scolpire. Commedia 7.0 in linea Apple e Samsung ma anche 10 plus alla Huawei.
Erano anni che non ridevo al cinema.... e per un film italiano un paio di decenni.... è stata una vera sorpresa....
Colto e serafico bamboccione erede di una dinastia di industriali, Giacomo (De Luigi) crede di aver individuato la reincarnazione del padre suicida nel traffichino Mario Pitagora (Germano): l'incontro cambierà entrambi, forse. Dopo Se Dio vuote (2014, in cantiere il remake Usa per la regia di Bryan Singer), Edoardo Falcone firma l'opera seconda, Questione di karma, dando a Germano (bravo) e De Luigi [...] Vai alla recensione »
Fabio De Luigi è l'ereditiero un po' da favola Giacomo, nullafacente e tutto preso dall'esoterica convinzione di ritrovare prima o poi, reincarnato, il papà perso quando era ancora un bambino. Elio Germano, il cui già molto fitto carnet di ruoli interpretati ha però scarsamente saggiato le sue potenzialità in commedia, vuol essere - lui sì - una contemporanea reincarnazione del pusillanime, strafottente, [...] Vai alla recensione »
Giacomo ha visto babbo buttarsi dalla finestra quando aveva quattro anni. Per fortuna con babbo non era volata via la ricca azienda di famiglia, gestita da patrigno e sorellastra, perché lui è un po' stralunato. Non ha alcun senso pratico, vive studiando, di tutto. Reincarnazione compresa e crede di avere (ri)trovato papà in un traffichino romano. Che di fronte alla generosità di Giacomo si presta [...] Vai alla recensione »
Dopo lo scontro comico tra l'ateo cattivo e il prete buono dell'esordio Se Dio vuole (David di Donatello per Miglior regista esordiente), Edoardo Falcone, ex bravissimo sceneggiatore per Massimiliano Bruno, torna alla commedia a sfondo religioso con Questione di karma, di nuovo scritto con Marco Martani. Il ricco Giacomo (Fabio De Luigi) si convince che quel disonesto cialtrone di Mario Pitagora (Elio [...] Vai alla recensione »
Il ricco Giacomo (De Luigi) si fa convincere da un «veggente» (Leroy) che suo padre morto suicida quando lui era piccolo, si sia reincarnato nell'imbroglione Mario (Germano). Al quale non par vero di poter spennare il pollo. Che desolazione. Si pensava che le commedie italiane avessero toccato il fondo, ma evidentemente c'era ancora una botola. Un film inconsistente e prevedibile.