Il prigioniero coreano

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Un film di Kim Ki-Duk. Con Ryoo Seung-Bum, Gwi-hwa Choi, Jo Jae-Ryong, Won-geun Lee.
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Titolo originale Geumul. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 114 min. - Corea del sud 2016. - Tucker Film uscita giovedì 12 aprile 2018. MYMONETRO Il prigioniero coreano * * * - - valutazione media: 3,48 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ashtray_bliss lunedì 9 aprile 2018
impigliato nella rete. Valutazione 4 stelle su cinque
85%
No
15%

Dopo due anni finalmente Il Prigioniero Coreano giunge sui nostri schermi offrendosi di aprire un dibattito di natura sociale e politica estremamente attuale e scottante. Kim Ki Duk torna nuovamente ad esplorare il territorio natio, questa volta affondando le mani nelle questioni più sottili e controverse, quelle che hanno contribuito a mantenere alta la tensione tra le due Coree; quelle politiche, ideologiche ed infine sociali. Costruendo un fitto e intenso dramma politico-sociale Ki-Duk riesce a fotografare e mettere in scena le differenze, ma sopratutto, le somiglianze che uniscono più che dividere il regime nordcoerano con la repubblica democratica di Seoul. [+]

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sia21 martedì 10 aprile 2018
la corea secondo kim ki-duk Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Solitamente ritengo che le tematiche trattate in un film debbano incidere in maniera piuttosto limitata o non incidere proprio sulla valutazione di una pellicola: a mio avviso, così facendo, ci saremmo risparmiati la visione di decine di pluripremiati film incolori che insistono su problematiche sociali serie in modo terribilmente superficiale e semplicistico. La storia insegna, però, che combattere stereotipi con altri stereotipi non è mai una carta vincente, tutt'altro.
Fatta questa premessa, vorrei però sottolineare come prendere le distanze dalla materia di questo film per esprimere un giudizio più "oggettivo" non sia un compito così facile. [+]

[+] "...e adesso dalla rete sono stato preso io ..." (di tom87)
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flyanto mercoledì 18 aprile 2018
quanto non paga l'onestà di comportamento e di ide Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

In questi giorni ritorna felicemente nelle sale cinematografiche italiane il regista coreano Kim Ki-Duk con il suo ultimo film "Il Prigioniero Coreano".
Il protagonista di questa pellicola è un semplice pescatore di un villaggio della Corea del Nord posto al confine con quella del Sud, il quale ogni mattina si reca al fiume con la sua barca per pescare e procacciare un misero pasto alla sua famiglia composta da una moglie ed una bambina. [+]

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kimkiduk martedì 17 aprile 2018
buono ma non eccelso Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Dare solo tre stelle a Kim per me, che penso si capisca lo ammiro, è triste.
Purtroppo lo ammiro ma non posso che criticarlo ricordando il livello dei suoi capolavori.
Credo sia difficile restare a quei livelli, ma non riesce ancora ad essere quello di anni fa.
E' anche vero che, escludendo Pietà, era veramente sceso tanto con film quasi pessimi tipo Moebius, Amen o One on One.
Altra grossa sfortuna per Kim è che i film asiatici sono massacrati dal doppiaggio di serie B, con voci e molto probabilmente traduzioni diverse dall'originale.
E qui si supera l'orrendo, con voci e doppiatori inadatti.
La storia ha un significato importante; il momento post Olimpiadi sembra fatto apposta; il messaggio della speranza dell'unificazione delle due Coree è sicuramente presente adesso nel mondo, anche per escludere o abbassare il rischio e la paura della follia della Corea del Nord. [+]

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zarar mercoledì 2 maggio 2018
senza scampo Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

  Nam Chul-woo, un povero pescatore nord-coreano, passa casualmente il confine con la Corea del Sud a causa di un guasto della sua barchetta a motore, ed è catturato dalla polizia. [+]

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camillalavazza martedì 1 maggio 2018
uguaglianza degli opposti Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Ne Il prigioniero coreano Kim Ki-Duk firma, oltre alla sceneggiatura e alla regia, anche la fotografia, come aveva già fatto in altre sue precedenti opere, rispetto alle quali si nota forse una dose inferiore di violenza fisica, compensata da un’estenuante e claustrofobica sensazione di impotenza.
L’impotenza dell’uomo comune che desidera solo vivere la sua vita, per quanto povera, che crede in quello che gli hanno insegnato, perché è tutto ciò che conosce, che spera solo di passare inosservato, perché sa che nulla di buono può venirgli dall’essere al centro dell’attenzione dei potenti.
Ma al centro dell’attenzione ci finisce, e noi siamo portati a chiederci se abbia il benché minimo senso dare tanta importanza ad un confine arbitrariamente posto in mezzo all’acqua, elemento fluido che scorre comunque da una parte all’altra (l’acqua e le barche, due temi ricorrenti nella filmografia di Kim Ki-duk) ed al fatto di oltrepassarlo senza alcuna intenzione, trascinati dalla corrente. [+]

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cardclau sabato 14 aprile 2018
l'umano al di là della politica Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

C'era una volta un povero pescatore ... che come gli si impiglia la rete nelle pale dell'elica, e sfora, attaverso il fiume, apparentemente indenne, dalla Corea del Nord alla Corea del Sud, rimane impigliato nel gioco al massacro, alla fine per lui mortale, tra le due Coree. Ne aveva avuto la lucida consapevolezza, quando aveva osservato ad un certo punto: "i pesci non hanno scampo quando vengono presi nella rete, e adesso dalla reta sono stato preso io ...". Ci rimette la vita, è vero, ma non l'onore. Preserva sempre, e non perde mai, la sua dignità di essere umano, che tratta gli altri alla pari, che mantiene la parola data, che non gode dell'altrui sofferenza, che è capace di compassione, e di comprensione del pericolo, anche di fronte a due situazioni che si dimostrano estreme. [+]

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stefanocapasso lunedì 26 novembre 2018
la famiglia al centro delle lottte di potere Valutazione 3 stelle su cinque
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Nam Chul-woo vive sulle sponde di un fiume che collega il suo paese la Corea del Nord con quella del Sud.
Ogni mattina lascia la sua umile casa e va con la sua barca a pescare, ma un giorno il motore della barca si rompe e alla deriva finisce nell’odiato paese nemico. Viene preso dai militari e interrogato diverse volte perché sospettato di essere una spia. Il suo è un calvario, viene sottoposto a diversi trattamenti per farlo confessare o in alternativa disertare, ma Nam resiste con la ferma intenzione di tornare dalla sua famiglia. Tornato al nord questa volta è ritenuto colpevole di aver vissuto il capitalismo e di essersene innamorato. Esausto si ribella contro tutti. [+]

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giuseppe lombardo mercoledì 25 marzo 2020
cinema senza confini... Valutazione 4 stelle su cinque
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 Film amaro, drammatico e emotivamente molto coinvolgente. La tragica storia del protagonista mette in risalto la labilità di un confine, che non necessariamente resta un qualcosa di fisico, ma come in questo caso, esso diviene un qualcosa di mentale, ideologico.

Fa cornice alla storia, la situazione politica delle due Coree. In risalto le contraddizioni dei due sistemi e di come questi possano generare eccessi e derive. [+]

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luca scialo sabato 19 dicembre 2020
un pescatore impigliato tra due ideologie disumane Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Un povero pescatore nordcoreano, Nam Chul-woo, finisce involontariamente per oltrepassare le acque di competenza della Sud Corea, per una avaria del motore del suo piccolo peschereccio. Viene così arrestato e sottoposto a duri interrogatori per capire se fosse o meno una spia dell'altra parte del paese. Solo un funzionario, più giovane degli altri, cerca di aiutarlo confidando nell'involontarietà della sua situazione. Quando però sarà finalmente liberato e si ritroverà nella sua madre patria, sarà nuovamente sottoposto a pesanti interrogatori, accusato di essere un traditore della patria.
Kim Ki-Duk utilizza le vicissitudini di un umile pescatore in balia di due ideologie ugualmente disumane pur essendo opposte - capitalismo e comunismo - per criticare entrambe le corree. [+]

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Il prigioniero coreano | Indice

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