Ero seduto al cinema, guardavo il film. Ad un certo punto mi sono accorto con sincero stupore che il cartello luminoso che indica le toilette e le uscite di sicurezza situate ai lati della sala attirava la mia attenzione più dello schermo di proiezione.
Probabilmente questo deficit di concentrazione non sarà stato tutta colpa del film: si trattava infatti di un segnale luminoso attraente, molto ben realizzato, che si imponeva perentorio all’attenzione dello spettatore. Il messaggio era chiaro e intelligibile: se avessi avuto un attacco di dissenteria fulminante o avessi avvertito odore di fumo mi sarei diretto senza indugio verso la salvezza. Sarebbe quindi forse più corretto che io recensissi la luminescente infografica dell’omino (allarmato o incontinente) che s’affretta verso la porta; pure ho gettato qualche occhiata distratta verso la magia del grande schermo e, per sventura del produttore esecutivo, oggi mi trovo in surplus di tempo libero.
Chi andasse a vedere questo film per sentirsi raccontare una storia interessante si ritroverebbe nella stessa condizione di Diogene che cerca un uomo con una lanterna accesa in pieno giorno. E’ lì davanti, eppure non si trova.
Ma il deficit non è solo nella fabula. E’ anche nell’intreccio.
Forse qualcuno dovrebbe ricordare agli sceneggiatori che i preliminari sono importanti nel cinema almeno quanto lo sono nel sesso. E invece no. Qui ci ritroviamo subito proiettati nel mezzo dell’azione. Il che equivale a presentarsi a una signora dicendole “Ciao, il nome nel nostro secondogenito sarà Jonathan”. E’ evidente che ci siamo persi qualcosa. Magari una decina di pagine di copione.
Per i puristi della sci-fi, non mi dilungo su incongruenze e solecismi scientifici che popolano l’intero film. In un crescendo rossiniano di sfondoni, che sarebbe l’incubo di ogni docente delle superiori, questo film è in realtà uno spietato olocausto di tutte le leggi della fisica note dai tempi di Isacco Newton: dalla termodinamica alla meccanica, dalla chimica alla balistica, senza risparmiare il buon senso comune le cui lezioni mi impartiva pazientemente mia nonna quando accendeva il fuoco del caminetto.
I personaggi sono sviluppati, con un rigore euclideo e bacchettone, in una desolante prospettiva monodimensionale. Una separazione binaria tra personaggi buoni e cattivi che rasenta l’apartheid: i buoni di qua, i cattivi di là; in mezzo non c’è più posto. Per allungare il brodo e giustificare il sacrificio del prezzo del biglietto, siamo costretti a sciropparci qualche digressione a sfondo sociologico sull’uguaglianza e la diversità fra gli uomini. Per carità, buona l’intenzione, ma la declinazione del concetto appare pelosa, ammiccante e mercificata tanto che a tratti non si capisce più se ci troviamo ancora nel film o in tweet di Renzi.
Uniche note positive (che salvano in stile E.R. una pellicola altrimenti esanime): la fotografia didascalica ma sicura e un apprezzabile lavoro di computer grafica sugli esterni. Fantasioso e onirico il design degli interni del terno, per quanto non esente da una tendenza all’inflazione ereditata da classici del genere. Tuttavia, data la debolezza narrativa che percorre il film, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che siamo davanti ad un go-kart assemblato con i pezzi di una Rolls-Royce.
Un ultimo guizzo di vita si percepisce nelle fasi finali grazie all’apparizione di un sempre valido Ed Harris, maschera algida e efficace. Ma l’apparizione ha il solo effetto di suscitare la domanda spontanea: perché il suo personaggio non è stato introdotto prima nella narrazione, almeno per defibrillare lo spettatore? Ipotizzo un contratto a metraggio di pellicola, una sorta di cottimo in versione Hollywood.
Chiudo con un aneddoto, che ha tutta l’evidenza della vita vissuta. Sono andato a vedere il film con un amico che, stanco per una giornata di lavoro, si è addormentato dai titoli di testa a quelli di coda. Quando si è svegliato mi ha chiesto: che è successo? Tranquillo, non è successo proprio niente.
In conclusione, non andate a vederlo a meno che non vi garbi l’idea di ritrovarvi su treno in corsa lungo un binario morto.
[+] lascia un commento a jep gambardella »
[ - ] lascia un commento a jep gambardella »
|
epidemic
|
mercoledì 19 marzo 2014
|
mah
|
|
|
|
certo che scrivere dieci righe sull'uscita di sicurezza e nominare pure Renzi in una recenzione...
|
|
[+] lascia un commento a epidemic »
[ - ] lascia un commento a epidemic »
|
|
d'accordo? |
|
one_more_moment
|
giovedì 27 marzo 2014
|
bravissimo
|
|
|
|
bravissimo. sono d'accordo con te! e hai scritto tutto benissimo!
|
|
[+] lascia un commento a one_more_moment »
[ - ] lascia un commento a one_more_moment »
|
|
d'accordo? |
|
voxneapolis
|
sabato 29 marzo 2014
|
bravo
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a voxneapolis »
[ - ] lascia un commento a voxneapolis »
|
|
d'accordo? |
|
kondor17
|
venerdì 11 aprile 2014
|
grande commento. aggiungo la mia.
|
|
|
|
Nel bagno io ci sono entrato e al mio ritorno mia mia moglie dormiva e mio figlio, incavolato, voleva andarsene. Era passata solo mezz'ora e sembrava per tutti un'eternità. Non per mia moglie ovviamente. A mio figlio ho detto vai pure ed io mi sono sorbito il resto, in una sala che all'inizio rideva sconcertata e man mano si svuotata. I titoli di coda sono stati una autentica liberazione. Alla fine eravamo una decina. Il tuo commento, l'ironia, i tuoi riferimenti azzeccatissimo mi hanno, questi si, veramente divertito. Ti seguirò. Ciao.
|
|
[+] lascia un commento a kondor17 »
[ - ] lascia un commento a kondor17 »
|
|
d'accordo? |
|
sisma
|
venerdì 23 maggio 2014
|
tante belle parole...
|
|
|
|
Mah, mi sembra una critica ingiustamente impietosa. Una bella pappardella, ma alla fine di critica costruttiva c'è poco. Facile parlare male di un film, difficile saperlo motivare criticamente. Tranquillo comunque, abbiamo capito che sai scrivere.
|
|
[+] lascia un commento a sisma »
[ - ] lascia un commento a sisma »
|
|
d'accordo? |
|
maurizio fiorentini
|
lunedì 18 agosto 2014
|
per tipi come voi
|
|
|
|
un consiglio: ragazzi, famigliole, se dovete andare al cinema solo per direche "stasera si esce", vi consiglio con tutto il cuore di rimanere in casa.La TV, specialmente quella generalista, fa senz'altro di piu' al caso vostro.Ci sono bellissimi spettacoli di varietà e fiction adatte alla vostra ideadi divertimento visivo. Davvero, e se proprio volete uscire di casa, che c'èdi meglio di una bella pizza con birretta oppure una passeggiatina in centrocon annesso un cono da 3 euro con 4 gusti. Se proprio non potete fare a menocomunque di occupare una poltrona di un multiplex ogni tanto, meglio per voiaspettare dicembre: poco prima di Natale escono una sfilza di "filmoni" la maggiorparte dei quali incontreranno, ne sono sicuro, i vostri raffinati e difficiligusti in fatto di cinema.
[+]
un consiglio: ragazzi, famigliole, se dovete andare al cinema solo per direche "stasera si esce", vi consiglio con tutto il cuore di rimanere in casa.La TV, specialmente quella generalista, fa senz'altro di piu' al caso vostro.Ci sono bellissimi spettacoli di varietà e fiction adatte alla vostra ideadi divertimento visivo. Davvero, e se proprio volete uscire di casa, che c'èdi meglio di una bella pizza con birretta oppure una passeggiatina in centrocon annesso un cono da 3 euro con 4 gusti. Se proprio non potete fare a menocomunque di occupare una poltrona di un multiplex ogni tanto, meglio per voiaspettare dicembre: poco prima di Natale escono una sfilza di "filmoni" la maggiorparte dei quali incontreranno, ne sono sicuro, i vostri raffinati e difficiligusti in fatto di cinema. Lo dissi già a suo tempo anni fa, ma mi ripeto, MyMovies non ha un filtro accettabile per recensioni e commenti sui film.Snowpiercer è un grande film. Noleggiatelo e guardatelo dall'inizio alla finesenza distrazioni, vi rapirà fotogramma dopo fotogramma.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maurizio fiorentini »
[ - ] lascia un commento a maurizio fiorentini »
|
|
d'accordo? |
|
|