sgretola
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giovedì 15 maggio 2014
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una deliziosa commedia
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Ci sono tante chiavi di lettura per questa deliziosa pellicola, frizzante, spontanea e allegra ma anche amara: la rincorsa sfrenata verso il denaro, unica fonte di felicità anche per quei personaggi che per il loro ruolo sociale dovrebbero elevarsi dalle faccende materiali della vita. Invece risultano i più agguerriti, senza scrupoli, pur di salvare se stessi e rimediare a propri errori. Mentre i due protagonisti principali, uno straordinario Mastrandrea e una dolcissima Isabella Ragonese, questa avventura è un modo per guardarsi intorno e scoprire storie, vivere esperienze ed emozioni che si nascondono dietro ai fatti imprevedibili della vita! Da non perdere!
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mario nitti
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lunedì 12 maggio 2014
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qual è il tesoro che lasciamo in eredità?
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Il film è carino, una commedia a tratti surreale, ben recitato, ogni tanto capace di sorprendere, con qualche debolezza. Sarebbe stato destinato a passare inosservato se non fosse che è l’ultima pellicola realizzata da Mazzacurati prima di morire. Il regista sapeva cosa lo attendeva e ha voluto chiudere con un film divertente, realizzato senza la pretesa di realizzare un capolavoro. Bel modo di chiudere quello di farlo regalando sorrisi; come nel film qualcuno, morendo, regala un tesoro a chi resta. Una curiosità: molti amici attori hanno collaborato a quest’ultimo film e si sono prestati ad interpretare parti secondarie e piccoli camei.
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cangrande
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domenica 11 maggio 2014
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qualcosa non ha funzionato
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Un film decisamente mediocre, nel vero senso che il termine esprieme. Un film che non si schiera né dalla parte del comico, né da quella del surreale, tantomeno riesce a narrare una storia che stia in piedi. Possiamo parlare di surreale? Molti altri film del passato hanno dimostrato che il surreale si basa su un simbolismo qui del tutto assente. I passaggi logici da una scena all'altra spesso mancano di ogni fondamento, la struttura narrativa è sciaguratamente interrotta da inframezzi che lasciano basiti. Una vera delusione vedere Mastandrea e l'Aragonese in questo contesto. Ciliegina sulla torta, la scena del ristorante cinese: mai vista tanta superficialità e ipocrisia nel ritrarre una realtà ben più complessa di quello che si vuol mostrare.
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Un film decisamente mediocre, nel vero senso che il termine esprieme. Un film che non si schiera né dalla parte del comico, né da quella del surreale, tantomeno riesce a narrare una storia che stia in piedi. Possiamo parlare di surreale? Molti altri film del passato hanno dimostrato che il surreale si basa su un simbolismo qui del tutto assente. I passaggi logici da una scena all'altra spesso mancano di ogni fondamento, la struttura narrativa è sciaguratamente interrotta da inframezzi che lasciano basiti. Una vera delusione vedere Mastandrea e l'Aragonese in questo contesto. Ciliegina sulla torta, la scena del ristorante cinese: mai vista tanta superficialità e ipocrisia nel ritrarre una realtà ben più complessa di quello che si vuol mostrare. Un film che se voleva far ridere non ci è riuscito, e neanche sorridere. Se voleva narrare una storia interessante non ci riesce perché nn è credibile in quasi tutti i passaggi. Rimarrebbe una trama sospesa tra realtà e un sottile surrealismo, ma come detto quest'ultimo si riduce a una patetica rassegna di azione da cabaret di provincia. Deludente, fino in fondo.
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pressa catozzo
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venerdì 9 maggio 2014
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cinema e misteri
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Ho letto i giudizi da voi espressi ; vale il detto della nonna,( non è bello ciò che piace.......) Quello che mi stupisce che film decisamente migliori scompaiano dalle sale in meno di pochi giorni e questa opera sgonfia come una gomma di bicicletta riesca a occupare sale da tre settimane. Comunque W IL CINEMA SEMPRE.
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melania
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martedì 6 maggio 2014
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originale
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Il film mi è piaciuto,perché originale,divertente,leggero ma non banale.L'ho seguito senza alcun momento di noia,ho trovato ottima la recitazione e l'ambientazione.consigliabile!
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eskimo73
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martedì 6 maggio 2014
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l'ultimo bellissimo regalo di mazzacurati
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Sono andato a vedere il film con la presentazione della protagonista Isabella Ragonese e devo dire che il film merita veramente , mi è piaciuto molto in quanto oltre a far ridere perchè si tratta di una commedia ( tempestata tra l'altro da personaggi surreali interpretati da bravissimi attori che forse hanno voluto rendere omaggio al grande regista); rappresenta semplicemente la metafora della vita, la ricerca della felicità a cui tutti noi aspiriamo.
Bravissimi tutti, consigliatissimo!!!!!!!
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muttley72
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domenica 4 maggio 2014
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commedia leggera, semplice, ma carina.
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Due persone in cerca di denaro (un tatuatore divorziato ed una estetista che deve pagare le rate dei macchinari del proprio centro di bellezza) si ritrovano accomunate dalla ricerca di alcune sedie (tutte uguali) vendute ad un'asta giudiziaria, poiché in una di esse è nascosto un tesoro proveniente da un crimine (come ha rivelato in punto di morte la proprietaria di esse che era rinchiusa in carcere). Anche un prete (vittima dei videopoker) venuto a conoscenza del tesoro si unisce nella ricerca. La commedia è costruita su una trama abbastanza lineare, regala momenti di risata allo spettatore, ma non pare un capolavoro, pur essendo un discreto film nel suo genere. Film vedibile ed apprezzabile se si cerca una storia "leggera", ma divertente in cui compaiono anche altri attori conosciuti, alcuni solo in un cameo.
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Due persone in cerca di denaro (un tatuatore divorziato ed una estetista che deve pagare le rate dei macchinari del proprio centro di bellezza) si ritrovano accomunate dalla ricerca di alcune sedie (tutte uguali) vendute ad un'asta giudiziaria, poiché in una di esse è nascosto un tesoro proveniente da un crimine (come ha rivelato in punto di morte la proprietaria di esse che era rinchiusa in carcere). Anche un prete (vittima dei videopoker) venuto a conoscenza del tesoro si unisce nella ricerca. La commedia è costruita su una trama abbastanza lineare, regala momenti di risata allo spettatore, ma non pare un capolavoro, pur essendo un discreto film nel suo genere. Film vedibile ed apprezzabile se si cerca una storia "leggera", ma divertente in cui compaiono anche altri attori conosciuti, alcuni solo in un cameo. I due protagonisti (V. Mastrandrea ed I. Ragonese) hanno lavorato insieme in un altro film ben più importante di questo ("Tutta la vita davanti", di Virzì). Voto: tre stelle meno. Al cinema c'è di peggio.
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alessandro vanin
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domenica 4 maggio 2014
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bellissimo film
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La sedia della felicità è un bellissimo film. Pur essendo un film un po' surreale in quanto tratta di una caccia al tesoro tra maghi, immigrati, sedute spiritiche, preti affetti da ludopatia, impiegate statali quasi infomani ecc) le situazioni dei personaggi sono reali (crisi volgia di riscatto) e offrono molti spunti di riflessioni. Bravi tutti gli attori
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pietroabb
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domenica 4 maggio 2014
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ecco la morte del cinema italiano
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uno die film più brutti che abbia mai visto... nulla da dire sulla recuitazione degli attori...e quanti attori!!!! ma la storia è patetica.... questo film per quanto mi riguarda decreta la morte del cinema italiano... abbiamo toccato il fondo sarà molto difficile fare peggio... schifezze del genere si riescono a fare solo perchè vengono dati i contributi statali... :(
[+] lei conosce poco il cinema
(di alessandro vanin)
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flaw54
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sabato 3 maggio 2014
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un film veramente debole
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Mi dispiace perMazzacurati, ma questo film appare veramente affrettato, tirato via e con una sceneggiatura banale e scontata. Anche la recitazione sembra forzata e Mastrandrea ormai è sempre uguale a se stesso, mentra la Regonese sfiora il ridicolo in certi momenti ( e la cosa mi dispiace visto che la ritengo una delle nostre attrici più interessanti ). L' addio del regista non è certamentd indimenticabile, anche se l'opera ha un che di non finito che forse è legato alla siyuazione del momento.
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