12 anni schiavo |
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Un film di Steve McQueen (II).
Con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti.
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Titolo originale 12 Years a Slave.
Biografico,
durata 134 min.
- USA 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 20 febbraio 2014.
MYMONETRO
12 anni schiavo
valutazione media:
2,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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A dir poco sopravvalutatodi khaleb83Feedback: 4388 | altri commenti e recensioni di khaleb83 |
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venerdì 25 luglio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando fra qualche anno si riguarderà questo film "a freddo", superando l'ovvia (si spera) indignazione che le sue scene suscitano, ci si renderà conto di aver premiato con l'Oscar l'intenzione, ma certo non il film in sé per sé. Il risultato finale, in effetti, è decisamente scadente da molti punti di vista. Sarebbe anche superfluo, almeno da un punto di vista prettamente cinematografico, sottolineare come il messaggio dell'onta della schiavitù riesca a venire completamente annullato e banalizzato nell'affronto personale, perdendo tutta la profondità sociale che, con tutto il rispetto per le singole storie, ne è stata la vera piaga (l'unico guizzo si ha con Cumberbatch, ma è comunque un accenno estremamente superficiale e insufficiente), senza tuttavia riuscire a essere mai veramente profondo nell'emotività del protagonista. La recitazione è sorprendentemente scadente, per un film che punta così in alto. Il protagonista sembra un dilettante, assolutamente incapace di rendere qualsiasi sfumatura; caricare in quel modo le espressioni di dolore è (ovviamente parlando di livelli professionali) relativamente facili, ma i dettagli mancano completamente. Idem per la tanto decantata Nyong'o, che ha davvero un ruolo troppo piccolo per poter esprimere qualcosa di più che uno stereotipo. Si salvano solo il succitato Cumberbatch (che però, appunto, ha davvero troppo poco spazio per essere significativo) e un grande Fassbender, che però non può reggere sulle sue spalle l'intero film. La presenza di Pitt, per quanto legata alla storia originale (e a motivi di produzione), è assolutamente fuori da qualsiasi tempistica cinematografica, poco più che un deus ex machina. Un espediente, insomma, completamente fuori contesto. I tempi del film sono poi assolutamente sbagliati; l'idea dovrebbe essere rendere lo strazio del protagonista, non straziare lo spettatore. Eppure, i dodici anni del film non traspaiono assolutamente dalla storia: sembra un unico, ininterrotto presente, in cui ingrigire i capelli di Ejofor, mostrare bambini cresciuti e semplicemente parlare del tempo che passa non sono sufficienti a dare l'idea dello scorrere del tempo; anzi, risultano balzi assolutamente improvvisi e improbabili. Per quanto mi riguarda, quindi, un completo fallimento come film, assolutamente sopravvalutato solamente per il messaggio che vorrebbe passare (ma che, come detto in apertura, manca completamente).
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