purplerain
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giovedì 21 febbraio 2013
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originale!!
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Simpatica commedia con un bel cast di attori e un orsacchiotto simil Babe!! Peccato per la volgarità e qualche parolaccia di troppo, perchè poteva essere una commedia per tutta la famiglia, ma si spinge troppo sull'aceleratore di parolacce e sesso spinto!! L'idea di dar vita ad un pupazzo è abbastanza simpatica, anche se tutto sommato il resto del film vive di luoghi comuni continui: relazione tra una ragazza in carriera continuamente corteggiata e un povero ragazzo bello ma senza arte nè parte; lei già matura lui eterno bambino; il terzo incomodo rappresentato da un orsacchiotto che prende vita!! Il tema dell'amicizia è quello predominante in tutto il film: la "relazione" tra il protagonista e il suo giocattolo animato mette
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Simpatica commedia con un bel cast di attori e un orsacchiotto simil Babe!! Peccato per la volgarità e qualche parolaccia di troppo, perchè poteva essere una commedia per tutta la famiglia, ma si spinge troppo sull'aceleratore di parolacce e sesso spinto!! L'idea di dar vita ad un pupazzo è abbastanza simpatica, anche se tutto sommato il resto del film vive di luoghi comuni continui: relazione tra una ragazza in carriera continuamente corteggiata e un povero ragazzo bello ma senza arte nè parte; lei già matura lui eterno bambino; il terzo incomodo rappresentato da un orsacchiotto che prende vita!! Il tema dell'amicizia è quello predominante in tutto il film: la "relazione" tra il protagonista e il suo giocattolo animato mette in difficoltà la love story fra i due adulti, perchè tra John e Ted, questo è il nome dell'orsacchiotto, l'amicizia è eterna!! E per questo, siccome nessuno dei due rinuncia all'amicizia dell'altro, la storia d'amore vivrà vicissitudini continue fino al finale particolare!! In fondo l'amicizia è un tema importante e il regista si preoccupa di trattarlo in maniera completa e complessa, accompagnato da una sceneggiatura convincente da questo punto di vista, ma da dialoghi che appaiono piuttosto banali e scontati, e coll'andare avanti del film sembra già di conoscerne intermezzo e finale!! Resta comunque un discreto film, capace di accendere un po' la fantasia di chi lo guardda, di mostrare che l'amicizia è più eterna dell'amore, ma che spesso mettiamo da parte persone e sentimenti in nome di qualcosa di cui forse non abbiamo piena coscienza!!
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fedson
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martedì 19 febbraio 2013
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specchio della società di oggi
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Seth MacFarlane dà il via libera alla sua perversa fantasia fumettistica, instaurandola (ed incorniciandola) in uno dei film più grotteschi e tristemente brutti della storia del cinema. C'è di tutto: sesso, droga, fumo, umorismo no-sense (per niente in contesto no-sense), imprecazioni a più non posso (e usate anche quando non è necessario), forzature comiche che si assemblano nel ridicolo. Il successo al botteghino, circa 600 milioni di dollari in tutto il mondo, viene semplicemente spiegato dall'uso di un probabile e all'apparenza innocuo orsetto di peluche, che altro non è che la reincarnazione di un vero e proprio stupro verso il cinema di serie A e nei confronti di chi vive per la settima arte.
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Seth MacFarlane dà il via libera alla sua perversa fantasia fumettistica, instaurandola (ed incorniciandola) in uno dei film più grotteschi e tristemente brutti della storia del cinema. C'è di tutto: sesso, droga, fumo, umorismo no-sense (per niente in contesto no-sense), imprecazioni a più non posso (e usate anche quando non è necessario), forzature comiche che si assemblano nel ridicolo. Il successo al botteghino, circa 600 milioni di dollari in tutto il mondo, viene semplicemente spiegato dall'uso di un probabile e all'apparenza innocuo orsetto di peluche, che altro non è che la reincarnazione di un vero e proprio stupro verso il cinema di serie A e nei confronti di chi vive per la settima arte. L'orsetto parla, beve, balla con splendide donne, fuma e addirittura fa sesso! Tutto viene spiegato anche dalla furba mente dello stesso MacFarlane, venuto nel posto giusto al momento giusto per produrre questo film che, a mio parere, dovrebbe andare a far parte in primis nella categoria dei "trash dei trash". La sceneggiatura, opera sempre di Farlane, non riesce nemmeno a raggiungere un discreto livello di comicità, anzi, viene totalmente ridicolizzata, da battute dotate di fin troppi doppi sensi e pure idiozie, fino a raggiungere l'assurdo. Film che altro non è che l'immagine riflessa di un'intera generazione che, ahimé, ormai anche nella settima arte sembra aver preso il via (e si spera non il sopravvento).
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cenox
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martedì 12 febbraio 2013
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non si spiega perchè abbia avuto successo
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Acclamato dal pubblico perchè dissacrante e scorretto, non regge il minimo confronto con "il dittatore"...quello sì che è un film a cui si addicono i termini appena citati! Questo film in cui il protagonista è un orsetto, che prende vita in una notte di natale come nelle migliori favole disneyane, quando cresce perde tutta la propria semplicità, divenendo rozzo, fumato ed alcolizzato, e così pure il suo "padrone", interpretato da Wahlberg. Quest'ultimo non è mai cresciuto dalla sua infanzia, ma guarda caso è fidanzato con una ragazza stupenda (Kunis) con un lavoro importante, e che le fa quasi da babysitter (e già questo non si spiega minimamente!).
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Acclamato dal pubblico perchè dissacrante e scorretto, non regge il minimo confronto con "il dittatore"...quello sì che è un film a cui si addicono i termini appena citati! Questo film in cui il protagonista è un orsetto, che prende vita in una notte di natale come nelle migliori favole disneyane, quando cresce perde tutta la propria semplicità, divenendo rozzo, fumato ed alcolizzato, e così pure il suo "padrone", interpretato da Wahlberg. Quest'ultimo non è mai cresciuto dalla sua infanzia, ma guarda caso è fidanzato con una ragazza stupenda (Kunis) con un lavoro importante, e che le fa quasi da babysitter (e già questo non si spiega minimamente!). Ma verrà il giorno in cui questa si sentirà solo seconda al peluche maleducato, e porrà il veto: o lui o me...chi sceglierà l'eterno Peter Pan?
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mimik
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domenica 10 febbraio 2013
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ted
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Buona l'idea ma alla fine risulta un film insulso e volgare.
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traxinarco
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sabato 9 febbraio 2013
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una stucchevole commedia romantica
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Ted poteva essere il film comico dell'anno. Gli ingredienti, in teoria, c'erano tutti: le trovate dell'ideatore dei Griffin Seth MacFarlane, la presenza di un orsacchiotto vivente annunciato come irriverente e scorretto, la (bella) presenza di Mila Kunis (Il Cigno Nero). L'occasione, invece, è stata incredibilmente sprecata. Lasciamo perdere la trama, scontata dall'inizio (alla Pinocchio) alla fine (con Ted che muore e torna in vita, che noia). Ma a far letteralmente cadere le braccia, dispiace dirlo, è la sceneggiatura di Seth MacFarlane, piena di dialoghi insulsi. In pratica una stucchevole commedia romantica dove non si ride praticamente mai e si sorride davvero a fatica. La peggior puntata dei Griffin è certamente più divertente di questo film che sconsiglierei anche agli amanti delle commedie americane meno riuscite.
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Ted poteva essere il film comico dell'anno. Gli ingredienti, in teoria, c'erano tutti: le trovate dell'ideatore dei Griffin Seth MacFarlane, la presenza di un orsacchiotto vivente annunciato come irriverente e scorretto, la (bella) presenza di Mila Kunis (Il Cigno Nero). L'occasione, invece, è stata incredibilmente sprecata. Lasciamo perdere la trama, scontata dall'inizio (alla Pinocchio) alla fine (con Ted che muore e torna in vita, che noia). Ma a far letteralmente cadere le braccia, dispiace dirlo, è la sceneggiatura di Seth MacFarlane, piena di dialoghi insulsi. In pratica una stucchevole commedia romantica dove non si ride praticamente mai e si sorride davvero a fatica. La peggior puntata dei Griffin è certamente più divertente di questo film che sconsiglierei anche agli amanti delle commedie americane meno riuscite. Per questo consiglierei a Seth MacFarlane di tornare ai cartoni animati ed evitare altre imbarazzanti incursioni nel cinema.
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shagrath
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lunedì 4 febbraio 2013
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felice satira di una generazione felice
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Il genio MacFarlane ci propone una favola dalla trama più che canonica, per poi dissacrarla con la sua ironia d'avanguardia, riuscendo a rappresentare la parodia di un intero modo di essere. Ted, in questo, è il simulacro dello stile di vita post consumista, di una società contemporanea che è andata oltre il consumismo, di una società che non è più affascinata dalla ricchezza o dal potere (che ai protagonisti non interessano, mentre la società consumista è incarnata dall'antagonista Rex, il datore di lavoro di Lori, che pretende di dare spessore alla sua esistenza ostentando lusso e meriti lavorativi, senza tuttavia fare il minimo colpo sugli "inferiori", per dirla alla Fantozzi).
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Il genio MacFarlane ci propone una favola dalla trama più che canonica, per poi dissacrarla con la sua ironia d'avanguardia, riuscendo a rappresentare la parodia di un intero modo di essere. Ted, in questo, è il simulacro dello stile di vita post consumista, di una società contemporanea che è andata oltre il consumismo, di una società che non è più affascinata dalla ricchezza o dal potere (che ai protagonisti non interessano, mentre la società consumista è incarnata dall'antagonista Rex, il datore di lavoro di Lori, che pretende di dare spessore alla sua esistenza ostentando lusso e meriti lavorativi, senza tuttavia fare il minimo colpo sugli "inferiori", per dirla alla Fantozzi). MacFarland pone un paradosso satirico: i nuovi valori universalmente magnificati dai media ed incarnati dai protagonisti della pellicola, quali l'amicizia e la spenzieratezza, ma anche l'edonismo, sono obbiettivi e vanti di una generazione tutto sommato felice e godereccia, oppure una patetica mancanza di maturità di una generzaione che rifiuta di avere responsabilità ed ambizioni?
Ma questa non è una di quelle satire pedanti e polpettose, anzi il film è decisamente divertente, ben realizzato. La cosa che più mi ha sorpreso è stato il cambio di stile di MacFarlane rispetto alla sua produzione televisiva (comunque apprezzatissima) che era caratterizzata soprattutto da trame assenti o irrilevanti, in cui tutto ruota attorno a gags veloci svincolate dal contesto, inserite in flashback dei personaggi. Seppure nel film sia presente qualche flashaback (epica la citazione dell'areo più pazzo del mondo) quasi la totalità delle battute sono pertinenti e necessarie allo svolgimento della trama, che fluisce in maniera credibile (nonostante un protagonista sia un pupazzo) come non si era mai visto anche in un solo episodio dei Griffin. Direi che il passaggio dal piccolo al grande schermo non sia stato solo un passaggio quantitativo, ma anche qualitativo per il genio MacFarlane.
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de lorean
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domenica 27 gennaio 2013
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ted, l'orsetto politicamente scorretto
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L'ennesima americanata. Commedia /fantasy dove un orsetto di peluche, prende vita e diventa il miglior amico di un bambino.
I due crescono insieme e l'orsetto prende tutti i vizi del suo amico....droghe, alcol, ecc...
Trama leggera e personaggi grotteschi.
Non lo considererei proprio un film per famiglie, dato il numero di parolacce e alcune scene un pò volgari.
Non sono riuscito a fare neanche una risata.
Si salva solo Mila Kunis, bella e brava.
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rdn75
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martedì 22 gennaio 2013
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un orsetto troppo cresciuto
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Quale bambino non ha sognato almeno una volta che il suo peluche si animasse e diventasse il suo compagno di giochi, magari in una buia serata invernale.
Questo film realizza il sogno e mostra come puo crescere un orsetto diventando troppo adulto, mentre il suo padrone non ha il coraggio di crescere e staccarsi da lui.
Molte persone preferiscono restare ragazzi e non entrare nel mondo degli adulti.
Alla fine è un film sociologico, poco politicaly correct, anche grazie all'autore e voce dell'orsetto nella versione orginale..padre dei Griffin!!
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kyotrix
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sabato 19 gennaio 2013
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alti e bassi
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Comicita' di basso si livello molto americana, sicuramente alcune battute e scene saranno piu' capite/apprezzate dal popolo americano, ma ogni tanto mi ha strappato una risata. Il film non e' nulla di speciale, la cosa migliore e' la realizzazione di Ted, ma si lascia guardare volentieri.
Sia chiaro: E' un film chiaramente per adulti, evitate bambini!
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mariagiorgia
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giovedì 17 gennaio 2013
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ted, live-action irriverente e spassoso
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Eravamo abituati ad orsacchiotti dolci (vedi Coccolino) di dubbia sessualità (vedi Winnie The Pooh), profumosi (vedi gli Orsetti del cuore) e, al massimo, truffaldini (vedi l’Orso Yoghi). Ma ad un orsacchiotto che fuma canne, si ubriaca e fa sesso proprio no. È Ted e, forse, nell’immaginario collettivo dei fancazzisti, è il peluche che tutti vorrebbero avere al proprio fianco: è dissoluto, beone, trasgressivo e sboccato.
Il regista di questa buddy movie senza filtri, a tratti trash, volutamente volgare e straripante di parolacce, non poteva che essere Seth MacFarlane, il creatore dei Griffin e di American Dad che, per chi non ne avesse mai sentito parlare, né visto nulla, sono due cartoon dissacranti ed eccessivi.
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Eravamo abituati ad orsacchiotti dolci (vedi Coccolino) di dubbia sessualità (vedi Winnie The Pooh), profumosi (vedi gli Orsetti del cuore) e, al massimo, truffaldini (vedi l’Orso Yoghi). Ma ad un orsacchiotto che fuma canne, si ubriaca e fa sesso proprio no. È Ted e, forse, nell’immaginario collettivo dei fancazzisti, è il peluche che tutti vorrebbero avere al proprio fianco: è dissoluto, beone, trasgressivo e sboccato.
Il regista di questa buddy movie senza filtri, a tratti trash, volutamente volgare e straripante di parolacce, non poteva che essere Seth MacFarlane, il creatore dei Griffin e di American Dad che, per chi non ne avesse mai sentito parlare, né visto nulla, sono due cartoon dissacranti ed eccessivi.
Nonostante uno dei protagonisti è un pelusche parlante, Ted non è affatto un film per bambini (è vietato ai minori di 14 anni), ma piuttosto per un pubblico adulto che, tuttavia, riserva una morale sul diventare adulti e sul valore dell’amicizia.
L’irriverenza dei cartoon della Fox è tutta riversata nel film ricco di scene epiche, da quelle puntigliose, a quelle quasi perverse, fino a quelle estremamente ironiche che non annoiano il pubblico divertito e impressionato per l’umanità da punto di vista dell’animazione dell’orsetto parlante.
Il lungometraggio è soprattutto incentrato sull’amicizia fra Ted e John (Mark Wahlberg) che condividono l’appartamento, emettono peti e rutti a volontà, fumano canapa indiana, si ubriacano e hanno paura dei temporali. Hanno la stessa suoneria di Star Wars e adorano Flash Gordon, personaggio anni ’80, tratto dall’omonimo personaggio dei fumetti. E Sam J. Jones, per la gioia dei protagonisti, appare nei panni di se stesso con la consueta capigliatura, ma non più bionda, ma bianca.
Ma, a tutto c’è un limite. John, ancora tanto infantile e incatenato al mondo adolescenziale, si rende conto, che deve crescere, deve maturare se vuole avere una relazione e costruirsi una famiglia con la bella Lori (Mila Kunis). Tuttavia, non abbandonerà l’amicizia con Ted il quale “rischia”, ad un certo punto, la propria vita (scena, per i più sensibili, persino commovente).
Questo live-action è stato divertente e con un buon ritmo e, nonostante sia il film d’esordio per il regista, Ted ha costruito l’inizio di una buona strada affinché MacFarlane progetti un’altra commedia dalla buona riuscita, magari con meno peti emessi dai protagonisti.
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