Argo |
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Un film di Ben Affleck.
Con Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber.
continua»
Titolo originale Argo.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 120 min.
- USA 2012.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 8 novembre 2012.
MYMONETRO
Argo
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il mondo prima di Reagandi RescartFeedback: 8315 | altri commenti e recensioni di Rescart |
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sabato 9 marzo 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La svolta reaganiana ai tempi dell’avvento di Khomeini non era ancora apparsa neanche all’orizzonte del possibile panorama politico economico degli anni ‘80. E forse, chissà, fu favorita proprio nell’opinione pubblica americana dal pensare, erroneamente, che l’idea e la realizzazione del progetto di liberazione degli ostaggi di cui si tratta in questo film fosse da attribuirsi non già a loro stessi ma ai canadesi. Se così fosse, aver votato un attore di Hollywood come Presidente degli Stati Uniti d’America potrebbe essere considerato una sorta di inconsapevole rivendicazione di paternità. Ad ogni modo la sua elezione comportò per tutto il mondo un ritorno ad un economia liberista più simile a quella precedente il New Deal di Roosevelt che a quella ad esso successiva, con un welfare ulteriormente rafforzato dopo la seconda guerra mondiale. Fino all’undici settembre si poteva forse pensare che il benessere occidentale dei trent’anni successivi all’ultimo conflitto fosse basato su regimi dispotici mediorientali come quello di Reza Pahlavi, sostenuti dagli U.S.A. e da tutto l’occidente per accaparrarsi le risorse naturali ivi presenti, petrolio in primis. Dopo non più. Ormai è chiaro a tutti che il dispotismo ha regnato e regna in certe zone del mondo a prescindere dal fatto che al potere ci sia un fantoccio dell’occidente o un odontoiatra psicopatico come Bashar El Assad. Il fatto è che oggi, a quasi 25 anni dalla caduta del muro di Berlino e con esso del comunismo sovietico, l’occidente continua ad appropriarsi indebitamente di ricchezze altrui, come il petrolio iracheno, ma a goderne i benefici sono sempre più un numero ridottissimo di ricchissimi lavoratori che per meritarsi tale ricchezza dovrebbero lavorare qualcosa come 380 volte di più degli altri lavoratori normali. Come ci ricorda un video virale che gira su internet relativo alla distribuzione della ricchezza tra i 311 milioni di cittadini americani. Pur tuttavia Gli Stati Uniti d’America continuano a essere la terra promessa, non solo per gli ostaggi liberati dopo 400 giorni nei primi anni ’80, ma anche per il collega e amico di Ben Affleck, Matt Damon, visto il titolo del suo ultimo film. Forse perché anche lui senza aver vinto il premio Oscar fa pur sempre parte di quell’uno per cento di statunitensi che posseggono il quaranta per cento della ricchezza nazionale?
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