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Il solito film in cui l'America promuove sè stessa
di Phileas Fogg
Feedback: 829 | altri commenti e recensioni di Phileas Fogg
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giovedì 15 novembre 2012
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Film ben girato, la ricostruzione dei luoghi e degli eventi è sicuramente apprezzabile. Tuttavia di film cosi, con gli americani a raccontare e a raccontarsi quanto sono bravi a fare fessi gli altri, se ne sono visti a decine. Anche se bisogna riconoscere a Ben Affleck l'onestà intellettuale di aver ampiamente informato lo spettatore che la rivolta iraniana contro l'ambasciata americana di Teheran del 1979 è la conseguenza di trenta anni di politica estera americana che, a voler essere generosi, si potrebbe definire quantomeno discutibile. Ma il problema del film in sè non è neanche lì. Il punto è che non c'è un minuto durante la proiezione in cui si ha il dubbio che la storia andrà a finire bene. E questo è dovuto essenzialmente al taglio favolistico che il regista dà alla storia. Mi riferisco soprattutto alla parte in cui il protagonista deve contattare dei produttori per allestire il finto film che costituisce la copertura con cui i prigionieri lasceranno l'Iran: sembra che le due persone contattate allo scopo (John Goodman e Alan Arkin peraltro, non proprio degli attori sconosciuti) non abbiano niente altro da fare nella vita che andare dietro all'idea strampalata del protagonista e che riescano a tirare su la commedia su un finto film, convincendo attori, giornalisti e sceneggiatori a suon di battute a effetto. E' sicuramente una storia vera. Ma cosi come viene raccontata sembra una favola per bambini.
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mscarpelli
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giovedì 27 dicembre 2012
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in riferimento ad argo
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Buongiorno,leggo spesso le recensioni di my movies.... come guardo la programmazione.CONSIGLIO a chi fa dei commenti così così, o di critica, di assiurarsi che l'italiano sia altrettanto corretto.Su Argo (che avrò modo di vedere oggi, ma ho letto solo recensioni positive), trovo scritto qui quanto segue:Il solito film in cui l'America promuove "sè stessa".... a parte il pensiero che è libero, ricordo a chi fa le recensioni e le critiche che se stesso si scrive SENZA ACCENTO, "sè" va accentato se non è seguito dalla parola stesso/a. Ad. es. con sè. Non con Sè STESSO. Come pure "promuove se stessa" non promuove sè stessa. In italiano è errore blu. Grazie ancora dell'attenzione....Margherita Scarpelli
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andy 60
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mercoledì 30 gennaio 2013
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non capisco tuo commento
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Il film non è di fantascienza, ma basato su una storia vera e su fatti realmente svoltisi e stradocumentati, inclusa la copertura del film e di tutti quelli che ne hanno permesso l'attuazione a partire dai due produttori un pò in là con l'età, blasè e già arrivati e alla ricerca di qualcosa di stimolante e che potesse far nuovamente rinascere in loro un pò d'entusiasmo.Il tuo commento mi sembra più intriso di un anti americanismo un pò da clichè a cui sfugge che in America l'impossibile può sempre diventare possibile a differenza da noi in Europa, e in Italia in particolare, dove scetticismo, cinismo, "iper realismo" e un atteggiamento di spocchiosa superiorità ci ha lasciato al palo, anzi ci sta facendo affondare sempre più velocemente, in un mondo che fu e che non sarà più.
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