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Un altro supereroe Marvel solca il palco cinematografo e la sua esibizione è più che buona. Il film si divide in due scenari che si alternano a vicenda. Il primo, il regno di Asgard, epico, esteticamente ineccepibile, il cui design sta tra il fantasy e la fantascienza. Qui vien ben resa la narrativa grazie anche all'abilità shakesperiana del regista Branagh che ricade sui dialoghi e sugli eventi, il giovane Hiddlestone interpreta magnificamente il personaggio di Loki, dio dell'inganno, avvicinandosi non di poco alla sua controparte cartacea, confrontandosi con un Hemsworth (Thor) fisicamente perfetto per il ruolo che intepreta ma che pecca di esperienza. Il secondo scenario è quello terrestre (New Mexico) che convince sicuramente di meno, colpa di una Natalie Portman un po' sottotono (Jane Foster) e di un ambientazione un po' scialba che non regge il confronto con la bellezza di Asgard.
Ad ogni modo il film non è mai noioso e le scene di azione sono più che appaganti, inoltre ci sono diverse citazioni all'universo e agli altri film Marvel Paramount (al quale questo è collegato) che faranno la felicità dei fans dei comics, specialmente la scena aggiuntiva dopo i titoli di coda.
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