ciaksiparla
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venerdì 23 ottobre 2009
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up - volare per credere
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Ci si è sempre chiesti quale fosse il confine fra sogno e realtà. Un improbabile vecchietto e un simpaticissimo mini esploratore della natura selvaggia ci hanno fornito la migliore delle risposte: non esiste nessun confine, sogno e realtà sono figli della stessa madre, sono colpi in canna dello stesso fucile, basta trovare il momento giusto per sparare uno piuttosto che l’altro. Un’intera vita trascorsa a rincorrere un sogno e una speranza, promessa e croce nel cuore, prima o poi bisognava mantenerla. Chi in fin dei conti non ha mai pensato di volare con dei palloncini, chi non sei mai chiesto quanti ne servissero per superare la gravità a trascinarci in cielo ad esplorarlo. Mr. Carl Fredricksen, un dolce vecchio scorbutico che ha inseguito insieme alla moglie Elle il sogno di esplorare le cascate paradiso in sud America, pensava di andarci, lo aveva progettato ed era stato vicinissimo a farlo, ma forse solo troppo tardi lo ha fatto veramente.
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Ci si è sempre chiesti quale fosse il confine fra sogno e realtà. Un improbabile vecchietto e un simpaticissimo mini esploratore della natura selvaggia ci hanno fornito la migliore delle risposte: non esiste nessun confine, sogno e realtà sono figli della stessa madre, sono colpi in canna dello stesso fucile, basta trovare il momento giusto per sparare uno piuttosto che l’altro. Un’intera vita trascorsa a rincorrere un sogno e una speranza, promessa e croce nel cuore, prima o poi bisognava mantenerla. Chi in fin dei conti non ha mai pensato di volare con dei palloncini, chi non sei mai chiesto quanti ne servissero per superare la gravità a trascinarci in cielo ad esplorarlo. Mr. Carl Fredricksen, un dolce vecchio scorbutico che ha inseguito insieme alla moglie Elle il sogno di esplorare le cascate paradiso in sud America, pensava di andarci, lo aveva progettato ed era stato vicinissimo a farlo, ma forse solo troppo tardi lo ha fatto veramente. Migliaia, forse milioni, di palloncini legati alla dimora costruita assieme all’amata consorte, parte con un imprevisto compagno di avventura, Russel, un esploratore della natura selvaggia, appunto.
Un esplosione di gioia, colori, bizzarrie e buoni sentimenti, tutto questo è Up, un film vero, profondo e selvaggio, arguto e comico, tanto realistico quanto fantastico. Alla ricerca di un mondo sperduto, eroi decaduti, cani parlanti e struzzi technicolor, un mix perfetto d’amore e follia. Zaino in spalla e basta accomodarsi in un cinema in cui il cinematografo macina la pellicola di Up per innamorarsi, ritrovarsi e addolcirsi. Disney e Pixar connubio incredibile di magia. Splendido Carl e la sua ruggine che si trasforma in dolcezza, la sbadataggine di Russel in freddezza eroica. Film passionale e disarmante, danzano i palloncini e le case in cielo, danza il cuore fra le musiche di cristallo. Dovremmo essere tutti un po’ più Carl, mantenere le promesse e sognare all’infinito, sognare senza limiti e confini, senza paure o terrori. Solo un sogno e la dolcezza di vederlo trasformato in realtà. Sembra impossibile? Volare per credere…
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[+] esatto capolavoro
(di jostein)
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mirko
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domenica 18 ottobre 2009
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voliamo ancora
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Quella del sogno è una dimensione magica, astratta, intoccabile, pura. Un mondo dove tutto gira intorno a noi, dove qualunque cosa è possibile e dove tutto è decifrabile. Ma il sogno è anche desiderio, ricerca ossessiva di un’irrealtà che ci renderebbe felici. Di una meta, anche assurda, che ci farebbe sentire arrivati. E che invece non vedremo mai. “Up”, il nuovo film dell’accoppiata vincente Disney-Pixar non è altro che una struggente poesia malinconica sulla vita e sui sogni. Una fotografia della vita che conosciamo, quella di un bambino impacciato e goffo (Carl) che incontra una bambina piena di vita. Se ne innamora, la sposa. E quando, dopo anni di matrimonio, il tempo decide di allontanare l’eterno bambino dalla sua sposa, il sogno della coppia di arrivare alle Cascate Paradiso sembra morire inesorabilmente, insieme con la voglia di vivere.
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Quella del sogno è una dimensione magica, astratta, intoccabile, pura. Un mondo dove tutto gira intorno a noi, dove qualunque cosa è possibile e dove tutto è decifrabile. Ma il sogno è anche desiderio, ricerca ossessiva di un’irrealtà che ci renderebbe felici. Di una meta, anche assurda, che ci farebbe sentire arrivati. E che invece non vedremo mai. “Up”, il nuovo film dell’accoppiata vincente Disney-Pixar non è altro che una struggente poesia malinconica sulla vita e sui sogni. Una fotografia della vita che conosciamo, quella di un bambino impacciato e goffo (Carl) che incontra una bambina piena di vita. Se ne innamora, la sposa. E quando, dopo anni di matrimonio, il tempo decide di allontanare l’eterno bambino dalla sua sposa, il sogno della coppia di arrivare alle Cascate Paradiso sembra morire inesorabilmente, insieme con la voglia di vivere. Carl rimane solo, in una casa piena di ricordi che sembra destinata ad essere sostituita dai palazzi e dalla voglia di profitto. Non ci sono più i sogni di lunghi viaggi in terre sconosciute, non c’è più chi lo rendeva felice, non c’è più la speranza che le cose miglioreranno. I muri che lo circondano sembrano ormai più stanchi e svogliati di lui. Non certo capaci di sognare. Non certo capaci di volare. O forse no?
Pete Docter impacchetta e confeziona un piccolo capolavoro d’animazione. Un film senza pretese che supera le aspettative e colpisce dentro al cuore, che ti spiazza per il suo essere così magico e reale al contempo, come neanche Tim Burton in “Big Fish”. In “Up” c’è avventura e commedia, si piange e si ride, si pensa e ci si fa delle domande. È il nuovo cinema moderno: sotto un’apparente copertina di “film di genere”, si nasconde un capolavoro a 360 gradi. Ce lo aveva già insegnato Cristopher Nolan nel Cavaliere Oscuro: mai farsi ingannare dall’apparenza. Perché dietro questo film d’animazione si nasconde la vera speranza del cinema di oggi. Altro che 3D. Perché dietro il volto del settantenne Carl, deluso dalla vita e rassegnato a dimenticare i passati sogni di gloria, ci siamo tutti noi. Noi giovani spesso schiacciati dal macigno del precariato e dalla sfiducia verso le istituzioni, noi anziani dimenticati da una società sempre meno “paese per vecchi” (per dirla coi fratelli Choen), noi donne ridotte ad oggetti della civiltà dell’apparire, noi uomini costretti nel mondo della rassegnazione e della passività. Questo film, con lucidità e leggerezza, non fa altro che dirci “Up”. Alziamoci. Voliamo ancora.
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marusf
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mercoledì 12 maggio 2010
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c'è sempre tempo per un'ultimo viaggio!
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Il regista Pete Docter ci racconta la storia di un bambino, Carl, che ha il grande sogno di girare il mondo e imitare le gesta del suo beneamino, l'esploratore Charles Muntz. Proprio durate uno di questi viaggi con la fantasia incontra Ellie, una ragazzina che ha la sua stessa passione per l'esplorazione. I due si legano in una grande amicizia che con il passare degli anni si trasforma in amore, si sposano e intrapendono un nuovo viaggio, una nuova avventura, ovvero la vita stessa. E come in ogni percorso umano, anche loro sono costretti a rinunciare ai sogni impossibili per affrontare i problemi reali, di tutti i giorni, sempre uniti, pronti a sorridere e andare avanti. Solo la morte riesce a dividerli.
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Il regista Pete Docter ci racconta la storia di un bambino, Carl, che ha il grande sogno di girare il mondo e imitare le gesta del suo beneamino, l'esploratore Charles Muntz. Proprio durate uno di questi viaggi con la fantasia incontra Ellie, una ragazzina che ha la sua stessa passione per l'esplorazione. I due si legano in una grande amicizia che con il passare degli anni si trasforma in amore, si sposano e intrapendono un nuovo viaggio, una nuova avventura, ovvero la vita stessa. E come in ogni percorso umano, anche loro sono costretti a rinunciare ai sogni impossibili per affrontare i problemi reali, di tutti i giorni, sempre uniti, pronti a sorridere e andare avanti. Solo la morte riesce a dividerli. Il film parte proprio da qui, dalla nuova avventura dell'ormai anziano Carl, accompagnato dal giovane boy scout Russel, intenzionato ad aiutare il vecchio nelle faccende domestiche. Carl decide di abbandonare quella realtà che ormai non sente più sua e, con le sole cose a cui è legato (le foto e gli altri ricordi della sua amata Ellie), sradica letteralmente la sua casa e parte alla ricerca delle cascate Paradiso in una sorta di mongolfiera interamente composta da palloncini. Una volta arrivati incontreranno due strani amici, il cane Dug e l'altissimo uccello Kevin. Ed è questo il quartetto che darà vita ad una fantastica avventura, piena di pericoli ed emozioni ma, soprattutto, con molti significati di fondo.
Lo stile grafico del film è caricaturale ma in grado comunque di rendere al meglio le emozioni dei suoi personaggi. La ricercatezza dei particolari presenti all'interno dei paesaggi è maniacale anche se di primo acchito questi potrebbero sembrare essenziali. Anche la colonna sonora è riuscitissima ed accompagna lo spettatore nelle diverse scene del film alternando con naturalezza motivi malinconici e nostalgici ad altri allegri e divertenti.
In conclusione questo non è un film per bambini come si potrebbe pensare prima di guardarlo, tutt'altro. Infatti se da un lato i personaggi e le scene comiche non mancano, il grande pregio del film è il riuscire a mescolare (con ottimi risultati) i colori e la fantasia di una classica storia targata Disney Pixar con temi profondi, che fanno parte della quotidianità. Innanzitutto la riflessione commovente e significativa sulla vecchiaia e sul valore dei ricordi, ma anche la dura realtà della morte di qualcuno che si ama con tutto ciò che comporta. Non è per niente facile introdurre temi così importanti e delicati in una storia che, di base, dovrebbe essere rivolta a degli spettatori con una media inferiore ai 12 anni. Inoltre era una doppia sfida, farsi apprezzare della critica cinematografica che poteva considerarlo fuori luogo per un lavoro d'animazione, nonchè essere amato dagli spettatori sia adulti che bambini. A meno di un anno dalla sua uscita, con le sue 5 nomination agli Oscar (di cui 2 statuette vinte, miglior film d'animazione e migliore colonna sonora), dopo aver aperto per la prima volta in assoluto per un film di animazione la 62esima edizione del Festival di Cannes e dopo aver incassato nel mondo 727.104.164$, ovvero il secondo miglior incasso per una pellicola Pixar, si può ben dire che entrambe le sfide sono state stravinte. Ancora una volta l'accoppiata vincente Disney/Pixer non sbaglia e sigla un altro capolavoro dell'animazione!
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oh dae soo
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sabato 17 ottobre 2009
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la piu' bella avventura e' l'amore
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Da sempre i cartoni ci hanno fatto sognare. Chiunque di noi conserva tra i ricordi più indelebili, spezzoni, se non interi film, di quella meravigliosa arte che è l'animazione, che sia disegno o computer grafica. E sono sempre più i film che rischiano. Se WALL-E, a mio parere il più bel cartone di sempre, si è preso il rischio del (quasi) muto, UP ha "osato" mettere come protagonista un vecchio. Il risultato è straordinario; non so se lo sia per i bambini (solo il tempo ce lo dirà) ma lo è senz'altro per il Cinema.
Un bambino, appassionato d'avventura, conosce un'altra bambina con la sua stessa passione. Si sposeranno e passeranno tutta la vita assieme fino alla morte di lei. Un sogno comune era rimasto irrealizzato.
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Da sempre i cartoni ci hanno fatto sognare. Chiunque di noi conserva tra i ricordi più indelebili, spezzoni, se non interi film, di quella meravigliosa arte che è l'animazione, che sia disegno o computer grafica. E sono sempre più i film che rischiano. Se WALL-E, a mio parere il più bel cartone di sempre, si è preso il rischio del (quasi) muto, UP ha "osato" mettere come protagonista un vecchio. Il risultato è straordinario; non so se lo sia per i bambini (solo il tempo ce lo dirà) ma lo è senz'altro per il Cinema.
Un bambino, appassionato d'avventura, conosce un'altra bambina con la sua stessa passione. Si sposeranno e passeranno tutta la vita assieme fino alla morte di lei. Un sogno comune era rimasto irrealizzato. Portare la loro casetta in cima alle Cascate Paradiso, in Sudamerica. Il vecchio, per tutta la vita venditore di palloncini, deve essere sfrattato. Al che prende 2 piccioni con una fava. Attacca tutti i suoi palloncini alla casa e vola con lei come fossa una mongolfiera (scena memorabile). Così salva la casa e in più prende una direzione, quella delle Cascate Paradiso... . L' unico inconveniente è che si ritrova con un piccolo e grasso boy scout che quando la casa è "volata" si trovava sotto il portico.
E' molto difficile saper far ridere della malinconia. Nessuno in questo ha mai raggiunto i livelli di Charlie Chaplin. Up, e mi è molto difficile spiegare come e perchè, mi ha riportato alla magia di Charlot, a quella magnifica sensazione del ridere con gli occhi lucidi. L'accostamento è quasi esplicito nelle belllissime mini scenette che ci raccontano in 2 minuti, dall'infanzia alla vecchiaia, la vita passata insieme dalla coppia. Sentite la musica, gustatene l'atmosfera, respirate la "chaplinità" del tutto. UP, affronta almeno 2 temi quasi del tutto tabù nell' animazione per famiglia: la già citata vecchiaia e una delle sue dirette conseguenze, la morte. Attenzione, non la sfiora marginalmente come altri cartoni ma la prende di petto e ne fa motore dell' intero film. E' solo nel ricordo della moglie scomparsa che il protagonista affronta il suo incredibile viaggio e così allo stesso modo qualsiaisi altra scelta successiva. UP non è un cartone d'avventura, è ANCHE un cartone d'avventura. Tutta la parte centrale del film lo è senz'altro ed è questa che i bambini apprezzeranno di più. Cani parlanti, uccelli giganti, inseguimenti, disavventure del piccolo protagonista, luoghi impervi, lotte col nemico (che merito della sceneggiatura non è altro che l'avventuriero idolo d'infanzia del vecchio), sparatorie nel cielo, di tutto di più. Ma non è lì il segreto del film. Segreto che è invece nascosto nelle pagine di un vecchio album nel quale, sin da ragazzina, la compagna del protagonista aveva raccontato fotograficamente la propria vita e lasciato su pagine bianche, in attesa di foto, i progetti futuri, anzi IL progetto futuro, la casa in cima alle cascate. Ed è qui che scopriremo che l'avventura più bella non è un viaggio esotico, non è lontana 1000 km. L'avventura più bella è dentro di noi, nel nostro cuore. L' avventura più bella è la nostra vita, l'avventura più bella è l' amore.
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paolo bisi
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martedì 20 ottobre 2009
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ultimo capolavoro della pixar
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Solo a 75 anni, Carl Fredricksen è più che mai legato alla sua casa, luogo di momenti indimenticabili vissuti al fianco della moglie, morta da pochi giorni. Ma un progetto monumentale di ristrutturazione del quartiere vuole cancellarla per sempre. Il vecchio Carl è così costretto a intraprendere un volo, grazie a migliaia di palloncini attaccati al tetto dell'abitazione. La destinazione può essere solo una: le cascate del paradiso in sudamerica, luogo tanto amato dalla moglie, al quale però non era mai riuscita ad arrivare. Troverà in Russell, bambino in cerca di una medaglia d'onore per l'assistenza agli anziani, un fedele compagno di avventure. Dopo "Ratatouille" e soprattutto il meraviglioso "Wall-e" era difficile aspettarsi un altro grandissimo film da parte della Pixar.
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Solo a 75 anni, Carl Fredricksen è più che mai legato alla sua casa, luogo di momenti indimenticabili vissuti al fianco della moglie, morta da pochi giorni. Ma un progetto monumentale di ristrutturazione del quartiere vuole cancellarla per sempre. Il vecchio Carl è così costretto a intraprendere un volo, grazie a migliaia di palloncini attaccati al tetto dell'abitazione. La destinazione può essere solo una: le cascate del paradiso in sudamerica, luogo tanto amato dalla moglie, al quale però non era mai riuscita ad arrivare. Troverà in Russell, bambino in cerca di una medaglia d'onore per l'assistenza agli anziani, un fedele compagno di avventure. Dopo "Ratatouille" e soprattutto il meraviglioso "Wall-e" era difficile aspettarsi un altro grandissimo film da parte della Pixar. E invece "Up" ha smentito tutti ancora una volta. Un'opera geniale, che riesce a conciliare le esigenze della popolazione del terzo millenio con un cinema classico, ancora incontaminato. Indimenticabile la prima sequenza del film: la vita di Carl è rappresentata con quelle tecniche sapienti ed inconfondibili che hanno caratterizzato la filmografia di Chaplin. Da ricordare inoltre la fantastica "collezione" di personaggi, grandi e piccoli, che rimandano più ai film giapponesi che ai classici disney.
E' un'opera che si presta a molte interpretazioni, riuscendo certamente ad esporre i problemi che contraddistinguono il nostro mondo
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oscar
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domenica 18 ottobre 2009
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per volare e sognare
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Un gioco di colori, profondità e.....palloncini. Carl Fredricksen è un ultrasettantenne che ha sognato per tutta la vita di girare il mondo con sua moglie Ellie, ormai defunta. Ma una promessa è una promessa. Una notte trasforma la sua casa in una specie di mongolfiera sorretta in aria da palloncini, e la mattina dopo parte per le cascate paradiso in Sud America, luogo dove lui e sua moglie avevano deciso di trasferirvisi da tempo. Senza accorgersene si porta dietro anche Russell, un boyscout di 8 anni che il giorno prima aveva buttato fuori di casa. Carl mira al trasloco sulle cascate, Russell all'ultimo distintivo (accompagnatore di vecchietto) per avere il medagliere completo. Arriva una forte tempesta che porta la casa proprio in Sud America, e lì trovano Kevin, uno "struzzo in technicolor".
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Un gioco di colori, profondità e.....palloncini. Carl Fredricksen è un ultrasettantenne che ha sognato per tutta la vita di girare il mondo con sua moglie Ellie, ormai defunta. Ma una promessa è una promessa. Una notte trasforma la sua casa in una specie di mongolfiera sorretta in aria da palloncini, e la mattina dopo parte per le cascate paradiso in Sud America, luogo dove lui e sua moglie avevano deciso di trasferirvisi da tempo. Senza accorgersene si porta dietro anche Russell, un boyscout di 8 anni che il giorno prima aveva buttato fuori di casa. Carl mira al trasloco sulle cascate, Russell all'ultimo distintivo (accompagnatore di vecchietto) per avere il medagliere completo. Arriva una forte tempesta che porta la casa proprio in Sud America, e lì trovano Kevin, uno "struzzo in technicolor". In verità Kevin è un uccello rarissimo in continua fuga a causa di Charles Muntz che lo perseguita per catturarlo, insieme alla squadra di cani addestrati che riescono a parlare grazie ad uno speciale collare. Uno di questi, Dug, si ribella al perfido padrone e si unisce a Carl, che prima era sbalordito dal vedere il suo idolo Muntz, ma poi scopre le sue vere intenzioni. Quando Kevin viene catturato, Carl, Russell e Dug entrano nel Dirigibile di Muntz per liberarlo. Così, Muntz cade da kilometri d'altezza, i cani vengono affidati ad uno ospizio, la casa volante viene lasciata sulle cascate come avrebbe voluto Ellie, Russell ottiene il distintivo e resta con Carl e Dug, per vivere insieme altre avventure. Il decimo lungometraggio della Pixar (il primo in 3D) non delude gli spettatori: oltre a visioni mozzafiato di luoghi che solo il digitale può creare, Up ci offre una storia originale senza scene inutili, e tra cani che parlano e uccelli arcobaleno il film ci regala risate, riflessioni profonde e tenerezza. Carl alla fine sembra essere come un padre per Russell, tanto che lo premia col distintivo Ellie e poi lo abbraccia. Ancora una volta Michael Giacchino presta il suo talento per comporre la colonna sonora, dopo "Gli incredibili" e "Ratatouille" (altri film Pixar). Con questo film la Pixar si conferma, ancora una volta, la miglior casa produttrice di film d'animazione del mondo.
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[+] un film leggero come l'aria
(di riccardo93)
[ - ] un film leggero come l'aria
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archi89
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sabato 28 novembre 2009
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il potere della vita
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Certo durante la sua infanzia il signor Carl Fredricksen non era un tipo particolarmente loquace... tuttavia condivideva un sogno con Ellie: l'avventura verso l'ignoto. L'idolo di questi sognatori era Charles Muntz, un impavido esploratore: con il suo "Spirito dell'Avventura", un enorme e lussuoso dirigibile, era riuscito ad essere il primo uomo a raggiungere le celeberrime "Cascate Paradiso" nel cuore dell'America del Sud. I nostri due giovani avventurieri avevano come più grande ambizione quella di raggiungere il signor Muntz e di affiancarlo nelle sue avventure. I sogni di una tale grandezza e intensità, si sa, faticano a scomparire... ma, purtroppo, faticano ancor di più a realizzarsi. Carl ed Ellie si sposarono e vissero una vita di gioie e dolori, sempre sostenendosi a vicenda.
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Certo durante la sua infanzia il signor Carl Fredricksen non era un tipo particolarmente loquace... tuttavia condivideva un sogno con Ellie: l'avventura verso l'ignoto. L'idolo di questi sognatori era Charles Muntz, un impavido esploratore: con il suo "Spirito dell'Avventura", un enorme e lussuoso dirigibile, era riuscito ad essere il primo uomo a raggiungere le celeberrime "Cascate Paradiso" nel cuore dell'America del Sud. I nostri due giovani avventurieri avevano come più grande ambizione quella di raggiungere il signor Muntz e di affiancarlo nelle sue avventure. I sogni di una tale grandezza e intensità, si sa, faticano a scomparire... ma, purtroppo, faticano ancor di più a realizzarsi. Carl ed Ellie si sposarono e vissero una vita di gioie e dolori, sempre sostenendosi a vicenda. Ma mai videro queste cascate. O almeno, non entrambi: dopo la morte della moglie, il signor Fredricksen divenne spettatore passivo di una cambiamento troppo veloce della società.. e quando tutto sembrava ormai perduto, quel sogno, che era ormai sul punto si sfumare definitivamente, si riaccese imperante.
Un lavoro molto ben riuscito quello della Pixar: la voglia di sognare e di realizzarsi pienamente pervade ogni singola persona, e troppo spesso va a cozzare con gli asfissianti limiti imposti della società moderna. Il desiderio di evasione è qualcosa di assolutamente naturale e spontaneo, che non può essere tenuto a freno. Tuttavia, e questo lo si capisce guardando questa perla dell'animazione cinematografica, si deve stare molto attenti a non divenire vittime dei propri stessi sogni. Individualità e collettività devono in qualche modo coesistere, non escludersi a vicenda. Altrimenti i danni potrebbero essere irreparabili...
E allora, cosa state aspettando? Let's go UP!
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bea.fiorentino
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domenica 25 ottobre 2009
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up - ap (assolutamente perfetto)
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Carl Fredricksen è un venditore di palloncini in pensione con una promessa da mantenere e una casa da salvare. Tutta la sua vita è trascorsa in quella casa, e pare disumano solo pensare di doverla abbandonare per far spazio a qualche mostruosa palazzina di anonimi alloggi. Per sottrarsi a questo destino e per mantenere la parola data alla compagna della vita, Carl, vecchietto scontroso, un po’ Spencer Tracy e un po’ Walter Matthau, decide di partire per la meta tanto sognata portandosi appresso tutta la casa. E, a sorpresa, portandosi appresso anche Russell, bambino tanto sfigato quanto simpatico, deciso ad aiutare il signor Fredricksen in qualsiasi modo pur di riuscire a conquistare il gagliardetto che mancava alla sua collezione dei giovani esploratori della natura.
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Carl Fredricksen è un venditore di palloncini in pensione con una promessa da mantenere e una casa da salvare. Tutta la sua vita è trascorsa in quella casa, e pare disumano solo pensare di doverla abbandonare per far spazio a qualche mostruosa palazzina di anonimi alloggi. Per sottrarsi a questo destino e per mantenere la parola data alla compagna della vita, Carl, vecchietto scontroso, un po’ Spencer Tracy e un po’ Walter Matthau, decide di partire per la meta tanto sognata portandosi appresso tutta la casa. E, a sorpresa, portandosi appresso anche Russell, bambino tanto sfigato quanto simpatico, deciso ad aiutare il signor Fredricksen in qualsiasi modo pur di riuscire a conquistare il gagliardetto che mancava alla sua collezione dei giovani esploratori della natura. Nonostante l’iniziale reticenza di Carl, Russel offrirà all’anziano amico una seconda vita, trasformando un sereno tramonto nell’alba di una nuova esistenza, ricca di avventura, gioia e amore reciproco.
Sono andata a vederlo con un po’ di scetticismo poiché ritenevo improbabile che si potesse eguagliare il livello raggiunto con la realizzazione di Wall-E, sono uscita in estasi.
Up è un film impressionante perché realizzato in maniera assolutamente perfetta. E non si tratta mai di perfezione asettica ma della creazione di un capolavoro senza uguali, superiore perfino al Maestro Miyazaki, pur ossequiosamente omaggiato mediante la citazione della “casa volante”.
Divertente, commovente, emozionante per grandi e per piccini, si tratta di un inno alla vita che continua a crescere durante tutta la durata del film, titoli di coda compresi, senza alcuno spreco. Un ritmo perfetto scandisce la storia mentre l’alternarsi di registro mantiene sempre viva la tensione conferendo spessore e ampio respiro ai momenti più emozionanti. La struttura narrativa non ha nulla da invidiare alla lezione dei grandi maestri del cinema, da Rossellini a Billy Wilder, tanto per citarne due che le storie le sapevano raccontare, e bene.
Ecco cosa potrebbero imparare a fare molti registi del cinema di consumo che intasano le nostre sale. Un film di azione non può avere un unico ritmo costante al cardiopalma perché questa non è azione ma noia… un film non può essere ininterrottamente percorso da un unico piattissimo tema musicale a base di tamburi e violini!
Bisogna dosare e alternare, ridere, sorridere e piangere e avere il tempo per pensare, capire e sentire!
Lezione numero 1: per fare un film bisogna raccontare una bella storia;
Lezione numero 2: bisogna saperla raccontare;
Lezione numero 3: la tecnologia di per sé, non basta. Questa deve essere messa a servizio della storia e non viceversa.
Up è un capolavoro.
Se non avete un bambino vostro da portarci, procuratevene uno al più presto! Chiedetelo in prestito alla sorella o alla vicina di casa ma NON PERDETE QUESTO FILM!!! Ne resterete incantati.
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joker79
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sabato 7 novembre 2009
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un viaggio chiamato amore
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L'amore per l'avventura nasce dalla passione che l'uomo nutre per l'ignoto. Qui l'esistenza di due persone e il loro amore per i viaggi naufraga nel mare della vita, dove centinaia di progetti affondano tra i flutti del "lo farò"! La storia di Carl Fredricksen ,che a "soli" 75 anni vuole dimostrare alla sua amata di poter realizzare il sogno della loro vita, combacia con i sogni di ognuno di noi che a volte sembrano esser mete inaccessibili ed impervie proprio come una casa su di una cascata.Eppure LUI,che non si arrende di fronte al muro della realtà con i suoi problemi ed incombenze, vola con le ali leggere di un migliaio di palloncini, animati e colorati proprio come sono i sogni.Vola su di una casa alla Oz verso un viaggio impossibile accompagnato da un giovane boy-scout, ragazzo cresciuto senza la guida di un genitore presente,che chiede di poter essere completato nel conseguimento di una propria identità attraverso un semplice distintivo per "l'aiuto agli anziani".
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L'amore per l'avventura nasce dalla passione che l'uomo nutre per l'ignoto. Qui l'esistenza di due persone e il loro amore per i viaggi naufraga nel mare della vita, dove centinaia di progetti affondano tra i flutti del "lo farò"! La storia di Carl Fredricksen ,che a "soli" 75 anni vuole dimostrare alla sua amata di poter realizzare il sogno della loro vita, combacia con i sogni di ognuno di noi che a volte sembrano esser mete inaccessibili ed impervie proprio come una casa su di una cascata.Eppure LUI,che non si arrende di fronte al muro della realtà con i suoi problemi ed incombenze, vola con le ali leggere di un migliaio di palloncini, animati e colorati proprio come sono i sogni.Vola su di una casa alla Oz verso un viaggio impossibile accompagnato da un giovane boy-scout, ragazzo cresciuto senza la guida di un genitore presente,che chiede di poter essere completato nel conseguimento di una propria identità attraverso un semplice distintivo per "l'aiuto agli anziani". Un Film delizioso che affronta diverse tematiche: l'amore, la vita con le sue comlicazioni, la solitudine, la crisi familiare, la mancanza di modelli o il tramonto degli idoli...La Pixar ha voluto mostrare un magnifico sogno :un sogno che si realizza nel salvataggio di uno struzzo in "technicolor" Kevin, nella liberazione di un cane parlante, nel conseguimento dell'ultimo distintivo per poter essere migliore ed in una casa in cima ad una cascata...Il sogno, diverso per ognuno di noi ma che ognuno di noi aspira a realizzare!
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trebisonda76
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martedì 27 ottobre 2009
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perchè restare a terra quando si può volare?
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Sempre più spesso arrivano nelle nostre sale film d'animazione destinati a divenire veri e propri capolavori..certamente la Pixar ci ha abituato bene in tal senso.Si tratta di film che "accontentano"un pò tutti,certamente riuniscono la famiglia perchè si posson guardare(oltre che in 3D!) con una doppia ottica:lo sguardo divertito di un bambino,quello ben più critico e smaliziato di un adulto.Da adulta "bambina"mi ha stupito la semplicità con cui questo film affronta un tema come quello della solitudine.La solitudine nella vecchiaia,la solitudine di bambino,la solitudine di chi è "diverso"...un cane obeso in mezzo ai "colleghi"blasonati!Eppure riunendo queste solitudini si può riuscire a volare davvero.
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Sempre più spesso arrivano nelle nostre sale film d'animazione destinati a divenire veri e propri capolavori..certamente la Pixar ci ha abituato bene in tal senso.Si tratta di film che "accontentano"un pò tutti,certamente riuniscono la famiglia perchè si posson guardare(oltre che in 3D!) con una doppia ottica:lo sguardo divertito di un bambino,quello ben più critico e smaliziato di un adulto.Da adulta "bambina"mi ha stupito la semplicità con cui questo film affronta un tema come quello della solitudine.La solitudine nella vecchiaia,la solitudine di bambino,la solitudine di chi è "diverso"...un cane obeso in mezzo ai "colleghi"blasonati!Eppure riunendo queste solitudini si può riuscire a volare davvero...ad andare avanti ed oltre..in fin dei conti cosa serve a far uscire dal "bozzolo"della malinconica tristezza uno scorbutico vecchio destinato a finire i suoi giorni fossilizzato in ospizio mentre la cementificazione avanza?Un nipotino ed un cane-fido!Gli affetti più veri riempiono la vita.Questa la morale-lineaguida del film,che per l'originalità della sua realizzazione,pur nella semplicità della storia,certo non annoia..e per un attimo(che dura 2 ore) ci fa volare via leggeri, deliziati dalla vista così perfetta di quei mille palloncini colorati!!
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(di cinemaniac)
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