nigatto
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venerdì 11 agosto 2017
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forte è l’amore, più della morte...
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Siamo in pieno medioevo, il re di Cornovaglia Mark è in lotta con il re Gormond per la liberazione della stessa Cornovaglia sottomessa all’Irlanda.
In questa guerra celtica fa da sfondo la storia d’amore straziante di due personaggi: Tristano e Isotta.
Moltissime sono le versioni, spesso complesse, contraddittorie, confuse.
Solo il regista kevin Reynolds in questo suo film, riesce a narrare una bella storia d’amore, passionale, struggente, seducendo lo spettatore con le armi dell’amicizia, della gratitudine e del sacrificio. Buona la fotografia, la recitazione e il linguaggio musicale
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g_andrini
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domenica 3 aprile 2016
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buona ricostruzione
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La prima parte è la più riuscita, a mio parere, colpisce la buona scenografia e fotografia. La seconda parte è un po' tirata, ma è accettabile.
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nero wolfe
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sabato 26 marzo 2016
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modesto
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Un po' tutti fuori parte, regista compreso. Hai hai, Ridley...
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dragonia
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domenica 27 novembre 2011
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reynolds torna al medioevo...purtroppo
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Il regista di Robin Hood principe dei ladri torna nel medioevo e sceglie di dirigere una delle più famose saghe nordiche di tutti i tempi, nonché una delle più strappalacrime. Ora, premetto di non essere un fan del genere sentimentale e in un film di solito prediligo l'azione, quindi non che il film mi interessasse più di tanto... Il risultato complessivo è esattamente quello che temevo: un autentico capolavoro di noia, girato senza pathos e, si direbbe, quasi senza voglia. Gli attori se la cavano, per quanto possa permetterlo una sceneggiatura davvero pessima. Musica anonima e paesaggi già ammirati in precedenza nell'infinitamente migliore King Arthur, con il quale non c'è assolutamente paragone.
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Il regista di Robin Hood principe dei ladri torna nel medioevo e sceglie di dirigere una delle più famose saghe nordiche di tutti i tempi, nonché una delle più strappalacrime. Ora, premetto di non essere un fan del genere sentimentale e in un film di solito prediligo l'azione, quindi non che il film mi interessasse più di tanto... Il risultato complessivo è esattamente quello che temevo: un autentico capolavoro di noia, girato senza pathos e, si direbbe, quasi senza voglia. Gli attori se la cavano, per quanto possa permetterlo una sceneggiatura davvero pessima. Musica anonima e paesaggi già ammirati in precedenza nell'infinitamente migliore King Arthur, con il quale non c'è assolutamente paragone. Un'occasione davvero sprecata che rende il film da evitare.
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nadiucola
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domenica 6 marzo 2011
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filastrocca
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vorrei sapere come posso fare per scaricare la filastrocca di san giorgio della fiction l'ombra del destino grazie
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roberta gilmore
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lunedì 25 gennaio 2010
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negli occhi tuoi il mio viso, il tuo nei miei
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romanticissimo, una storia bellissima e ben interpretata, una scenografia, i costumi e la fotografia davvero bellissimi
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-ary-
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martedì 23 giugno 2009
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meravigliosamente unico e speciale
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Non ho mai visto un film così bello da farmi pendere la cognizione del tempo.
Gli attori bravissimi, le locations che sembrano costruite apposta e solo per questo film e le frasi ed i racconti sono davvero unici.
Da vedere sicuramente!!!
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miky
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lunedì 5 gennaio 2009
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i veri tristano e isotta
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La vicenda tra Tristano e Isotta come la conosciamo oggi non è altro che una serie di prose di dubbia origine che coi secoli sono state trascritte e riscritte in svariate versioni e lingue.
Quello che inizia a dare fastidio nel film è un Tristano, benché bello e affascinante fisicamente, è troppo taciturno e imbronciato capace solo di fare frasi sentite e risentite e recitarle come se avesse il foglio davanti. Isotta al contrario ha una personalità passionale e piena di vita che mette in ombra Tristano, anzi a volte piange troppo, anche lei dice frasi poco originali e passa delle scene solo a lamentarsi di fronte a un tristano che le risponde con frasi monosillabiche senza mostrare quella struggente passione e lacinante dolore che prova Isotta.
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La vicenda tra Tristano e Isotta come la conosciamo oggi non è altro che una serie di prose di dubbia origine che coi secoli sono state trascritte e riscritte in svariate versioni e lingue.
Quello che inizia a dare fastidio nel film è un Tristano, benché bello e affascinante fisicamente, è troppo taciturno e imbronciato capace solo di fare frasi sentite e risentite e recitarle come se avesse il foglio davanti. Isotta al contrario ha una personalità passionale e piena di vita che mette in ombra Tristano, anzi a volte piange troppo, anche lei dice frasi poco originali e passa delle scene solo a lamentarsi di fronte a un tristano che le risponde con frasi monosillabiche senza mostrare quella struggente passione e lacinante dolore che prova Isotta. L'uno pare impassibile mentre l'altra è troppo presa, insomma un pò di equilibrio.
Mi ha deluso un pò il fatto di voler mostrare a tutti i costi una storia reale ( come è già stato fatto con il deludente King Arthur), ossia fattibile, che possa essere realmente accaduta accantonando tutta la magia e l'aspetto fantastico della vicenda. Non è perché sono una patita di draghi e giganti e maghi ma tutta la simbologia che rappresentata da figure e oggetti fantastici da un senso più profondo alla storia. In questo film Isotta e Tristano non son altro che due persone normali che vivono una storia d'amore. E' carino per carità, ma non intitolatelo Tristano e Isotta.
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paola
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mercoledì 17 dicembre 2008
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un film convolgente
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Un film veramente fantastico..bravissimo l'attore che personifica tristano..belle le ambientazioni e le scene dei combattimenti
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gaenor
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lunedì 10 novembre 2008
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credo sia meglio l'originale!
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Del romanzo di Thomas si può dire che ha solo i nomi dei protagonisti! Dov'è il filtro d'amore? Isotta dalle mani bianche e l'inganno delle vele?? Un miscuglio di fatti, dialoghi prevedibilissimi e Tristano che, dopo essere stato trafitto ben benino dalla lama della spada che si alza e prende la testa di quel guerriero? Chi è Lazzaro??? Mi domando se gli sceneggiatori abbiano letto il romanzo od abbiano imbastito la sceneggiatura su un racconto approsimativo e molto confusionale dei fatti!
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