riccardo billia
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sabato 3 marzo 2007
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quelli che il potere...
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Un remake è sempre un progetto ad alto rischio, spesso un azzardo, anche per uno che si chiama Jonathan Demme. Dopo i fasti degli anni '90 con indigestione di Oscar per "Il silenzio degli innocenti" e "Philadelphia", il cineasta americano si è misurato proprio con il remake di "Sciarada" di Donen, dal titolo "The Truth About Charlie" nel tentativo di iniettare nuova linfa alla sua carriera. Il risultato? Film velleitario che perde senza alibi il confronto con l'originale.
Evidentemente non è rimasto troppo scottato dall'esito di quel film se il suo nuovo film ha ancora la matrice del remake. "The Manchurian Candidate" è il "Va e uccidi" degli anni 2000, diretto ai tempi da John Frankheneimer con Sinatra protagonista.
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Un remake è sempre un progetto ad alto rischio, spesso un azzardo, anche per uno che si chiama Jonathan Demme. Dopo i fasti degli anni '90 con indigestione di Oscar per "Il silenzio degli innocenti" e "Philadelphia", il cineasta americano si è misurato proprio con il remake di "Sciarada" di Donen, dal titolo "The Truth About Charlie" nel tentativo di iniettare nuova linfa alla sua carriera. Il risultato? Film velleitario che perde senza alibi il confronto con l'originale.
Evidentemente non è rimasto troppo scottato dall'esito di quel film se il suo nuovo film ha ancora la matrice del remake. "The Manchurian Candidate" è il "Va e uccidi" degli anni 2000, diretto ai tempi da John Frankheneimer con Sinatra protagonista. Dimenticatevi la Cina e la Guerra Fredda, ormai decisamente obsoleti.Il regista newyorkese si affida alla penna sicura di Richard Condon ("L'onore dei Prizzi") per mettere in piedi una vicenda politica che si ancora ai fatti bellici accaduti in Kuwait nel 1991. Durante quel conflitto il Capitano Ben Marco (Washington) aveva conferito a Raymond Shaw (Liev Schreiber) la medaglia d'onore per aver salvato la propria truppa da una tragedia imminente. Le immagini ci proiettano presto ai giorni nostri, durante le ore roventi che separano l'aspirante candidato Shaw alla sua elezione da VicePresidente Usa. Demme tesse una trama che coinvolge l'Intellingence, rea di aver manipolato il cervello di Shaw al fine di servirgli su un piatto d'argento le chiavi della Casa Bianca. Dietro la diabolica causa risiede la madre di Raymond, una Meryl Streep al veleno, che dirige tutti i complessi passaggi per poter soddisfare le sue ossessioni egemoniche. Il figlio ha le fattezze di un burattino soggiogato da una corporazione che elimina tutti quei candidati in grado di ostacolare un piano sin troppo ben congeniato. La due volte Premio Oscar incarna un personaggio che associa il candore e il mefistofelico, con quel ghigno malefico da pelle d'oca. La sua Eleonor è una metafora dell'avidità più malvagia. Denzel Washington interpreta il ruolo cruciale e crocevia del film: i ruoli forti dalla psicologia mutevole sono il suo pane. E qui lo dimostra ancora una volta.
Il film non è senza difetti; la sceneggiatura incorre in qualche forzatura di troppo e l'eccessiva lunghezza dilata situazioni di contorno che avrebbero dovuto spegnersi più speditamente. Ma Demme dirige con sapienza e mestiere, mescolando thriller e fantapolitica, terreno assai sdrucciolevole ad Hollywood. Le interpretrazioni sono tutte eccelse (la Streep in primis) e l'accattivante montaggio finale regala momenti di cinema d'alta scuola. Una chicca: il regista non menziona le ideologie politiche che fanno capo al partito di Shaw. Questo è un messaggio sottile quanto straordinariamente comunicativo, di come gli schieramenti di fronte alla stanza dei bottoni si sottomettano uniformemente alla schiavitù del potere.
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elia
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martedì 10 gennaio 2006
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intrigo
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Ambientato ai giorni nostri, il film di Demme ci propone una situazione che chissa, potrebbe anche avverarsi, almeno fino ai propositi di cercare di sottoporre la politica e le sue decisioni al volere di una multinazionale o che dir si voglia. Se poi qualcuno o qualcosa riuscirà nell'intento non si sa. Sicuramente il metodo proposto nella vicenda è molto artificioso e complicato, ma in questo caso bisognava anche guardare alle esigenze dello spettacolo.
L'attenzione è captata dall'inizio alla fine, nella quale era d'obbligo, anche per tranquillizzarci, una fine in cui tutto ritorna alla normalità e la democrazia è salva. Comunque spinge a chiedersi se mai siano stati tentati o sono tutt'ora in corso metodi per il controllo a fini economici della nazione piu' potente del mondo, mascherati da propositi di mantenimento della sicurezza, della libertà ecc.
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Ambientato ai giorni nostri, il film di Demme ci propone una situazione che chissa, potrebbe anche avverarsi, almeno fino ai propositi di cercare di sottoporre la politica e le sue decisioni al volere di una multinazionale o che dir si voglia. Se poi qualcuno o qualcosa riuscirà nell'intento non si sa. Sicuramente il metodo proposto nella vicenda è molto artificioso e complicato, ma in questo caso bisognava anche guardare alle esigenze dello spettacolo.
L'attenzione è captata dall'inizio alla fine, nella quale era d'obbligo, anche per tranquillizzarci, una fine in cui tutto ritorna alla normalità e la democrazia è salva. Comunque spinge a chiedersi se mai siano stati tentati o sono tutt'ora in corso metodi per il controllo a fini economici della nazione piu' potente del mondo, mascherati da propositi di mantenimento della sicurezza, della libertà ecc. I metodi CIA o l'NSA danno da pensare. Meryl Streep interpreta molto bene la parte dei politico affabulatore, che non crede mai a quello che dice ma che fa di tutto per convincere le persone delle proprie tesi. Ricorda qualcuno?
Inquietante oltremodo il dottore manipolatore delle menti dei soldati.
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[+] senz''altro ancora attuale.
(di no_data)
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superteo68
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venerdì 14 settembre 2012
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ottimo demme
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bellissimo film di Jonathan Demme....interpretato molto bene.....teso al punto giusto,costruito molto bene e con un finale strepitoso. Io non ho visto l'originale anche se so' che Frankenheimer era un signor regista, ma penso che questo remake ambientato ai giorni nostri non sfiguri assolutamente con l'originale.
Bravissimo Denzel Washington e insopportabile Meryl Streep che per il ruolo che interpreta e' un complimento.
A me e' piaciuto molto....consigliatissimo!!!
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paolp78
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sabato 1 maggio 2021
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complottismo fantascientifico
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La sceneggiatura è molto fantasiosa, facendo ampio ricorso ad elementi da fantaspionaggio ben poco verosimili, tuttavia Jonathan Demme, grazie alla sua straordinaria abilità, riesce ad effettuare una messa in scena piena di tenzione, mistero e giuste atmosfere tormentate, che rendono la storia credibile e molto coinvolgente.
Bene delineati ed egregiamente approfonditi i personaggi, tutti molto interessanti e perciò capaci di impreziosire la narrazione.
Alcuni passaggi della trama non sono spiegati con molta chiarezza; si tratta di una precisa scelta registica, per evitare di sovraccaricare l’impianto narrativo con troppe spiegazioni eccessivamente didascaliche, preferendo invece affidarsi alle capacità deduttive degli spettatori, che non devono essere mai sottovalutati.
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La sceneggiatura è molto fantasiosa, facendo ampio ricorso ad elementi da fantaspionaggio ben poco verosimili, tuttavia Jonathan Demme, grazie alla sua straordinaria abilità, riesce ad effettuare una messa in scena piena di tenzione, mistero e giuste atmosfere tormentate, che rendono la storia credibile e molto coinvolgente.
Bene delineati ed egregiamente approfonditi i personaggi, tutti molto interessanti e perciò capaci di impreziosire la narrazione.
Alcuni passaggi della trama non sono spiegati con molta chiarezza; si tratta di una precisa scelta registica, per evitare di sovraccaricare l’impianto narrativo con troppe spiegazioni eccessivamente didascaliche, preferendo invece affidarsi alle capacità deduttive degli spettatori, che non devono essere mai sottovalutati.
Particolarmente apprezzabile l’abilità registica di Demme, che anche in questa pellicola si concede alcuni virtuosismi alla macchina da presa, in particolare con lo spettacolare utilizzo dei piani sequenza con telecamera in movimento.
Il cast è di primissimo ordine. I protagonisti Denzel Washington e Liev Schreiber funzionano molto bene, con il secondo che fa meglio del collega più famoso; come al solito bravissima Meryl Streep, che dimostra la sua ecletticità andando a ricoprire un ruolo per lei insolito in un genere di film anch’esso poco frequentato dalla pluripremiata ed apprezzatissima attrice statunitense. Si devono ricordare poi il grande Jon Voight e l’altrettanto grande Bruno Ganz: interpreti di grande mestiere e talento, che è sempre un piacere vedere in scena seppure ormai siano un po’ in là con gli anni. Infine il cast è completato dall’attrice afroamericana Kimberly Elise, a cui viene affidato un ruolo non di secondo piano, e dalla sempre apprezzabile Vera Farmiga, che invece è un po’ sacrificata in una parte con uno scarso minutaggio.
Molto buona la colonna sonora.
Particolarmente emozionante e carico di pathos l’ottimo finale.
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onufrio
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giovedì 28 febbraio 2013
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quella notte in kuwait..
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La candidatura a vice presidente degli stati uniti d'America del sergente Raymond Shaw, in concomitanza con un incontro fortuito con un ex compagno di guerra, risvegliano nel Capitano MArco Bennett( D.Washington) i ricordi mai sepolti della guerra in Kuwait nel lontano 1991, e di ciò che avvenne una notte durante un attentato iraqeno, dove a salvare la vita all'intero plotone fu raymond Shaw insignito al ritorno in patria con una medaglia al valore; ma come andarono realmente le cose? strani incubi su quella notte ritornano nella mente di Bennett, cosa c'è dietro?
Thriller magistralmente diretto da J.Demme.
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