The Elephant Man

E' un bel film, in cui il regista ritaglia poco spazio per sé stesso e i suoi consueti virtuosismi visivi. Quasi un esercizio d'accademia, molto ben riuscito perché sa coinvolgere lo spettatore, sa farlo commuovere e riflettere. E' da vedere, infatti, per meditare sulla natura umana, sulle sue aberrazioni e mostruosità (interiori e non esteriori) e sui buoni sentimenti. Il film narra una storia vera, la vicenda di un uomo nato deforme nella puritanissima Inghilterra vittoriana. Magistrale (come sempre) la prova di Hopkins nei panni del dottore buono. Sia la sceneggiatura che la fotografia risultano assolutamente credibili, memorabili i rari squarci visionari e onirici incastonati nel film. Lo spettatore partecipa ai sentimenti del protagonista, John Merrick. [+]

E' un bel film, in cui il regista ritaglia poco spazio per sé stesso e i suoi consueti virtuosismi visivi. Quasi un esercizio d'accademia, molto ben riuscito perché sa coinvolgere lo spettatore, sa farlo commuovere e riflettere. E' da vedere, infatti, per meditare sulla natura umana, sulle sue aberrazioni e mostruosità (interiori e non esteriori) e sui buoni sentimenti. Il film narra una storia vera, la vicenda di un uomo nato deforme nella puritanissima Inghilterra vittoriana. Magistrale (come sempre) la prova di Hopkins nei panni del dottore buono. Sia la sceneggiatura che la fotografia risultano assolutamente credibili, memorabili i rari squarci visionari e onirici incastonati nel film. Lo spettatore partecipa ai sentimenti del protagonista, John Merrick. Il bianco e nero non è solo un espediente per immergere la pellicola in un'atmosfera datata ma anche il modo per celebrare il trionfo di certo cinema d'autore, senza distrazioni visive, fatto di storie a tutto tondo e di contenuti autentici. Unica pecca (perdonabile) è la tendenza "politicamente corretta" ad un certo pietismo di maniera. Da vedere e interpretare come un saggio sulla diversità umana, la tolleranza e la conoscenza di quei "mostri" che sono gli altri. Tre stelle (e mezzo). [-]

E' un bellissimo film, che fa riflettere e girato magistralmente con dei grandi attori. Credo il migliore di David Lynch, ottimo regista a volte incompreso, ma non certo al livello dei vari Kubrick, Coppola o Leone.

E' forse uno dei 5 film più belli che abbia mai visto in vita mia. Vorrei che tanta gente lo guardasse e alla fine guardasse se stessa.

UNO DEI FILM PIù COMMOVENTI CHE ABBIA MAI VISTO,LA BELLISSIMA STORIA DI QUEST'UOMO CHE SCOPRE LA FELICITà DOPO ANNI DI ORRENDE UMILIAZIONI.IL BIANCONERO,BELLISSIMO,VUOLE RENDERE LA STORIA PIU STRAZIANTE,MA ALLA FINE CONCEDE AL SUO DEFORME PROTAGONISTA UNA FELICE RIVINCITA .LYNCH E BRAVISSIMO SIA A CREARE TENSIONE(LA SCENA SULLA NAVE,IN CUI SI DIFENDE DICENDO:NON SONO UN ELEFANTE,SONO UN ESSERE UMANO,SONO UN UOMO!)SIA COMMOZIONE(QUANDO MERRIK VIENE ELOGIATO DA MRS KENDALL E VIENE APPLAUDITO DA TUTTO IL TEATRO).ECCEZIONALI TUTTI GLI ATTORI,DA JOHN HURT NASCOSTO SOTTO IL PESANTE TRUCCO A ANTONY HOPKINS,PERFETTAMENTE IN PARTE.UN FILM CARICO DI SENSIBILITA E DI UMANITA, DA VEDERE PER TUTTI

Bocciato dalla critica più intransigente perchè "non è un film alla Lynch", questo The Elephant Man è in realtà un lavoro interessante. Buoni gli attori, buona l'idea del bianco e nero e buono il Lynch dietro la macchina da presa. Lynch che però, forse, ricerca troppo forzatamente la lacrima negli spettatori, e questo è l'unico neo di una pellicola da non sottovalutare.

Un film che fa sicuramente riflettere. Attori bravissimi, fra i quali si distingue Anthony Hopkins nel ruolo del dottore. Regia ottima. Scandalosamente questo film non vinse nessun oscar, ma coloro che l'hanno visto possono individuare almeno tre categorie pienamente meritevoli.