The Elephant Man |
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Un film di David Lynch.
Con Anthony Hopkins, John Hurt, Anne Bancroft, John Gielgud, Wendy Hiller.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 125 min.
- Gran Bretagna 1980.
- Cineteca di Bologna
uscita lunedì 21 settembre 2020.
- VM 14 -
MYMONETRO
The Elephant Man
valutazione media:
4,08
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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.......di Flegiàs TNFeedback: 0 |
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giovedì 27 marzo 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il talento di Lynch viene notato dal produttore-regista-attore Mel Brooks che decide di affidargli la regia del film The Elephant Man. La sceneggiatura del film è parzialmente ispirata al libro del dottor Treves, che aveva studiato il caso rarissimo di John Merrick, proteggendolo anche dalla speculazione e malvagità umana. Il povero essere, vissuto alla fine del diciannovesimo secolo, era afflitto sin dall'infanzia da una rara malattia che rendeva la sua pelle spugnosa e cadente. Il cranio era deformato da protuberanze, mentre il labbro superiore sporgeva esageratamente verso l'esterno, ricordando una proboscide (da cui il suo soprannome). Inoltre, a causa di una malattia alle anche, aveva grossi problemi di deambulazione. Con tali premesse era facile produrre un film di grande impatto emotivo e dalle possibilità commerciali non scarse. Lynch realizzò il suo primo lungometraggio veramente compiuto, basato su una sceneggiatura coerente e articolata, rinunciando in gran parte ai suoi deliri visionari. Il film, girato in uno splendido bianco e nero, si apre e si chiude sul primo piano di un paio di occhi: sono gli occhi della madre di John Merrick. Ciò introduce un nuovo elemento nello stile di Lynch, quello dello sguardo, che sarà poi ulteriormente ampliato e studiato in Velluto Blu. Evitando per quanto possibile l'uso del pietismo esasperato che la vicenda sembra voler suggerire, il regista costruisce un film forte anche se lievemente impersonale, in cui il punto centrale è caratterizzato dalla richiesta morale di John Merrick di essere un uomo normale, borghese e benpensante. Evitando accuratamente di usare il suo sguardo d'autore per pronunciare una condanna morale, Lynch si contraddistingue per la peculiare abilità nel filmare con incredibile passione e intensità dei personaggi immobili, il cui destino è segnato in una sorta di agitata accettazione (per dirla con Chion, grande studioso Lynchiano). Tutto ciò contribuisce a dare all'opera una dimensione mitica, con un'atmosfera da teatro rituale restituita dalla semplicità di inquadrature ben lontane dalla freddezza e il classicismo cui molti ancora oggi si ostinano a ricondurre il film. Se è vero che The Elephant Man appartiene al cinema popolare (sono usate procedure che lo avvicinano a un teatro fatto di primi piani), ciò contribuirà, anche al suo enorme successo mondiale.
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