Anno | 1973 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Vittorio Salerno |
Attori | Enrico Maria Salerno, Riccardo Cucciolla, Enzo Cerusico, Claudio Nicastro, Loredana Martinez Michele Malaspina, Enzo Garinei, Umberto Raho, Luigi Casellato, Piero Mazzinghi, Nazzareno Natale, Antonella Dogan, Martine Brochard, Franco Mazzieri, Junie Vetusto. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,88 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019
Il film è stato girato tra aprile e maggio 1973 a Roma e alcune scene sono state girate sul Lago di Bracciano.
CONSIGLIATO SÌ
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Fabio Santamaria, impiegato con moglie e figlia, si trova un giorno a pescare sulle rive del lago di Grasciano. Assiste così a un efferato delitto: un uomo massacra una giovane donna seminuda. Spaventato si allontana dal luogo e viene seguito dall'auto dell'assassino. Di lì a poco scoprirà che costui, un professore di liceo, si è recato alla polizia affermando di essere stato testimone del delitto stesso e fornendo i suoi connotati indicandolo come l'esecutore. Da quel momento Santamaria vive nell'incubo di essere arrestato e deve decidere cosa fare.
Vittorio Salerno al suo primo lungometraggio diretto da solo scrive con Augusto Finocchi una sceneggiatura che gli consenta di entrare in un filone che sta avendo un discreto successo: quello dei film che affrontano il rapporto dei cittadini con la Giustizia sul modello L'istruttoria è chiusa: dimentichi. Perché non si abbiano dubbi in materia la colonna sonora ripropone a mo' di tormentone una canzone dei Nomadi dal titolo "Mamma giustizia" ma di fatto questi non avrebbero potuto sussistere.
Il girone infernale in cui Santamaria viene introdotto dal professor Ranieri è di quelli che sembrano essere senza uscita: tutti gli indizi gli sono contrari e lui, un Enzo Cerusico pasticcione quanto basta, compie una serie di mosse sbagliate. Ha come avversario un Riccardo Cucciola (attore dallo sguardo mite ma capace di straordinarie trasformazioni) che entra nei panni dello psicopatico con assoluta naturalezza offrendo credibilità al suo personaggio. Vittorio poi offre al celebre fratello Enrico Maria un ruolo decisamente particolare.
Giuseppe Ferdinando Giannoli è un giornalista ma non è l'eroe pronto a sfidare tutto e tutti per far trionfare l'etica della sua professione quanto piuttosto un mestierante che cerca la verità per il gusto di farlo senza alcuna pretesa né intellettuale né morale. Marco Bellocchio con Sbatti il mostro in prima pagina aveva infranto il mito della 'libera' stampa. Salerno ne propone una curiosa variante.
NO, IL CASO È FELICEMENTE RISOLTO disponibile in DVD o BluRay |
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Solo 4 stelle a questo film che ne meriterebbe 5 perchè secondo me il finale poteva esere migliore, ho avuto l'impressione che non fosse quello originariamente previsto, ma per il resto stupendo. Bel film ottimamente recitato con qualche ingenuità e una grande delusione nel finale, ma realistico e quasi premonitore di fatti che all'epoca non erano ancora avvenuti o resi [...] Vai alla recensione »