Anno | 2005 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 102 minuti |
Regia di | John Maybury |
Attori | Adrien Brody, Keira Knightley, Kris Kristofferson, Jennifer Jason Leigh, Kelly Lynch Brad Renfro, Daniel Craig, Steven MacKintosh, Brendan Coyle, Mackenzie Phillips, Laura Marano, Jason Lewis, Richard Dillane, Jonah Lotan, Angel Coulby, Richard Durden. |
Uscita | venerdì 1 aprile 2005 |
Tag | Da vedere 2005 |
MYmonetro | 3,07 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 giugno 2011
Il soldato americano Jack Stark, durante la guerra del Golfo, siamo nel 1991, viene ferito gravemente alla testa, gli rimane come conseguenza un'amnesia post-traumatica. Alcuni mesi dopo si reca nel Vermont, nel paese dove è nato. In Italia al Box Office The Jacket ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 1 milioni di euro e 318 mila euro nel primo weekend.
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mercoledì 25 settembre 2024 ore 19,10 su SKYCINEMASUSPENSE
CONSIGLIATO SÌ
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Il soldato americano Jack Stark, durante la guerra del Golfo, siamo nel 1991, viene ferito gravemente alla testa, gli rimane come conseguenza un'amnesia post-traumatica. Alcuni mesi dopo si reca nel Vermont, nel paese dove è nato. Mentre fa l'autostop un'auto in panne attira la sua attenzione. La conducente è in stato confusionale e la figlioletta si affida a lui, che ripara l'auto e aiuta la donna a riprendersi. Prosegue il suo viaggio con un'altra auto guidata da un giovane. L'auto viene fermata dalla polizia e Jack perde conoscenza. Quel che segue sarà una condanna per omicidio e la detenzione nel manicomio criminale di Alpine Grove, dove il dottor Baker lo sottopone ad una serie di trattamenti a base di psicofarmaci e alla permanenza in una bara estraibile, legato con la camicia di forza. Ed è in quel buco infernale che Jack inizia il suo viaggio ricostruttivo, con incursioni nel passato e nel futuro, con conseguenze non previste né prevedibili.
Siamo in un contesto al quale affidarsi del tutto o fuggirne. Parapsicologia, metafisica e thriller sono miscelati con notevole perizia ed uscire dal gioco non è facile. Il regista John Maybury, di origine britannica, autore di pellicole alternative, spesso in gara per ottenere premi e riconoscimenti, sa cosa fare della vicenda e dei suoi personaggi. Di certo eccitante nel suo svolgimento altalenante, The Jacket è un buon esempio di ciò che si deve fare di fronte a temi terribilmente complicati, come la psiche e tutte le sue scaturigini. Senza affidarsi del tutto alle modalità del thriller, Maybury sa togliere con discrezione, affidando allo spettatore un compito non sempre facile, ma di certo tonificante, nel marasma di pellicole che trattano tali temi con temeraria superficialità. Pertanto un risultato eccellente, che restituisce al cinema americano la credibilità che talvolta sembra volontariamente voler smarrire. Adrien Brody, che ha strappato il ruolo a Colin Farrell, è un attore dalla bellezza interiore così palese da trasformarlo in un essere seducente, come la giovane e bellissima Keira Knightley, vista in King Arthur, un'attrice assai più che promettente. Pertanto un film affascinante, che pur con qualche trascurabile lacuna narrativa, merita rispetto ed attenzione.
THE JACKET disponibile in DVD o BluRay |
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Nei freddi toni di un colore che ondeggia fra il verde notte e il blu ceruleo dell’Alpine Grove sta racchiuso tutto lo scompiglio della mente di Jack Starks (Adrien Brody), ex soldato 27enne ferito alla testa durante la Guerra del Golfo, (ingiustamente) imprigionato in questo squallido manicomio del Vermont per un omicidio del quale è accusato e che scopriremo non ha commesso.
Reduce della (prima) guerra del golfo (1991) affetto da amnesia post traumatica, viene ingiustamente accusato dell'omicidio di un poliziotto e internato in una clinica psichiatrica dove viene sottoposto a trattamenti sperimentali di condizionamento della memoria. Proiettato in una sorta di balzo temporale nell'anno 2007, scoprirà di poter modificare il destino di una giovane donna conosciuta [...] Vai alla recensione »
Riduzione filmica superficiale e semplicistica di John Maybury del 2005 di un romanzo molto più complesso di London del 1915. Maybury banalizza London sostituendo alle molteplici tematiche presenti nel racconto originario, non ultima ma non esclusiva la reincarnazione dell’anima, il paradosso, di sapore harrypottiano, dei viaggi nel tempo. Il film si salva grazie alla recitazione fascinosa di Adrien [...] Vai alla recensione »
Quando si affronta il cinema hollywoodiano, a volte bisogna essere preparati ad andare incontro a delusioni, frutto di certe particolarità tipiche del cinema americano. Purtroppo "the jacket" è una di queste. Già l'inizio mette in allarme: un soldato, volontario, strapreparato, strapagato, certamente consapevole delle criticità e della crudeltà [...] Vai alla recensione »
Bellissimo film. Ambientazione, personaggi, trama. Un film che ti fa pensare. Anche dopo averlo visto! Da vedere!
dico solo che è raro che un film mi prenda così intensamente. avvincente, ti tiene con il fiato sospeso continuamente, senza banalità; non si vergogna di essere dolce ma non è mai melenso. brody molto bravo (oltre che bello :P)
Da vedere!!!!Molto particolare.Una sceneggiatura del tutto claustrofobica!!!
in un manicomio criminale, un dottore sperimenta (illegalmente) una cura ad alto tasso di psicofarmaci per calmare i pazienti. non si sa come ne perché l'effetto ottenuto é che quando i pazienti vengono sedati entrano in una sorta di trance psicologica che li catapulta avanti nel tempo. sembra una trama improbabile, invece il film si lascia guardare e coinvolge lo spettatore fino a farlo immedesimare [...] Vai alla recensione »
Film drammatico sulla parapsicologia di un'uomo reduce dall'Iraq che subendo conseguenze psicologiche viene internato in un manicomio criminale dove avvengono esperimenti sul suo conto.Nel complesso film interessante.Voto 7
Una storia surreale, complicata e affascinante raccontata con lo stile dei grandi da john maybury che dirige un superbo adrien brody, la fantasia del racconto cerca le vie razionali dell'ignoto viaggiando attraverso la mente finendo in un vortice indefinibile: si può cambiare il destino? si può viaggiare nel tempo? che c'è dopo la morte? le risposte stanno dall'altra [...] Vai alla recensione »
Trama che fa ridere, recitazione mediocre di Andrie Brody (aveva il viso di chi non vede l'ora che finisca quell'idiozia) e pessima di Kris Kristofferson (ha recitato peggio di Alba Parietti). Stupefacenti i giudizi letti nel forum e quello della critica per un film che in tutto, anche nel finale, fa venire i brividi per quanto è fatto male.
La promozione lo incasella come "thriller psicologico": però non bisogna credere che The Jacket sia un giallo, né un film di genere in senso stretto. Avventurandosi in territori complessi - le "stanze del tempo", la memoria, la possibilità di intervenire sul futuro dalle lontananze del passato - che pure hanno alimentato spesso il cinema "fantastico", il regista John Maybury (anche pittore e videomaker [...] Vai alla recensione »
«Pronto, sono Steven Soderbergh. Vorrei produrti un film qui a Hollywood». Dall'altro capo una risata e il telefono attaccato in faccia. Perché mai uno dei registi e produttori più potenti del mondo vorrebbe lavorare con l'inglese John Maybury, 47 anni, autore di corti sperimentali, videoclip (memorabile l'eterno primo piano di Sinead O'Connor in Nothing Compares to You ), ex collaboratore di Derek [...] Vai alla recensione »
Il paziente semiaddormentato dai sedativi viene portato in barella nel seminterrato dell'ospedale; viene voltato e rivoltato, imprigionato nella camicia di forza («jacket», nell'uso americano), introdotto in un contenitore da obitorio. Lo sportello metallico viene chiuso, il paziente rimane lì per ore nel buio, solo, immobile, visitato da sprazzi di memoria della sua vita passata, della guerra.
John Maybury (ha diretto qualche anno fa Love Is the Devil per prepararsi alle riprese di questo thriller parapsicologico e romantico in cui il gravissimo trauma mentale deI protagonista, colpito a morte un proiettile durante la Guerra del Golfo, è il preludio di brutali esperimenti psichiatrici e di inquietanti viaggi nel futuro, ha studiato alcuni dei capolavori dei nuovo cinema americano.
Producono George Clooney e Steven Soderbergh, le musiche sono di Brian Eno, il protagonista è Adrien Brody, il regista è anche un pittore e videomaker di livello internazioinale. Ci sono tutte le premesse affinché «The Jacket» non sia scambiato per un film di routine. John Maybury sull'abusato pretesto narrativo del trauma post-bellico, delle profonde ferite psicologiche e morali lasciate dalla guerra, [...] Vai alla recensione »
Jack Stark è un reduce della Guerra del Golfo, sofferente di amnesia dovuta ad una ferita di guerra. Arrestato per un omicidio di cui non ricorda nulla, la sua mente è fatta oggetto di atroci esperimenti. In una situazione estraniante e claustrofobica transita tra due dimensioni in cui spazio e tempo arrivano a confondersi. Livido, kafkiano, sospeso e diluito lungo un impianto narrativo fluido (ma [...] Vai alla recensione »
Il buon soldato jack cerca di tranquillizzare un bambino durante una concitata azione notturna nel corso della prima guerra del golfo, nel 1991: per ringraziamento il bambino gli spara in testa. «Quella fu la prima volta che mori» dice Jack con voce fuori campo. Così inizia The Jacket, con Adrien Brody nel ruolo dello sventurato giovane. In qualche modo sopravvive (sarà vero?), ma torna in patria privo [...] Vai alla recensione »
Dopo essere stato ferito alla testa durante La prima Guerra del golfo, il soldato Jack Starks (Adrien Brody) viene rimpatriato in Vermont. Ma, prima di arrivare a casa, fermatosi a soccorrere una madre (Kelly Lynch) e una bambina con l’auto guasta, finisce in una sparatoria, viene arrestato e mandato in un manicomio criminale - il set è stato recuperato in Scozia, al BangourVillage Hospital di Dechmont [...] Vai alla recensione »
L'inglese John Maybury in The Jacket (La camicia di forza), proprio come la danese Suzanne Bier (Non desiderare la donna d'altri), cittadini di due stati «in guerra contro un fanatismo fondamentalista alieno» e in nome della democrazia occidentale import-export, smantellano la giustezza di questo teorema, spiegandoci che le cose non stanno così e i problemi della «guerra infinita» tra civiltà e barbarie, [...] Vai alla recensione »