Cominciò a recitare nel 1955, in piccole parti e in film assai modesti, finchè fu notata da Pietro Germi che le affidò un personaggio in Divorzio all'italiana, 1961. Fu poi scelta come protagonista di L'attico, 1962, di Gianni Puccini. Nel 1963 prese parte a La noia, di Damiano Damiani; nel 1964 a Sinfonia per un massacro e a ...e venne il giorno della vendetta di Zinnemann. Dotata di una bellezza tipicamente mediterranea, fu eletta Miss Catania a sedici anni; in seguito, dopo avere partecipato al concorso di Miss Italia, si trasferì a Roma, dove iniziò la carriera cinematografica nel 1955, comparendo in piccole parti, in film di non grande impegno artistico. Divenuta più nota grazie al regista Fernando Cerchio, che nel 1959 le assegnò una parte di maggior rilievo e più degna del suo talento nel film biblico-storico Giuditta e Oloferne, la Rocca si dedicò per un paio d'anni ai film storici e in costume. In Divorzio all'italiana sostenne con eccezionale bravura il ruolo della moglie del barone Fefé di Cefalù (Marcello Mastroianni), possessiva, sentimentale, baffuta e con gravi problemi di grammatica (indimenticabile un suo condizionale, appassiressimo, enunciato dopo lunga meditazione). Ha partecipato in seguito a numerosi altri film in ruoli di primo e di secondo piano, ma senza raggiungere mai più il felicissimo risultato di Divorzio all'italiana. Per di più, dopo avere interpretato una parte impegnativa ne L'attico, ed essere comparsa fra il 1966 e il 1967 in altri due film di minore importanza, la Rocca fu colta da gravi disturbi nervosi, in conseguenza dei quali fu ricoverata in una casa di salute mentale.