Jurassic World

Partiamo da un fatto: fare peggio del terzo capitolo era quasi impossibile.
Ancora una volta, Spielberg decide di limitarsi alla produzione ma, in questo caso, il "regista automatico" funziona decisamente meglio.
La sceneggiatura, pur con diverse ingenuità, ha il merito di costruire un impianto narrativo piuttosto solido e citazionista il giusto, in modo intelligente e mai sguaiato.

Nessuno degli "umani" pare aver meritato particolari attenzioni in fase di scrittura.
Chris Pratt è perfetto nel ruolo dell'eroe d'azione e riesce a dare un certo spessore a un personaggio di per sé monodimensionale.

Irrfan Khan infonde il giusto equilibrio di eleganza e fascino al magnate indiano a cui, ovviamente, sfuggirà il sogno di mano.
Bryce Dallas Howard sembra soffrire un po' i limiti del ruolo e in alcuni momenti sembra capitata sul set per caso.
I due bambini riescono a non essere insopportabili né troppo intelligenti.
Di Omar Sy, purtroppo, quasi si perdono le tracce mentre il militare di Vincent D'Onofrio è al limite della caricatura, tanto è stereotipato. Due bravi attori sprecati, peccato.
I veri protagonisti, però, sono i dinosauri e Spielberg ha l'intelligenza di dispensarne tanti, di eccellente fattura, grossi e affamati - i bambini in sala hanno apprezzato - e non si va troppo lontani dal vero se si afferma che è stato donato loro uno spessore psicologico di gran lunga superiore a quello dei sapiens.
In fondo, può anche andar bene così.
Il dinosaurone ogm è sufficientemente strutturato per risultare un cattivo credibile e godibile (al contrario dell'impresentabile Spinosauro del III).
La zuffa finale fra bestioni (che non fa mistero di pescare a piene mani da illustri predecessori) conclude degnamente un film dove l'azione sicuramente non manca (e nemmeno il cibo per le preistoriche attrazioni del parco).

Jurassic Park rappresentò all'epoca una rivoluzione visiva e tecnologica e il suo impatto sulla cultura di massa fu enorme.
Chiedere di ripetere quel miracolo sarebbe probabilmente ingiusto ma Jurassic World riesce comunque a regalare sprazzi di meraviglia anche a coloro che, di dinosauri, ne hanno ormai visti a mandrie.

C'è un inevitabile effetto nostalgia per chi, allora bambino o ragazzo, torna al cinema oltre vent'anni dopo per rivivere, almeno in parte, i sogni dell'infanzia e qualche brivido, magari proprio in compagnia del figlio.
L'operazione funziona e non si esce dalla sala con l'amaro in bocca, con la sensazione che il giocattolo sia rotto per sempre.
Anzi, c'è ancora il piacere di lasciare la realtàda parte per un paio d'ore e tornare a vivere quell'avventura che per molti rimane indimenticabile.

Voto 7,5/10
3D non sfruttato al meglio.