Il racconto dei racconti

Tutti conoscono il background di questo film e tutti ormai sanno che risulta essere, di base, la trasposizione cinematografica dei tre racconti di Basile tratti dalla raccolta de Lo Cunto de li Cunti ( e precisamente i racconti in questione sono La Cerva, la pulce e la vecchia scorticata). Tre sono le storie, tre sono i regni. 
La regina di Selvaoscura ( interpretata da una fantastica Salma Hayek) non riesce ad avere un figlio e, ascoltando i consigli di un negromante, decide di cibarsi del cuore di un drago marino ( in questo modo ella potrà divenire incinta all'istante). Purtroppo ogni desiderio espresso richiede un sacrificio: il marito della donna muore ma immediatamente notiamo che nelle scene successive ella riesce a dare alla luce un bambino. Allo stesso tempo, anche la vergine fanciulla che ha avuto come compito quello di cuocere il cuore è rimasta incinta a causa dell'incanto. I due bambini sono gemelli, entrambi albini ed estremamente pallidi. Instaurano una profonda amicizia, un forte legame che né la gelosia, né la possessività della regina riusciranno a ostacolare.
La seconda storia si svolge ad Altomonte, dove un re un po' fannullone decide di crescere una pulce nutrendola col suo sangue. Quando la povera bestiola muore, il re decide di esporre la pelle della creatura ed annuncia di dare in sposa sua figlia al primo uomo che riuscirà a riconoscere l'animale. A vincere il torneo, purtroppo, è un terribile orco che immediatamente porta via con sé la giovane donna intrappolandola all'interno della sua cupissima grotta/dimora.
La terza storia vede un terzo re, questa volta interpretato da Vincent Cassel, che si innamora del canto di una vecchia e ne diviene ossessionato al punto tale che decide di sedurla ( nonostante egli non sappia che faccia abbia). La vecchia in questione vive con una sorella altrettanto decrepita ed entrambe decidono di approfittare dei regali del re fino a quando egli non decide di bussare personalmente alla loro porta pretendendo di vedere la fanciulla di cui egli crede di essere innamorato. Attraverso lo stratagemma del "dito nella fessura" le due donne riescono a ingannare il re, ma egli da quell'avvenimento pretenderà di vedere di più...
Il nuovo film di Garrone colpisce. Colpisce per la fotografia, per gli incredibili castelli nostrani e gi scorci meravigliosi di un'Italia che a volte dimentichiamo possa essere così mitica e colma di luoghi tipici da "fairy tales". Le immagini sono forti, allo stesso tempo crude e delicate, innocenti e machiavelliche. Non mi meraviglio che a Cannes abbia ricevuto sette minuti di applausi da parte del pubblico, davvero toccante.