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Ecco a voi Amistad II, il Ritorno. Dopo più di 15 anni, Spielberg torna ad affrontare il tema della schiavitù in America, stavolta dall'altra parte della barricata. Andando a vedere questo film non bisogna assolutamente aspettarsi neanche un po' di scene di guerra e di azione, poiché tutto il film si basa sull'ultimo periodo di vita di Lincoln e di come con mezzi più illeciti che leciti sia riuscito a far approvare il XIII° emendamento. Complimenti per l'ormai nota quanto ottima regia di Spielberg e per la superba recitazione di Daniel Day Lewis e Tommy Lee Jones. Un ulteriore elogio per gli accompagnamenti fantastici del maestro John Williams. Purtroppo però si evince fi da subito, l'ineguatezza del doppiatore italiano di Lincoln, Pierfrancesco Favino, il quale è di per sè un bravissimo attore, ma che a causa di questo doppiaggio, ha rovinato completamente e irrimedibilmente un personaggio magnifico. Tale doppiaggio risulta di tal pessima fattura da sembrare quasi casalingo, cosa che mai uno si aspetterebbe da un film di questo calibro, sapendo inoltre che D.D. Lewis per questa interpretazione ha già vinto il golden globe come miglior attore protagonista ed è stato candidato all'oscar (che mi auspico vinca). In sintesi questa pellicola è a tutti gli effetti un bel film, ma se posso consigliare, guardatelo in lingua originale.
Ps Ma quant'è ingrassato James Spider, io l'ho riconosciuto solo grazie ai titoli di coda.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
