Esile, biondina, in stile sexy show dal 2003 (grazie a un servizio-copertina della rivista “Cosmopolitan“), Brittany Murpfiy, promessa già mantenuta tra le neo-star made in usa sarebbe una che un distratto non noterebbe per strada. Ma che abbia tempra, una presenza non comune e niente peli sulla lingua, l’ha dimostrato in abbondanza. E non solo per fiction. A chi, durante un talk show, ha osato chiederle un commento sull’annunciato matrimonio tra il suo ex, il grazioso Ashton Kutcher, di anni forse 26, e la matura Demi Moore, ha risposto così: «Lui non bada all’età l’ex di Bruce Willis ha superato i 41 - e lei alle misure».
Sulle misure sorvoliamo. Tuttavia sembra che anche a Brittany non siano proprio dispiaciute quando ha incontrato il giovanotto sul set di Just Married. Una risposta, comunque, degna di una di quelle fucilate acide che la nostra Parietti sparava nei suoi più fulgidi momenti. E, del resto, pensando solo ai guai che ancora passa la povera ex prof Mary Kay che si è fatta sei anni in gattabuia per via di quel fidanzato samoano che ha una ventina di anni meno di lei, non è difficile capire, quando si tratta d’amore, quanto sia poco gradita ancora in Usa una corposa differenza d’età tra uomo e donna. Quando l’anziana è lei, naturalmente. E quando non è una star. Non credo infatti che anche a Demi abbiano proibito di vedere i suoi figli dal momento che sposa uno che, in effetti, potrebbe essere quasi uno di loro, come hanno fatto proprio ora con la povera Kay.
Ma torniamo alla Murphy, ragazza americana che di anni ne avrà 27 il io di novembre e ha una carriera alle spalle già quasi ventennale.
Passata dalla Georgia ai sobborghi di New York insieme alla sua mamma single, ha debuttato a 9 anni in teatro e a 14 era già ben piazzata a Burbank, in California, pronta al successo hollywoodiano. Che puntualmente è arrivato. Prima grazie a una serie di sit-com e poi con alcuni film di buon successo: Ragazze interrotte che ha interpretato con Winona Ryder e Angelina Jolie, Trixie di Alan Rudolph con Emily Watson, Don’t Say a Word con Michael Douglas e soprattutto 8 Mile con Eminem.
Ora esce in Italia Le ragazze dei quartIeri alti (suo ennesimo film che ha nel titolo ragazze), una commedia - che s’è inventata Allison Jacobs (gagliarda ex centralinista ora neo produttrice) girata due anni fa tutta a New York da Boaz Yakin - in cui Brittany ha il molo di Molly, disinibita e spensierata figlia di una leggenda del rock, che alla morte del padre è costretta, per sbarcare il lunario, a fare la baby sitter di una precoce e punitiva ragazzina di nove anni (Dakota Fanning, la bimba di Mi chiamo Sam con Sean Penn). «Ruolo che mi va a pennello - sostiene la Murphy -. Molly, che adoro, moltiplica per dodici la parte eccentrica della mia personalità. All’inizio del film non si può dire che brilli per senso di responsabilità, ma ha un gusto per la vita e un’apertura che trovo incredibilmente stimolanti. È una ragazza che sta cercando di trovare se stessa e di capire quale strada imboccare, una ragazza che si sta aprendo alla vita con sentimento e slancio. E, man mano che la relazione tra lei e la bambina si approfondisce, la sua vita prende una direzione nuova e più giusta. QLiesto film analizza il rapporto che si sviluppa tra due amiche molto improbabili. Poiché ognuna è in grado di offrire qualcosa di cui l’altra ha realmente bisogno. Molly e Ray diventano vere amiche e la differenza d’età non conta. E questo mi piace. Molly insegna a Ray a essere una bambina e Ray insegna a Molly a essere un’adulta. Così, pian piano, le due ragazze si aprono completamente l’una all’altra e
cambiano le proprie vite. Ecco un esempio di una grande amicizia. Alcuni dicono che gli adulti non possono essere amici dei giovani. Invece è possibile», conclude.
Amici sì, ma non amanti. Specie se uno dei due è un proprio ex.
Da Film Tv, 32, 2004