Il giovane Paride è avvicinato da Hera, Atena e Afrodite che gli chiedono di scegliere una tra loro. Lui, catturato dalla promessa dell'amore della donna più bella del mondo, sceglie Afrodite, segnando così il suo destino e quello dell'intera città di Troia, di cui poco dopo scoprirà di essere principe. Quando in missione in Grecia, alla corte di Menelao la regina Elena si innamora di lui e come clandestina scappa sulla sua nave, si scatena il casus belli che porterà alla guerra uomini e dèi.

"Raccontare la storia del punto di vista troiano è stato il mio punto d'ingresso, avevo del resto già fatto lo stesso in un adattamento teatrale dell'Odissea. Forse per carattere sono più propenso a vedere le cose dal punto di vista dell'attaccato anziché dell'attaccante. E poi volevo esplorare cosa stava succedendo dietro quelle mura, come Elena e Paride vivessero la guerra che avevano causato. Sono sempre stati visti come amanti il cui capriccio causa il caos, ma io li vedo come reietti disperati che trovano l'uno nell'altra quello che manca alle loro vite individuali, anche se porta al disastro".

Sceneggiata da David Farr, già autore per la Tv della miniserie di successo The Night Manager, Troy - La caduta di Troia rivista l'Iliade con una prospettiva spettacolare e moderna prima di tutto nella composizione del cast e nel ruolo delle donne. Si sceglie così la versione in cui Elena fugge da Menelao e non viene rapita, inoltre la si pone al centro di un intrigo dietro le mura, che determina il corso della guerra. Cambia poi l'etnia di alcuni personaggi, in particolare quelli più mitici, come il padre degli dèi Zeus e Achille, che in questa versione hanno la pelle nera.