Un western sotto acido, una sinfonia dissonante ed estrema piena di una vitalità trasgressiva. Thriller, Western - Francia, Belgio2017. Durata 92 Minuti.
Il paradiso si trasforma in inferno quando hai 250 chili d'oro e due poliziotti alle calcagna. Espandi ▽
Let the Corpses Tan può essere l’anti-Tarantino nel legame sensoriale con il cinema di genere che diventa però pura allucinazione. Tra gli schizzi di sangue e quelli di colore sulla tela, teschi contro le teste, formiche intrappolate, riflessi sugli occhiali da sole, ci si trova davanti a un autentico delirio che incrocia, si svincola e si scontra intenzionalmente con la trama, in un cinema fatto di corpi, oggetti, ambienti, rumori sinistri, apparizioni che arrivano dal nulla. Un western sotto acido, 12 ore circa (dalle 10.15 alle 22.25 di venerdì 16 luglio), brutale e astratto, il coerente e ipnotico itinerario dove ritornano, dai primi due film dei registi, i fantasmi, il piacere e il dolore di Amer e l’inafferrabilità nel mostrare la sparizione di una donna di L’étrange couleur des larmes de ton corps, il loro lavoro più radicale nel lasciar riemergere traumi e ossessioni con una forza inaudita. Una sinfonia dissonante, estrema, piena di una vitalità trasgressiva e magari per qualcuno non subito digeribile. Recensione ❯
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I fratelli Dardenne, scavando nell'umanità delle proprie protagoniste, offrono uno spazio a una speranza. Drammatico, Belgio, Francia2025. Durata 104 Minuti.
Le storie di cinque ragazze madri che si trovano ad affrontare difficoltà diverse ma solo apparentemente insuperabili. Espandi ▽
Jessica, Perla, Julie, Arianne e Naïma sono cinque adolescenti che hanno trovato rifugio ed assistenza, ognuna per motivi diversi, in una casa rifugio per ragazze madri. Se ne seguono i percorsi che le vedono rischiare di arrendersi o cercare di superare le difficoltà che stanno alla base della loro scelta di dare alla luce una creatura.
Il film trae origine da un’indagine che i due registi hanno compiuto in una ‘maison maternelle’ nella zona di Liegi avendo in mente di realizzare un film con al centro una sola giovane madre. Le storie che hanno potuto ascoltare nel corso di quella visita li hanno spinti a scrivere una sceneggiatura in cui si seguono cinque storie tenendo sempre come punto di riferimento il centro di assistenza al quale le giovanissime protagoniste finiscono con il fare ritorno.
I Dardenne si sono imposti, in questa occasione, di lasciare qualche spazio all’imperfezione in favore di una maggiore leggerezza. Recensione ❯
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Paulo, un giovane pianista, incontra Ilir, un bassista di origine albanese. Immediatamente, è amore a prima vista. Espandi ▽
Paulo, un giovane pianista, incontra Ilir, un bassista di origine albanese. Immediatamente, è amore a prima vista. Durante la notte, Paulo lascia la sua fidanzata per andare a vivere con Ilir. Il giorno in cui si promettono di amarsi per tutta la vita, Ilir lascia la città e non ritorna mai. Recensione ❯
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Un road movie che attraversa i Balcani, alla ricerca commovente di un'identità. Espandi ▽
Il trentacinquenne Joachim viene molto turbato da un incontro occasionale: un mendicante in strada a Parigi lo chiama con il nome di un militare morto in Bosnia il 21 agosto 1983, lo stesso giorno della sua nascita, accusandolo di essere stato un criminale torturatore. L'idea di essere una reincarnazione dell'uomo prende sempre più spazio nella sua mente al punto che l'amica documentarista Alice decide di mettere insieme una mini troupe (un'addetta al suono e un cameraman) e di partire con lui per la Bosnia. Recensione ❯
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Un cinema che produce emozioni, pensieri e universalità eludendo qualsiasi banalizzazione di atrocità che non avrebbero mai dovuto essere. Documentario, Italia, Francia, Belgio2015. Durata 92 Minuti.
Nel 1943 Silvano Lippi è un ufficiale italiano in Grecia. Ma con la caduta di Mussolini e la fondazione della Repubblica di Salò, alla quale rifiuta di aderire, la sua vita cambia. Espandi ▽
Nel 1943 Silvano Lippi è un ufficiale italiano in Grecia. Ma con la caduta di Mussolini e la fondazione della Repubblica di Salò, alla quale rifiuta di aderire, la sua vita cambia. Prigioniero dei tedeschi a Mauthausen, viene assegnato alla più terribile delle corvée, diventando addetto ai forni crematori. 39 mesi d'inferno, poi 60 anni di silenzio, infine il tentativo di sublimare la sofferenza e la vergogna in un'instancabile attività di testimonianza, continuata fino alla sua morte nel 2014. Giovanni Cioni mette in scena un'intensa conversazione fra due generazioni, che accompagnandoci tra le immagini del presente e del passato ricostruisce un trauma incancellabile della nostra storia. Recensione ❯
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Un pugno in faccia che colpisce lo spettatore e lo spinge con forza all'interno di una storia che non può lasciare indifferenti. Drammatico, Belgio, Romania, Messico2021. Durata 140 Minuti.
Il film è ispirata dalle storie terrificanti delle vittime del cartello della droga e delle loro famiglie, Espandi ▽
Ispirato a eventi reali, La civil rapisce con prepotenza lo spettatore e lo catapulta all’interno di una tragedia che ben presto assume la forma di un incubo: un viaggio intenso e travolgente, cui è impossibile rimanere indifferenti. Frutto di anni di ricerche da parte della regista, la vicenda narrata è una potente e vivida denuncia della tragica situazione in cui verte la città di San Fernando, martoriata dalla violenza dei cartelli. Un film che tiene lo spettatore incollato allo schermo grazie a una narrazione coinvolgente, in cui il ritmo procede a passo alterno: a momenti concitati e carichi di tensione seguono infatti scene più lente e dilatate, che lasciano maggiore spazio all’emotività dei personaggi e raccontano la lunga agonia cui è sottoposta la protagonista, che solo con il tempo e un’infinita dose di pazienza riesce a raccogliere informazioni sui rapitori della figlia. Un racconto di un’incredibile realtà e potenza, cui è impossibile rimanere indifferenti. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo si trova improvvisamente a dover badare a due sorelle nella Tunisia post-rivoluzione. Espandi ▽
Il film di Lotfy Nathan restituisce con asciutto realismo le criticità della stagione successiva alla Primavera Araba, trasferendo nella storia di Ali quella di una nazione. Ali è un uomo in trappola, costretto all’illegalità per sopravvivere, di fronte a uno Stato impotente (l’ufficio di collocamento non può aiutarlo a trovare lavoro perché lui non ha istruzione) oppure apertamente ostile (gli agenti di polizia pretendono da lui una tangente). La sua storia individuale diventa la storia di un popolo, di una nazione dove nemmeno la caduta del regime e la democratizzazione del sistema politico hanno prodotto i cambiamenti sperati. Nel ruolo di Ali, l’attore franco-tunisino Adam Bessa offre un’intensa interpretazione, portando sul volto i segni di un’insofferenza sempre più pulsante, come una pentola a pressione sul fuoco pronta ad esplodere. Recensione ❯
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Un uomo ripercorre la sua adolescenza in un romanzo che sogna di pubblicare, riscattando un'esistenza consumata in un paese miserrimo della provincia fiamminga. Espandi ▽
Gunther Strobbe ha tredici anni e una vita in salita. Abbandonato ancora pargolo dalla madre, il ragazzo è stato cresciuto da una nonna affettuosa, un padre alcolizzato e tre zii attaccabrighe e incorreggibili. Molti boccali di birra dopo, Gunther ripercorre la sua adolescenza in un romanzo che sogna di pubblicare, riscattando un'esistenza consumata in un paese miserrimo della provincia fiamminga e condivisa con un clan di degenerati dediti alle corse "svestite" in bicicletta o a gare di boccali traboccanti. La nascita di suo figlio e la pubblicazione del suo libro gli restituiranno il sorriso e il passo di pianura. Recensione ❯
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Un'insegnante musulmana difende una propria allieva da attacchi integralisti finendo con il subire le conseguenze delle sue prese di posizione. Espandi ▽
Amal è un’insegnante di letteratura in un istituto di istruzione superiore belga in cui c’è una presenza di studenti di fede musulmana che è anche la sua. Dal giorno in cui una studentessa viene attaccata in quanto sospettata di essere lesbica Amal prende le sue difese cercando di spiegare agli studenti della sua classe come l’Islam alle origini non fosse sessuofobico. Si troverà contro un collega convertito all’islamismo integralista che nella scuola insegna religione. Ne nasce un film di denuncia che si sviluppa dall’interno di coloro che appartengono al mondo islamico ma che non vogliono essere più surrettiziamente confusi con gli estremisti di cui non condividono nulla. Lo fa offrendo spazio sia agli insegnanti sia agli alunni mostrando come l’indottrinamento possa fare breccia negli animi più giovani rischiando di radicalizzarli. Con conseguenze devastanti per chi finisce al centro del mirino. Recensione ❯
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Meravigliosamente interpretata, una fotografia della drammaticità della realtà che non cede agli stereotipi. Commedia, Drammatico - Belgio2017. Durata 22 Minuti.
La tragedia contemporanea di persone esaurite dal loro lavoro o disposte a tutto per averne uno. Espandi ▽
Diverse persone sono riunite nel salone di Thierry. L'aria sembra pesante. Nessuno di loro si conosce, ma hanno tutti lo stesso obiettivo: ottenere il lavoro come sostituto di Thierry che consegna giornali a domicilio. L'uomo è malato e deve essere presto ricoverato in ospedale, perciò escogita un'asta al ribasso per scegliere il futuro candidato. L'aspirante che chiederà lo stipendio più basso otterrà l'impiego. Recensione ❯
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Un 'luogo' di riflessione dove interrogarsi sulle grandi questioni dell'esistenza, del destino umano, del vivere come del morire. Drammatico, Francia, Belgio2013. Durata 100 Minuti.
La particolare relazione tra Antoine, fotografo disilluso, ed Elena, pianista che lo ha fatto innamorare. Espandi ▽
Antoine, fotografo allegramente disilluso, ha come unico amico Matéo, il figlio della vicina spesso assente, al quale dà un'educazione singolare. Un mattino, le note di un pianoforte provenienti dall'immobile di fronte attirano la sua attenzione. Antoine non sa ancora che colei che le suona, Elena, studentessa idealista e senza concessioni, gli scombussolerà la vita e gli permetterà di trovare finalmente un posto nel mondo... Recensione ❯
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Folder, cioè "archivio". Un archivio con scorci di vita quotidiana che ognuno di noi ha nel suo computer. Un archivio che ognuno di noi sistema e classifica, in ordine alfabetico o cronologico. Ognuno di noi, ma non Cosimo. Cosimo taglia, edita ed unisce tutti questi frammenti alla ricerca della propria identità, del proprio luogo d'appartenenza. Un viaggio tra i frammenti di una generazione multimediale. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo è pronto per un viaggio alla scoperta di sé. Espandi ▽
Ari vive a Lille e fa l'insegnante di scuola materna. Un giorno in classe si accascia a terra, e per via di questo episodio sarà costretto a prendersi una pausa dal lavoro e a rimettere in esame il suo percorso di vita. Nei ventisette anni precedenti c'è stata la perdita della madre, un rapporto con il padre non sempre roseo, qualche amicizia e soprattutto un'ex compagna, Irene, con la quale la storia è finita in seguito a un'interruzione di gravidanza.
Intima e umanista, la terza regia di Léonor Serraille si stringe stretta attorno a un giovane che affronta la prima fase dell'età adulta in preda a un certo sbandamento. L'autrice francese disegna un ritratto sfaccettato, dalla scrittura delicata e intrisa di sentimento, che riesce ad elevarsi dal singolo individuo per toccare un coro di voci collettive.
La regia di Serraille sa di reale e di immediato, con una caratterizzazione modellata sugli interpreti e sull'improvvisazione, l'uso della pellicola in 16mm e uno stile di ripresa agile: un modo di arrivare dritta alla sostanza delle cose attraverso la semplicità. Recensione ❯
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Marcel Pagnol, ormai anziano, rivive l'infanzia in Provenza guidato dal suo sé bambino, per scrivere a puntate la propria storia su Elle. Espandi ▽
Marcel Pagnol è già un uomo più che maturo quando riceve la richiesta, da parte della caporedattrice di Elle di scrivere a puntate la sua storia. Mentre cerca di raccogliere le idee per capire come affrontare il foglio bianco, gli appare accanto il sé stesso bambino, che lo aiuta a farsi strada tra gli avvenimenti del passato. Più tradizionalmente narrativo dei precedenti lavori di Chomait, e un po’ meno ispirato, Marcel et Monsieur Pagnol è ugualmente straordinario nel disegno. I tetti di Parigi e la campagna provenzale, il cinema di Londra e i bar del porto di Marsiglia, il mulino e Montecarlo: non c’è ambientazione che non sia un piacere leggere attraverso il filtro del colore di Chomet, il suo tratto acuto e elegante, anche quello in perpetuo movimento. Ed è un racconto sincretico, quello di Marcel et monsieur Pagnol , che combina il disegno alla musica (di Stefano Bollani) e alla grafica, mescolando i formati, per costruire un’atmosfera viva e pulsante, che trascina il passato al tempo presente. Recensione ❯
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Davvero Babbo Natale è un capitalista che porta giocattoli ai bambini ricchi e maglioni a quelli poveri? Espandi ▽
"Babbo Natale è un capitalista che porta giocattoli ai bambini ricchi e maglioni ai poveri". È il concetto di capitalismo di Nikos, bambino greco di cinque anni che vive in Belgio. Alle richieste dei figli non è mai facile dire di no. Recensione ❯
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