
Anno | 2025 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA |
Regia di | Neil Ferguson, Satiyesh Manoharajah, Chiara Messineo, Archie Powell |
Attori | Stanley Tucci . |
Tag | Da vedere 2025 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 maggio 2025
Stanley Tucci intraprende un indimenticabile viaggio culinario tra cinque regioni italiane, mostrando i loro sapori unici e le ricche tradizioni
CONSIGLIATO SÌ
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"La via migliore per comprendere ciò che rende unico un Paese è attraverso il suo cibo, che esprime la sua identità nel modo più diretto". A parlare è Stanley Tucci, l'attore italoamericano che negli ultimi anni si è costruito una reputazione, oltre che come ottimo interprete cinematografico, come esperto di cucina, cuoco, autore di libri di ricette e grandissimo estimatore del cibo in tutte le sue varietà. In particolare Tucci, di origine calabrese, è innamorato dell'Italia e del suo cibo, viene accolto nel nostro Paese come una superstar e ne conosce ogni angolo soprattutto attraverso la cucina. E poiché, come dice lui stesso, in Italia "ogni regione si differenzia per il suo carattere e la sua storia", Stanley ha creato l'ennesimo programma dedicato all'Italia e al suo cibo, Tucci in Italy, dedicando le sue cinque puntate ognuna ad una regione: Lombardia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio.
La serie è prodotta dallo stesso Tucci insieme al National Geographic, cosa evidente per la qualità delle riprese della natura e dei luoghi dell'Italia più accattivante.
Il Virgilio italoamericano attraversa le regioni con grande curiosità per ciò che è unico e raro nelle cucine locali, e il suo interesse è contagioso: guardando Tucci in Italy viene voglia di visitare tutti i luoghi che lui segnala e assaggiare tutte le pietanze che scopre - con almeno una macroscopica eccezione ovvero gli Autogrill, qui indicati come destinazioni culinarie d'eccezione, senza cenno ai prezzi esosi dei panini e alla loro mediamente bassa qualità.
L'entusiasmo di Tucci per le scoperte culinarie è quello di un bambino goloso, ma anche di un esperto di alta cucina, e davvero il cibo che va ad assaggiare non è quello che ci si aspetterebbe dall'italoamericano dello stereotipo: cucina pesante e casalinga, completa di aberrazioni oltreoceaniche. Qui le preparazioni sono di altissimo livello, anche se Tucci si concede qualche puntata presso cuochi più alla mano, trattorie e "cucine delle nonne".
La novità è l'inserimento di alcuni siparietti che sono anche commentari sociali e politici, come il pranzo a casa della coppia gay che ha adottato all'estero un bambino cui in Italia non viene riconosciuta la cittadinanza né lo status di figlio dei due uomini, o la conversazione con un pescatore leghista e la difesa di Tucci dell'immigrazione in Italia, con la consapevolezza di essere lui stesso il discendente di migranti. Il suo punto di vista può piacere o meno, ma generalmente risulta un po' superficiale e fuori tema rispetto al tono leggero e godurioso del resto (e non c'è una gran considerazione per gli animalisti che qui assisteranno a pesci sventrati e mucche da latte allineate nelle stalle ma teoricamente felici).
Tucci in Italy è un viaggio enogastronomico attraverso un'Italia ricca di tradizioni culinarie, una scoperta di luoghi, gusti e prodotti prelibati (complimenti a chi fa location scouting, la parte più difficile del mettere insieme serie come questa) e una guida rassicurante e amabile come Stanley Tucci, che salta su e giù e si emoziona quando assaggia qualcosa di speciale e fa subito amicizia con i suoi interlocutori, parlando un po' in americano e un po' in italiano, e condividendo una comune passione per il buon mangiare. Vedere Tucci in Italy è come ascoltare una bella favola che ci fa dimenticare le tante brutture dell'Italia di oggi, e ci rende orgogliosi di essere comunque un paradiso agroalimentare e paesaggistico che il mondo - giustamente, direbbe Stanley - ci invidia.