
Anno | 2025 |
Genere | Azione, Avventura, Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Samantha Bailey, Angela Barnes Gomes |
Attori | Dominique Thorne, Anthony Ramos, Lyric Ross, Manny Montana, Alden Ehrenreich Zoe Terakes, Harper Anthony, Shakira Barrera, Jaren Merrell, Regan Aliyah, Matthew Elam, Tanya Christiansen, Sheila Vossough, Cree Summer, Paul Calderon, Sonia Denis. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento sabato 28 giugno 2025
Una serie in 6 episodi sull'eroina Riri Williams.
CONSIGLIATO SÌ
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Riri è giovane, brillante, sfrontata. Una studentessa del MIT espulsa per aver venduto compiti ad altri studenti, che rientra a Chicago con un esoscheletro difettoso e un passato doloroso che si rifiuta di elaborare. I suoi sogni di emulare Tony Stark si scontrano con la realtà: lutti irrisolti, precarietà economica, mancanza di un punto d'appoggio. Nel tentativo di ricostruire la sua vita, Riri si unisce a una banda di criminali guidata da The Hood, sperando di ottenere i fondi necessari per migliorare la sua armatura e riscattare il proprio futuro.
Un debutto preceduto da un frastuono assordante quello di Ironheart, su Disney+, ma non per la serie in sé: al centro del ciclone c'è stato, ancora una volta, il famigerato review bombing.
Prima ancora che i primi tre episodi venissero resi disponibili, il nuovo spin-off dell'MCU, erede diretto di Black Panther: Wakanda Forever, è stato bersagliato da punteggi negativi, assegnati quando nessuno aveva ancora potuto vedere la serie. Una dinamica ormai fin troppo nota, soprattutto quando al centro della scena ci sono donne nere protagoniste.
Eppure, al netto di questo sabotaggio organizzato, Ironheart è riuscita a emergere con tutto rispetto, soprattutto per la performance di Dominique Thorne nei panni di Riri Williams: carismatica, intensa, in grado di reggere da sola l'intero peso della narrazione anche quando questa si perde nel rumore di fondo dell'universo Marvel.
Come in Ms. Marvel, l'elemento teen è centrale: l'amicizia supera l'amore, il ritmo è incalzante, e i dilemmi morali sono filtrati attraverso la lente di chi si affaccia al mondo adulto per la prima volta. Ma questa leggerezza apparente nasconde una struttura più ambiziosa, che interroga cosa significhi diventare un'eroina in un mondo che, troppo facilmente, riduce alcuni individui della società a comparse.
Il nemico è Parker Robbins, alias The Hood, interpretato da Anthony Ramos: un personaggio dal fascino contraddittorio, con una cappa magica e un tatuaggio a coprire delle squame sul petto. La sua relazione con Riri si nutre di somiglianze e contrasti: entrambi outsider, entrambi geniali, ma divisi da scelte morali opposte. La serie gioca con questa tensione, proponendo The Hood come uno specchio oscuro della protagonista ma, contemporaneamente, questo dualismo si perde a volte in un eccesso di sottotrame e personaggi secondari che frammentano la narrazione.
Se da un lato Ironheart è radicata nella fantascienza e nell'eredità tecnologica di Iron Man, dall'altro flirta con elementi mistici: la cappa di Robbins, le visioni post-traumatiche di Riri, l'intelligenza artificiale che riproduce la voce e la coscienza della sua amica Natalie - tutti elementi che ampliano il campo semantico della serie ma rischiano di appesantirla. L'alchimia tra tech e magia non sempre funziona, lasciando la serie in bilico tra il concreto e il fantastico, senza riuscire a trovare un tono pienamente coerente.
Il volto di Dominique Thorne racchiude però tutte le contraddizioni di Riri: la presunzione e la paura, il genio e la fragilità, la rabbia trattenuta e la vulnerabilità che affiora nei momenti più intimi. La sua interpretazione è il vero motore emotivo della serie, capace di tenere insieme un racconto disomogeneo e dare profondità a un personaggio ancora in cerca di definizione. Ed è proprio attraverso di lei che arriva un buon segnale produttivo: che il Marvel Cinematic Universe ha ancora qualcosa da dire - purché scelga di restare in ascolto delle sue protagoniste, soprattutto quando sono giovani, complesse e finalmente fuori dallo stampo.