
Anno | 2025 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia, Polonia |
Durata | 66 minuti |
Regia di | Federico Savonitto, Andrea Mura |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 maggio 2025
Ewa Benesz torna in Polonia dopo 60 anni di teatro in Italia. La sua arte, trasmissibile solo di persona, rischia di perdersi.
CONSIGLIATO N.D.
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Dopo sessant’anni di ricerca teatrale e performativa, Ewa Benesz decide di lasciare l’Italia e tornare a Lublino, la città da cui era fuggita negli anni ’80 durante la legge marziale in Polonia. L’avanzare dell’età la costringe a interrompere i suoi laboratori, che da anni coinvolgono persone provenienti da tutto il mondo. Il distacco dai suoi allievi, alcuni legati a lei da decenni, è doloroso. La sua pratica teatrale si basa su una trasmissione diretta, da persona a persona, difficile da conservare nel tempo. Il ritorno in patria apre un confronto con le ferite della storia e con il peso di una vita spesa lontano da casa.
Figura leggendaria della ricerca teatrale, sodale di Jerzy Grotowski, Adam Mickiewicz e Peter Brook, Ewa Benesz è una ragazza del secolo scorso che continua a incarnare la resistenza all'ordine costituito. Lo fa attraverso l'atto artistico dell'esserci qui e ora, in uno stare al mondo che ha il segno dell'erranza come sopravvivenza: l'idea di un teatro itinerante per sfuggire alla sorveglianza dei [...] Vai alla recensione »