L'omicidio del figlio di una giovane donna segna un momento cruciale nella lotta per i diritti delle donne e la parità politica in Svizzera all'inizio del XX secolo, preparando il terreno per una storica causa legale. Espandi ▽
Nel 1904, la venticinquenne Frieda Keller commette l'impensabile uccidendo suo figlio di cinque anni, portando a un avvincente caso giudiziario che mette in discussione quanto di una vittima si trova all'interno dell'autore stesso. Questo caso complesso ha svolto un ruolo fondamentale nel dare forma alle discussioni sui diritti delle donne, sulla ricerca di una società più giusta e sulla necessità di una riforma della giustizia penale. Basato su una storia vera che approfondisce i temi della vergogna, dell'etica, della morale e della lotta per l'emancipazione. Recensione ❯
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22 cortometraggi che danno voce alla striscia di Gaza. Espandi ▽
Ideato dal cineasta palestinese Rashid Masharawi, From Ground Zero è un progetto che raccoglie 22 cortometraggi tra i tre e i sei minuti realizzati da giovani registi di Gaza che fanno parte della scuola di cinema del regista. L'iniziativa è nata in seguito al nuovo conflitto con Israele scoppiato dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 e, attraverso diversi punti di vista, presenta un quadro realisticamente tragico dove la disperazione si alterna alla speranza.
Lo spirito è quello del reportage; sotto questo aspetto From Ground Zero diventa una fondamentale testimonianza storica e umana su quello che sta avvenendo a Gaza, tra accampamenti nelle tendopoli, macerie di edifici distrutti, rumori dei bombardamenti e degli aerei che sorvolano i cieli.
Ma di ogni frammento del film resta qualcosa, proprio come documento storico, politico e soprattutto umano. E può essere visto anche come un unico film soprattutto per come rimbalzano e ritornano tutti i rumori e i suoni della quotidianità su Gaza. Recensione ❯
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Cresciuta orfana nella Cecoslovacchia comunista, Girl America lotta per la redenzione. Un viaggio visionario tra dolore, speranza e resilienza. Espandi ▽
La chiamano Girl America (Amerikánka). Una volta ragazza, ora donna, è cresciuta senza genitori nella Cecoslovacchia totalitaria. Immagini surreali si mescolano con la realtà, seguendo la sua lotta per la redenzione. Quante volte ci si può rialzare dopo essere state messe al tappeto? Orfana sotto il comunismo e data in affidamento, poi detenuta in una struttura per minori. Fino alla Rivoluzione di velluto. Più di una semplice storia di perseveranza: il film è un viaggio emozionante che celebra la resilienza dello spirito umano e il potere trasformativo della speranza. La speranza di poter fuggire un giorno in America e riunirsi con il proprio padre. Recensione ❯
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Feel-good movie travolgente e dalla carica sovversiva. L'esordio di Margherita Vicario augura un po' di liberté per tutte. Drammatico, Italia, Svizzera2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, inventa una musica ribelle, leggera e moderna. Espandi ▽
All'alba del 1800, l'istituto religioso Sant'ignazio deve prepararsi a un evento storico: dal conclave veneziano emerge il nuovo Papa Pio VII, che per l'occasione visiterà tutte le chiese del Veneto e a Sant'ignazio presenzierà a un concerto organizzato per lui. A capo del coro composto da ragazze orfane cresciute nell'istituto c'è Perlina, il quale però è in crisi d'ispirazione e scarica la frustrazione sulle povere musiciste, oltre che sulla cameriera Teresa, una ragazza che non parla ma possiede un grande talento musicale. Con il concerto che si avvicina a grandi passi, saranno le giovani a prendere in mano il destino dell'istituto per proporre una musica decisamente poco classica.
È un fulmine a ciel sereno questo esordio di Margherita Vicario, giovane attrice e cantante oltre che figlia d'arte. Cinema e musica fanno evidentemente parte del suo DNA, ma lascia comunque stupiti il livello del suo primo film, un travolgente "feel-good movie" dalla carica sovversiva che remixa il basso e l'alto, e il classico e il contemporaneo.
Film fresco che cavalca l'onda di tempi che cambiano, come quella rivoluzione francese di cui si mormora a mensa e che pare porterà finalmente un po' di liberté per tutte. Recensione ❯
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Un film d'azione ed epico dedicato all'abile arciere Guglielmo Tell. Espandi ▽
Anno Domini 1307: sui monti e nelle valli elvetiche si sta allungando il dominio degli Asburgo. Tramite i balivi gli austriaci impongono tasse e gestiscono l'ordine, con sempre maggiore malcontento da parte della popolazione locale. Un giorno, un contadino uccide un emissario del re venendo poi inseguito dal crudele vassallo Gessler, a cui Alberto I ha dato ordine di reprimere l'infedeltà degli elvetici. Ad ergersi contro di lui e contro il nemico invasore è Guglielmo Tell, arciere e balestriere che ha combattuto nelle Crociate.
Dall'impressionante paesaggio alpino alle cruente sequenze di battaglia, passando per i barocchi intrighi di corte e le storie d'amore regali, il Guglielmo Tell di Hamm tenta di recuperare un senso dello spettacolo genuinamente e squisitamente anni '90.
Il film di Hamm, qui sia regista che sceneggiatore, si offre quindi come una sorta di prodotto-prototipo senza spigolature che possono ferire ma con richiami capaci di sedurre, grazie anche ad una confezione di tutto rispetto. Recensione ❯
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La vita di Nana in un piccola isola vulcanica. Espandi ▽
Su una remota isola vulcanica che tutti vogliono lasciare, la piccola Nana vuole invece restare. Sua madre, Nia, andò in esilio subito dopo la sua nascita e Nana cresce nella famiglia di suo padre. Un giorno Nana inizia ad avere la febbre alta e viene mandata ai piedi di un vulcano per le cure. Lì incontra un mondo intriso di realismo magico, tra sogno e realtà. Più tardi, quando Nana è adolescente, sua madre Nia torna finalmente sull'isola. Recensione ❯
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In una locanda di un villaggio rumeno scoppia la rivalità tra ebrei e cristiani. Espandi ▽
Un pittoresco paesaggio rumeno intorno al 1900. Un ebreo di nome Leiba gestisce la locanda del villaggio, punto d'incontro sia per cristiani che per ebrei, anche se la convivialità maschera il razzismo e l'antisemitismo. A Pasqua scoppia la scintilla. Recensione ❯
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L'omaggio a un padre straordinario. Un film-scatola magica che cerca di contenere l'universo in un abbraccio. Documentario, Italia, Svizzera2024. Durata 132 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La regista apre la casa dove è cresciuta per un viaggio nella memoria del padre, grande giornalista. Espandi ▽
La Sicilia, il mondo, una casa, una biblioteca. Nel gennaio 2022 Costanza Quatriglio torna nella casa dov'è cresciuta, chiusa da tempo, e apre le porte ad archivisti e bibliotecari per donare alla Regione Siciliana l'universo di conoscenza appartenuto al padre giornalista. È la biblioteca e l'archivio di Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento.
Comincia così un viaggio sentimentale attraverso fotografie, bobine 8mm, registrazioni sonore realizzate dal padre dagli anni '40 in poi in Europa e nel mondo, e le riprese effettuate dalla regista tra il 2010 e il 2011 con lui quasi novantenne. La memoria personale e la memoria collettiva si mescolano in un fitto dialogo tra presenza e assenza. Palermo e la Sicilia, con la loro storia e la loro cultura, sono il punto di osservazione del mondo da cui tutto parte e a cui tutto torna. Recensione ❯
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Partendo da ricordi personali, l'autore stimola i protagonisti a raccontare gli ultimi 50 anni di quello che in Ticino per anni è stato considerato il parco dei matti. Espandi ▽
Nel centenario dalla nascita di Franco Basaglia, il famoso psichiatra viene celebrato con quest' opera sulla disabilità mentale. 'Il parco della speranza' è un documentario che esplora il mondo della psichiatria in Canton Ticino attraverso il racconto del regista, che sin da bambino è cresciuto accanto alla Clinica Psichiatrica Cantonale nel suggestivo parco di Casvegno a Mendrisio. Il lungometraggio parte dai ricordi d'infanzia del regista, che ha vissuto vicino al confine della clinica, dove la sua famiglia gestiva i campi che cintavano il parco. Il documentario si arricchisce con immagini d'epoca e testimonianze attuali di infermieri, psichiatri, operatori e pazienti, offrendo uno sguardo approfondito sulle trasformazioni avvenute dagli anni '70 a oggi. Recensione ❯
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Il film è una visione delle speranze e dei sogni infranti di una nuova generazione che non ha conosciuto altro che la guerra dall'occupazione guidata dagli Stati Uniti. Recensione ❯
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Il film indaga su ciò che è realmente accaduto a Wanda Rutkiewicz sull'Himalaya. Espandi ▽
La visione della pratica alpinistica, le imprese e il rapporto con il mondo dell'alpinismo di Wanda Rutkiewicz vengono presentate insieme alle ipotesi di quanto possa essergli accaduto nel corso dell'impresa della scalata alla cima del Kangchenjunga dalla quale non ha più fatto ritorno. Un film realizzato da chi conosce bene sia l'alpinismo che le difficoltà che una donna deve superare per entrare in un mondo prevalentemente maschile. Eliza Kubarska non è solo una regista. È anche un'alpinista che ha compiuto imprese ragguardevoli ma anche vissuto sulla sua pelle il machismo che ancora domina nel mondo delle scalate. Ha quindi realizzato un film che propone la personalità del soggetto principale, cioè Wanda Rutkiewicz, ma ha al contempo messo in luce quanto il fatto che fosse una donna le abbia creato più di una difficoltà unita all'ostracismo da parte di alcuni alpinisti.
Il documentario è impostato su due livelli ed anche su due formati. Uno è quello dell'indagine che Kubarska compie nel presente e l'altro è quello dei filmati della protagonista girati nel corso delle sue ascese o in altri momenti della sua vita. Recensione ❯
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David riallaccia i rapporti con sua madre e la sua famiglia, vagando attraverso Buenos Aires per placare la sua ansia generazionale. Espandi ▽
Il trentenne argentino David, ebreo, omosessuale e sovrappeso, fa rientro a Buenos Aires dall'Italia per la morte dello zio. Ad accoglierlo trova la sorella, la madre anziana e un'altra zia. Dopo il funerale David viene a conoscenza anche della notizia più sconvolgente: sua madre ha deciso di staccare suo padre dal respiratore artificiale che lo tiene in vita. E David, che con il genitore ha da sempre una relazione complicata, cade in uno stato di profonda crisi.
Presentato nella sezione Acid di Cannes, un piccolo film argentino dominato dalla figura originale di Iair Said, regista, sceneggiatore e interprete che si è cucito addosso il ritratto di un disadattato alla vita chiamato a confrontarsi con la morte.
Come in molto cinema argentino contemporaneo, la gravità delle domande di un film è soppesata dalla semplicità minimalista della sua messinscena, votata a un realismo spicciolo, cinico o grottesco a seconda degli umori, spietato e talvolta umanista. Recensione ❯
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Un film saggio che riflette sul passato della classe operaia. BIGLIETTI QUI »Espandi ▽
Un percorso capillarmente documentato con filmati d'epoca (militanti e non) su come la Confederazione Elvetica accolse o discriminò coloro che arrivavano sul territorio dal sud dell'Italia in seguito a una esplicita richiesta di manodopera. Con un chiaro riferimento a situazioni che, decenni dopo, vedono l'Italia come protagonista.
Samir, noto regista da sempre impegnato sul fronte della solidarietà, affronta un tema spinoso seguendo lo scorrere degli anni.
Ciò che contraddistingue questa opera è la volontà di tenere deste le coscienze. Poteva essere facile ricostruire quanto il passato sia stato difficile, con punte che potremmo definire di xenofobia, da parte di alcune realtà politiche estremiste fermandosi alla sua, seppur documentata, ricostruzione. Samir sente il dovere di andare oltre ricordando (non solo agli svizzeri ma anche agli italiani) come quanto accaduto si stia nuovamente riproducendo con le nuove ondate migratorie. Recensione ❯
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Nel 1970, Bruno Breguet, ventenne, viene arrestato in Israele per contrabbando di esplosivi. Radicalizzato in prigione, entra nel gruppo del terrorista Carlos. Scompare nel 1995. Espandi ▽
La Scomparsa di Bruno Bréguet', film documentario del regista svizzero Olmo Cerri, racconta la storia del giovane militante ticinese Bruno Bréguet. Nel giugno del 1970, a soli vent'anni, Bréguet viene arrestato in Israele mentre tenta di contrabbandare esplosivi per la resistenza palestinese. Durante i sette anni di carcere, Bruno si radicalizza ulteriormente e, una volta uscito di prigione, si unisce al gruppo del noto terrorista Carlos. Il lungometraggio ripercorre la vita tumultuosa di Bréguet, dagli attentati compiuti al fianco di Carlos alle sue intense storie d'amore, seguendo la sua incessante ricerca di giustizia sociale. Nel 1991, Bréguet entra in contatto con la CIA, ma nel 1995 la sua storia prende una svolta misteriosa, quando scompare senza lasciare traccia in un viaggio dall'Italia alla Grecia. Dopo un iniziale clamore mediatico, la sua sparizione cade nell'oblio. Attraverso interviste con compagni di lotta, amici ed esperti, il regista ricostruisce la vicenda di Bréguet, esplorando non solo gli eventi storici, ma anche il significato esistenziale della militanza. Il film riflette sui mezzi, i fini della lotta politica e il desiderio di cambiare il mondo, una volontà che persiste fino ai giorni nostri. Recensione ❯
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Subito dopo la nascita del figlio, Diane abbandona il fidanzato e il bambino in un ospedale di Zurigo e scompare in una città spagnola sul Mediterraneo che non conosce. Espandi ▽
Subito dopo la nascita del figlio, Diane abbandona il fidanzato e il bambino in un ospedale di Zurigo e scompare in una città spagnola sul Mediterraneo che non conosce. Ma i cambiamenti che sta attraversando il suo corpo le ricordano ciò da cui sta fuggendo. Recensione ❯
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