Un innocuo litigio tra due bambini che giocano nella palestra di una scuola elementare finisce in minacce di morte tra i due padri. Espandi ▽
Una giornata sportiva in una scuola elementare sfugge di mano. Un innocuo litigio tra due bambini finisce in minacce di morte tra i due padri. Il sovraccarico collettivo scuote un'intera società e si dispiega in un microcosmo di caos. La causa e l'effetto della violenza si riverberano in un tessuto sociale fragile. Una visione distante del quotidiano. Recensione ❯
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Un padre e un figlio si ritrovano a combattere per la sopravvivenza tra natura. Espandi ▽
Dopo la morte della madre, Rein si trasferisce in un piccolo villaggio delle Alpi per immergersi nella natura, meditare e lavorare come maestro di snowboard. La tranquillità termina quando il padre invadente gli fa visita. Gijs è l'indiscusso protagonista di un'escursione sugli sci con Rein e i suoi amici. Sa essere affascinante con tutti ed inizia a flirtare con Laura, la nuova fidanzata del figlio. Non passa molto tempo, prima che Rein ne abbia abbastanza. Trascina il padre lontano dal gruppo e i due continuano la loro escursione da soli. La tensione è palpabile. Gijs si sente sempre più a disagio su un terreno così ripido e pericoloso, ma Rein si spinge fino alla cima, ignorando le suppliche del padre di tornare giù. Improvvisamente, la natura si scatena violentemente, trasformando la loro meschina lotta per il dominio, in una prova di sopravvivenza in piena regola. Recensione ❯
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Un film che attraverso l'amicizia tra due registi cerca di affrontare il conflitto tra Israele e Palestina. Espandi ▽
Un film che cerca un modo poeticamente appropriato per affrontare il conflitto di lunga data tra Israele e Palestina. Realizzato prima dello scoppio della guerra tra Israele e Hamas, il film si concentra su una stretta amicizia forgiata durante l'infanzia. Il regista palestinese e il suo omologo israeliano sono cresciuti insieme in Svizzera e insieme hanno esplorato ciascuno il proprio passato e la propria identità nazionale e culturale. Recensione ❯
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Tutti devono partecipare all'attenzione che un'azienda familiare richiede. E tutti i menbri di questa famiglia lo fanno, fino a quando la figlia perde la vita in un tragico incidente, e da quel momento tutto cambia. Espandi ▽
Una famiglia trova difficile parlare di sentimenti, amore o intimità. L'azienda familiare richiede la loro piena attenzione: noleggio, vendita e riparazione di escavatori. Tutti devono partecipare. Quando la figlia ha un incidente mortale, la famiglia cessa di funzionare. Il figlio preferisce andare negli USA piuttosto che rilevare l'azienda. Il padre si affeziona al nuovo direttore del coro e la madre improvvisamente si ritrova sola. Un nuovo Heimatfilm con persone che cercano e macchine che ballano. Recensione ❯
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Un documentario "enciclopedia", diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Espandi ▽
Bestiari, Erbari, Lapidari è un documentario "enciclopedia", diviso in tre atti ognuno dei quali tratta un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre. Un omaggio a quei mondi fatti di animali, vegetali e minerali, che troppo spesso diamo per scontato, ma con cui dovremmo essere in costante dialogo dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra. Strettamente connessi tra loro, gli atti del film disegnano uno sviluppo drammaturgico unico, attraverso tre diversi dispositivi di messa in scena. Ogni atto è infatti un omaggio a uno specifico genere del cinema documentario. Recensione ❯
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Figlia e padre si incontrano in una stanza bianca. Viene rivelata una conversazione innocente su un accordo con la Regina: nel vuoto apparente, accanto a una diagnosi stigmatizzata, c'è un silenzio lungo decenni. Quello che inizia come un interrogatorio sul passato si trasforma in un dialogo sincero nel presente. Il film mette in discussione i confini tra malato e sano, giusto e sbagliato, strano e familiare e cerca di trasformare un'utopia in realtà. Recensione ❯
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Un uomo passa dal wrestling all'ambiente infernale dei tornei di lotta in gabbia. Espandi ▽
La discesa dantesca di Steve dall'ambiente del wrestling professionistico all'universo oscuro dei tornei di lotta in gabbia. L'uomo lotta per mantenere la sua coscienza e il suo senso di correttezza, anche quando il suo ambiente lo spinge a far emergere la sua bestia interiore. Recensione ❯
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Un regista anziano viene intervistato e ricorda di un cinema che ormai non esiste più. Espandi ▽
In un cinema bruciato, un regista più anziano aspetta di ricevere un premio e viene intervistato da una cameraman più giovane. Un film di ritrovamenti, di rovine, pietre, reliquie e sarcofagi. Recensione ❯
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La vita e le lezioni del Dalai Lama sulla compassione e la pace interiore come chiavi per il benessere personale e globale. Espandi ▽
Un documentario che offre un ritratto cinematografico del 14° Dalai Lama, Tenzin Gyatso, in occasione del suo novantesimo compleanno. Nel film, il leader spirituale si rivolge direttamente al pubblico, condividendo la sua saggezza sulla ricerca della felicità nel mondo contemporaneo. La pellicola combina immagini personali del Dalai Lama, filmati d'archivio storici e scene attuali delle sfide globali che l'umanità affronta oggi. Recensione ❯
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Due ragazzi si incontrano sulla valle di un fiume in una caldissima giornata estiva. Espandi ▽
In una giornata estiva, Simon si ritrova catapultato nel mezzo della valle del fiume insieme a Marie, che ha appena incontrato. I due cominciano goffamente a conoscersi. Recensione ❯
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La rivalità tra due sorelle scoppia durante una festa di compleanno. Espandi ▽
Le forti differenze di personalità tra le sorelle Karen e Jule diventano evidenti quando la loro famiglia si riunisce per una festa di compleanno. Recensione ❯
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Ha costruito una casa per sé. Purtroppo si è rivelata un capolavoro. Una storia sul potere dell'espressione femminile e sul desiderio degli uomini di controllarla. Espandi ▽
Ha costruito una casa per sé. Purtroppo si è rivelata un capolavoro.
La designer irlandese Eileen Gray costruisce un rifugio in Costa Azzurra nel 1929, la sua prima casa, un'opera perfetta, discreta e all'avanguardia. La chiama E.1027, un'unione criptica delle sue iniziali e di quelle di Jean Badovici, con cui l'ha costruita. Le Corbusier, quando scopre la casa, ne rimane rapito, più tardi ricopre le pareti con murali e ne pubblica le foto. Gray definisce questi dipinti un atto di vandalismo e ne chiede la rimozione. Lui ignora i desideri della designer e costruisce direttamente dietro l'E.1027 il suo famoso Cabanon, che domina la narrazione del sito fino ad oggi. Una storia sul potere dell'espressione femminile e sul desiderio degli uomini di controllarla. Recensione ❯
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Un padre cerca di usare l'AI per salvare la vita del figlio. Espandi ▽
La vita sorride a Sonny, la cui moglie Akiko ha appena dato alla luce il loro primo figlio, e il cui lavoro di ricerca sull’intelligenza artificiale ha appena raggiunto un traguardo rivoluzionario. È infatti riuscito a creare un’entità super-intelligente che è per ora intrappolata nell’architettura di un videogioco di sopravvivenza. Sonny e Akiko scoprono però che il bimbo ha una malattia congenita che rischia di mettere fine alla sua vita in pochi mesi, spingendo il padre a interferire di nascosto con la sua creazione per aiutarlo a salvare il figlio.
Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale, da cui il cinema si fa spesso affascinare. Stavolta però il regista svizzero Simon Jaquemet la tratta in modo diverso dalla vaghezza di alcuni blockbuster hollywoodiani
Ambientato in una Zurigo irriconoscibile e atmosferica, Electric Child fin da subito mette in relazione la genesi del mondo organico e di quello digitale, aiutandosi con l’allegoria visiva di una giovane creatura a rappresentare l’AI su un’isola sperduta.
L’intelligenza artificiale di Jaquemet è dunque al tempo stesso visivamente interessante e anche autentica. Recensione ❯
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Una piccola opera muta, una sfida e un incoraggiamento a fidarci ancora di alcune immagini. Espandi ▽
«Anni fa avevo intenzione di comporre frammenti pieni di dinamismo, immagini in movimento di tutto ciò che germoglia, scintilla, si apre. Si trattava di un film legato all'élan vital in tutte le sue forme, legato, immagino, al giungere dei miei trent'anni. Nel corso del tempo, penso che l'atmosfera di questo progetto si sia erosa. Farsi seme è muto. Muto come le piante che ci circondano... Muto come i semi che ho iniziato a raccogliere nei luoghi in cui mi capitava di passeggiare. Raccogliere il sangue, raccogliere i semi. La potenza del seme rappresentava il congiungimento di solidarietà e singolarità: non era solo un non-essere-più-fiore. C'era tutta una molteplicità di forme, un rigoglio, una delicatezza intricata delle loro forme... Ho pensato di traslare il sangue venoso e quello mestruale in due differenti pigmenti naturali: l'ematite e la rubia tinctorum». (Anna Marziano) Recensione ❯
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