
Anno | 2023 |
Genere | Animazione, |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Simone Massi |
Attori | Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo, Filippo Timi. |
Uscita | giovedì 29 agosto 2024 |
Tag | Da vedere 2023 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,42 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 agosto 2024
Un film d'animazione che racconta la vicenda di una bambina sola che fantastica su un mondo diverso. In Italia al Box Office Invelle ha incassato 112 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Tre bambini, in diverse epoche del Novecento, 1918, 1943 e 1978, attraversano le guerre mondiali e gli anni di piombo. A raccontare i quarantamila fotogrammi disegnati a mano uno per uno ci sono le voci di Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo e Filippo Timi.
Difficile verbalizzare Invelle, il primo lungometraggio animato di Simone Massi presentato in concorso a Orizzonti alla 80ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Partire dal titolo può tornare utile: "invelle", in dialetto marchigiano, significa "in nessun posto". In effetti Simone Massi racconta un non luogo popolato di ricordi, di persone anonime che hanno attraversato gli orrori della guerra senza premi, né medaglie, e senza finire sui libri di storia.
Alle tematiche da sempre care a Massi, come la terra, la memoria, la civiltà contadina, si aggiunge il filo rosso della resistenza, riportato anche cromaticamente nel film, in bianco e nero tranne appunto dei dettagli rossi. A scomparire inesorabilmente, con il progredire degli anni e l'avvicendarsi delle generazioni, è la civiltà contadina. Massi la "riporta in vita" ripercorrendo, attraverso lo sguardo di tre bambini contadini in tre diverse epoche del Novecento - le due guerre mondiali e gli anni di piombo - la storia del Novecento, con uno sguardo politico preciso, rigorosamente antifascista.
L'obiettivo dichiarato è mostrare a chi guarda come le storie, le più piccole, quelle "della provincia della provincia della provincia", solo apparentemente insignificanti, di fatto si incontrino con la Storia, la segnino pur nell'invisibilità, e finiscano per scontrarsi con gli eventi più sconvolgenti del nostro Paese. Che cosa resta di noi, della nostra storia e della Storia che attraversiamo? Questo il quesito che attraversa inquieto e ribelle il lavoro di Massi, la cui risposta sta proprio nella messa in risalto della gente che resta invisibile, che non verrà mai celebrata con illustri vie o piazze, ma che la Storia l'ha fatta e subita, come ha subito la guerra e le sue devastanti conseguenze sulla propria pelle.
Resistere, ricordare, rivendicare sono i verbi fondamentali che reggono l'opera di Massi, la cui pluripremiata animazione è da trent'anni un potente mezzo espressivo, visivamente e artisticamente interessante come pochi, che mira a rivolgersi a un pubblico prevalentemente adulto, e in questo Massi rappresenta davvero un unicum in Italia e non solo. Allergico ai dialoghi, preferisce affidarsi a voci fuori campo e spesso fuori sinc, quasi a voler dire che prima viene sempre la potenza assoluta dell'immagine, dopo tutto il resto.
L'emotività anticipa il logos, il ragionamento, la parola, e in quest'anticipazione emotiva c'è tutto lo spessore del cinema di Massi. Che prima di essere analizzato va vissuto, l'intellettualizzazione delle sue opere è sempre a posteriori. Notevole il contributo artistico di Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo e Filippo Timi, intenti a narrare a turno i ben quarantamila fotogrammi disegnati a mano che compongono il film.
Mentre vedevo Invelle ho pensato “ questo film perbacco sarà una festa per quei critici veri e comunque per chiunque si faccia domande e cerchi risposte . . . ”. Perché ha certamente una immediatezza che nasce dalla poesia, la poesia dei sentimenti che le immagini trasmettono: oppressione, sofferenza e impotenza e d’altro canto bisogni, desideri e rivolta [...] Vai alla recensione »
Presentato lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia nel concorso di Orizzonti, Invelle è il primo lungometraggio di Simone Massi. Dopo aver realizzato numerose animazioni anche per altri registi (ad esempio La strada dei Samouni di Stefano Savona), il cinquantaquattrenne disegnatore di Pergola si è cimentato con una storia che genera (e contiene) altre storie, lungo il corso del tempo, tra [...] Vai alla recensione »
Il rosso di un velo sul capo di Zelinda attraversa i settant'anni narrati da Invelle (Italia e Svizzera, 2023, 82'). La si scriva con la maiuscola o con la minuscola, è storia, quella messa in scena quasi solo in bianco e nero dal film d'animazione di Simone Massi e dei suoi cosceneggiatori Luca Briasco, Assunta Ceccarani, Julia Gromskaya e Nello Massi.
Sessant'anni di storia italiana - dalla Grande Guerra al delitto Moro passando per la Resistenza - attraverso le vicende di una famiglia contadina, campagna di Pergola. Tre protagonisti - Zelinda, Assunta, Icaro - la nonna, la madre il nipote. "Invelle", in nessun posto. II primo lungo di Simone Massi dopo tanti corti geniali. Cinema poetico, cinema politico.
A un anno esatto dal più che applaudito passaggio alla Mostra di Venezia 2023 (quella di quest'anno è iniziata proprio in questi giorni) esce nelle sale Invelle, il primo lungometraggio diretto, sceneggiato (con altri sei autori e autrici) e montato (a sei mani) dal marchigiano Simone Massi, 54enne illustratore e autore che in trent'anni di carriera ha girato un gran numero di corti di animazione, [...] Vai alla recensione »
Tre nomi, tre bambini, tre epoche. Zelinda, Assunta e Icaro. Il 1918, il 1943, il 1978. Tempi diversi di guerra che assaltano il quotidiano di un'infanzia innocente; un'infanzia che si muove sempre in controtendenza rispetto a un tempo più grande, quello della Storia. Perché nella vita dei piccoli protagonisti, e delle famiglie che gravitano loro intorno, sono i grandi avvenimenti del mondo - un mondo [...] Vai alla recensione »
Invelle. Ovvero "in nessun posto in particolare". Ma in dialetto marchigiano. E dunque in una lingua antica, forse perduta, in un idioma che delinea una geografia e, insieme, indica un tempo. Che non è, di certo, quello del presente. E che, probabilmente, sta scomparendo. Simone Massi è uno dei massimi animatori contemporanei, non solo italiani: lo attestano premi (centinaia), retrospettive, omaggi, [...] Vai alla recensione »
Invelle, il niente, è un non luogo dove il tempo è un fiume in piena pronto a portarsi via tutto. Il lungometraggio d'animazione, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia80 e ora alla 18° Festa del Cinema di Roma, imbocca queste rapide con il timone sapiente di Simone Massi, che ha scritto, diretto e animato a mano tutta l'ora e mezza del film.
"Dove sei stato tutto questo tempo?", è la domanda che risuona in Invelle, e la risposta non può che essere il titolo stesso che in dialetto marchigiano - almeno quello d'uso sulle colline del pesarese - sta a significare in nessun luogo, da nessuna parte. Come può dopotutto "avere un posto" da occupare quella classe contadina che ha servito la propria terra, ne è stata depredata, è stata utilizzata [...] Vai alla recensione »
Invelle, ovvero in nessun posto nella traduzione dal dialetto marchigiano: fin dal titolo del suo primo lungometraggio d'animazione Simone Massi (dopo una pluripremiata filmografia di cortometraggi) delinea già quello spazio vuoto che il suo tratto grafico crea sullo schermo, una zona franca tra le intersecazioni del ricordo e dell'immaginazione, della Storia e delle storie, del realismo e della [...] Vai alla recensione »
Tre generazioni di infanzia contadina attraverso tre momenti storici, tre momenti di guerra: il primo conflitto mondiale, il nazifascismo, gli anni del terrorismo politico. In una campagna stilizzata come non-luogo, campo di battaglia di Storia e storie, l'innocenza e l'ombra dell'orrore, la tradizione popolare e lo spettro dell'urbanità, uno slancio lirico per dar voce, immagine e forma a memorie [...] Vai alla recensione »
Un lungometraggio italiano d'animazione è di per sé già una rarità, ma uno come Invelle (in gara a Orizzonti a Venezia 80) è addirittura unico. Per la prima volta fuori dai limiti del corto (e i suoi lo sono per davvero: i folgoranti La memoria dei cani, Dell'ammazzare il maiale o L'attesa del maggio stanno tutti sotto i dieci minuti), il grande artista scava nella sua terra (Pergola, provincia di [...] Vai alla recensione »
Invelle del regista italiano Simone Massi è l'unico film di animazione presentato all'interno della categoria Orizzonti all'80. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. È il 1918 e Zelinda, una bambina contadina, è costretta a crescere troppo velocemente: si avvertono ancora gli echi della guerra e deve assumersi il peso della casa sulle spalle, venendo costretta, così, a sacrificare [...] Vai alla recensione »