Cowboy Bebop

Film 2021 | Azione

Regia di Alex Garcia Lopez, Michael Katleman. Una serie con John Cho, Alex Hassell, Daniella Pineda, Mustafa Shakir, Elena Satine. Cast completo Genere Azione - USA, 2021, - MYmonetro 2,17 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 19 novembre 2021

Un western spaziale ad alto contenuto d'azione.

Consigliato no!
2,17/5
MYMOVIES 1,50
CRITICA
PUBBLICO 2,83
CONSIGLIATO NÌ
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Cinema
Una triste copia, sbiadita e diluita, della geniale serie di Shinichiro Watanabe.
Recensione di Andrea Fornasiero
venerdì 19 novembre 2021
Recensione di Andrea Fornasiero
venerdì 19 novembre 2021

Nel 2071 la Terra è ridotta a una landa desolata ma in compenso la gran parte del sistema solare è stato colonizzato, grazie alla costruzione di portali spaziali che permettono alle astronavi di saltare da un pianeta all'altro. I nuovi mondi però non fanno che riflettere le strutture e le abitudini della vecchia Terra, tra casinò, metropoli con quartieri fatiscenti, porti, cattedrali e via dicendo. Inoltre il crimine dilaga, in particolare per via dell'organizzazione Syndicate sembra non avere più rivali. In tutto questo, una coppia di cacciatori di taglie cerca di sbarcare il lunario: Spike Spiegel, dal misterioso passato criminale, e Jet Black, ex detective e padre divorziato. Si imbatteranno presto in una terza cacciatrice, affetta da amnesia, Faye Valentine.

Adattamento live action di un omonimo anime di culto, Cowboy Bebop è una triste copia, sbiadita e diluita, della geniale serie di Shinichiro Watanabe.

Raramente gli adattamenti live action degli anime lasciano una buona impressione: tra i pochi memorabili ce ne sono alcuni di Miike Takashi, come Yattaman e L'immortale, inoltre la grammatica visiva degli anime è stata genialmente declinata in un film occidentale da Edgar Wright in Scott Pilgrim vs. the World. Tra queste eccezioni non si annovera purtroppo la nuova serie di Cowboy Bebop, che nel tentativo di riprendere la drammatizzazione dei momenti di battaglia degli anime finisce per far combattere i suoi attori con artificiose pause. L'effetto è di una teatralità marcata, che vorrebbe essere ammiccante verso il pubblico e probabilmente pure autoironica, ma che risulta avvilente se confrontata proprio al Cowboy Bebop originale, che vantava invece grande fluidità d'animazione e una spettacolare ritmica visiva.

Il ritmo era al cuore della serie fin dal titolo e le sequenze d'azione erano costruite a partire dalla base musicale composta da Yoko Kanno, con coreografie che ne seguivano gli acuti, le accelerazioni e le pause. Di quella raffinata esperienza cinestetica non rimane qui altro che una scimmiottatura, a cui si sommano numerosi altri problemi. Il più evidente è il budget: sembra che nella realizzazione di Cowboy Bebop si sia deciso di investire solo nel protagonista John Cho (tra le poche cose che si salvano), lasciando i costumi a tonalità da cosplayer e le scenografie a un mix di CGI e set decisamente cheap, spesso anche spopolati, al risparmio pure nelle comparse. Il risultato fa pensare più a un fan film che all'ambiziosa produzione di uno studio che sfida un'opera pop e di culto. L'altro macroscopico problema è il ritmo: gli episodi dell'anime duravano una ventina di minuti al netto di titoli di testa e di coda, qui invece ci si prolunga spesso oltre ai quaranta, perdendo tutta la sintesi da racconto breve dell'originale, spesso mash-up di hard boiled e altri generi.

A rimpolpare la durata interviene tutta una lunga sottotrama che tra flashback e scene presenti è dedicata al passato di Spike e al villain Vicious, un personaggio che nella serie Tv era un tropo fin dal nome sopra le righe a cui qui si cerca senza successo di dare spessore. Non aiuta per nulla la recitazione tutta a base di occhi sgranati e denti digrignati di Alex Hassell. Neppure la scrittura brilla: eccede nei dialoghi anche quando l'originale preferiva il silenzio, risolve in modo meno ambiguo diverse situazioni - a partire dal finale del primo episodio - e aggiunge solo melodramma trito e ritrito con Vicious.

La cosa non stupirà chi conosce la carriera di Christopher Yost, che prima di fare lo showrunner di un progetto come questo si era fatto notare come sceneggiatore di alcune tra le peggiori serie della Marvel, legate al mondo degli X-Men. Cowboy Bebop purtroppo non smentisce la sua cattiva fama e anzi la rende nota agli appassionati di anime di tutto il mondo e pure a chi avrà la sfortuna di imbattersi in questa serie senza aver mai visto l'originale.

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Andrea Fornasiero

Un adattamento live action. Disponibile su Netflix. Vai all'articolo »

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