Titolo internazionale | The Last Night |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Francesco Barozzi |
Attori | Susanna Ferretti, Giovanni Funiati, Marco Marzaioli, Luca Mazzamurro, Prince Obi, Francesca Pignatti, Giuseppe Sepe, Francesca Turrini Beatrice Schiros, Pablo Riccardi. |
MYmonetro | 2,73 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 novembre 2018
Il film parte da un fatto di cronaca nera per costruire una storia opprimente e malsana che guarda all'horror padano di Avati.
CONSIGLIATO SÌ
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Bea è preoccupata per la sorte dei propri fratelli Franco ed Emo, abbandonati a se stessi nella cascina di famiglia. Decide di tornare lì per saperne di più e provare a risolvere una situazione che potrebbe degenerare.
Ci sono film che palesano da subito i propri limiti. A L’ultima notte di Francesco Barozzi sono sufficienti pochi minuti di invadente contrappunto sonoro - l’impressione è proprio di un missaggio sballato - per delineare forma e sostanza dell'opera che verrà.
Un avvio crudo e un po’ voyeuristico, che ci introduce alla dimensione privata di Bea e della sua relazione con Susanna. Il coraggio di mettere in scena senza pudori una relazione tra due donne di mezza età suggerisce una non convenzionalità che Barozzi in seguito fatica a confermare, prigioniero di un formalismo di genere senza via di uscita.
Fotografia livida, stacchi drammatici che si alternano al suono di carillon che, da Argento a oggi, coincidono con turbe infantili dalla deriva violenta. Man mano che il ritorno di Bea nella cascina di famiglia ci permette di intuire lo scenario di disagio e abusi che ha sconvolto una famiglia, la regia di Barozzi si assesta su una rotta che pare prefissata. Ogni sguardo dei personaggi, ogni indizio seguito dalla macchina da presa conduce lentamente ma inesorabilmente verso un epilogo atteso, che concretizza davanti agli occhi un film ormai già “proiettato” nella mente dello spettatore.
Il giallo-thriller di provincia ha la meglio, in un pattern di colpi di scena e indizi rivelatori che fatica a sorprendere e rende L’ultima notte sempre meno distinguibile da una produzione televisiva di genere. Peccato per alcune caratterizzazioni e un avvio che sembrava voler rompere gli schemi e sconcertare anche per la forma oltre che per il contenuto trattato. Il film è tratto da un caso di cronaca nera realmente avvenuto. Gli sceneggiatori hanno cambiato i nomi dei personaggi per rispetto dei sopravvissuti e della loro privacy.