La mélodie

Il potere di un violino, il suono che può cambiare il mondo

Alcuni ragazzini salgono sui tetti di un grande palazzo nelle banlieue parigine con i loro violini che suonano lontano da orecchie indiscrete e intolleranti. E con la musica sembrano toccare il cielo, elevandosi di colpo da una condizione ereditaria che li squalifica senza motivo in una dimensione marginale, quella di francesi di seconda e terza generazione, quella di chi guarda la Tour Eiffel da lontano. È una delle sequenze più emblematiche di "La mélodie", del regista franco-algerino Rachid Hami che, sulla base di un soggetto che certo non può dirsi originale, riesce comunque a raccontare una questione politica e sociale delicata, qual è quella dell'integrazione e di un conflitto culturale che può trovare una sintesi anche attraverso progetti educativi che annullano le differenze. [...]

di Marco Cortino, articolo completo (2613 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino di Padova 28 aprile 2018