Titolo originale | Trollhunters |
Anno | 2016 |
Genere | Animazione, Avventura, Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 23 minuti |
Regia di | Rodrigo Blaas, Elaine Bogan, Simon Otto, Andrew L. Schmidt |
Attori | Lexi Medrano, Cole Sand, Charlie Saxton, Kelsey Grammer, Ron Perlman . |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 maggio 2018
Il racconto di due mondi in rotta di collisione, dall'immaginazione senza freni del poliedrico regista Guillermo del Toro.
CONSIGLIATO N.D.
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La serie animata, e visivamente fastosa, nata dalla combine tra la fantasia di Guillermo del Toro e la raffinatezza tecnica della DreamWorks, ruota attorno ad un teenager di nome Jim Lake, un bravo ragazzo che vive da solo con la madre, il quale scopre di essere stato prescelto per divenire Cacciatore di Troll. Il suo mondo (il nostro?), sotto l'apparente tranquillità delle villette residenziali e le solite difficoltà dell'ambiente scolastico, ne nasconde, infatti, uno ancora più complesso, fatto di Troll pacifici, un po' stregoni un po' pasticcioni, e di una frangia assetata di dominio e pronta a tutto per rimettere piede in superficie. L'amicizia, il coraggio, la ricerca del proprio posto nel mondo e la capacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, sono i temi portanti della serie, che sul piano stilistico è caratterizzata da una forte componente action e da una spiccata cinefilia, tanto che non sono rari gli episodi che strizzano l'occhio a film importanti o anche a titoli meno noti.
Il montaggio è l'altro strumento su cui si lavora molto, arrivando ad intersecare interi episodi tra loro, con continui movimenti avanti e indietro sull'asse temporale.
Molti elementi di base Trollhunters si direbbero impostati sui cliché del genere teen - dall'amico sovrappeso al bullo tutto pugni alla bella Claire, conquistata sul palco di una recita scolastica di "Romeo e Giulietta"- eppure la forza della serie sta nel non fermarsi ad essi ma nell'utilizzarli come pedine di partenza per un gioco di continue avventure, che cambierà i loro connotati psicologici, e trasformerà le scorribande armate di Jim e compagni in un percorso di crescita in senso lato.
Nella seconda stagione, Jim ha scelto di disobbedire alla promessa e di far ritorno nelle Terre Oscure per salvare il fratellino di Claire. Ha scelto di farlo da solo, ma ci vorranno tutti i suoi amici (compreso un Aaarrgghh redivivo) per liberarlo dalla prigione di Gunman e permettergli di riattraversare il portale e tornare ad Arcadia, ovvero nel suo mondo. Peccato che accada il peggio: Gunman e i suoi riescono a passare, a prendere il controllo del Mercato dei Troll e a preparare l'invasione. E peccato soprattutto che la seconda stagione ci metta un numero ingiustificabile di episodi per dare il meglio di sé. Con l'eccezione della puntata, virata in chiave di commedia, del barbecue nel giardino dei genitori di Claire, in occasione del quale Jim dovrebbe conoscere meglio la famiglia di lei ma viene sabotato da una schiera di problematici altri sé stesso, occorre attendere l'ottavo e il nono episodio (che vanno in coppia, in quanto interconnessi) per cominciare ad assaporare il gusto della stagione e identificarne i nuovi ingredienti.
Fino a quel momento, infatti, si è trattato di ritrovare, strada facendo, vecchi amici e nemici (lo gnomo Chompsky, la mutante Nomura) in attesa dell'entrata in scena del fratello "oscuro" di Blinky e della nuova coppia composta dal bullo Steve e dal nerd di classe, che si posiziona inaspettatamente in sostegno dei nostri eroi.
Tematicamente, dopo un'introduzione che sottolinea l'importanza della speranza, anche quando le tenebre sembrano avere il sopravvento, la stagione ribadisce il concetto per cui, al di à delle abilità individuali raggiunte da Jim, è soltanto insieme ai suoi compagni di avventure che la sua forza è in grado di raggiungere il massimo grado.
Nella terza e ultima stagione, Jim verrà messo di fronte ad una prova suprema, che lo toccherà sul personale. È già successo nella prima, quando il professor Strickler aveva messo in pericolo sua madre, e, in un certo senso, nella seconda, quando Jim ha dovuto confrontarsi niente meno che con se stesso e con la propria motivazione, nel corso di un episodio, tra i più riusciti, in cui viene riportato (niente meno che da Merlino) alla scena originaria, a quel mattino, cioè, in cui pedalando verso scuola aveva trovato l'amuleto e cambiato per sempre il proprio destino.
Deciso ad essere e rimanere un cacciatore di Troll, costi quel che costi, Jim nella terza stagione dovrà vedersela con l'amata Claire, posseduta da un'entità oscura e ancestrale (Morgana).
Si annuncia, sul finire della seconda stagione, anche il ritorno di Strickler, non si sa bene da che parte della barricata, mentre non tornerà la voce di Anton Yelchin, che aveva dato cuore e fiato a Jim Lake nella versione originale delle prime due stagioni (al suo posto è subentrato l'amico Emile Hirsch): in una serie in cui ogni lutto sembra venir scongiurato e ogni personaggio avere una seconda occasione, la realtà s'impone per contrasto, con la sua irreversibilità.
La caratteristica "orizzontalità" della serie, per cui il plot principale non si risolve mai in un episodio e si dipana sull'intera stagione, assicura ancora lo spazio per grandi cambiamenti dei personaggi e per un finale emozionante. (Si tornerà a parlare del padre di Jim? Chissà...) Ma sarà una fine soltanto parziale, perché la promessa di Del Toro è quella di trasformare Arcadia in un "universo", alla maniera del Marvel Universe, di cui sarebbero già in preparazione due nuove serie.