joker 91
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sabato 20 febbraio 2016
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il solito cinema italiano un po impegnato
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Genovese firma un'altra pellicola tratta dal sociale... un film fatto di macchiette all'Italiana che vorrebbe farci capire l'Italica società ormai persa nell'inutile. Un film sociale che per certi versi ricorda Polansky ma all'Italiana.... una pellicola che si avvale di ottimi attori tra cui i sempre-positivi Giallini Mastandrea,tuttavia il film non convince... si tratta della solita commedia non troppo superficiale Italiana che vuole parlare delle generazioni di questa nazione disgraziata ormai in rovina. Una pellicola che può senza ombra di dubbio piacere ad un certo tipo di Italiano medio... affronta nel modo più banale possibile con punte di moralismo temi scottanti strappando qualche risata,Genovese bravissimo nelle inquadrature.
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Genovese firma un'altra pellicola tratta dal sociale... un film fatto di macchiette all'Italiana che vorrebbe farci capire l'Italica società ormai persa nell'inutile. Un film sociale che per certi versi ricorda Polansky ma all'Italiana.... una pellicola che si avvale di ottimi attori tra cui i sempre-positivi Giallini Mastandrea,tuttavia il film non convince... si tratta della solita commedia non troppo superficiale Italiana che vuole parlare delle generazioni di questa nazione disgraziata ormai in rovina. Una pellicola che può senza ombra di dubbio piacere ad un certo tipo di Italiano medio... affronta nel modo più banale possibile con punte di moralismo temi scottanti strappando qualche risata,Genovese bravissimo nelle inquadrature. Purtroppo se il popolo Italiano oltre a Zalone,Boldi,De Sica,Izzo riesce a premiare massimo un film come questo ho paura che per il cinema Italiano sia ormai finita... il cinema di genere rende grande un paese,ne aumenta il mercato ma evidentemente il popolo Italiano non ha l'intelligenza per vedere un film di genere nel quale gli attori vengono davvero valorizzati... L'Horror,il thriller,il Giallo,un certo tipo di cinema Melò,il cinema storico(in Italia ci sarebbe veramente tanto da fare) sono ormai scomparsi dai radar. Un buon film,attori come Giallini dovrebbero essere utilizzati in modo totalmente diverso
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[+] ottima recensione
(di garfy)
[ - ] ottima recensione
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(di mike26)
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holden60
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sabato 20 febbraio 2016
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vuoto assoluto in confezione regalo
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Genovese è in questo film più che mai in passato un assemblatore di pezzi di cinema di altri e di gag del repertorio degli attori del cast, senza alcuna originalità. Cinema brutto e senz'anima con un soggetto e una sceneggiatura imbastiti sui luoghi comuni più banali della nostra epoca. a titolo di esempio:
1 - è meglio scoprire un comune tradimento eterosessuale od uno omo, magari con annessa presa di coscienza di un nuovo orientamento?
2 - gli smartphone, i social ecc ecc hanno cambiato per sempre la nostra vita
3 - anche le persone che crediamo di conoscere nascondono segreti inconfessabili
4 - la chirurgia plastica: risorsa per persone psichicamente instabili o un modo come tanti per farci sentire meglio?
5 - gli adolescenti, i difficili rapporti con i genitori, il sesso ecc
Il soggetto è largamente copiato da "Cena tra amici", con tanto di colpo di scena che ruota intorno al tema dell'omosessualità.
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Genovese è in questo film più che mai in passato un assemblatore di pezzi di cinema di altri e di gag del repertorio degli attori del cast, senza alcuna originalità. Cinema brutto e senz'anima con un soggetto e una sceneggiatura imbastiti sui luoghi comuni più banali della nostra epoca. a titolo di esempio:
1 - è meglio scoprire un comune tradimento eterosessuale od uno omo, magari con annessa presa di coscienza di un nuovo orientamento?
2 - gli smartphone, i social ecc ecc hanno cambiato per sempre la nostra vita
3 - anche le persone che crediamo di conoscere nascondono segreti inconfessabili
4 - la chirurgia plastica: risorsa per persone psichicamente instabili o un modo come tanti per farci sentire meglio?
5 - gli adolescenti, i difficili rapporti con i genitori, il sesso ecc
Il soggetto è largamente copiato da "Cena tra amici", con tanto di colpo di scena che ruota intorno al tema dell'omosessualità.
Genovese taglia e incolla e non mette assolutamente niente di suo, il film brilla più che mai di luccicante superficialità. Una scorciatoia per fare soldi, senza alcuna qualità, che non fa bene al cinema italiano e che impoverisce l’animo dello spettatore, cullandolo in un compiacimento acritico per la battuta ad effetto, totalmente privo di reale emozione e autenticità. Vuoto assoluto in confezione regalo.
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aratos
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lunedì 21 marzo 2016
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consigliato a tutti
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Ci sono parecchi motivi per cui varrebbe la pena vedere questo film.
In primis, è un valido film italiano, e lo è qualitativamente e oggettivamente, ben diretto, con attori capaci e, nella sua semplicità, non presenta lacune.
In secondo luogo è un film meravigliosamente (e pericolosamente) attuale e reale. Dopo averlo visto, migliaia di coppie si guarderanno per un momento negli occhi e balzerà a entrambi in mente la domanda "e se anche io dessi il mio smartphone in mano al mio partner?".
Un film breve, schietto, diretto ed esaudiente. In quell'ora e mezzo affronta parecchi temi delicati e lo fa in grande stile, senza far sembrare la cosa forzata o illogica.. Perché si, in ciascuna coppia tra quelle coppie sedute sulle poltrone del cinema può riconoscersi almeno uno dei tanti segreti che si smascherano in questo film.
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Ci sono parecchi motivi per cui varrebbe la pena vedere questo film.
In primis, è un valido film italiano, e lo è qualitativamente e oggettivamente, ben diretto, con attori capaci e, nella sua semplicità, non presenta lacune.
In secondo luogo è un film meravigliosamente (e pericolosamente) attuale e reale. Dopo averlo visto, migliaia di coppie si guarderanno per un momento negli occhi e balzerà a entrambi in mente la domanda "e se anche io dessi il mio smartphone in mano al mio partner?".
Un film breve, schietto, diretto ed esaudiente. In quell'ora e mezzo affronta parecchi temi delicati e lo fa in grande stile, senza far sembrare la cosa forzata o illogica.. Perché si, in ciascuna coppia tra quelle coppie sedute sulle poltrone del cinema può riconoscersi almeno uno dei tanti segreti che si smascherano in questo film. E qui si giunge alla pesantissima e crudele morale: vale veramente la pena scoprire tutte le carte nella coppia?
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red screen
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martedì 19 aprile 2016
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ottima sceneggiatura
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Era da tempo che volevo vedere questo film e non posso che essere felice di esserci finalmente riuscito. Una commedia basata su di una valida e solida sceneggiatura... cosa rara di questi tempi sopratutto perché Italiana. Complimenti quindi agli autori che sono riusciti a creare, riuscendo nella difficle impresa di far ridere il pubblico in molte occasioni, a darci un profondo spaccato dei protagonisti.
Bravi gli attori e sopratutto Valerio Mastrandea che è riuscito a rendere credibile il personaggio di Lele quando l'atmosfera, inizialmente scherzosa, vira sul pesante quando entra prepotentemente il tema dell'omosessualità (vera o presunta).
Originale e ben azzeccata la scelta di come far finire la storia.
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Era da tempo che volevo vedere questo film e non posso che essere felice di esserci finalmente riuscito. Una commedia basata su di una valida e solida sceneggiatura... cosa rara di questi tempi sopratutto perché Italiana. Complimenti quindi agli autori che sono riusciti a creare, riuscendo nella difficle impresa di far ridere il pubblico in molte occasioni, a darci un profondo spaccato dei protagonisti.
Bravi gli attori e sopratutto Valerio Mastrandea che è riuscito a rendere credibile il personaggio di Lele quando l'atmosfera, inizialmente scherzosa, vira sul pesante quando entra prepotentemente il tema dell'omosessualità (vera o presunta).
Originale e ben azzeccata la scelta di come far finire la storia.
Non posso che consigliare questo film (e visto che ci sono consiglio anche "Smetto Quando Voglio")
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fabio_66
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mercoledì 20 aprile 2016
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sfida difficile ed ampiamente vinta
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Il modello "Le prenom" cioè amici chiusi in una stanza che si scannano è sempre una difficile sfida. difficile perchè servono una grande sceneggiatura e bravissimi attori, poichè il dialogo e le sfumature dei toni sono essenziali. un paluso anche al regista poichè nel mix riesce a mantenere il ritmo dal primo all'ultimo minuto. Un plauso al soggetto che su uno strumento banale come il cellulare ha costruito una filosofia su cosa è bene sapere e cosa è bene non sapere. tutto giro come un orologio ben congegnato; i ruoli sono ben disegnati, gli attori bravissimi nessun escluso, armoniosi fra loro quasi che recitino a soggetto.
Certo una volta uscito, indubbiamente soddisfatto e pensando se è un ottimo film o un capolavoro, ho ripensato a "Le prenom".
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Il modello "Le prenom" cioè amici chiusi in una stanza che si scannano è sempre una difficile sfida. difficile perchè servono una grande sceneggiatura e bravissimi attori, poichè il dialogo e le sfumature dei toni sono essenziali. un paluso anche al regista poichè nel mix riesce a mantenere il ritmo dal primo all'ultimo minuto. Un plauso al soggetto che su uno strumento banale come il cellulare ha costruito una filosofia su cosa è bene sapere e cosa è bene non sapere. tutto giro come un orologio ben congegnato; i ruoli sono ben disegnati, gli attori bravissimi nessun escluso, armoniosi fra loro quasi che recitino a soggetto.
Certo una volta uscito, indubbiamente soddisfatto e pensando se è un ottimo film o un capolavoro, ho ripensato a "Le prenom"... e no... mi dispiace... "Le Prenom" è un capolavoro, questo no... solo un gran bel film e non è poco.
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francesca romana cerri
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lunedì 4 luglio 2016
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buono spunto ma tutto da rifare
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Lo spunto è buono e anche il ritmo, l'idea moderna attualissima di mostrare la vita parallela che si svolge tra le persone e che coinvolge altri dentro un cellulare non può non tenere inchiodati gli spettatori. Il cast è ben diretto, tuttavia lo spessore nella sceneggiatura è fragile, i casi che si aprono non hanno una profondità dovuta, non c'è legame profondo tra le situazioni psicosociali dei protagonisti e le loro scelte di vita occulte e manifeste, non c'è un analisi a più strati della società italiana , è tutto troppo semplice, la realtà è più complessa e il film la complessità non la coglie, accenna, accenna come ormai i film di oggi. Anche il finale non può ribaltarsi solo con una battuta" perchè non hai accettato di giocare?"; per fare un ribaltone di quel tipo mi devi creare delle premesse robuste, mi dispiace , non si scrive così.
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Lo spunto è buono e anche il ritmo, l'idea moderna attualissima di mostrare la vita parallela che si svolge tra le persone e che coinvolge altri dentro un cellulare non può non tenere inchiodati gli spettatori. Il cast è ben diretto, tuttavia lo spessore nella sceneggiatura è fragile, i casi che si aprono non hanno una profondità dovuta, non c'è legame profondo tra le situazioni psicosociali dei protagonisti e le loro scelte di vita occulte e manifeste, non c'è un analisi a più strati della società italiana , è tutto troppo semplice, la realtà è più complessa e il film la complessità non la coglie, accenna, accenna come ormai i film di oggi. Anche il finale non può ribaltarsi solo con una battuta" perchè non hai accettato di giocare?"; per fare un ribaltone di quel tipo mi devi creare delle premesse robuste, mi dispiace , non si scrive così. Inoltre non è credibile che propone il gioco la padrona di casa che ha più segreti tutti, scusate, ma ogni azione va giustificata profondamente nelle sceneggiature, non si può scrivere così lo ripeto. La recitazione tuttosomato regge per quello che poteva.Buona la fotografia.
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sally1994
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mercoledì 24 agosto 2016
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film che fa rifelttere
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Me lo ero perso al cinema, ed allora ho deciso di comprarlo in dvd. Che dire, un film bellissimo, modernissimo, che riflette i tempi che viviamo e che mi ha lasciato decisamente soddisfatta. Cosa succederebbe se potessimo leggere i segreti che stanno sul cellulare altrui? E quali segreti nascondiamo noi stessi? La sceneggiatura (ma tutto funziona: regia, attori, montaggio...) è davvero impeccabile. Forse, se posso muovere un piccolo difetto, alla fine tutto sembra esagerato (non posso raccontare, ma gli altarini che vengono fuori sono davvero tanti, troppi e a volte grotteschi). Però forse ci sono una serie di esagerazioni che servono per far riflettere maggiormente lo spettatore.
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Me lo ero perso al cinema, ed allora ho deciso di comprarlo in dvd. Che dire, un film bellissimo, modernissimo, che riflette i tempi che viviamo e che mi ha lasciato decisamente soddisfatta. Cosa succederebbe se potessimo leggere i segreti che stanno sul cellulare altrui? E quali segreti nascondiamo noi stessi? La sceneggiatura (ma tutto funziona: regia, attori, montaggio...) è davvero impeccabile. Forse, se posso muovere un piccolo difetto, alla fine tutto sembra esagerato (non posso raccontare, ma gli altarini che vengono fuori sono davvero tanti, troppi e a volte grotteschi). Però forse ci sono una serie di esagerazioni che servono per far riflettere maggiormente lo spettatore. Gli attori, davvero tutti bravi: ma forse i migliori sono Mastandrea - Battiston, già ammirati nella deliziosa commedia "Non pensarci". Uno scambio di ruoli tra i due (l'uno diventa l'altro proprio per via dello scambio di cellulari) che all'inizio fa ridere, poi lascerà l'amaro in bocca. Comunque bravissimi davvero tutti (la Rohrwacher una certezza). Assolutamente consigliato.
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mario nitti
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sabato 13 febbraio 2016
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ma commedia davvero no
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Bel film. Sette amici, tre coppie e un single, si trovano a cena e una delle mogli lancia una sfida; ognuno deve mettere il suo telefonino sul tavolo, rispondere in viva voce alle chiamate e leggere pubblicamente messaggi e email che arrivano durante la serata. Tanto si conoscono da una vita: cosa potrebbe mai succedere? Il film è assolutamente attuale, è recitato molto bene e i dialoghi hanno un ritmo talvolta strepitoso, ma non è una commedia. E’ vero, durante il primo tempo si ride parecchio, ma Wikipedia dice: “il film commedia è un genere di film che pone l'accento sull'umorimo. I film di questo genere solitamente hanno un lieto fine (o happy end)”.
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Bel film. Sette amici, tre coppie e un single, si trovano a cena e una delle mogli lancia una sfida; ognuno deve mettere il suo telefonino sul tavolo, rispondere in viva voce alle chiamate e leggere pubblicamente messaggi e email che arrivano durante la serata. Tanto si conoscono da una vita: cosa potrebbe mai succedere? Il film è assolutamente attuale, è recitato molto bene e i dialoghi hanno un ritmo talvolta strepitoso, ma non è una commedia. E’ vero, durante il primo tempo si ride parecchio, ma Wikipedia dice: “il film commedia è un genere di film che pone l'accento sull'umorimo. I film di questo genere solitamente hanno un lieto fine (o happy end)”. No, commedia no: se uno avesse un dubbio alla fine, uscendo dalla sala ripensi all’ultima inquadratura, ricordando che, come quasi sempre accade, lì c’è il riassunto di tutto quello che ha visto.
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[+] perplessità
(di vapor)
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[+] e no
(di sgorgy r)
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pintaz
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lunedì 22 febbraio 2016
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siamo tutti permeabili!
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Sette amici di lunga data intorno al tavolo per la consueta cena di ritrovo. Serata assolutamente traumatica e dirompente. Cambia (occhio al finale...) forse, per sempre, le loro vite. Un chirurgo (Marco Giallini) estetico "tre al prezzo di due" con la moglie psicanalista di famiglia snob (Kasia Smutniak); una coppia innamoratissima sposata da poco (Edoardo Leo e Alba Rohrwacher); un’altra profondamente scoppiata anche per i sensi di colpa per un avvenimento del passato (Valerio Mastandrea e Anna Foglietta); e infine Giuseppe Battiston invitato anche per presentare la sua nuova fidanzata rimasta a casa, invece, poiché malata.
Tutti con più di uno scheletro nell'armadio affidato - come dice Eva, proponendo il gioco- alla scatola nera del cellulare.
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Sette amici di lunga data intorno al tavolo per la consueta cena di ritrovo. Serata assolutamente traumatica e dirompente. Cambia (occhio al finale...) forse, per sempre, le loro vite. Un chirurgo (Marco Giallini) estetico "tre al prezzo di due" con la moglie psicanalista di famiglia snob (Kasia Smutniak); una coppia innamoratissima sposata da poco (Edoardo Leo e Alba Rohrwacher); un’altra profondamente scoppiata anche per i sensi di colpa per un avvenimento del passato (Valerio Mastandrea e Anna Foglietta); e infine Giuseppe Battiston invitato anche per presentare la sua nuova fidanzata rimasta a casa, invece, poiché malata.
Tutti con più di uno scheletro nell'armadio affidato - come dice Eva, proponendo il gioco- alla scatola nera del cellulare.
Un grande film italiano!
L'ennesimo successo, e non solo di botteghino, che dimostra come negli ultimi anni, aldilà delle statuette più o meno importanti portate a casa, il nostro sia sempre un cinema di riflessione, denuncia e commedia che ci riconosce tutto il mondo.
Le battute, non solo fine a sè stesse, sono molteplici e ci lasciano intuire come lo scenario umano sia controverso nascondendo o, meglio ancora, mettendo sotto il tappeto la polvere della menzogna.
Il film di Genovese mi ha ricordato "I Sette Samurai" perchè sembra che ognuno dei protagonisti (guarda caso proprio sette...) abbia una propria storia, una intimità che porta avanti come una battaglia solo e soltanto per lo scontro finale.
Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Cosa accadrebbe se il cellulare si mettesse a urlare ogni piccolo segreto? Perfetti sconosciuti è un film dove menzogna e verità, giusto e sbagliato, corretto o scorretto possono essere solo dei confini tra vite segrete, raccontando solo la facciata e non l'intromissione.
Grandissimi i protagonisti, nessuno escluso. A mio modesto avviso Giallini per il rapporto padre-figlia e anche solo lo sguardo di Battiston nel momento dell'epilogo valgono il prezzo del biglietto.
Il messaggggio? Morale o etica? La Morale è l’insieme dei principi generali che guidano il nostro comportamento e le nostre relazioni; l’Etica è la pratica, la modalità della loro applicazione. Quindi la foto nel terrazzo di tutto il gruppo non a caso, mentre avviene l'eclissi di luna, ci può spiegare e lasciare con una domanda. Ma le lune sono una o due?
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vipera gentile
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giovedì 25 febbraio 2016
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una cena particolare
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Un cast d’eccezione per questo film di Genovese: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Sonia Smutniak e Valerio Mastandrea. Particolarmente brillanti gli attori, più appannate le interpreti. Quattro coppie si riuniscono per la cena e qualcuno propone di mettere sul tavolo i rispettivi cellulari; così tutti possono vedere i messaggi che arrivano o rispondere in viva voce a chiunque telefoni. L’obiettivo è dimostrare che non hanno segreti. Naturalmente, viene fuori di tutto di più. Arguta l’osservazione di uno dei commensali che dice che il cellulare è la nostra scatola nera. Per fortuna, il regista non ha voluto seguire la nuova moda di rappresentare una piece teatrale; è proprio un film, svelto e dinamico anche se si svolge in un appartamento.
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Un cast d’eccezione per questo film di Genovese: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Sonia Smutniak e Valerio Mastandrea. Particolarmente brillanti gli attori, più appannate le interpreti. Quattro coppie si riuniscono per la cena e qualcuno propone di mettere sul tavolo i rispettivi cellulari; così tutti possono vedere i messaggi che arrivano o rispondere in viva voce a chiunque telefoni. L’obiettivo è dimostrare che non hanno segreti. Naturalmente, viene fuori di tutto di più. Arguta l’osservazione di uno dei commensali che dice che il cellulare è la nostra scatola nera. Per fortuna, il regista non ha voluto seguire la nuova moda di rappresentare una piece teatrale; è proprio un film, svelto e dinamico anche se si svolge in un appartamento. Molto divertente. Da vedere.
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[+] fatti un bagno nella vecchia commedia all'italiana
(di garfy)
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