Il regista Paolo Genovese con gli altri sceneggiatori \ Filippo Bologna, Paola Mammini, Paolo Costella e Rolando Ravello / hanno dato vita ad una scrittura intrigante ed avvincente oltre che appassionante; per i contenuti proposti ed il modo. Un lavoro del genere, come tanti altri, non nasce all’improvviso. Ma, è frutto di una ricerca più o meno lunga, associata all’azione. Quindi, ricerca-azione. E, sicuramente, lo strumento utilizzato per proporre l’/gli argomento/i trattati non sono inseriti in un ambiente, come dire “neutro” e compagnia bella. Nel senso che, il cinema e questo film possono produrre o no, “cambiamenti” in base alle riflessioni che esso stimola. I temi trattati, devono essere captati non solo nel loro valore informativo, ma anche come “situazione lampo” per un avvio di discussione sul “cosa ne pensi se…?” Quindi, la ricerca-azione si tramuta in riflessione-discussione-rielaborazione. E, scusate, se è poco.
Di Paolo Genovese, dei suoi lavori, dei suoi premi e compagnia bella si conosce tanto; chi desidera, può approfondire. Ma di questi “sconosciuti”, per giunta “perfetti” cosa si sa? Si sa che, sono un gruppo di “amici” forse, che si riuniscono, in casa di uno di loro, del dott. Rocco \ Marco Giallini / chirurgo plastico, (non figlio di medici) e sposato con la dott.ssa Eva \ Kasia Smutniak / figlia di medici (questo è un particolare interessante, da non sottovalutare, mi par di capire e suggerire). I due, hanno una figliola 17enne che quando ha da “comunicare” con i genitori, lo fa solo con uno dei due. Banale? Forse, ma non tanto.
La seconda coppia presente alla incredibile cena, è formata da Bianca e Cosimo \ Alba Rohrwacher (futuro premio Oscar) – Edoardo Leo /. Una veterinaria preparata, innamorata del proprio lavoro e del marito. La sua concezione lineare del tempo, è rappresentata da un freccia che corre impetuosamente verso il futuro ed un futuro sereno (importantissimo, è appena sposata). Il marito Cosimo, attualmente tassista, “probabilmente” in un prossimo futuro coglierà l’occasione per un “salto di qualità”. Le idee, nella sua mente, si muovono veloci come gli atomi. Quando ha conosciuto Bianca, (che proprio non ne voleva sapere di altre storie, matrimonio e compagnia bella) il salto, quello di qualità ha pensato di farlo per d’avvero. Ma poi?
La terza coppia, è formata da Lele e da Carlotta \ Valerio Mastrandrea e Anna Foglietta /. Funzionario lui, casalinga a tempo pieno lei. Probabilmente il loro è un matrimonio come dire, “part-time”, (interessantissima coppia).
Beppe, è l’unico presente alla cena da single, ma perché? Perché la nuova fidanzata che in questo contesto sarebbe stata presentata agli amici, è a letto con la febbre. Dimenticavo, Beppe è un docente di ginnastica e “per motivi a non tutti noti” è alla ricerca di un nuovo lavoro.
Ognuno di questi personaggi, attraverso il gioco (si fa’ per dire) in cui è coinvolto, tirerà fuori da se stesso un segreto importante, un “non detto” ma anche, la consapevolezza che pur conoscendosi da tempo, si ritroveranno ad essere dei “perfetti sconosciuti”.
Ricordate “Il cilindro” di Eduardo de Filippo? In via dei Cristallini, a Napoli, dove la commedia è ambientata , Agostino Muscariello \ Eduardo De Filippo / presenta un personaggio, Agostino, appunto, come una sorta di “maschera pirandelliana”. Ma perché? Perché Agostino vuole difendersi da qualche cosa o vuole “essere qualche cosa?” AGOSTINO: Non si parte dal cappello a cilindro, ci si arriva. [...] Prima di tutto, la potenza di questo cappello la potranno capire solamente gli uomini istruiti. Gli analfabeti lo troveranno esagerato per la loro condizione, e non si permetteranno mai, non dico di portarlo abitualmente, ma neppure di metterselo in testa per un solo momento. [...] Insomma, caro Rodolfo questo è un cappello eterno e miracoloso. E ogni famiglia bisognosa ne dovrebbe tenere uno, sempre pronto, appeso alla cappelliera. Io me lo tengo geloso, e lo porto sempre in testa, perché mi ha salvato in diverse occasioni.
Ed oggi, cosa può sostituire il cappello eterno e miracoloso? A voi la risposta. Alcune cose sono certe: - il rapporto di coppia è sempre più difficile da gestire. Si litiga, si urla, l’incomprensione è a “portata di mano”. Ed allora, c’è un analfabetismo emotivo-relazionale? Si educa alla buona comunicazione? Costruire una relazione non è cosa facile, nessuno è maestro in questo. Qual è la funzione sociale del matrimonio, oggi? Le domande sono tante, tantissime ed altrettanto le risposte degli studiosi. Vedi letteratura sul tema (miliardi di pagine). Ma cosa centra il cappello a cilindro. C’entra perché come per magia ne escono fuori uno dietro l’altro, quelli che nel 1965 non esistevano.
I cellulari.
I cellulari con i loro contenuti che nascondono, come in un cappello magico, tantissime cose belle, buone, brutte, dolci, raccapriccianti, affascinanti, ammalianti, rimbombanti, amare e compagnia bella. E…
e vengono messi lì sul tavolo; dove insieme alle portate per la cena dove ognuno può esprimere il - mi piace o no- del piatto servito e nessuno ne fa un dramma; diversa cosa avviene se… nel mentre gusto un vinello bianco arriva un SMS. Allora le cose cambiano, diventano serie. Gli animi, gli umori diventati ormai veementi, fanno i conti con realtà fino ad allora “perfettamente sconosciute” ed il tutto, giusto il tempo di un’eclissi. Giusto il tempo di vedere, affacciati ad un balcone, come un cono d’ombra nasconda tantissime fragilità.
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