Titolo originale | Layla M. |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Paesi Bassi, Belgio, Germania, Giordania |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Mijke De Jong |
Attori | Ilias Addab, Nora El Koussour, Hassan Akkouch, Yasemin Cetinkaya, Husam Chadat Karl Ferlin, Sachli Gholamalizad, Mohammed Azaay, Steef Cuijpers, Zouhair Ait Aadi, Miraj de Groof, Kerem Demirci, Juju Habip, Suhaib Nashwan, Batouz Nassaj, Granit Nici, Ayisha Siddiqi, Sajid Siddiqui, Johan Siefken, Bilal Wahib. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 settembre 2017
Layla, 18enne olandese con radici marocchine, si unisce ad un gruppo di mussulmani radicali. Incontra qui un mondo che inizialmente alimenta ed incoraggia le sue idee ma che la porterà a dover affrontare una decisione impossibile.
CONSIGLIATO N.D.
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Layla è una ragazza di 18 anni nata e cresciuta ad Amsterdam. E' intelligente, sveglia, determinata - e con origini marocchine. Nei giorni della costante minaccia terroristica, si ritrova ad essere testimone e a dover combattere con sempre più pesanti pregiudizi verso le ragazze che indossano il velo e i ragazzi con folte barbe. Più la frustrazione cresce, più la sua fede si intensifica. E' così che Layla si unisce ad un gruppo di Musulmani radicali che combattono per la pratica dell'Islam: Layla posta online video che mostrano gli orrori che si verificano in Siria e a Gaza e crea volantini politici, flirta con il carismatico Abdel. Quando viene arrestata insieme al suo pacifico fratello, Layla, sentendosi ferita ed isolata nella sua rabbia, rimane con una sola opzione: lasciare casa. Sceglie, quindi, il matrimonio con Abdel. Dopo il matrimonio, Layla ed Abdel vagano insieme per il Paese portando aventi '"attività missionarie" e raccolgliendo fondi per la propria causa. Ma, coinvolti in una sparatoria tra un gruppo di giovani jihadisti e la polizia belga, dovranno scappare in Medio Oriente. Layla incontra qui un mondo che inizialmente alimenta ed incoraggia le sue idee ma che presto la porterà a dover affrontare una decisione impossibile.
Layla M. riflette con una disarmante e a tratti sconcertante verosimiglianza e autenticità la realtà di giovani attratti dall'islam radicale che finiscono senza nemmeno accorgersene in quella macchina tritacarne che li consuma, li cambia profondamente e alla fine li svuota della loro identità sociale, culturale e nazionale tanto da emarginarli del tutto e renderli quasi [...] Vai alla recensione »