Titolo internazionale | An Almost Perfect Country |
Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Massimo Gaudioso |
Attori | Fabio Volo, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Miriam Leone Francesco De Vito, Gea Martire, Antonio Petrocelli, Maria Paiato, Franca Abategiovanni, Antonio Centola, Giuseppe Centola, Rosaria D'Urso, Loretta De Falco, Silvia Degrandi, Sharon Garaguso, Mario Ierace, Giovanni Lacava, Giorgio Lorusso, Mimma Lovoi, Canio Macchia, Davide Paganini, Mario Valenzano, Vittorio Volini, Giuseppe Zarillo, Alessandro Zenti. |
Uscita | giovedì 24 marzo 2016 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,32 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 27 giugno 2017
Una commedia tratta dal film La grande seduzione di Jean-Francois Pouliot del 2003. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Un paese quasi perfetto ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,5 milioni di euro e 590 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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"Una volta c'era il lavoro", recita la voce fuori campo di Silvio Orlando nell'incipit di Un paese quasi perfetto, e basta invertire l'ordine delle parole per capire che quella che si racconterà è una favola che, per una volta, non vede protagonista un re o una principessa, ma l'assenza di impiego che ha umiliato e desertificato un'intera nazione: quel Paese imperfetto in cui (soprav)viviamo.
Massimo Gaudioso, lo sceneggiatore di Matteo Garrone (ma anche di Gianni Di Gregorio, Daniele Vicari, Daniele Ciprì e Carlo Verdone, per citare solo qualche nome), torna dietro la cinepresa dopo Il caricatore e La vita è una sola per raccontare la storia di tre amici che vivono a Pietramezzana, paesino di fantasia nelle Dolomiti lucane di cui cercano di risollevare le sorti.
Domenico, Nicola e Michele non si rassegnano alla cassa integrazione e cercano di restituire dignità a quello che un tempo era un laborioso centro minerario. L'occasione sembra essere l'apertura di una nuova fabbrica, ma oltre al reperimento di una cifra consistente da parte della banca locale diretta da Nicola si richiede la presenza di un medico in loco, figura che a Pietramezzana manca da tempo. Per fortuna passa di lì Gianluca Terragni, un chirurgo plastico del Nord che deve scontare un'infrazione: quale punizione migliore che costringerlo a praticare in paese per un mese, potendo così mostrare la sua presenza agli investitori della fabbrica?
Un paese quasi perfetto è il remake italiano di un film francocanadese del 2003, La grande seduzione, ma è soprattutto il tentativo di bissare il successo di un altro remake, quel Benvenuti al Sud sceneggiato dallo stesso Gaudioso. E se è vero che Gaudioso ha una grande abilità nell'adattare alla realtà italiana storie che provengono da altri paesi, non è altrettanto abile nel rendere i suoi personaggi riconoscibili nel contesto dell'Italia contemporanea. È certamente intenzionale la scelta di una cifra retrò e del tono favolistico di cui sopra, ma anche nelle caratterizzazioni più stilizzate ci deve essere un riscontro di verità, un sottotesto autentico che qui manca, e che invece sarebbe necessario parlando di crisi economica e di problemi reali come la perdita del lavoro e l'abbandono dei paesi da parte dei neodisoccupati.
Paradossalmente il problema sta prima di tutto nella scrittura e si riflette poi nella recitazione che diventa forzata ed eccessiva. Fanno eccezione Fabio Volo, sempre fedele a se stesso, e Carlo Buccirosso, sempre in grado di gestire bene il suo spazio filmico, anche perché il suo è l'unico ruolo davvero originale della storia, ovvero il bancario con una coscienza che rifiuta di essere considerato alla stregua di un Bancomat e crede ancora che le banche abbiano una mission diversa da quella di arricchirsi: quella di investire nei propri clienti, restituendo loro la fiducia in se stessi, oltre che la speranza in un futuro migliore. Gli altri personaggi, a cominciare dal medico milanese prima cinico arricchito e improvvisamente, senza il beneficio di una motivazione credibile o di un vero arco narrativo, ingenuo amante della vita campestre, fino alla bella di Pietramezzana di cui non si spiega mai il muso lungo, si comportano come se non avessero consapevolezza di sé. Del resto la sceneggiatura si esprime come se non avesse fiducia nell'intelligenza del pubblico: basti pensare alla sottotrama in cui Gianluca e il resto del paese cadono dalle nuvole scoprendo un tradimento che gli spettatori hanno già intuito molto prima. Più che di un ritorno all'ingenuità del cinema italiano anni '50, cui palesemente Gaudioso si ispira, Un paese quasi perfetto sembra dunque un modo pragmatico di capitalizzare su un format che ha avuto successo nel passato recente.
UN PAESE QUASI PERFETTO disponibile in DVD o BluRay |
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In anteprima la recensione di:"Un paese quasi perfetto", la commedia realizzata da Massimo Gaudioso, firma di numerose sceneggiature di film italiani, da "Gomorra" a "Tale of Tales"(il racconto dei racconti) di Matteo Garrone. La pellicola, remake di un film franco-canadese "La grande seduzione" e del più famoso "Doc Hollywood" in cui brillava la stella di Michael J.
Il film racconta la storia di tre amici che vivono a Pietramezzana, un paesino di fantasia della Basilicata di cui cercano di risollevare le sorti. Essi non si rassegnano alla cassa integrazione e cercano di restituire vigore e attrattiva a quello che un tempo era un laborioso centro minerario. L’occasione sembra essere l’apertura di una nuova fabbrica, ma per realizzare tale progetto si necessita [...] Vai alla recensione »
Commedia dal tono favolistico ambientata in un ipotetico paesino dele Dolomiti Lucane che per decenni ha visto gli abitanti lavorare nelle miniere, ma dopo la chiusura di queste, il paesino è caduto nell'anonimato rimanendo con poco più di 130 persone. Alcune di queste proveranno a tirar su il proprio Comune attraverso situazioni poco credibili, ma si sa, nella commedia tutto è [...] Vai alla recensione »
Silvio Orlando riesce ad avere una coerenza nella scelta dei ruoli da recitare che occorre riconoscergli. In un’intervista pubblicata qualche anno fa disse che lui era di sinistra perché aveva impiegato molto tempo a capire che fosse quella la scelta giusta. E di non avere il tempo per mettere in discussione quella vecchia convinzione. Ma Orlando non è mai pesante, perché [...] Vai alla recensione »
Chi abita nelle grandi città non conosce la realtà dei piccolissimi centri montani del sud e fatica a credere che, nonostante i poderosi finanziamenti europe,i la maggior parte di essi sia destinata al completo spopolamento e all'oblio. I finanziamenti sono serviti solo a dare temporaneo lavoro a qualche ingegnere, a tecnici o geologi, a finanziare gli agriturismi destinati a chiudere [...] Vai alla recensione »
immaginiamo, in una favola, che un professionista d'oggi, complice la grande delusione (amore e amicizia), si lasci ammaliare da un piccolo mondo antico (Fogazzaro non c'entra) e lasci la città per quella specie di focolare sociale fra le montagne. Immaginiamo che quella famiglia di 120 persone, su cui si è abbattuta la disoccupazione, pur di non cambiare vita rinunci al lavoro [...] Vai alla recensione »
UN PAESE QUASI PERFETTO non mostra molto di più di quello che già ci ha raccontato il trailer, che ci priva pure del gusto delle gag, già tutte spiattellate nella promozione. Il film di Massimo Gaudioso, già sceneggiatore per importanti registi, rimastica il tema di “Benvenuti al Sud” portando un chirurgo estetico di città nel paesino dei monti lucani [...] Vai alla recensione »
"Un Paese Quasi Perfetto" è Pietramezzana un piccolo paese di fantasia nelle Dolomiti della Lucania che deve apparire come tale agli occhi del nuovo medico generico (Fabio Volo) trasferitovi. In realtà è un paese piccolo che sta soffrendo, come anche tante altre città italiane, la forte e seria crisi economica determinante la chiusura di svariate attività [...] Vai alla recensione »
Un film piacevole, un umorismo garbato, una rappresentazione di una realtà molto più vera di quanto potrebbe sembrare e rintracciabile in modo similare in tante piccole realtà disperse nel territorio italiano. Forse molti critici cinematografici dovrebbero uscire dal loro piccolo " circolo borghese" che non gli consente di vedere le mille bellissime sfaccettature della nostra Italia che non è fatta [...] Vai alla recensione »
Dico che si puo’ vedere perche’ non penso che l’intenzione del regista fosse quella di commuovere il pubblico dinanzi il dramma della perdita del lavoro o la malinconia dello spopolamento dei piccoli borghi, io credo che questo film abbia voluto (anche tramite pecche di sceneggiatura e inverosimili personaggi) fare un omaggio all’Italia che fu.
Film divertente ,con assoluto mattatore Silvio Orlando coadiuvato da barvi caratteristi Buccirosso(il più bravo),Paone,Petrocelli e da un Fabio Volo convicente,Ma ripeto il fulcro è l'ispirato Silvio Orlando che conferma ancora la sua caratura di ottimo attore. Garbata e divertente senza andare oltre con le pretese ma una convincente commedia.
ottimo film , interessante , intelligente . poetico , divertente , raffinato film se fossero tutte così le commedie italiane il nostro cinema avrebbe più credito anche all'estero .
Chi si aspetta la realtà in questo film la troverà abbracciata alla poesie e ai buoni sentimenti. Delusa di primo acchito dalla citazione di "Benvenuti al sud", mi sono ricreduta nel corso della proiezione. Ironico e amaro, scatena rabbia e aperti sorrisi. Senza giungere alle vette del pluripremiato "La vita è bella", la garbata leggerezza con cui affronta il dramma sociale della perdita del lavoro [...] Vai alla recensione »
un film delicato , raffinato , attuale , divertente e intelligente lo andro' a rivedere lo stra consiglio a tutti ci fossero tutti i mesi un film cosi' !
molto semplice e lineare, questo film mi ha fatto ridere e divertito, non è da poco riuscirci in epoca di Checchizaloneomologati, grazie alla sceneggiatura e all'interpretazione di attori bravi e magari poco noti: Maria Polato, Nando Paone,Gea Martire, Carlo Buccirosso e tutti i comprimari, compresi lo stranito Celestino.Bravissimo Orlando, e apprezzabili Volo ( tenero protagonista) e Leone( incisiva [...] Vai alla recensione »
Carina commedia non volgare...divertente dove Orlando assoluto mattatore coadiuvato da Volo,Paone,Petrocelli ma con una nota di merito a Buccirosso molto bravo,lui e Silvio Orlando sono i catalizzatori di questa divertente commedia...il loro apporto è la base dove si muove la storia.Da vedere 2 scene divertenti l'inizio con funicolare la faccia di Silvio Orlando è fantastica [...] Vai alla recensione »
Un film che oltre alla storia sa anche raccontare e mostrare alcune bellezze italiane. Trama simpatica e bella che sa trasportare lo spettatore all'interno della storia.
IL TONO FAVOLISTICO NON RISPECCHIA IL CONTESTO DELL'ITALIA DELLA CRISI.?Ma non é mica un comizio.... É un film... Popolare ben sostenuto e rispecchia benissimo il favoloso semplice costume popolare dei nostri paesi. Grazie
Simpatica commedia sul tema, abbastanza attuale, dei piccoli paesi rurali che si stanno spopolando. Ambientato nello splendido Castel Mezzano, in piena Basilicata e noto per il famoso "Volo dell'Angelo", la pellicola risulta divertente e piacevolmente favolistica. Non mi sembra la copia di Benvenuti al Sud, ma un prodotto diverso più surreale e meno comico.
Vorrei iniziare facendo notare che questo film è la trasposizione in Italia con attori italiani del film francese "un village presque parfait" del 2015. Il pacchetto è simpatico ma purtroppo tutta la storia è troppo inverosimile e campata in aria. Il film francese suonava più fresco rispetto al nostro ma forse proprio perché la storia si avvicina maggiormente al modo di vita dei transalpini...
Lo dicono che è ispirato a "la grande seduzione" film canadese di qualche anno fa?
non ho ancora visto il film, ma mi infastidisce molto che i registi italiani non abbiano più fantasia per creare qualcosa di nuovo, copiando film più o meno datati e riproponendoli in versione "italiana". il film "originario", in questo caso, è La Grande Seduzione, delizioso film canadese del 2003, con la rgia di Jean-François Pouliot. chi ha fatto la recesione, avrebbe dovuto fare riferimento a [...] Vai alla recensione »
Commedia leggera, clone del più divertente “The grand seduction” presentato al Torino Film Festival nel 2013, a sua volta remake del film canadese del 2003, La grande seduzione.
Un filmetto sciapo, dove i personaggi sono sempre sopra le righe e poco credibili. Un brutto adattamento del film originale, che brillava per verità. Fabio Volo e Silvio Orlando a tratti imbarazzanti, recitazione da soap opera sud-americana. Peccato.
Borgo lucano, Pietramezzana rischia di scomparire. La miniera ha chiuso e i pochi abitanti campano di cassa integrazione. Si prospetta la possibilità di aprirci una fabbrica; ma è d'obbligo la presenza in loco di un dottore. Che sarà Gianluca Terragni, chirurgo estetico milanese amante del sushi e del cricket in trasferta temporanea. Così almeno pensa lui, mentre il sindaco Domenico Bonocore cospira [...] Vai alla recensione »
Il paesino di Pietramezzana è in crisi. Non c'è lavoro (la miniera ha chiuso), popolazione (solo 120 abitanti) e futuro. Se arrivasse un nuovo medico tutto cambierebbe. Come convincerlo? Magari facendogli credere, con l'inganno, che Pietramezzana sia il top. Esordio alla regia solista (aveva diretto due pellicole a sei mani) per Gaudioso, due volte David alla sceneggiatura (Gomorra e L'imbalsamatore). [...] Vai alla recensione »
Di (quasi) perfetto c'è solo il titolo. Sono rimasti in pochi, dopo la chiusura della miniera, nel paesello tra i monti della Basilicata. Per aprire la fabbrica della salvezza occorre un medico. Come il chirurgo estetico milanese Gianluca. Ora bisogna convincerlo a fermarsi. Una commedia di impressionante gracilità e di limitatissimo umorismo, aggrappata all'ideuzza inziale.