parieaa
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mercoledì 30 aprile 2014
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un po' deludente
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Rispetto al film precedente, in questo c'è sicuramente più azione, ma il fatto è che forse ce ne è addirittura troppa...e nemmeno molto avvincente, perfino lo scontro finale con Electro (che però ha una strana colonna sonora che mi è molto piaciuta,come quella di tutto il film), che il finale con sopresa amara riesce a malapena risollevare. Ci sono troppi cattivi e quasi tutti mal caratterizzati, a partire da un ben poco credibilie Foxx come ingeniere frustrato e invisibile, con tanto di fintissimo spazio fra le palette, per finire con uno sprecato e inutile Giamatti/Rhyno. L'unico che si salva è un bravo Harry Osborne, molto tormentato e ispirato.
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Rispetto al film precedente, in questo c'è sicuramente più azione, ma il fatto è che forse ce ne è addirittura troppa...e nemmeno molto avvincente, perfino lo scontro finale con Electro (che però ha una strana colonna sonora che mi è molto piaciuta,come quella di tutto il film), che il finale con sopresa amara riesce a malapena risollevare. Ci sono troppi cattivi e quasi tutti mal caratterizzati, a partire da un ben poco credibilie Foxx come ingeniere frustrato e invisibile, con tanto di fintissimo spazio fra le palette, per finire con uno sprecato e inutile Giamatti/Rhyno. L'unico che si salva è un bravo Harry Osborne, molto tormentato e ispirato. Garfield e la Stone sono carini assieme, ma ci sono troppi dialoghi in stile teen-drama per un film del genere...alla fine stancano. Non ho visto nulla di nuovo o di indimenticabile in questo film...mi sa che in casa Disney hanno le idee molto più chiare e migliori. Leggendo molti commenti ho notato che molti sottolineino come sia molto più simile al fumetto dei film passati, e potrà anche essere vero, io non lo so perchè non leggo fumetti, ma questo è un film, non un fumetto, e forse è un bene che rimangano ben distanziati, perchè il pubblico del cinema ha gusti molto diversi da quello dei lettori dei fumetti, e quello che piace a questi, può risultare stonato o esagerato ai primi. Insomma è mia personale opinione che se i fumetti vogliano diventare film, debbano necessariamente fare dei più o meno drastici cambiamenti per renderli più verosimili e apprezzabili a un ben più vasto pubblico...che è quello che sta facendo appunto la Disney. Mi dispiace per i fan più irriducibili, come un mio amico, che se leggerà questa recensione, saranno guai.
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marcomatta
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martedì 29 aprile 2014
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una storia sgangherata
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A parte gli effetti speciali, veramente notevoli, la trama di questo film è talmente sgangherata che si stenta a seguire il filo. La storia sentimentale è stucchevole e assurdamente preponderante sul resto del film. Film sconsigliato.
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lavita
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martedì 29 aprile 2014
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finalme te qualcosa di diverso
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Finalmente, dopo parecchi anni, è uscito un cinefumetto che non ha la banale , stessa trama.
Film a mio parere imperdibile per gli amanti del supereroe,dato che questo film ci rende più chiari molti aspetti correlati al mondo dell'uomo ragno.consigliato anche per chi vuole passare una bella serata al cinema con amici.
e poi il finale da quel tocco di serietá e tristezza che in un film di supereroi non si era mai visto.fantastico.
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tatiana micaela truffa
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lunedì 28 aprile 2014
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spettacolare, sentimentale, divertente
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Spider-Man, sempre impegnato nella lotta contro i cattivi, si trova in questo episodio ad affrontare - sopra a tutti - il "super-anti-eroe" Electro.
In questo modo potrebbe essere semplificato, da una mente superficiale, il film. Ed è questo che mi aspettavo di vedere: poca storia e tanti bellissimi effetti speciali.
Ma le mie aspettative sono state piacevolmente disattese: bellissimi effetti speciali e scenari mozzafiato di una New York notturna vista dall'alto, questo sì. Ma soprattutto tanta storia: emozioni, sentimenti, e anche ironia.
L'amore di Peter Parker/Spider-Man per la sua Gwen, così forte da non volerla con sé per non farle del male, così forte da non riuscire a fare a meno di lei.
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Spider-Man, sempre impegnato nella lotta contro i cattivi, si trova in questo episodio ad affrontare - sopra a tutti - il "super-anti-eroe" Electro.
In questo modo potrebbe essere semplificato, da una mente superficiale, il film. Ed è questo che mi aspettavo di vedere: poca storia e tanti bellissimi effetti speciali.
Ma le mie aspettative sono state piacevolmente disattese: bellissimi effetti speciali e scenari mozzafiato di una New York notturna vista dall'alto, questo sì. Ma soprattutto tanta storia: emozioni, sentimenti, e anche ironia.
L'amore di Peter Parker/Spider-Man per la sua Gwen, così forte da non volerla con sé per non farle del male, così forte da non riuscire a fare a meno di lei.
L'amicizia con l'erede della Hoscorp, Harry Osborne; la tristezza di non poterlo aiutare nella sua malattia mortale e la rabbia di Harry, che non capisce.
La verità sul padre e sulle motivazioni del suo comportamento, ed il legame indissolubile con la zia paterna che di fatto si è trovata a fargi da mamma.
Un poveretto, deriso da tutti, che trasformerà la rabbia repressa di tanti anni in cattiveria.
Non mi piace svelare di più: è una storia da gustare scoprendola piano piano
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iaccheo66
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domenica 27 aprile 2014
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e' un filmone dura troppo....
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Bello ma troppo lungo...alcune scene potevano essere piu brevi per non sfociare nella noia. Tuttavia altre scene sono anche commoventi. Effetti speciali notevoli. Visto in 2D con mio figlio di 10 anni e non me ne pento.
Comunque lo consiglio
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nino pell.
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domenica 27 aprile 2014
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quasi niente di nuovo all'orizzonte
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Quasi niente di nuovo all'orizzonte a livello di tematiche rispetto a ciò che già abbondantemente si è visto nei films precedenti dedicati a Spider Man. L'unica variante sta nel destino che questo episodio riserva a Gwen, la ragazza di Peter Park. Per il resto si evidenziano situazioni, effetti speciali ed il consueto tema sul fattore umano dell'uomo ragno ed anche dei suoi nemici di cui questa saga sembra oramai sorreggersi, dimostrandosi però ormai ripetitiva. Si esigono a questo punto interessanti e nuovi temi da sviluppare per il prossimo episodio. In caso contrario, almeno per me, mi sento di dire a malincuore che la saga di Spider Man potrebbe benissimo concludersi per sempre, non avendo più alcuna ragione di continuare.
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Quasi niente di nuovo all'orizzonte a livello di tematiche rispetto a ciò che già abbondantemente si è visto nei films precedenti dedicati a Spider Man. L'unica variante sta nel destino che questo episodio riserva a Gwen, la ragazza di Peter Park. Per il resto si evidenziano situazioni, effetti speciali ed il consueto tema sul fattore umano dell'uomo ragno ed anche dei suoi nemici di cui questa saga sembra oramai sorreggersi, dimostrandosi però ormai ripetitiva. Si esigono a questo punto interessanti e nuovi temi da sviluppare per il prossimo episodio. In caso contrario, almeno per me, mi sento di dire a malincuore che la saga di Spider Man potrebbe benissimo concludersi per sempre, non avendo più alcuna ragione di continuare.
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dave69
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domenica 27 aprile 2014
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meglio del precedente, con un finale amaro
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Secondo episodio della nuova saga di Spider-man diretta da Marc Webb, ispirata - più che alla serie classica - ai fumetti della collana "Ultimate Spider-man", inaugurata dalla Marvel nel 2000 col proprosito di rendere più moderno il personaggio e cercare così di avvicinarlo maggiormente alle nuove generazioni. Mischiando gli elementi di entrambe le serie - e aggiungendovi qua e là delle personali varianti - , Webb ottiene questa volta un risultato migliore del precedente "The amazing Spider-man" (2012) che mostrava qualche incertezza di troppo sia nel caratterizzare i personaggi (con dialoghi un po' impacciati, specie tra Perter e Gwen) che nello svolgersi dell'azione (in parte simile al secondo "Spider-man" diretto da Raimi nel 2004).
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Secondo episodio della nuova saga di Spider-man diretta da Marc Webb, ispirata - più che alla serie classica - ai fumetti della collana "Ultimate Spider-man", inaugurata dalla Marvel nel 2000 col proprosito di rendere più moderno il personaggio e cercare così di avvicinarlo maggiormente alle nuove generazioni. Mischiando gli elementi di entrambe le serie - e aggiungendovi qua e là delle personali varianti - , Webb ottiene questa volta un risultato migliore del precedente "The amazing Spider-man" (2012) che mostrava qualche incertezza di troppo sia nel caratterizzare i personaggi (con dialoghi un po' impacciati, specie tra Perter e Gwen) che nello svolgersi dell'azione (in parte simile al secondo "Spider-man" diretto da Raimi nel 2004). In quest'opera, invece, tutto funziona a meraviglia: la scanzonata ironia dell'Uomo Ragno (specchio fedele di quella del fumetto), il ricorso all'astuzia per battere anche avversari decisamente più forti di lui, lo scontro con due villain di un certo peso (il terzo, fa solo una fugace apparizione), ma, soprattutto, la carta vincente del film è l'ottima sintonia tra i due protagonisti (Peter e Gwen), la cui complicità coinvolge e convince più di tutto il resto, in particolar modo nel drammatico e amaro finale, che lascia decisamente il segno. Uno dei migliori prodotti Marvel degli ultimi anni, quindi, la cui pecca più grave è forse quella di aver troncato in modo veramente brusco lo scontro con Rhino - del quale probabilmente si poteva fare a meno - ma che diventa funzionale solo per il ritorno all'azione dell'eroe dopo la lunga pausa di "riflessione". Molto bello e consigliato a tutti, grandi e piccoli. ^_^
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[+] rhino
(di patty81)
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iaccheo66
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domenica 27 aprile 2014
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ottimo film anche se lungo
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Piu di due ore di film che scorrono veloci. Anche per questo e' preferibile vederlo in 2d dove le scene sono comunque spettacolari. La lunghezza del film e scene di vita privata non lo rendono adatto a bambini con meno di 10 anni per i quali c'e' il rischio di annoiarsi. Il piu' bel film di spiderman visto fino ad ora.
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valersus
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domenica 27 aprile 2014
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uno spiderman per sedicenni in amore
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Tutti amiamo Spiderman, l'uomo ragno con i suoi super poteri e super guai, forse da sempre il superoe che, nella sua parte umana, più si avvicina all'uomo comune.
Purtroppo, questo lo sa anche Hollywood, che porta su grande schermo l'uomo ragno per la quinta volta in 10 anni, sfruttando la passione di milioni di fan nel mondo e di semplici curiosi.
Il problema è appunto questo: dato che spiderman attira comunque la folla, per l'elevatissima domanda, l'offerta media propinataci dai cineasti hollywoodiani è alquanto scadente, basata sul concetto che, tanto, alla fine, "spiderman va visto!".
Fatta questa premessa, non sarò qui a criticare la trasposizione cinematografica del supereroe così lontana da quella del fumetto, nè a comparare la pellicola di Webb con quelle del precedente filone di Raimi (per inciso, in confronto a questo, spiderman 3 di raimi lo reputo un bel film), si commetterebbe un errore, dunque commenterò la singola pellicola.
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Tutti amiamo Spiderman, l'uomo ragno con i suoi super poteri e super guai, forse da sempre il superoe che, nella sua parte umana, più si avvicina all'uomo comune.
Purtroppo, questo lo sa anche Hollywood, che porta su grande schermo l'uomo ragno per la quinta volta in 10 anni, sfruttando la passione di milioni di fan nel mondo e di semplici curiosi.
Il problema è appunto questo: dato che spiderman attira comunque la folla, per l'elevatissima domanda, l'offerta media propinataci dai cineasti hollywoodiani è alquanto scadente, basata sul concetto che, tanto, alla fine, "spiderman va visto!".
Fatta questa premessa, non sarò qui a criticare la trasposizione cinematografica del supereroe così lontana da quella del fumetto, nè a comparare la pellicola di Webb con quelle del precedente filone di Raimi (per inciso, in confronto a questo, spiderman 3 di raimi lo reputo un bel film), si commetterebbe un errore, dunque commenterò la singola pellicola.
Questo secondo capitolo di Spiderman estremizza un lato che si era già intravisto nel primo film, ma che aveva una parte, non marginale, ma comuque in secondo piano rispetto alla storia e allo svolgimento delle azioni: la parte romantica che narra la storia d'amore tra Peter e Gwen.
Su 2h e 20' di film, trovo inaccettabile che 1h e 30', se non anche più, sia dedicata esclusivamente alla narrazione della loro storia d'amore, tra l'altro con frasi e tematiche tanto scontate quanto banali, che finiscono solo per essere insopportabili. Tanto da sembrare una sceneggiatura scritta da Moccia per una platea di adolescenti.
Le azioni e lo svolgimento delle parti chiave della storia così sembrano non essere altro che un contorno al rapporto tra i due innamorati, cosa che personalmente non ho apprezzato per niente, sarebbe dovuto essere il contrario.
Non solo, oltre a questo, aggiungiamo anche una trama e dei dialoghi di bassissimo livello, battutine e scenette divertenti da film per un pubblico anche preadolescenziale (come peter che fa cadere un "cattivo" legando fra loro i lacci delle scarpe e poi esulta con un "saltello" o che dopo aver immobilizzaato il nemico, ne cala le braghe, mettendo in mostra l'intimo), e clichè su clichè su chichè: dall'uomo qualunque ignorato e maltrattato da tutti che diventa malvagio e si vuole vendicare, al contrasto padre-figlio tra gli Osborn, all'eredità del giovane rampollo capo dell'azienda che vuole essere eliminato dai ben più esperti e malvagi azionisti che non lo gradiscono, alla ragazza che da sola insegue l'innamorato in uno scontro in cui si rischia la morte, al dottore malvagio che parla con un forte accento tedesco e...e ce ne sono davvero troppi per elencarli tutti.
Non bastassero questi, vi sono anche dei buchi nella trama e delle non meglio specificate azioni buttate lì quasi come un insulto all'intelletto dello spettatore, a quanto pare ritenevano nessuno se ne accorgesse. Infatti, se almeno nel primo vi erano dei tentativi, seppur fantasiosi, quanto meno pseudo-scientifici per giustificare la creazione di mostri o mutazioni, in questo film tutto avviene senza nessuna meglio precisata spiegazione, della serie "così è, se vi pare", nessuna domanda.
Non solo, quelli che sembrano punti chiave della storia, intrighi Oscorp - padre di Peter, vengono messi praticamente in secondo se non terzo piano, e poi si rivelano quasi inutili o decisamente pessimi, in linea con il film.
Le 2 stelle che ho dato sono dettate dal semplice affetto che ho per il personaggio, diciamo che idealmente 1 va agli effetti speciali davvero ben fatti (personalmente l'ho visto in 2D, ma penso che scene tra i palazzi o il combattimento con elektro valgano davvero la pena in 3D) anche se poco presenti rispetto alla durata del film, visto appunto la preponderanza fastidiosa della love story, e un'altra stella va alla colonna sonora, davvero apprezzabile, soprattutto negli scontri, unici momenti adrenalinici, che saranno probabilmente, sommati in tutto il film, poco più del 15% del totale.
Conclusione: un film che non merita di essere visto, una love story adolescenziale, banale, scontato, dialoghi scadenti e trama inesistente, da bocciare quasi completamente, probabilmente sta alla saga "spiderman" così come sta alla saga "batman" quello interpretato da George Clooney, chi vuole intendere, intenda!
Lo ammetto, probabilmente avessi letto io stesso una recensione che me ne sconsigliava la visione prima ancora di averlo visto, sarei andato a cinema lo stesso per vederlo, per i motivi di cui sopra. Per questo, il mio consiglio per coloro che non riuscirò a dissuadere dalla visione è che se proprio volete vederlo, fatelo al minor prezzo possibile, magari aspettate la settimana del cinema dall'8 al 15 maggio per pagarlo ancora meno, perchè a mio avviso non ne vale davvero la pena, e lo dico a malincuore...
Aggiungo solo, per farvi capire quanto non sia stato effettivamente un mio singolo punto di vista, che la gente ha iniziato ad abbandonare la sala molto prima dell'effettiva fine del film, e non per pochi minuti, ma anche mezz'ora. Ero tentatissimo dal seguirli, se non fosse che ho ripensato ai 7€ del biglietto, preferendo rimanere fino alla fine....decisamente deluso!
Che fine ha fatto Spiderman?
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luca capaccioli
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domenica 27 aprile 2014
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un sequel eccellente!
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Andrew Garfield si cala per la seconda volta nel ruolo di Spider-Man nel secondo capitolo del remake dedicato al Tessiragnatele della Marvel, ovvero The Amazing Spider-Man 2, che vede nuovamente la regia di Marc Webb. In seguito alla battaglia contro il letale Lizard (Rhys Ifans), il quale ha provocato la morte del capitano George Stacy (Denis Leary), Peter Parker si sente sempre più a proprio agio nei panni di Spider-Man, nonostante cominci ad avere difficoltà a conciliare la sua vita di eroe con quella normale. Inoltre è perdutamente innamorato di Gwen Stacy (Emma Stone), con la quale ha un rapporto un po' complicato in quanto, pur amandola, si ritrova combattuto dall'idea di continuare o meno la loro storia, dato che il padre della ragazza, poco prima di morire, aveva chiesto a Peter di promettergli di non coinvolgerla nella sua vita in modo da non metterla a repentaglio.
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Andrew Garfield si cala per la seconda volta nel ruolo di Spider-Man nel secondo capitolo del remake dedicato al Tessiragnatele della Marvel, ovvero The Amazing Spider-Man 2, che vede nuovamente la regia di Marc Webb. In seguito alla battaglia contro il letale Lizard (Rhys Ifans), il quale ha provocato la morte del capitano George Stacy (Denis Leary), Peter Parker si sente sempre più a proprio agio nei panni di Spider-Man, nonostante cominci ad avere difficoltà a conciliare la sua vita di eroe con quella normale. Inoltre è perdutamente innamorato di Gwen Stacy (Emma Stone), con la quale ha un rapporto un po' complicato in quanto, pur amandola, si ritrova combattuto dall'idea di continuare o meno la loro storia, dato che il padre della ragazza, poco prima di morire, aveva chiesto a Peter di promettergli di non coinvolgerla nella sua vita in modo da non metterla a repentaglio. Promessa che Peter non riesce a mantere, e quando lei gli dice che presto sarebbe dovuta partire per frequentare l'università di Oxford, lui prova un grande dolore. Inoltre, il giovane è sempre più determinato a scoprire le vicende legate alla scomparsa dei suoi genitori, fatto che da sempre lo ha perseguitato e del quale zia May (Sally Field) non vuole parlare. Quando però un ingegnere elettrotecnico della Oscorp, Maxwell "Max" Dillon (Jamie Foxx), per via di un terribile incidente di lavoro, diventa il potentissimo e incontrollabile Electro, capace di assorbire e generare un'enorme quantità di energia elettrica, Spider-Man deve impiegare tutte le sue forze per proteggere i cittadini e far sì che New York non piombi nel buio. Nel frattempo, un amico d'infanzia di Peter, Harry Osborn (Dane DeHaan) prende il posto del padre Norman (Chris Cooper) come presidente delle Oscorp Industries, quando questi muore per via di una malattia degenerativa ereditaria. Come infatti previsto, anche Harry comincia ad avere dei sintomi e ora vuole il sangue radioattivo di Spider-Man nella speranza di una cura e chiede a Peter di contattarlo, non sapendo che i due sono in realtà la stessa persona. Dopo che Parker, nelle vesti dell'Arrampicamuri, gli dice che un'eventuale trasfusione avrebbe comportato dei rischi, Harry va su tutte le furie e comincia a nutrire un odio profondo per l'eroe, a tal punto che chiede aiuto a Electro per sconfiggerlo e si innietta uno speciale siero che gli lo rende insano di mente, diventando in seguito il folle Goblin, munito di un aliante, un costume di colore verde e dei gadgets esplosivi. Riuscirà Spider-Man a fronteggiare la doppia minaccia? In questo film vediamo un Peter Parker più maturo e tormentato a causa di vari fattori: la costante ricerca di un equilibrio con il suo alter-ego, la difficile relazione con Gwen e il mistero sui suoi genitori. Uno dei temi centrali narrati nella pellicola è proprio il rapporto Peter-Gwen, davvero ben riuscito e pieno di colpi di scena, soprattutto nella parte finale del film in cui lei va incontro alla morte durante la battaglia contro Goblin, quando lei precipita fra gli ingranaggi di un enorme orologio e Spider-Man cerca di salvarla con un filo di tela, nonostante il destino della ragazza sia già segnato; tale scena è un richiamo ai numeri 121 e 122 della serie della testata fumettistica "The Amazing Spider-Man", con i testi di Gerry Conway e i disegni di Gil Kane. Andrew Garfield è perfettamente nel ruolo e dona al suo personaggio un tono comico, ma anche cupo. Zia May, la donna che insieme a zio Ben si è sempre presa cura di Peter da quando questi aveva quattro anni, ottiene un ruolo più rilevante rispetto al precedente capitolo e rivelerà al nipote maggiori dettagli sui suoi genitori. Non manca il divertente cameo di Stan Lee, creatore di Spider-Man insieme a Steve Ditko nel 1962, e i villains, nonostante la quantità numerica (Negli ultimi minuti si aggiunge anche Aleksei Systevich/Rhino, interpretato da Paul Giamatti, che appare anche verso l'inizio del film), vengono inseriti correttamente e hanno il giusto spazio, a differenza di quanto accaduto in Spider-Man 3, nella precedente saga di Sam Raimi. Gli effetti speciali sono straordinari - i migliori in un film sull'Uomo Ragno - e le scene d'azione sono spettacolari, con tanto di sequenze rallenty che ricordano Matrix. Ottima anche la colonna sonora, composta da Hans Zimmer, con tracce perfettamente abbinate alle scene del film. L'unica pecca è che le battaglie contro i villains, per quanto siano assolutamente fantastiche, hanno breve durata. Nel suo complesso, il film non sarà ancora un capolavoro, ma apporta delle migliorie rispetto al capitolo precente ed è sicuramente l'ideale per tutti i fan di Spider-Man e per chi cerca più di due ore di puro intrattenimento.
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