catcarlo
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martedì 6 maggio 2014
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the amazing spider-man 2: il potere di electro
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Mentre sullo sfondo già si profilano gli episodi tre e quattro, la seconda puntata della nuova serie dedicata all’Uomo Ragno si mantiene sulle coordinate del capitolo che aveva dato inizio di nuovo alla storia rafforzandone (troppo?) le caratteristiche per un risultato con qualche chiaroscuro che sarebbe stato meglio evitare: l’intrattenimento è assicurato, ma la qualità complessiva è lontana dai migliori Spider-man. I personaggi restano degli adolescenti – per la precisione dei diciottenni, così che per interpretare Peter, Gwen e uno dei ‘cattivi’, Harry/il Goblin, gli attori sono costretti a togliersi almeno una decina d’anni - mentre la sceneggiatura (firmata a sei mani da Alex Kurtzman, Roberto Orci e Jeff Pinker) si sofferma a lungo sugli aspetti psicologici, specie quelli del protagonista principale, faticando però ad amalgamarli con una parte d’azione che finisce quasi in secondo piano.
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Mentre sullo sfondo già si profilano gli episodi tre e quattro, la seconda puntata della nuova serie dedicata all’Uomo Ragno si mantiene sulle coordinate del capitolo che aveva dato inizio di nuovo alla storia rafforzandone (troppo?) le caratteristiche per un risultato con qualche chiaroscuro che sarebbe stato meglio evitare: l’intrattenimento è assicurato, ma la qualità complessiva è lontana dai migliori Spider-man. I personaggi restano degli adolescenti – per la precisione dei diciottenni, così che per interpretare Peter, Gwen e uno dei ‘cattivi’, Harry/il Goblin, gli attori sono costretti a togliersi almeno una decina d’anni - mentre la sceneggiatura (firmata a sei mani da Alex Kurtzman, Roberto Orci e Jeff Pinker) si sofferma a lungo sugli aspetti psicologici, specie quelli del protagonista principale, faticando però ad amalgamarli con una parte d’azione che finisce quasi in secondo piano. L’attenzione è concentrata soprattutto sul rapporto tra Peter e Gwen, ovvero sui tormenti di lui che si ritrova costretto a scegliere tra la missione di supereroe e l’amore: il tempo per fare tutto non c’è – il tema del tempo riemerge spesso, partendo dal discorso della ragazza alla cerimonia del diploma per culminare nei meccanismi dell’orologio in cui si svolge una delle scene chiave – e il giovanotto si strugge nello stabilire dove prendere prima. Una decisione complicata anche dal moltiplicarsi di sottotrame che danno qua e là l’impressione di non essere sfruttate appieno: mentre l’apparentemente ritrovato rapporto con l’amico Harry non presta il fianco a critiche di sorta, le ricerche sulla scomparsa dei genitori valorizzano poco la bella idea della Roosvelt Station e la ‘nascita’ di Electro, oltre a presentare poco di nuovo, è minata, nel prosieguo dalla caricaturale figura del dotto Kafka. Il che porta dritti alla constatazione che i momenti migliori siano quelli che narrano l’amore tra i due giovani e la combinazione che ne deriva fatta da profonda attrazione, doveri morali e voglia d’indipendenza. Insomma, dopo il prologo avventuroso la riflessione prevale sull’azione per un centinaio di minuti buoni, ma questo non vuol dire che ci si annoi perché la storia è ben costruita, con il contrappunto dalle infinite chiacchiere nonchè battute del protagonista, così che il tempo passa senza che lo spettatore se ne accorga: è anzi la resa dei conti, casomai, a perdere qualche colpo forse anche perché è in versione depurata per evitare di incappare nelle maglie della censura. Ridotti sono pure i voli tra i grattacieli, anche se la skyline di New York consente comunque di costruire inquadrature che sfruttano appieno il grande schermo (la fotografia è di Dan Mindel): alternando gli spazi a un efficace lavoro sui primi piani: nel complesso, la regia di Webb non inventa nulla, ma risulta peraltro funzionale a quello che deve raccontare. Coerente alle scelte stilistiche è anche la colonna sonora meno roboante del solito di Hans Zimmer che, nelle parti in cui non imperversa il pieno d’orchestra, si avvale della collaborazione di Johnny Marr e Pharrell Williams. Infine, gli interpreti seguono il destino dei loro personaggi: se Garfield e Stone confermano la sintonia e la bravura già notate nella prima puntata mentre Sally Field è di nuovo una zia May di notevole misura malgrado il poco tempo a disposizione, nei panni degli avversari dell’eroe Dane DeHaan ha qualche spazio in più come Harry prima di diventare il Goblin ma, per il resto, si nota di più la divertita comparsata di Paul Giamatti nei panni di un criminale russo di quanto non faccia Jamie Foxx che, nei panni Electro, è decisamente sprecato a parte un paio di scene quando è ancora Max Dillon.
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no_data
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martedì 6 maggio 2014
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moria di sceneggiatori a hollywood
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La trama e la sceneggiatura sono inesistenti e vanificano la bella fotografia. L’inquadratura, la luce delle immagini e l’originalità delle soggettive colpiscono e ben impressionano fin dalle prime sequenze in questo The amazing Spider-Man 2- Il potere di Electro.
Va in scena l’antefatto, siamo ad alta quota su un aereo. Tutto è perfetto, la poltrona si fa improvvisamente più comoda sotto noi. Ci sarà da divertirsi. Invece no.
Il sospetto ci viene nell’apprendere che il nostro eroe non può amare la bella lei perché il fantasma del padre della ragazza lo ammonisce di non coinvolgere la figlia nei pericoli dell’uomo ragno. Non resta che constatare che c’è chi insiste a voler unire i pubblici basic maschili e femminili e costoro debbono essersi detti: che cos’ha l’Uomo Ragno in meno, rispetto a un Edward Cullen di Twilight? Intanto la faccia, verrebbe subito da rispondere.
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La trama e la sceneggiatura sono inesistenti e vanificano la bella fotografia. L’inquadratura, la luce delle immagini e l’originalità delle soggettive colpiscono e ben impressionano fin dalle prime sequenze in questo The amazing Spider-Man 2- Il potere di Electro.
Va in scena l’antefatto, siamo ad alta quota su un aereo. Tutto è perfetto, la poltrona si fa improvvisamente più comoda sotto noi. Ci sarà da divertirsi. Invece no.
Il sospetto ci viene nell’apprendere che il nostro eroe non può amare la bella lei perché il fantasma del padre della ragazza lo ammonisce di non coinvolgere la figlia nei pericoli dell’uomo ragno. Non resta che constatare che c’è chi insiste a voler unire i pubblici basic maschili e femminili e costoro debbono essersi detti: che cos’ha l’Uomo Ragno in meno, rispetto a un Edward Cullen di Twilight? Intanto la faccia, verrebbe subito da rispondere.
Tant’è che quando Andrew Garfield dichiara il suo amore alla bionda Emma Stone, l’unica cosa che ti scappa è un bel - di cuore - “ma vai dal barbiere, cretino”. Chi ha accotonato la chioma dell’Uomo Ragno?
Chi sia stato non si sa e resta questo l’unico vero mistero di una storia contro logica. Gli sceneggiatori sono riusciti perfino nel capolavoro di creare un cattivo (Dane DeHaan) che ha ragione da vendere. Accade quando, in punto di morte il giovane capo della Oscorp supplica un’oncia di sangue di Superman per salvarsi - e notare che il poveretto oltre che moribondo è ottimo amico dell’eroe. L’Uomo Ragno che fa? Glielo nega.
Ma si rifiuta con dolcezza spiegando che: potrebbe essere “pericoloso”. Ha un bell’argomentare il non ancora cattivissimo Harry - con logica ineccepibile - : «Ma sto già morendo!»
Niente da fare, la logica è un mondo oscuro e irto di pericoli per questo Spider Man, come pure l’insidioso territorio del senso del ridicolo. Cito come punto imo di un abisso sprofondo lo scienziato importato direttamente dai cartoons di Scooby-Doo. Della serie: io sono molte cattive, sono gienziate tetesche ti Cermania.
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(di damiano ragni)
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cirez
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lunedì 5 maggio 2014
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film più che piacevole
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Nonostante la durata di più di due ore il film è molto scorrevole e interessante, gli attori (forse sono l'unico) li trovo molto capaci e interessanti nei loro ruoli, ed è stato un bene che in questa nuova trilogia la figura di Peter Parker sia molto diversa da quella precedente. Inutile elogiare regia ed effeti speciali (l'ho visto in 2D ma sono sicuro che in 3D renda di più), unica pecca la sceneggiatura, in alcune parti un pò inutile o banale, colmata però dal feeling di Garfield e Stone.
Pur avendoli visti quasi tutti per vari motivi, non amo i film di supereroi, mi sembrano tutti uguali e abbastanza scontati, eccezione per Spider-Man appunto e Batman, e mi viene da dire che questo sia uno dei migliori film sull'argomento.
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Nonostante la durata di più di due ore il film è molto scorrevole e interessante, gli attori (forse sono l'unico) li trovo molto capaci e interessanti nei loro ruoli, ed è stato un bene che in questa nuova trilogia la figura di Peter Parker sia molto diversa da quella precedente. Inutile elogiare regia ed effeti speciali (l'ho visto in 2D ma sono sicuro che in 3D renda di più), unica pecca la sceneggiatura, in alcune parti un pò inutile o banale, colmata però dal feeling di Garfield e Stone.
Pur avendoli visti quasi tutti per vari motivi, non amo i film di supereroi, mi sembrano tutti uguali e abbastanza scontati, eccezione per Spider-Man appunto e Batman, e mi viene da dire che questo sia uno dei migliori film sull'argomento. Consigliatissimo
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joker 91
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sabato 3 maggio 2014
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un bellissimo blockbuster
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Finalmente un blockbuster di qualità.... Il film di Webb riesce nell'intendo di intrattenere e di far riflettere allo stesso tempo,Garfield è uno spider-man diverso da Maguire(molto meno studente modello imbranato ma più nerd),il cast si avvale tra gli altri di Jamie Foxx che resta una garanzia per non parlare poi del giovanissimo e bravissimo De haan con un Goblin diverso da quello del fumetto ma più espressivo e reale nella sua immensa pazzia(molto vicino nella sua interpretazione al Joker di Nicholson),per quanto mi riguarda la sfida con Dafoe è stata vinta. Le musiche sono composte da una garanzia ovvero Hans Zimmer e la trama riesce a convogliare moltissimi villain insieme senza tralasciare messaggio e riflessione.
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Finalmente un blockbuster di qualità.... Il film di Webb riesce nell'intendo di intrattenere e di far riflettere allo stesso tempo,Garfield è uno spider-man diverso da Maguire(molto meno studente modello imbranato ma più nerd),il cast si avvale tra gli altri di Jamie Foxx che resta una garanzia per non parlare poi del giovanissimo e bravissimo De haan con un Goblin diverso da quello del fumetto ma più espressivo e reale nella sua immensa pazzia(molto vicino nella sua interpretazione al Joker di Nicholson),per quanto mi riguarda la sfida con Dafoe è stata vinta. Le musiche sono composte da una garanzia ovvero Hans Zimmer e la trama riesce a convogliare moltissimi villain insieme senza tralasciare messaggio e riflessione. Un film per bambini,adolescenti e adulti... se solo Hollywood producesse soltanto blockbuster di questo livello non esisterebbero più idioti incivili in società. Superiore al primo e al terzo Spider-man di Raimi ma inferiore al secondo
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jacopocus
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venerdì 2 maggio 2014
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un finale che salva il film
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Sono stato indeciso fino all'ultimo. Andare o non andare? La mia indecisione era figlia di un primo Amazing Spider-Man non esattamente entusiasmante, ma convinto da amici, la passione per la Marvel e da trailer ben confezionati alla fine ho ceduto e sono andato anche io al cinema.
Generalmente da un cine-comics ci si aspetta botte e azione ma The Amazing Spider-Man 2 tradisce quasi in pieno queste aspettative. Pur essendoci sulla carta ben tre (3!) villain, in questo secondo capitolo si va a sviluppare quasi esclusivamente la relazione sentimentale tra Peter Parker e Gwen Stacy.
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Sono stato indeciso fino all'ultimo. Andare o non andare? La mia indecisione era figlia di un primo Amazing Spider-Man non esattamente entusiasmante, ma convinto da amici, la passione per la Marvel e da trailer ben confezionati alla fine ho ceduto e sono andato anche io al cinema.
Generalmente da un cine-comics ci si aspetta botte e azione ma The Amazing Spider-Man 2 tradisce quasi in pieno queste aspettative. Pur essendoci sulla carta ben tre (3!) villain, in questo secondo capitolo si va a sviluppare quasi esclusivamente la relazione sentimentale tra Peter Parker e Gwen Stacy. La loro storia tormentata e governata dai "ti amo, ma è troppo pericoloso stare assieme" prende il sopravvento sulla trama, lasciando praticamente allo stato di comparse i vari Electro, Goblin e Rhino che si susseguono.
La sceneggiatura l'ho trovata piena di buchi e con diverse incongruenze sia logiche che temporali. Questo non lo dico da fanatico dell'uomo ragno perché non sono le incongruenze con il fumetto che mi disturbano, ma sono quella serie di situazioni inutili e con poco senso che mi infastidiscono, come la assurda scena iniziale dove una decina di macchine della polizia inseguono un furgone, oppure con Spider-Man che per salvare un'unica persona ne mette a repentaglio tantissime altre o infine come quando Gwen riesce ad arrivare alla centrale elettrica praticamente con le stesse tempistiche di Spider-Man con però l'inconveniente di dover attraversare l'intera metropoli in macchina e con tutte le strade bloccate.
Molto belli gli effetti grafici e musicali utilizzati. I salti tra i grattacieli sono molto belli e i giochi di colori e le voci assillanti associati ad Electro sono semplicemente magnifici, mentre una pecca è la ridicola resa di Rhino.
Lenta e noiosa la prima metà del film dove accade veramente poco, mentre migliora in modo pazzesco la seconda metà portandomi a rivalutare e a salvare quasi del tutto questo film. Fatte le dovute critiche del caso è giusto dire che non è un film completamente da buttare via. Nel complesso questo secondo capitolo ha buoni spunti e ha il pregio di portare sullo schermo una visione diversa dell'universo di Spider-man rispetto alla trilogia di Sam Raimi e Tobey Maguire. Quello che veramente mi infastidisce di questo The Amazing Spiderman è il buon potenziale che ha, ma che non è stato sfruttato.
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mickey97
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venerdì 2 maggio 2014
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i segreti hanno un costo, anche la verità
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The Amazing Spiderman 2 segna sicuramente un'evoluzione del personaggio di Peter Parker, il quale non vuole più essere solo memore di un passato in parte infelice, poichè determinato dall'assenza della figura genitoriale, ma intende andarne alla ricerca risultando nel contempo vincolato a esso. Infatti, Peter Parker alias " Spiderman " non è più il ragazzo di una volta e adesso teme persino di perdere la ragazza che ha sempre amato ossia Gwen Stacy mentre si prospetta sempre più difficile divididersi tra la protezione della stessa e del pianeta e la cerimonia della consegna del diploma. Questo sequel designa la figura di Peter Parker con molta più cura dell'opera precedente, facendo in modo che su di lui gravino una serie di responsabiltà proprio nel momento in cui si ritrova così vicino alla verità e all'adempimento dei suoi doveri si affianca contemporaneamente la ricerca a risposte difficili che naturalmente coinvolgono suo padre ed in particolare la Oscorp.
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The Amazing Spiderman 2 segna sicuramente un'evoluzione del personaggio di Peter Parker, il quale non vuole più essere solo memore di un passato in parte infelice, poichè determinato dall'assenza della figura genitoriale, ma intende andarne alla ricerca risultando nel contempo vincolato a esso. Infatti, Peter Parker alias " Spiderman " non è più il ragazzo di una volta e adesso teme persino di perdere la ragazza che ha sempre amato ossia Gwen Stacy mentre si prospetta sempre più difficile divididersi tra la protezione della stessa e del pianeta e la cerimonia della consegna del diploma. Questo sequel designa la figura di Peter Parker con molta più cura dell'opera precedente, facendo in modo che su di lui gravino una serie di responsabiltà proprio nel momento in cui si ritrova così vicino alla verità e all'adempimento dei suoi doveri si affianca contemporaneamente la ricerca a risposte difficili che naturalmente coinvolgono suo padre ed in particolare la Oscorp. I segreti hanno un costo e anche la verità, quest'ultima può fare male se troppo cruda, quella relativa a Richard Parker si rivela la parte chiave della pellicola, nonchè la più importante in quanto rivelazione di una sceneggiatura ben scritta, dalla quale appunto deriva un ottima articolazione della trama, resa possibile dall'approfondimento verificatosi nel personaggio di Richard Parker, naturalmente legato alla Oscorp che gli ha voltato le spalle dopo averne infangato il nome per la sua mancata adesione a interessi in realtà nefandi. La Oscorp in vero pone l'interesse prima della ragione, infatti Harry Osborn si fa inniettare il veleno di un ragno geneticamente modificato ignaro di ciò che avrebbe patito in seguito e Goblin è solo il frutto della sua disperazione scaturita dalla malattia ereditata dal padre, nota come la condanna degli Osborn. Goblin è uno dei villain di questo sequel ma il più importante è Electro, il quale risulta di per sè un personaggio molto affascinante ma il meno incisivo rispetto ai precedenti antagonisti di Spiderman appartenenti alla trilogia targata Raimi, Rhino è solo l'accenno al film successivo, invece Goblin solo il risultato di un gesto estremo determinato dall'assenza della ragione che però si è rivelato causa della morte di Gween Stacy così come gli ingranaggi rotti segnano la fine della sua vita. Marc Webb, ha così seguito il fumetto per dare spazio al rapporto sempre più difficile e contrastato di Peter e Gween, eliminando così il personaggio di Mary Jane, la quale però si rivelerà la storica fidanzata di Peter Parker.
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[+] rhini
(di patty81)
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robi92
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venerdì 2 maggio 2014
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carino ma non fantastico
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Il film é senza dubbio carino, purtroppo, a mio parere, non all'altezza del primo.
Rispetto al vecchio spiderman é privilegiata la componente sentimentale, e in questo i protagonisti si dimostrano bravi. Sinceramente non so se rispenderei gli 8,5€ che ho pagato per andare a vederlo.
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arbi!
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giovedì 1 maggio 2014
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tra l'ottimo eil più che discreto!
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the amazing spider man 2 è un film davvero ben riuscito che si basa su dei punti forza che lo caraterizzano e lo definiscono, ma sfortunatamente non è inerme da errori che, fortunatamente sono di piccola taglia.
PUNTI A FAVORE:
1 una delle prime cose che si notano di the amazing spider man 2 è la colonna sonora, scritta da grandissimi artisti contemporanei (HANS ZIMMER, PHARRELL WILLIAMS).
i due hanno definito una colonna sonora completamente coinvolgente e che si sposa alla perfezione con le immagini, riuscendo così a portarci nel vivo dei momenti più chlue
2 un'altro dei punti forza di the amazing spider man 2 proviene dal regista che riesce a passare bene da una scena thriller, a una comica e una d'azione
3 forse il punto forza più importante di the amazing spider man 2 è la sceneggiatura.
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the amazing spider man 2 è un film davvero ben riuscito che si basa su dei punti forza che lo caraterizzano e lo definiscono, ma sfortunatamente non è inerme da errori che, fortunatamente sono di piccola taglia.
PUNTI A FAVORE:
1 una delle prime cose che si notano di the amazing spider man 2 è la colonna sonora, scritta da grandissimi artisti contemporanei (HANS ZIMMER, PHARRELL WILLIAMS).
i due hanno definito una colonna sonora completamente coinvolgente e che si sposa alla perfezione con le immagini, riuscendo così a portarci nel vivo dei momenti più chlue
2 un'altro dei punti forza di the amazing spider man 2 proviene dal regista che riesce a passare bene da una scena thriller, a una comica e una d'azione
3 forse il punto forza più importante di the amazing spider man 2 è la sceneggiatura.
essa è composta da: gwen, la storia dei genitori, l'entrata di nuovi personaggi e delle loro intenzioni ecc, e tutti questi fattori contribuiscono a tenere incollati gli occhi sullo schermo e sopratutto a coinvolgere al livello emotivo!
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[+] ci credi davvero?!
(di the_diaz_tribe)
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[+] domanda
(di patty81)
[ - ] domanda
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jaylee
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giovedì 1 maggio 2014
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il ritorno del tessiragnatele (e 4...)
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Due anni dopo il primo episodio della seconda serie, ritorna sul grande schermo il più famoso dei personaggi della scuderia di fumetti Marvel, peraltro e paradossalmente, uno dei pochi che i potenti Marvel Studios non producono. È tempo di entrare nel mondo dell'universitá per il neo-diplomato Peter Parker (Andrew Garfield). E mentre persegue la sua carriera di fotografo, la fidanzata Gwen (Emma Stone) viene assunta come stagista dalla potente Oscorp, specializzata in innovazioni scientifiche, spesso top secret, e spesso non completamente etiche, e a capo della quale, adesso siede Harry Osborn (Dane DeHaan), vecchio amico di Peter con il quale riallaccia un'amicizia. Ma i destini dei due sono destinati a scontrarsi: sono eredi di segreti che li porteranno ad indossare i panni di Spiderman e Green Goblin l'uno contro l'altro, quest'ultimo supportato dal potente Electro (Jamie Foxx).
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Due anni dopo il primo episodio della seconda serie, ritorna sul grande schermo il più famoso dei personaggi della scuderia di fumetti Marvel, peraltro e paradossalmente, uno dei pochi che i potenti Marvel Studios non producono. È tempo di entrare nel mondo dell'universitá per il neo-diplomato Peter Parker (Andrew Garfield). E mentre persegue la sua carriera di fotografo, la fidanzata Gwen (Emma Stone) viene assunta come stagista dalla potente Oscorp, specializzata in innovazioni scientifiche, spesso top secret, e spesso non completamente etiche, e a capo della quale, adesso siede Harry Osborn (Dane DeHaan), vecchio amico di Peter con il quale riallaccia un'amicizia. Ma i destini dei due sono destinati a scontrarsi: sono eredi di segreti che li porteranno ad indossare i panni di Spiderman e Green Goblin l'uno contro l'altro, quest'ultimo supportato dal potente Electro (Jamie Foxx).
Se la trama vi sembra piuttosto soap-operistica più che super-eroistica, beh, sappiate che in realtà succede anche molto altro, e i personaggi presentati nel film sono una valanga: e proprio la narrazione, che si perde in mille rivoli, sembra essere il punto debole di questo film. TAS2 prova a condensare qualcosa come 50 anni di fumetto, mixando oltretutto la serie tradizionale, e quella Ultimate, ovvero una serie parallela parzialmente "revisionista" e decisamente indirizzata al pubblico teen. Il risultato sono due ore e venti minuti dove le scene romantiche e un pò mielose, si alternano a scene di combattimento coloratissime ed ipercinetiche, il tutto condito con molte gag (marchio di fabbrica da sempre del Tessiragnatele), tante gag, anche troppe gag, che veramente sembrano strizzare l'occhio allo spettatore under 15.
La fedeltà al fumetto non è particolarmente stretta, anzi (in particolare il personaggio di Gwen è lontanissimo dall'originale, cosi come ad esempio Electro, o i genitori di Peter e Harry - che di fatto dovrebbe essere il vero primo Green Goblin), ma non è questo il problema, anzi ben vengano delle rivisitazioni rispetto alla continuity di 40 anni fa in un prodotto come questo: ma quello che colpisce è come molte sottotrame ed alcune delle scene più famose di tutti i tempi di Spiderman sono veramente sviluppate male ed in alcuni casi sprecate (senza volervi rovinare la visione, i fan rimarranno delusi da come viene svolto un avvenimento capitale nella storia di Spiderman e del fumetto USA in generale datato 1973: diciamo solo che ha a che fare col salvataggio di Gwen).
Intendiamoci, non è tutto cosi male: le scene di combattimento con Spiderman che svolazza da palazzo a palazzo sono spettacolari, ed Andrew Garfield è un Peter Parker meno nerd, ma complessivamente migliore di Toby McGuire della prima serie.
La critica principale è che il regista Marc Webb tenta di fondere il DNA di un'opera a questo punto che dura da 50 anni con prodotti abbondantemente soap-teen come Twilight e Hunger Games... E vi assicuriamo che due ore e venti sono allo stesso tempo poche per tutto il materiale contenuto e troppe per il ritmo effettivo: dispiace dirlo, ma è proprio cattiva regia.
TAS2 alla fine risulta essere uno strano animale, nè carne nè pesce: e se il confronto con il quasi-autoriale Spiderman 2 di Raimi del 2004 è assolutamente impietoso, purtroppo dobbiamo registrare come sia decisamente un passo indietro anche rispetto al primo episodio di due anni fa.
Sfocato. (www.versionekowalski.it)
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