Titolo originale | L'Homme qu'on aimait trop |
Titolo internazionale | In the Name of My Daughter |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | André Téchiné |
Attori | Guillaume Canet, Catherine Deneuve, Adèle Haenel, Jean Corso, Judith Chemla Pierre Michiels. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 24 marzo 2019
Al Box Office Usa L'Homme Qu'On Aimait Trop ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 275 mila dollari e 14 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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1976. In seguito al fallimento del suo matrimonio la giovane Agnes Le Roux si trasferisce dall'Africa al Sud della Francia dove vive sua madre Renee che è proprietaria del Palais de la Mediterranee Casino a Nizza. La ragazza si innamora di Maurice Agnelet che è il consigliere della donna. L'uomo è sposato ed ha più di una relazione ma Agnes è disposta a tutto per lui. Ivi compreso votare in consiglio di amministrazione contro la madre in favore di un concorrente che le è stato presentato da Maurice e che è in odore di mafia. Il senso di colpa la perseguiterà spingendola a tentare il suicidio. Poco dopo Agnes sparirà senza lasciare traccia. Il primo ad essere sospettato è Agnelet ma in assenza di cadavere non è possibile imputarlo. Trent'anni dopo i fatti Renee chiede la riapertura del caso.
André Techiné si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto e documentato nel libro "Une Femme face à la mafia" scritto dal figlio di Renee Le Roux. Ciò che però più interessa al regista non è la ricerca della verità da parte di un'anziana madre che non si arrende dinanzi a una giustizia che ritiene in errore. Quello che l'ha affascinato è il rapporto di assoluta passione che si era andato ad instaurare tra Agnes e Maurice. Le lettere della giovane donna contenevano espressioni come:Ti amo come devi essere amato, con eccesso, follia ardore e disperazione".
Chi si attendesse da queste premesse un melò dalle tinte accese rimarrà deluso. L'amore e la passione ci sono ma vengono attenuati da una trama di intrighi, furti, richieste di eredità, aspettative di carriera deluse, mafia italo-francese nell'ombra ed altro ancora.
È un film che nasce vecchio quello di un regista che un tempo (anni luce fa) sperimentava sul tema della passione con film come Rendez-vous, che ha saputo offrirci la leggerezza della commedia di qualità e che adesso sembra adagiato su un professionismo privo di guizzi che si appoggia fondamentalmente sul professionismo di attori collaudati.