randle mcmurphy
|
venerdì 13 dicembre 2013
|
ritorno alle origini, innovando!
|
|
|
|
Già dalla prima scena ambientata nella lugubre e piovosa cittadina di Brea, ho compreso di trovarmi davanti ad un'opera migliore della prima. La desolazione di Smaug ha nella narrazione un evidente filo conduttore- evidentemente voluto dal regista - con la precedente, e migliore, saga dell'anello. Lo spettatore scettico, troppo affezionato al Signore degli anelli, già dai primi fotogrammi percepisce che la musica è cambiata. grazie al sistema delle epifanie e di meticolosi flashback avverte una maggior ponderatezza sui contenuti, e un'attenzione alll'intreccio più avvertita rispetto a un viaggio "inaspettato". Se nel primo film della nuova trilogia si avvertiva una sensazione di lentezza, frammentazione, nel secondo si scopre un montaggio impeccabile e una sequenza di immagini perfettamente orchestrata (la colonna sonora parzialmente innovativa favorisce quest'aspetto) Il primo tempo è una sequenza di scene spettacolari che danno vita a una vera e propria esperienza visiva.
[+]
Già dalla prima scena ambientata nella lugubre e piovosa cittadina di Brea, ho compreso di trovarmi davanti ad un'opera migliore della prima. La desolazione di Smaug ha nella narrazione un evidente filo conduttore- evidentemente voluto dal regista - con la precedente, e migliore, saga dell'anello. Lo spettatore scettico, troppo affezionato al Signore degli anelli, già dai primi fotogrammi percepisce che la musica è cambiata. grazie al sistema delle epifanie e di meticolosi flashback avverte una maggior ponderatezza sui contenuti, e un'attenzione alll'intreccio più avvertita rispetto a un viaggio "inaspettato". Se nel primo film della nuova trilogia si avvertiva una sensazione di lentezza, frammentazione, nel secondo si scopre un montaggio impeccabile e una sequenza di immagini perfettamente orchestrata (la colonna sonora parzialmente innovativa favorisce quest'aspetto) Il primo tempo è una sequenza di scene spettacolari che danno vita a una vera e propria esperienza visiva. La reale novità di questo film, sta proprio nell'immagine. L'immagine è curata perfettamente, la fotografia abbraccia i colori della terra di mezzo in maniera addirittura migliore rispetto al signore degli anelli, dove i blu erano dominanti. I colori in perenne contrasto, dalla dimora degli elfi del bosco atro, al l'oscurità della tomba dei nazgul, dal grigiore di erebor, al fuoco del drago; tra tutte segnalo alcune scene degne di nota: gandalf che si arrampica su una parete di Roccia in cerca della tomba dello stregone di angmar, la fuga dagli elfi silvani, l'arrivo nella veneziana città degli uomini ai piedi della foresta solitaria, e il drago. Anche se alla lunga, la sequenza che vede coinvolto il drago può sembrare esageratamente lunga, l'alternanza con le vicende personali di Gandalf riassesta il tutto. La tanta carne al fuoco di questo film permette anche di digerire la ormai famosa e criticata (giustamente) storia d'amore di legolas con la guerriera elfica. L'unica pecca di questo film è la sceneggiatura. Si parla troppo per ciò che realmente si dice. La sceneggiatura debole, purtroppo distanza ancora di molti punti il signore degli anelli, da questa trilogia. Se nel terzo film, si provvederà in qualche modo ad aggiustare questa evidente meno manza, non escludo che possa aggiungersi un quarto film, alla saga più premiata di sempre. Encomiabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a randle mcmurphy »
[ - ] lascia un commento a randle mcmurphy »
|
|
d'accordo? |
|
randle mcmurphy
|
venerdì 13 dicembre 2013
|
ritorno alle origini, innovando!
|
|
|
|
Già dalla prima scena ambientata nella lugubre e piovosa cittadina di Brea, ho compreso di trovarmi davanti ad un'opera migliore della prima. La desolazione di Smaug ha nella narrazione un evidente filo conduttore- evidentemente voluto dal regista - con la precedente, e migliore, saga dell'anello. Lo spettatore scettico, troppo affezionato al Signore degli anelli, già dai primi fotogrammi percepisce che la musica è cambiata. grazie al sistema delle epifanie e di meticolosi flashback avverte una maggior ponderatezza sui contenuti, e un'attenzione alll'intreccio più avvertita rispetto a un viaggio "inaspettato". Se nel primo film della nuova trilogia si avvertiva una sensazione di lentezza, frammentazione, nel secondo si scopre un montaggio impeccabile e una sequenza di immagini perfettamente orchestrata (la colonna sonora parzialmente innovativa favorisce quest'aspetto) Il primo tempo è una sequenza di scene spettacolari che danno vita a una vera e propria esperienza visiva.
[+]
Già dalla prima scena ambientata nella lugubre e piovosa cittadina di Brea, ho compreso di trovarmi davanti ad un'opera migliore della prima. La desolazione di Smaug ha nella narrazione un evidente filo conduttore- evidentemente voluto dal regista - con la precedente, e migliore, saga dell'anello. Lo spettatore scettico, troppo affezionato al Signore degli anelli, già dai primi fotogrammi percepisce che la musica è cambiata. grazie al sistema delle epifanie e di meticolosi flashback avverte una maggior ponderatezza sui contenuti, e un'attenzione alll'intreccio più avvertita rispetto a un viaggio "inaspettato". Se nel primo film della nuova trilogia si avvertiva una sensazione di lentezza, frammentazione, nel secondo si scopre un montaggio impeccabile e una sequenza di immagini perfettamente orchestrata (la colonna sonora parzialmente innovativa favorisce quest'aspetto) Il primo tempo è una sequenza di scene spettacolari che danno vita a una vera e propria esperienza visiva. La reale novità di questo film, sta proprio nell'immagine. L'immagine è curata perfettamente, la fotografia abbraccia i colori della terra di mezzo in maniera addirittura migliore rispetto al signore degli anelli, dove i blu erano dominanti. I colori in perenne contrasto, dalla dimora degli elfi del bosco atro, al l'oscurità della tomba dei nazgul, dal grigiore di erebor, al fuoco del drago; tra tutte segnalo alcune scene degne di nota: gandalf che si arrampica su una parete di Roccia in cerca della tomba dello stregone di angmar, la fuga dagli elfi silvani, l'arrivo nella veneziana città degli uomini ai piedi della foresta solitaria, e il drago. Anche se alla lunga, la sequenza che vede coinvolto il drago può sembrare esageratamente lunga, l'alternanza con le vicende personali di Gandalf riassesta il tutto. La tanta carne al fuoco di questo film permette anche di digerire la ormai famosa e criticata (giustamente) storia d'amore di legolas con la guerriera elfica. L'unica pecca di questo film è la sceneggiatura. Si parla troppo per ciò che realmente si dice. La sceneggiatura debole, purtroppo distanza ancora di molti punti il signore degli anelli, da questa trilogia. Se nel terzo film, si provvederà in qualche modo ad aggiustare questa evidente meno manza, non escludo che possa aggiungersi un quarto film, alla saga più premiata di sempre. Encomiabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a randle mcmurphy »
[ - ] lascia un commento a randle mcmurphy »
|
|
d'accordo? |
|
sebastian13
|
venerdì 13 dicembre 2013
|
la fantasia al potere
|
|
|
|
Quanto sia importante il ruolo che l'esercizio della fantasia, per ogni essere umano, sia salvifico e aiuti a superare i momenti difficili della vita reale, quanto ciò sia importante viene ancora una volta dimostrato da Peter Jackson in questo ultimo suo lavoro. Egli ne è talmente invaso da travalicare le basi del testo originario, e anzi da sfaldarle, romperle e ricomporle per arrivare ad un prodotto finale che ci induca esattamente a riflettere sulla importanza di vivere esercitando il cervello. La 2a parte de Lo Hobbit è decisamente basata sul concetto di Gesamtkunst, l'arte totale Klimtiana, estesa in questo caso al concetto di libera espressione della fantasia; la tensione è sempre ai massimi livelli che decisamente vengono sublimati nella scena finale di circa 30 minuti che si svolge dentro la montagna d'oro dove il grande Smaug regna ormai sovrano sui preziosi degli.
[+]
Quanto sia importante il ruolo che l'esercizio della fantasia, per ogni essere umano, sia salvifico e aiuti a superare i momenti difficili della vita reale, quanto ciò sia importante viene ancora una volta dimostrato da Peter Jackson in questo ultimo suo lavoro. Egli ne è talmente invaso da travalicare le basi del testo originario, e anzi da sfaldarle, romperle e ricomporle per arrivare ad un prodotto finale che ci induca esattamente a riflettere sulla importanza di vivere esercitando il cervello. La 2a parte de Lo Hobbit è decisamente basata sul concetto di Gesamtkunst, l'arte totale Klimtiana, estesa in questo caso al concetto di libera espressione della fantasia; la tensione è sempre ai massimi livelli che decisamente vengono sublimati nella scena finale di circa 30 minuti che si svolge dentro la montagna d'oro dove il grande Smaug regna ormai sovrano sui preziosi degli...avidi nani. Emozioni continue senza cedimenti se non sporadici (tipo la improbabile storia tra Tauriel e il nano; attimi di ricordi con lo svelarsi dell'entità malvagia, pronta alla guerra, nella figura di Sauron. Bellissimi i personaggi, il montaggio nervoso e naturalmente la fotografica. I testi a volte sono forzati, alcuni inutilmente lunghi. Non si cercano valutazioni sociologiche sui ruoli di buono o cattivo, e questo è un bene. La visione in 2d dal mio punto di vista risulta ancora da preferirsi risultando meno artefatta. E adesso dobbiamo aspettare un anno per l'ultima parte...pazienza amici...pazienza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sebastian13 »
[ - ] lascia un commento a sebastian13 »
|
|
d'accordo? |
|
acreide
|
venerdì 13 dicembre 2013
|
una occasione persa
|
|
|
|
Esco dalla sala parecchio deluso, secondo episodio assolutamente non all'altezza del primo. La bocca inizia a storcersi sin dall'inizio. Assolutamente inspiegabile e non fedele al testo il taglio dato alla parentesi dell'incontro con Beorn. La cosa non migliora con l'arrivo a Bosco Atro dove, ancora una volta senza alcuna necessità, si sceglie di tagliare e mutare gli avvenimenti. Buona l'idea di inserire Legolas ma avrebbe dovuto limitarsi a una comparsata sullo stile di Frodo nel primo film. Reame boscoso ben reso, ma storia d'amore assolutamente noiosa, inventata e fuori luogo. Ok dare rilevanza alla parentesi su Dol Guldur, ma veramente privi di fondamento tutti questi scontri con gli orchi che infarciscono il film e lo appesantiscono inutilmente.
[+]
Esco dalla sala parecchio deluso, secondo episodio assolutamente non all'altezza del primo. La bocca inizia a storcersi sin dall'inizio. Assolutamente inspiegabile e non fedele al testo il taglio dato alla parentesi dell'incontro con Beorn. La cosa non migliora con l'arrivo a Bosco Atro dove, ancora una volta senza alcuna necessità, si sceglie di tagliare e mutare gli avvenimenti. Buona l'idea di inserire Legolas ma avrebbe dovuto limitarsi a una comparsata sullo stile di Frodo nel primo film. Reame boscoso ben reso, ma storia d'amore assolutamente noiosa, inventata e fuori luogo. Ok dare rilevanza alla parentesi su Dol Guldur, ma veramente privi di fondamento tutti questi scontri con gli orchi che infarciscono il film e lo appesantiscono inutilmente. Abbastanza ben rese: la situazione a Pontelagolungo, la ricerca della porta segreta e l'incontro con Smaug. Toni e colori in generali troppo cupi. Concludo con l'amara sensazione che il regista abbia deciso di sacrificare trama e spirito generale del libro sull'altare di quegli stereopiti (botte e storielle d'amore) che avrebbero potuto rendere il film (a suo avviso) appetibile a tutti. Veramente un peccato.
[-]
[+] poteva andare peggio
(di jameson)
[ - ] poteva andare peggio
[+] d'accordissimo
(di ballerinox)
[ - ] d'accordissimo
|
|
[+] lascia un commento a acreide »
[ - ] lascia un commento a acreide »
|
|
d'accordo? |
|
elothen.
|
venerdì 13 dicembre 2013
|
un bel film che farà storcere il naso ai puristi.
|
|
|
|
Il film merita davvero la menzione di ottimo film. Sicuramente il punto di forza, già visto nella prima parte e nei film del Signore degli Anelli, è la capacità di Peter Jackson di sorprendere, meravigliare e tenere sempre alta l'attenzione dello spettatore. Una trasposizione cinematografica di un libro come lo Hobbit, fatta trasponendo pagina per pagina il libro nel grande schermo sarebbe di una noia mortale. E bisogna riconoscere al regista di aver reso molto fluido il film, tanto da lasciare spiazzato tutto il pubblico della sala, che - così come giù avvenuto per "Un viaggio inaspettato" - boffonchia un "nooooo", "ma come", "ma dai" alla fine del film.
[+]
Il film merita davvero la menzione di ottimo film. Sicuramente il punto di forza, già visto nella prima parte e nei film del Signore degli Anelli, è la capacità di Peter Jackson di sorprendere, meravigliare e tenere sempre alta l'attenzione dello spettatore. Una trasposizione cinematografica di un libro come lo Hobbit, fatta trasponendo pagina per pagina il libro nel grande schermo sarebbe di una noia mortale. E bisogna riconoscere al regista di aver reso molto fluido il film, tanto da lasciare spiazzato tutto il pubblico della sala, che - così come giù avvenuto per "Un viaggio inaspettato" - boffonchia un "nooooo", "ma come", "ma dai" alla fine del film. La qualità delle ricostruzioni è lodevole, sia per le location (la città di Erebor sotto la montagna, Bosco Atro, la città galleggiante di Esgaroth o Pontelagolungo) che per la grafica (il drago Smaug è fatto davvero bene!!). Per chi però è fan di Tolkien potrebbero arrivare brutte sorprese, perché il film si discosta molto dal libro. Prima tra le varie aggiunte Tauriel, l'elfa interpretata dalla magistrale e bellissima Evangeline Lilly, poi Bard, personaggio più che memorabile nel libro e ridotto a un ruolo quasi marginale nel film, ed infine un Gandalf che sparisce per andare con Radagast a Dol Guldur (aggiunta estrapolata dal libro del Signore degli Anelli). Il resto viene da sé, e se un minimo di curiosità vi è venuta leggendo queste mie righe, consiglio comunque di andarlo a vedere, anche da puristi Tolkeniani la visione di Smaug vale tutto il biglietto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elothen. »
[ - ] lascia un commento a elothen. »
|
|
d'accordo? |
|
stefano94
|
giovedì 12 dicembre 2013
|
jackson aggiusta il tiro e centra il bersaglio
|
|
|
|
Chi diceva che il primo film della trilogia "Lo Hobbit" era solo un piccolo antefatto per qualcosa di più epico non sbagliava. Chi criticava tutte le differenze dal libro (e bisogna ricordarci che è pur sempre un libro per BAMBINI) si è trovato spiazzato nel vedere il magnifico lavoro di ampliamento fatto dal regista, tutte le storie che si intrecciano (tra cui la fantastica e incredibilmente dark missione di Gandalf a Dol'Guldur). In favore di una durata minore della trilogia di ISDA, (qua siamo a "solo" 2 ore e mezza) sono state tagliate e accorciate alcune cose, come l'incontro con Beorn, che non può non deludere. Fantastica la parte di Bosco Atro con i ragni che saltano da tutte le parti.
[+]
Chi diceva che il primo film della trilogia "Lo Hobbit" era solo un piccolo antefatto per qualcosa di più epico non sbagliava. Chi criticava tutte le differenze dal libro (e bisogna ricordarci che è pur sempre un libro per BAMBINI) si è trovato spiazzato nel vedere il magnifico lavoro di ampliamento fatto dal regista, tutte le storie che si intrecciano (tra cui la fantastica e incredibilmente dark missione di Gandalf a Dol'Guldur). In favore di una durata minore della trilogia di ISDA, (qua siamo a "solo" 2 ore e mezza) sono state tagliate e accorciate alcune cose, come l'incontro con Beorn, che non può non deludere. Fantastica la parte di Bosco Atro con i ragni che saltano da tutte le parti. Se al film si perdona qualche scelta poco ortodossa fatta per ingraziarsi i meno tolkieniani (la storia d'amore tra il nano e l'elfa), e si apprezza l'epicità dell'incontro con il drago, questo film non può non essere un capolavoro.
SPOILER:
Lascia col fiato mozzato il finale col negromante (nientemeno che Sauron), e Bilbo che capisce il pericolo che hanno scatenato col risveglio del drago.
Siamo pronti per il terzo e (forse) ultimo, epico incontro nella Terra di Mezzo.
Coming soon.
[-]
[+] tolkien
(di sbabinicobianchi)
[ - ] tolkien
|
|
[+] lascia un commento a stefano94 »
[ - ] lascia un commento a stefano94 »
|
|
d'accordo? |
|
|