tom vet
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giovedì 15 agosto 2013
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una serata al cinema spesa più che bene!
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Un bel film d'azione e di fantascienza! Innovativa come idea e splendida la fotografia: immense valli desertiche e curiosi squarci di paesaggi apocalittici!!!
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time_traveler
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mercoledì 14 agosto 2013
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non tutto è come sembra
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Dopo essere stata invasa dagli alieni, la Terra , e con essa la razza umana, è distrutta. I pochi sopravvissuti stanno raccogliendo le ultime risorse per stabilirsi su un altro pianeta. Jack Harper e Victoria Olsen sono due tecnici addetti alla manuntenzione e alla sorveglianza delle idrotrivelle che producono energia. Poco prima che il loro lavoro termini, Jack si imbatte in un gruppo di umani che gli rivela un assurda verità. La cosa che maggiormente colpisce di questo film è la bellezza visiva: la computer grafica, che in oblivion è parte essenziale, è magnifica. I personaggi, ridotti all'essenziale, sono ben strutturati, come pure la trama, non innovativa per la verità, ma che riesce ad evitare chiare similitudini con altre pellicole inerenti ad invasioni aliene e nuovi mondi su cui fuggire.
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Dopo essere stata invasa dagli alieni, la Terra , e con essa la razza umana, è distrutta. I pochi sopravvissuti stanno raccogliendo le ultime risorse per stabilirsi su un altro pianeta. Jack Harper e Victoria Olsen sono due tecnici addetti alla manuntenzione e alla sorveglianza delle idrotrivelle che producono energia. Poco prima che il loro lavoro termini, Jack si imbatte in un gruppo di umani che gli rivela un assurda verità. La cosa che maggiormente colpisce di questo film è la bellezza visiva: la computer grafica, che in oblivion è parte essenziale, è magnifica. I personaggi, ridotti all'essenziale, sono ben strutturati, come pure la trama, non innovativa per la verità, ma che riesce ad evitare chiare similitudini con altre pellicole inerenti ad invasioni aliene e nuovi mondi su cui fuggire. Quest'ultima , con classe e furbizia, riesce a snodarsi lentamente, definendosi totalmente solo negli ultimi minuti. Un opera di rara bellezza di questi tempi, imperdibile.
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vzx83
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domenica 11 agosto 2013
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un nuovo classico della fantascienza
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La fantascienza è un genere praticato da Cruise. E qui, in Oblivion, tornano gli argomenti che aveva già sperimentato in Vannilla Sky (la memoria perduta,gli abbracci caldi di volti sconosciuti ma ricordati,in Minority Report (il controllo del sistema e la sua omicida perfezione,il misticismo)e in la War of Worlds(l’angoscia di un destino incontrollabile e l’invasione aliena.In questi ultimi anni i colossi di Hollywood sono tornati fortemente sul tema dell’invasione alternando buoni prodotti(Pacific Rim per esempio) a rimbombanti vagonate di colpi di arma da fuoco sì da intrattenimento ma poveri di lavoro di sceneggiatura(Battle:Los Angeles e Battleship su tutti.
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La fantascienza è un genere praticato da Cruise. E qui, in Oblivion, tornano gli argomenti che aveva già sperimentato in Vannilla Sky (la memoria perduta,gli abbracci caldi di volti sconosciuti ma ricordati,in Minority Report (il controllo del sistema e la sua omicida perfezione,il misticismo)e in la War of Worlds(l’angoscia di un destino incontrollabile e l’invasione aliena.In questi ultimi anni i colossi di Hollywood sono tornati fortemente sul tema dell’invasione alternando buoni prodotti(Pacific Rim per esempio) a rimbombanti vagonate di colpi di arma da fuoco sì da intrattenimento ma poveri di lavoro di sceneggiatura(Battle:Los Angeles e Battleship su tutti.Oblivion è diverso:la trama,basata su un graphic novel di successo è forte:la Terra, morta a causa di un invasione aliena,con i suoi oceani da svuotare,è l’unica risorsa energetica per gli umani superstiti che salvi sull’astronave Tet aspettano di essere trasportati su Titano.Gli incaricati della supervisione delle operazioni di prosciugamento degli oceani(Cruise e l’ottima Andrea Riseborough)sono locati sulla Terra sotto continua minaccia da parte degli alieni superstiti.Ma la realtà è diversa da quella che sembra.Come in Vanilla Sky ricordi sfuggenti appaiono nella memoria del tecnico Jack che non è capace di decifrare il significato di quelle apparizioni.Solo l’arrivo di una naufraga spaziale,che si scoprirà essere legata al protagonista da qualcosa di più del salvataggio,permetterà di spezzare la cortina della nebbia dei ricordi e scoprire un atroce verità, sino alla scontro finale fra l’uomo e l’intelligenza aliena.Il film è costruito su una trama solida ma anche gli altri aspetti del film non deludono:gli effetti speciali sono realistici,mai eccessivi o sovrastanti la narrazione,la scenografia interessante e notevole per i campi lunghi che ricordano The Book of Eli (forse ridondanti sono solo il solito Ponte di Brooklyn distrutto e una Statua della Libertà accartocciata–tenetevi lontani da questi due posti nel caso di un invasione aliena).La regia di Kosinski (che è anche l’autore del graphic novel) è ottima e riesce a coprire alcuni errori di inesperienza del precedente Tron – Legacy.Il regista in alcuni spezzoni pare omaggiare la fantascienza classica:per forma i droni di Oblivion ricordano i caccia imperiali di Star Wars,e anche un inseguimento ad alta velocità in un canyon pare ispirato a Star Wars;il nome della nave primaria di Cruise Odissey è invece un chiaro riferimento a Kubrik.I co-protagonisti non sono da meno:oltre alla già citata Riseborough (che con la sua aria perfezionista incarna l’idea dell’assoggettata al sistema)è fantastica la Kurylenko(come al solito verrebbe da dire): la sua bellezza esotica e quell’aria di irraggiungibile che la caratterizzano la rendono speciale nel ruolo dell’apparizione dal passato e Freeman non sbaglia mai un ruolo,anche quando minore.Menzione d’onore va anche a Coster-Waldau,più per la presenza scenica che per le poche battute: siamo abituati a vederlo maneggiare spadoni nel medievale Games of Thrones ma se la cava bene anche con i fucili.
FILM:7,5
ATTORI:7,5
REGIA:8
Perchè VEDERE QUESTO FILM:amate la fantascienza che non è solo cannoni-laser-battaglie spaziali,ma avete anche voglia di guardare un film che vi possa intrattenere.
Perche NON VEDERE QUESTO FILM:odio per la fantascienza.
QUANDO VEDERE QUESTO FILM:epico sabato sera con amici appassionati del genere. Patatine, pizza e birra già pronti.
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daniele.p
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giovedì 8 agosto 2013
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una brutta copia di moon
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Una grande delusione. Per i veri appassionati del genere guardate moon...
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james89
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giovedì 8 agosto 2013
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risorse! un classico per giustificare le invasioni
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Oblivion è un film che ho gradito molto. Adoro l'ambientazione post apocalittica e aspettavo da tempo un' invasione da parte di un' intelligenza artificiale.
Peccato però che la motivazione di questa invasione sia così banale: risorse energetiche per ricavarne energia.
Ma se il Tet altro non è che un enorme computer allora basterebbe posizionarsi vicino al sole, o a qualsiasi altra stella nell'universo, e ricavarne per milioni di anni energia solare. Invece no. Si ha questa immotivata necessità di prosciugare tutta l'acqua dal pianeta terra per ricavarne energia.
A parte questa premessa alla quale, con un certo sforzo, devo evitare di considerare (altrimenti non vi sarebbe stato il film) non ho altre importanti critiche da aggiungere.
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Oblivion è un film che ho gradito molto. Adoro l'ambientazione post apocalittica e aspettavo da tempo un' invasione da parte di un' intelligenza artificiale.
Peccato però che la motivazione di questa invasione sia così banale: risorse energetiche per ricavarne energia.
Ma se il Tet altro non è che un enorme computer allora basterebbe posizionarsi vicino al sole, o a qualsiasi altra stella nell'universo, e ricavarne per milioni di anni energia solare. Invece no. Si ha questa immotivata necessità di prosciugare tutta l'acqua dal pianeta terra per ricavarne energia.
A parte questa premessa alla quale, con un certo sforzo, devo evitare di considerare (altrimenti non vi sarebbe stato il film) non ho altre importanti critiche da aggiungere.
Il film è ben strutturato, e l'interpretazione di Tom Cruise, Olga Kurylenko e Andrea Riseborough è eccellente. Mi sono piaciuti fin da subito i Droni, armi che si sono rivelate davvero devastanti.
Non per tutti è facile estrapolare il messaggio di fondo del film, ovvero la tecnologia che prende potere su di noi, rendendoci suoi schiavi. Tecnologia sulla quale l’umanità perderà il controllo e porterà alla distruzione del nostro pianeta.
Infine speravo in una spiegazione sulle origini del Tet ma purtroppo non ve ne sono.
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febbraio12
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mercoledì 7 agosto 2013
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niente di che!!!
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Visto l'attore pensavo i qualcosa di meglio, però è da vedere!
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kondor17
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mercoledì 7 agosto 2013
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una piacevole sorpresa
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Nonostante la durata il film regge sino alla fine, anzi man mano che passa il tempo, si fa sempre più avvincente. Uno sci-fi col ritmo di un thriller, direi.
Un'ottimo (finalmente) Tom Cruise interpreta Jack Harper, un tecnico manutentore dei droni, ovetti micidiali guardiani delle idrotrivelle e programmati per eliminare gli scavengers superstiti. Siamo nel 2077, sessant'anni dopo che un conflitto globale l'ha praticamente ridotta ad un cumulo di macerie radioattive; la Terra è ormai buona solo per l'acqua, da cui Tet, una enorme base spaziale gestita telematicamente da Sally, ricava energia nucleare. Jack vive su una lussuosissima piattaforma sopraelevata con piscina ed eliporto assieme a Victoria, che ne coordina i movimenti, e si muove tra le lande desolate con un futuristico elicottero a turbine mobili, simile ad una libellula, dentro al quale c'è un'altrettanto futuristica moto per gli spostamenti a terra.
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Nonostante la durata il film regge sino alla fine, anzi man mano che passa il tempo, si fa sempre più avvincente. Uno sci-fi col ritmo di un thriller, direi.
Un'ottimo (finalmente) Tom Cruise interpreta Jack Harper, un tecnico manutentore dei droni, ovetti micidiali guardiani delle idrotrivelle e programmati per eliminare gli scavengers superstiti. Siamo nel 2077, sessant'anni dopo che un conflitto globale l'ha praticamente ridotta ad un cumulo di macerie radioattive; la Terra è ormai buona solo per l'acqua, da cui Tet, una enorme base spaziale gestita telematicamente da Sally, ricava energia nucleare. Jack vive su una lussuosissima piattaforma sopraelevata con piscina ed eliporto assieme a Victoria, che ne coordina i movimenti, e si muove tra le lande desolate con un futuristico elicottero a turbine mobili, simile ad una libellula, dentro al quale c'è un'altrettanto futuristica moto per gli spostamenti a terra. Ottimi gli effetti speciali e al musica. Nel corso però delle sue riparazioni ed esplorazioni, il più delle volte alla ricerca di droidi fuori uso o fuori campo, Jack scoprirà che nulla è come sembra. I droidi risparmiano solo lui ed uccidono addirittura gli umani, Tet non è "casa madre" come sembra, e infine lui non è quello che crede di essere. Tra colpi di scena e sequenze mozzafiato, alla fine quasi ti spiace che il film sia finito. Altro che banale e inutile! Ovviamente si parla di alieni, di basi, di missioni, di droidi e di cloni. Ma di cosa dovrebbe parlare un film di fantascienza? Di batti batti le manine? Gli argomenti sono quelli e qui sono pure resi e realizzati bene, anzi benissimo. Finalmente, dopo la cocente delusione degli Avengers e soprattutto di Prometheus, un film che ne risolleva le sorti.
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attor84
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martedì 30 luglio 2013
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cercate di aprire gli occhi (ed anche le orecchie)
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OBLIVION! Traduzione in italiano: oblio (questa era facile). Permettetemi di citare wikipedia: “L'oblio rappresenta la dimenticanza intesa come fenomeno non temporaneo, non dovuto a distrazione o perdita temporanea di memoria, ma come stato più o meno duraturo, come scomparsa o sospensione del ricordo con un particolare accento sullo stato di abbandono del pensiero e del sentimento”. Mai titolo fu più adatto.
Ovviamente, non mi riferisco alla perdita di memoria del protagonista, Tom Cruise (un attore di cui ho apprezzato numerosi film, anche se, bisogna dirlo, che sia o un venditore d’auto con fratello autistico, o un killer brizzolato, o un top gun, o l’ultimo samurai, o un milionario bloccato in un sogno, le sue interpretazioni, in molti casi, si assomigliano fin troppo), ma alla coltre nera che deve essere calata sugli occhi dello sceneggiatore (Joseph Kosinski, in questo caso anche regista).
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OBLIVION! Traduzione in italiano: oblio (questa era facile). Permettetemi di citare wikipedia: “L'oblio rappresenta la dimenticanza intesa come fenomeno non temporaneo, non dovuto a distrazione o perdita temporanea di memoria, ma come stato più o meno duraturo, come scomparsa o sospensione del ricordo con un particolare accento sullo stato di abbandono del pensiero e del sentimento”. Mai titolo fu più adatto.
Ovviamente, non mi riferisco alla perdita di memoria del protagonista, Tom Cruise (un attore di cui ho apprezzato numerosi film, anche se, bisogna dirlo, che sia o un venditore d’auto con fratello autistico, o un killer brizzolato, o un top gun, o l’ultimo samurai, o un milionario bloccato in un sogno, le sue interpretazioni, in molti casi, si assomigliano fin troppo), ma alla coltre nera che deve essere calata sugli occhi dello sceneggiatore (Joseph Kosinski, in questo caso anche regista). So che oggi è difficile trovare idee originali ad Hollywood, e lo spolverare a destra e a manca fumetti, libri e videogiochi ne è la più palese dimostrazione (nessuno me ne voglia per questa affermazione: io AMO fumetti, libri e videogiochi), ma sembra che la trama del film sia stata concepita prendendo spezzoni da vari film di fantascienza: Sally, l’alieno invasore, una scatola nera con un occhio rosso, sembra la sorella scema del robot di “Ultimatum alla terra”; le maschere degli scavengers, o almeno quella che io presumo sia del buon Morgan Freeman, ricorda un po’ quella dei Predators (forse nel 2017 i militari festeggiano così halloween); lasciando perdere la storia degli alieni che si rivelano essere i terrestri, i cloni (un vero cliché), uno dei droni eliminato passando in volo laterale attraverso pareti strette (se vedo ancora una azione del genere in un film, giuro che esco dalla sala), il sonno criostatico , quello poi. Quando chiesi a mio cugino (che per inciso lavora alla NASA) cosa ne pensasse, mi rispose “Magari, un giorno, potrà anche essere realizzato per viaggi così lunghi, ma trovamelo tu uno a cui gli dicono di farsi un viaggetto di 120 anni (andata e ritorno nel film) dovendo dire addio a parenti e affini, che certamente saranno morti al ritorno, e che accetti di buon grado”. E ho detto tutto! Scusatemi, sto divagando…..di cosa parlavo? La sceneggiatura. Voglio farvi solo qualche rapido esempio dei buchi, molto, molto più grandi di quelli fatti dalle idrotrivelle: sei gli “alieni” sono in realtà uomini, perché al minuto 03:21 ne vediamo uno che corre a quattro zampe (fa molto Alien); se la terra è distrutta da almeno mezzo secolo (ci informa Jack Harper all’inizio del film), e la parte diciamo “sana” è un deserto circondato da zone radioattive (salvo una piccola oasi di verde, raggiungibile facilmente solo in volo), da dove cavolo spunta il cane del minuto 11:52 (che sia Krypto? Se è lui, se la passa proprio male!); al minuto 25:28 vediamo Victoria (Andrea Riseborough) completamente nuda, di notte, pronta per un bel tuffo, ma immagino che su una terra a cui è stata tolta molta dell’acqua che le serve per mantenere un clima mite, ed in una bella casa al di sopra delle nuvole (si parla di oltre 2000 metri, volendo essere ottimisti, ma data la loro formazione sembrano proprio dei Cumuli, nuvole che si formano tra i 3000 ed i 7000 metri, e quindi parliamo di temperature ben al di sotto dello zero) il freddo non sia un problema; al minuto 41:18 vediamo destarsi Julia (Olga Kurylenko) da un bel sonno di 120 anni, in perfetta forma e pronta all’azione (a Neo di Matrix sono bastati solo 30 anni per atrofizzare completamente tutti i muscoli); sempre Julia, al minuto 1:04:51, dopo aver rivelato al mondo di essere la moglie di Jack (e grazie, non avevamo ancora capito che eri la protagonista femminile. Se volevano il finale a sorpresa era meglio rivedere un po’ il cast. Insomma, anche per Morgan Freeman: tutti sapevamo che era presente, sulla terra ci sono solo tre esseri umani…. Ora, lui non è un adone, ma addirittura fare la parte dell’alieno! Basta fare 2+2 e sai come finisce il film) dà la mazzata finale dicendo “Io non so che cosa sia successo, ma tu non sei QUELLO che credi di essere” (io spero solo che sia un errore di doppiaggio, perché altrimenti devono spiegarmi come mai Julia si rivolge al marito come se fosse una cosa, leggi clone, e non come se fosse un essere umano dicendogli ma tu non sei CHI credi di essere); dulcis in fundo, al minuto 1:06:28, la comparsa davanti Julia guarda dritto in camera, sorride imbarazzata e si aggiusta i capelli (ma questo è un errore del regista, quindi la sceneggiatura non centra. Come dite? Il regista è anche lo sceneggiatore? Ma tu guarda….).
Ci sono altri errori da segnalare, ma preferisco credere che li abbiate notati anche voi. Ora, quel che sto tentando di spiegare è che, a parte le ottime atmosfere (veramente ben rese, ma di questo ne ero già a conoscenza dai tempi di Tron: Legacy) ed i meravigliosi effetti speciali, questo film, fondamentalmente, fa acqua (quella rubata?) da tutte le parti e nessun sfavillio, che sia in HD o in 3D, nessun gran nome e nessuna somma di denaro possono sostituire una base carente in coerenza ed idee originali.
P.S. Ho dovuto veder il film 3 volte per segnare i vari errori, ergo io ho fatto una brutta recensione, ma la casa di produzione a preso in più il prezzo di 2 biglietti grazie a me!
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etabeta
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martedì 30 luglio 2013
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non la vecchia fantascienza, ma...
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Un ottimo film di vera fantascienza finalmente, certo non quella delle atmosfere magiche di Alien 1 e Blade Runner, ma sicuramente uno dei migliori degli ultimi anni, anche se purtroppo con inevitabili scene d'azione.
Trovo l'idea della sceneggiatura abbastanza originale, anche se con dei "rimando" inevitabili ad altri film come Moon.
D'altronde oggi avere delle grandi idee è pressocchè impossibile, (molti film prendono spunti da romanzi di anni 50 e 60), ma se il film riesce a farti "volare" nel cielo e nello spazio ad occhi aperti allora è vera fantascienza.
E a mio parere il film questo lo fa
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asdrubale03
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venerdì 28 giugno 2013
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molto originale
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