onufrio
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sabato 18 gennaio 2014
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quel genio di kosinski
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Kosinski elabora un ambiente non troppo lontano, dove il pianeta Terra è ormai distrutto e preso sotto mira da una popolazione aliena nemica. Per ovviare a ciò, gli abitanti del pianeta sono emigrati su nuove terre, Jack e Victoria lavorano per il bene degli abitanti, sono dei controllori di macchinari al quanto curiosi e particolari; per fare questo lavoro Jack è costretto ad andare sulla Terra, una Terra desolata, piena di rischi e pericoli, ma un giorno scoprirà qualcosa d'importante che cambierà la propria visione. Non è mai facile riuscire a fare un film futurista, perchè siamo in un epoca in cui ormai il meglio è già passato, ma kosinski sorprende tutti realizzando un ottimo prodotto; la storia è interessante e coinvolgente,e le due ore di durata non pesano affatto.
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odisseo1969
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martedì 14 gennaio 2014
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capolavoro a tutto tondo
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Il film ha generato commenti differenti se non antitetici: definito capolavoro da alcuni, pessimo e frullato di cose già viste da altri. Già questo è un indizio che si tratta di un grande, grandissimo film, seppure ingiustamente sottovalutato. La pellicola è di grande impatto visivo, con una visione postapocalittica del mondo e della Natura che lascia veramente un segno potente. Laddove si ha un calo nel pathos della visione soccorre una colonna sonora straordinaria.Sono rispettate le unità aristoteliche del drama, quasi si tratti di una tragedia e gli attori danno una superba interpretazione, mai sopra le righe.E l'accusa di essere un frullato di cose già viste è semplicemente ridicola e insufficiente a stroncare questa pellicola: da Omero in poi tutto è stato detto e scritto, non avrebbe senso nulla.
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Il film ha generato commenti differenti se non antitetici: definito capolavoro da alcuni, pessimo e frullato di cose già viste da altri. Già questo è un indizio che si tratta di un grande, grandissimo film, seppure ingiustamente sottovalutato. La pellicola è di grande impatto visivo, con una visione postapocalittica del mondo e della Natura che lascia veramente un segno potente. Laddove si ha un calo nel pathos della visione soccorre una colonna sonora straordinaria.Sono rispettate le unità aristoteliche del drama, quasi si tratti di una tragedia e gli attori danno una superba interpretazione, mai sopra le righe.E l'accusa di essere un frullato di cose già viste è semplicemente ridicola e insufficiente a stroncare questa pellicola: da Omero in poi tutto è stato detto e scritto, non avrebbe senso nulla. E Omero c'entra: Odissey il nome della missione,e Tom Cruise il novello acheo che esce dal cavallo per portare morte e distruzione nel Tet. Così anche per il cinema: quando un film è efficace?Quando riesce a colpire lo spettatore, emozionandolo. Il tema dell'uomo che ritrova se stesso pur nella perdita della memoria (della sua stessa umanità quindi) si coniuga col sacrificio e l'amore: ma cosa di potrebbe volere di più?La struggente bellezza di questa piccola perla.Per quanto male si possa fare, per quanto si riesca a disumanizzare un uomo, esso ritrova sempre la sua essenza:amore,morte, sacrificio.
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steve max
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domenica 12 gennaio 2014
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eccellente
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no_data
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domenica 5 gennaio 2014
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il miglior film del 2013
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Le mie aspettative per questo film erano molto alte, Tron mi era piaciuto molto e la presenza dei veicoli disegnati da Daniel Simon erano già di per sé una garanzia. Che dire, bella trama, non banale rispetto ai soliti film di fantascienza dove l'antagonista è ben definito fin dall'inizio, vi sono abbastanza colpi di scena non prevedibili. I dialoghi non sono molti o articolati, vi sono molte scene silenziose in cui il protagonista riflette e ammira, ma tutto questo va a favore della fantastica colonna sonora, veramente epica. Ho avuto l'occasione di riascoltarla separatamente, e ne vale veramente la pena.
Le scenografie sono molto ben curate, e questo è forse l'elemento che distingue maggiormente Oblivion dal resto dei film di fantascienza (ho visto Elysium poco dopo, non c'è proprio paragone); in questo film c'è una visione del futuro, non un banale "aggiungere" elementi a casaccio agli oggetti già esistenti per renderli inutilmente complicati.
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Le mie aspettative per questo film erano molto alte, Tron mi era piaciuto molto e la presenza dei veicoli disegnati da Daniel Simon erano già di per sé una garanzia. Che dire, bella trama, non banale rispetto ai soliti film di fantascienza dove l'antagonista è ben definito fin dall'inizio, vi sono abbastanza colpi di scena non prevedibili. I dialoghi non sono molti o articolati, vi sono molte scene silenziose in cui il protagonista riflette e ammira, ma tutto questo va a favore della fantastica colonna sonora, veramente epica. Ho avuto l'occasione di riascoltarla separatamente, e ne vale veramente la pena.
Le scenografie sono molto ben curate, e questo è forse l'elemento che distingue maggiormente Oblivion dal resto dei film di fantascienza (ho visto Elysium poco dopo, non c'è proprio paragone); in questo film c'è una visione del futuro, non un banale "aggiungere" elementi a casaccio agli oggetti già esistenti per renderli inutilmente complicati. La pulizia nel design della casa, dei veicoli e dell'equipaggiamento fanno immaginare un futuro diverso dai soliti film. Il nemico non è rappresentato da un informe ammasso di tubi minacciosi come in tutti i film di fantascienza, ma un essere dalla perfezione e pulizia assoluti. Anche l'abbigliamento, per quanto sia difficile, tanta di introdurre qualcosa di nuovo.
Secondo me il miglior film dell'anno, sicuramente nel genere d'azione.
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maxdad
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giovedì 2 gennaio 2014
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film molto interessante
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Finalmente qualcosa di nuovo! Il film è caratterizzato da un'atmosfera un po' tesa, che rischia di sovraesporre un po' troppo gli attori, ma a mio vviso Cruise regge benissimo il suo ruolo.
Non è un film adrenalinico, ma al contrario è caratterizzato da un clima di suspance che mantiene lo spettatore sempre in attesa dell'accadimento imprevisto, ed il regista non delude le aspettative.
A mio avviso un film molto interessante, basato su poche idee avvincenti, che pur senza rinunciare ad un psudo lieto fine, non è troppo intriso di buoni sentimenti e americanate.
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nostradamus
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venerdì 27 dicembre 2013
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pessimo, non perdere 156 minuti....
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Per chi non ha mai visto un film di fantascienza, potrebbe passare....
Non si può mettere in dubbio la qualità della realizzazione, gli effetti speciali, ecc. cose che ormai quasi tutti sono capaci a fare.
L'argomento del film non si tiene in piedi già quasi dall'inizio. Al di là delle concesioni che uno può fare a un film di questo genere, un pò di logica ci vuole.
Questo non regge nessun tipo di analisi sia dal punto di vista della fisica (risorse energetiche, funzionamento di tutta quella bella villa futuristica, una Luna a pezzi che continua a girare in torno alla Terra, ecc.) e della biologia (questi, cosa mangiano?, dove prendono gli alimenti?).
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Per chi non ha mai visto un film di fantascienza, potrebbe passare....
Non si può mettere in dubbio la qualità della realizzazione, gli effetti speciali, ecc. cose che ormai quasi tutti sono capaci a fare.
L'argomento del film non si tiene in piedi già quasi dall'inizio. Al di là delle concesioni che uno può fare a un film di questo genere, un pò di logica ci vuole.
Questo non regge nessun tipo di analisi sia dal punto di vista della fisica (risorse energetiche, funzionamento di tutta quella bella villa futuristica, una Luna a pezzi che continua a girare in torno alla Terra, ecc.) e della biologia (questi, cosa mangiano?, dove prendono gli alimenti?).
A tratti, e lento, non sucede nulla, e risulta noioso.
Per finire, la scoperta della realtà da parte del protagonista, non fa che sommare un'altra incongruenza alla quantità di cose senza senso dentro del film. Nessuna logica.
Se questi alieni super intelligenti construiscono navi e armi che devono essere riparati da umani.... come hanno fatto a construire la prima??????
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nostradamus
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venerdì 27 dicembre 2013
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pessimo, non perdere 156 minuti....
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Faccio fatica a vedere questo film come consigliato. é a dir poco, pessimo. L'istoria non regge, non ha alcun senso, e dopo un inizio che sembra prometente, si finisce per aspettare che suceda qualcosa che non avviene mai. Ovviando tutte le considerazioni fisiche e bilogiche che fanno il film impossibile di reggeresi in piedi (dal come vivono, come mangiano, come producono energia, da dove arriva l'acqua della doccia!!!, ecc.) il finale non fa altro che catapultare il film su una falta di logica e senso totale.
Peccato perche gli attori sono bravi.....
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pasquiota
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giovedì 12 dicembre 2013
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l'ambiguità dell'oblio
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Dal talento visionario di Kosinski scaturisce un film ricco di caleidoscopiche invenzioni, che spaziano dal Tet a piramide rovesciata sospeso nello spazio, alla luna frantumata, alle gigantesche idrovore sugli oceani, fino alla stazione sopraelevata high-tech, di avveniristica architettura razionalista con tanto di piscina. Se la trama - col rovesciamento menzogna-verità - può apparire dèja vu, le intuizioni fantascientifiche, unite agli stranianti panorami della Terra distrutta dal cataclisma ambientale-nucleare, hanno un impatto visivo penetrante e pervasivo.
La ricostruzione del passato-verità avviene per successivi gradi di narrazione, accompagnandosi sempre con soluzioni sottolineate dai panorami naturali e dai movimenti della cinepresa, anche mediante un Jack Harper, interpretato da Tom Cruise, assolutamente padrone della scena, attraverso la sua scottante e dolorosa presa di autocoscienza.
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Dal talento visionario di Kosinski scaturisce un film ricco di caleidoscopiche invenzioni, che spaziano dal Tet a piramide rovesciata sospeso nello spazio, alla luna frantumata, alle gigantesche idrovore sugli oceani, fino alla stazione sopraelevata high-tech, di avveniristica architettura razionalista con tanto di piscina. Se la trama - col rovesciamento menzogna-verità - può apparire dèja vu, le intuizioni fantascientifiche, unite agli stranianti panorami della Terra distrutta dal cataclisma ambientale-nucleare, hanno un impatto visivo penetrante e pervasivo.
La ricostruzione del passato-verità avviene per successivi gradi di narrazione, accompagnandosi sempre con soluzioni sottolineate dai panorami naturali e dai movimenti della cinepresa, anche mediante un Jack Harper, interpretato da Tom Cruise, assolutamente padrone della scena, attraverso la sua scottante e dolorosa presa di autocoscienza. In piena contrapposizione alla sua compagna di squadra, che al contrario ne rifiuta la consapevolezza.
Difficile dimenticare le scene interne al Tet, che non cito per lasciare al lettore il gusto della sorpresa, ma che certo ricordano alla lontana un'analoga situazione del film di Michael Bay The island. Ma con Kosinski l'immagine è più conturbante e il viaggio dentro al Tet assume quasi una valenza di pozzo psicanalitico. Dalla solitudine del sopravvissuto alle incertezze dell'inconscio, attraverso le cancellazioni della memoria e la sua riscoperta (definitiva?), l'oblio del titolo riassume tutta l'ambigua polisemia della pellicola. Dove niente è ciò che sembra, nemmeno Jack.
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eleonora panzeri
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venerdì 29 novembre 2013
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un mistero da svelare
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Il film inizia molto sotto tono, si apre con il tipico scenario post apocalittico di una guerra tra uomini e macchine aliene. Il genere umano esce vittorioso dal conflitto, ma i pochi sopravvissuti si trovano costretti a cambiare pianeta essendo ormai la terra inadatta alla vita. Jack Harper e Victoria Olsen tuttavia devo restare ancora sul pianeta natio, per monitorare le sonde che devono accumulano risorse utili nella nuova colonia terrestre. La realtà che lo spettatore si trova a osservare appare molto surreale, a mio avviso ci si aspetta qualcosa di più truce dopo un conflitto atomico, non certamente un attico orbitante ultramoderno con tanto di piscina panoramica; dove Jack e Victoria si trovano a vivere come una coppia di novelli sposi.
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Il film inizia molto sotto tono, si apre con il tipico scenario post apocalittico di una guerra tra uomini e macchine aliene. Il genere umano esce vittorioso dal conflitto, ma i pochi sopravvissuti si trovano costretti a cambiare pianeta essendo ormai la terra inadatta alla vita. Jack Harper e Victoria Olsen tuttavia devo restare ancora sul pianeta natio, per monitorare le sonde che devono accumulano risorse utili nella nuova colonia terrestre. La realtà che lo spettatore si trova a osservare appare molto surreale, a mio avviso ci si aspetta qualcosa di più truce dopo un conflitto atomico, non certamente un attico orbitante ultramoderno con tanto di piscina panoramica; dove Jack e Victoria si trovano a vivere come una coppia di novelli sposi. Sembra tutto troppo perfetto e artificioso per risultare interessante e credibile. L’unica stranezza, sono i flash back di una ragazza sconosciuta che perseguitano Jack, creando in lui una senso di incompiutezza, come se ci fosse qualcosa che non trovava spiegazione. La prima parte del film scorre lenta e un po’ annoia, non trovavo sensata la tranquillità di Jack nelle sue sieste spensierate sulla terra, vista la nota presenza dagli Scavengers (superstiti dei robot alieni sopravvissuti al conflitto), le perlustrazioni aeree anche se molto suggestive alla lunga sono un po’ ripetitive. Il film cambia registro dopo il ritrovamento della misteriosa ragazza delle visoni all’interno di una capsula criogenica. Da qui in poi è un susseguirsi di colpi di scena, che mi hanno ricordato molto i film The Others o Skeleton Key, generi assolutamente diversi, ma con in comune un evoluzione della trama inattesa. Ci sarebbero alcune considerazioni sul dopo, ma sarebbe un peccato svelare il mistero del film, cosa che lo rende distinto dai soliti film di guerra futuristica.
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folgore94
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mercoledì 27 novembre 2013
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superbo
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