Non ci è stato regalato niente

Film 2013 | Documentario 58 min.

Anno2013
GenereDocumentario
ProduzioneItalia, Germania
Durata58 minuti
Regia diEric Esser
MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Eric Esser. Un film Genere Documentario - Italia, Germania, 2013, durata 58 minuti. - MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 20 marzo 2014

Ritratto della partigiana Annita Malavasi, una delle poche donne comandante della Resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale.

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
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Un documentario che ribadisce l'importanza fondamentale della donna all'interno del Movimento di Liberazione.
Recensione di Marco Chiani
Recensione di Marco Chiani

Seduta sulla panchina di un parco, mentre guida la macchina oppure davanti ad un monumento, Annita Malavasi (1921-2011) racconta la sua esperienza durante la lotta contro l'occupante tedesco. Ventiduenne, prese parte alle azioni delle unità combattenti sull'Appennino Reggiano con il nome in codice di Laila, trasmettendo informazioni o consegnando bombe a mano nascoste nelle scatole delle lampadine. Novantenne vigorosa, oggi, si reca a trovare due compagne partigiane, Gina "Sonia" Moncigoli (1923-2011) e Pierina "Iva" Bonilauri (1918-2011), cui è unita da un preciso sguardo sulla democrazia.
Tra le poche comandanti della resistenza Italiana, Annita "Laila" Malavasi riempie il film con la forza di una personalità fuori dal comune, con l'essenzialità di un linguaggio che arriva dritto allo spettatore, con la fierezza di chi ha vissuto uno dei momenti più tragici del secolo scorso, contribuendo a cambiarne il corso. Siamo in quella categoria di documentari che preferiscono guardare il proprio oggetto di analisi in maniera diretta, senza sofisticazioni, didascalie e montaggi ricercati, affidando alla semplicità il compito di restituire la memoria del passato. Con poche interruzioni nel flusso d'immagini, le fotografie delle varie tessere dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, un manifesto di propaganda fascista, qualche altro scatto significativo, Eric Esser rimane fisso su Laila, sulla sua antica determinazione, su quelle idee di libertà e solidarietà che sente sempre più sostituite, nel cuore dei giovani di oggi, da un accecante individualismo: è forse questo il momento più dolente del documentario, la presa di coscienza di una diffusa mancanza di fratellanza che è tutt'uno con l'ignoranza della storia.
Come nel fondamentale La donna nella Resistenza di Liliana Cavani, il primo tra i documenti che hanno indagato la faccia femminile della Resistenza, Non ci è stato regalato niente ribadisce l'importanza fondamentale della donna all'interno del Movimento di Liberazione; mentre gli uomini venivano chiamati alle armi, infatti, erano ragazze neanche ventenni a portare dispacci, armi, provviste. I racconti delle staffette in bicicletta dalla pianura alla montagna (difficile non vedere nella mente le immagini di L'Agnese va a morire di Giuliano Montaldo), i momenti durissimi, le perquisizioni, le lotte per farsi accettare all'interno di una società strettamente maschilista, gli affetti più cari che vengono a mancare: c'è costante tensione emotiva nelle parole di Annita, donna eccezionale cui questo lavoro di documentazione dà il giusto risalto.

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