Marina

Film 2013 | Biografico, 120 min.

Anno2013
GenereBiografico,
ProduzioneItalia, Belgio
Durata120 minuti
Regia diStijn Coninx
AttoriLuigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Matteo Simoni, Cristian Campagna, Evelien Bosmans Rocco Granata, Warre Borgmans, Marte Bosmans, Jelle Florizoone, Vincent Grass, Federica Marinò, Maité Redal, Chris van den Durpel.
Uscitagiovedì 8 maggio 2014
DistribuzioneMovimento Film
MYmonetro 2,97 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Stijn Coninx. Un film con Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro, Matteo Simoni, Cristian Campagna, Evelien Bosmans. Cast completo Genere Biografico, - Italia, Belgio, 2013, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 8 maggio 2014 distribuito da Movimento Film. - MYmonetro 2,97 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 30 marzo 2020

Rocco è un ragazzo italiano immigrato in Belgio con la famiglia. Il suo sogno è farcela nel mondo della musica, ma il padre lo ostacola.

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Consigliato sì!
2,97/5
MYMOVIES 2,75
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,33
CONSIGLIATO SÌ
Un film classico, didascalico nel suo delineare un percorso esemplare di formazione.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 11 novembre 2013
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 11 novembre 2013

Rocco Granata ha pochi anni e il sogno di suonare la fisarmonica come suo padre, che ha deciso di abbandonare la musica e la Calabria per le miniere del Belgio e un futuro migliore. Due anni dopo Salvatore, ottenuti i permessi per la famiglia, la riunisce in una baracca e in un paese ostile con gli stranieri. Ma Rocco non impiegherà molto a padroneggiare il fiammingo e a farsi amare da una ragazzina bionda, che ha un debole per gli italiani e la canzone melodica. Gli anni passano e Rocco non dimentica quell'amore, che adesso vuole stupire con la sua voce. Con i soldi risparmiati col lavoro di meccanico si compra una Stradella e mette insieme una band con cui esibirsi e comporre finalmente la sua musica. La sua ostinazione e la sua partecipazione a un concorso canoro irritano però Salvatore, che lo biasima esortandolo a trovarsi un mestiere. Al contrario, la madre incoraggia quel sogno preservando il figlio dalle miniere e da una vita già scritta. Ma caparbietà e talento troveranno la strada del palcoscenico e del successo. Inciso il primo disco e 'vinto' il cuore della sua 'Marina', Rocco riscatterà il suo nome e il proprio Paese.
Marina è un film classico, didascalico nel suo delineare un percorso esemplare di formazione, che cerca e trova un personaggio vero il cui ruolo non si esaurisce dentro lo schermo. Perché Rocco Granata diventa necessario anche fuori dal cinema, nella vita che dopo il film torna a fare i conti con l' 'esilio' e con chi scopre che la terra promessa è molto diversa da come l'aveva immaginata. Ispirato alla biografia di Rocco Granata, cantante italiano naturalizzato belga, e nominato col titolo della sua canzone più celebre, Marina è un drammone strappalacrime che parla al cuore. Se la performance di Luigi Lo Cascio è in levare, sorvegliatissima è l'interpretazione di Donatella Finocchiaro, madre malinconica del Rocco di Matteo Simoni, che aggredisce il melodramma con piglio moderno e asciutto.
Talento rivelato, Simoni incarna il coraggio e la determinazione di un sogno realizzato altrove, in una terra promessa che gli italiani negli anni Cinquanta contribuirono a costruire estraendo il carbone dalle sue viscere e respirando polveri nocive. Stijn Coninx, che rivela una felice predisposizione per il genere, realizza una storia in grado di commuovere la platea con robusti interpreti e con i giusti sacrifici che il melodramma richiede. Tra canzoni e colpi di scena, Marina è popolato da personaggi che soffrono perché vittime di ingiustizie o perché schiacciate da un destino predestinato. Le vicende di Rocco e della sua famiglia sono imperniate sulla verità della vita quotidiana, sulla verità cercata nella concretezza della loro esistenza che a un passo dal risolversi il caso dissolve. Il regista belga è bravo a regalare al pubblico quello che ama di più vedere: la conclusione felice e la speranza in un mondo migliore.
Marina, attraverso il sistema retorico del melodramma, affronta il tema della migrazione, intrattenendo e squadernando davanti ai nostri occhi lo spettacolo dell'iperbole, emozioni ingigantite che danno voce agli scacchi affettivi e ai conflitti non riconciliabili. L'enfasi come una canzone diventa valvola di sfogo per far parlare il dolore e la perdita, la sconfitta e la risalita, vincendo la diffidenza e trovando il proprio posto nel mondo.

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Rocco e la sua fisarmonica Storia di una formazione.
Recensione di Dario Zonta

Dopo il passaggio al festival di Roma e dopo l'uscita in Belgio, successo sicuro con 500 mila spettatori e premi vinti, esce nelle nostre sale in 30 copie Marina di Stijn Coninx, storia di una canzone, quella famosa, e storia di una formazione, quella meno famosa, del suo autore Rocco Granata, belga d'adozione, calabrese di origine, emigrato con il padre, minatore nelle Fiandre. La vera storia di Rocco Granata è di quelle che sembrano scritte per un film, un melodramma sociale con riscatto finale. Rocco è il secondo figlio di Salvatore, che come tanti decide di emigrare in Belgio nella speranza di un futuro migliore. Dopo un anno di duro lavoro, non supportato da un fisico imponente, Salvatore chiede il ricongiungimento, consapevole di invitare i suoi cari nell'inferno belga dei minatori italiani. «Ospitati» in baracche che sembrano loculi di un campo di concentramento, Salvatore, la moglie e i due figli mordono l'osso duro della mancata integrazione. Li un contesto ostile che mal sopporta gli «zingari» italiani, sin da piccolo Rocco cerca di affermare il suo talento musicale, suonando quando può la fisarmonica. Ad aumentare la sua ispirazione si mette anche l'amore per una biondina che attraversa i suoi sogni e che lo sprona a definire il suo talento. Rocco dovrà vedersela con mille avversità, compresa quella del padre che lo vuole lavoratore sicuro e non musicista squattrinato. Il regista Stijn Coninx rappresenta la storia di Rocco Granata in modo classico, un po' lezioso, a tratti da cartolina, e con aspirazione inconsapevolmente televisiva. Insomma, preso possesso di tutti gli ingredienti, che qui vanno dall'integrazione degli immigrati alla formazione musicale, dalla storia di una canzone (Marina, che ha venduto 100 milioni di dischi) alla relazione tormentata con la figura paterna, il regista cucina una torta colorata e forse anche saporita, ma non certo sorprendente. Questione di stile. Il lavoro maggiore lo fanno gli attori, tutti italiani nei ruoli principali. Lo Cascio è il padre Salvatore, calabrese vecchio stile, caparbio, geloso e ostile; Donatella Finocchiaro è la madre, invece generosa e silenziosa, sempre in equilibrio tra le pretese del marito e le aspettative del figlio; Simoni è Rocco, faccia potente e bella, piglio sicuro, capace di trainare il suo personaggio oltre il suo mandato biografico. Ma questo è il cinema, ovvero la scrittura della leggenda, nessuno ci crede ma tutti ci cascano.
Da L'Unità, 8 maggio 2014

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 13 maggio 2014
Francesco Monteleone

“Zingaro italiano!” Chi è stato all’estero da emigrante sa bene quanto era difficile sopportare quell’insulto, gridato per strada dai nostri ‘fratelli’ europei. Una parola terribile che ti sagomava come “vagabondo” “apolide” “trasandato” ecc. Gli uomini più orgogliosi reagivano con le mani; i più assuefatti [...] Vai alla recensione »

giovedì 8 maggio 2014
no_data

Un grande film che ricorda i migliori film del neo realismo italiano. Quadro realistico delle sofferenze ed ingiustizie dell'emigrazione di quei tempi, ma anche della grandezza dei valori di quelle famiglie. Bravissimi anche gli attori. Forse non avrà tanto successo visti i gusti attuali, ma sarebbe molto bello lo vedessero tanti, soprattutto giovani.

lunedì 18 maggio 2015
Barolo

Commovente film,ispirato alla vita di Rocco Granata,è la storia della sua vita,dai primi sussulti amorosi al trasferimento in Belgio.Racconto dunque  drammaticamente vero,narra  il disagio, la miseria, lo sfruttamento e l'emarginazione degli italiani emigrati all'estero per trovare un pò di fortuna,ma che invece  si scontrano con la diffidenza degli abitanti del [...] Vai alla recensione »

lunedì 27 novembre 2017
Ennio

Quando mancano del tutto le idee, Hollywood insegna, si ricorre agli effetti speciali. In questo caso si ricorre alla retorica, trita e ritrita dal primo minuto del film. Luogo comune che ne segue un altro a cominciare dalla fetta di pane con pomodoro e pecorino. Per proseguire con tutti, dico tutti, i clichè sull'emigrato meridionale al nord, senza un briciolo di coraggio e fantasia. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 10 giugno 2015
mareincrespato70

Film che appassiona per il suo sguardo partecipe e non retorico, nella sua rappresentazione di melodramma ben costruito. Dietro la storia di una canzone di successo si cela il racconto epico di quando eravamo povera gente, di quando, se non proprio i barconi, ma i vagoni ferrati puzzolenti ospitavano noi italiani in fuga dalla miseria e dalla povertà, in cerca di lavoro per il benessere anelato: [...] Vai alla recensione »

martedì 13 maggio 2014
Mario Nitti

Quando incontri una ragazza che si chiama Marina ti vengono subito in mente le note della canzone che parla di una ragazza “Mora, ma carina”. Già, chissà perché quel ma? Forse che le more di solito sono bruttine? Il film svela la storia di questo pezzo e si scopre che dietro c’è una vicenda di emigranti calabresi che cercano fortuna partendo per le miniere [...] Vai alla recensione »

sabato 17 maggio 2014
melania

film bellissimo,tenero,con un'ottima ambientazione del periodo storico della vicenda  raccontata(anni cinquanta).E' un film che si segue con partecipazione ed emozione,splendida l'interpretazione di Lo Cascio e in genere di tutto il cast,Davvero molto bello|

domenica 11 maggio 2014
no_data

Leggendo la "critica", proprio su mymovies, prima di scegliere quale film andare a vedere, non riuscivo a capire bene cosa volesse dire quel "didascalico". Dopo averlo visto, oltre ad aver capito (forse) cosa si volesse dire con didascalico, ritengo giusto consigliare la visione di questo film. I "veri" appassionati di cinema lo troveranno forse troppo "semplice", ma è sicuramente fatto bene, recitato [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 aprile 2020
Cardoga87

...Nonostante fin da subito qulcosa non mi convincesse nel taglio e personaggi, e nonostante la tarda ora, ho voluto continuare e vedere tutto il film. Grazie Francesco per avermi fatto scoprire qualcosa di più sulla regia... non avrei immaginato fosse fiammingo il regista. Il film nel complesso prende alla gola e al cuore, ma nonostante ciò io - che ti dico, ho la lacrima facile - mi [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 maggio 2015
giuseppetoro

Un successo, così come rocco..il ragazzo che dal nulla, da una famiglia calabrese povera col padre che lavora in miniera in Belgio..avrà un successo col singolo..marina marina

giovedì 23 ottobre 2014
Ropie Cin

sapevo nemmeno che fosse uscito, invece è stata una bellisima sorpresa, delizioso, romantico, e fa meditare sulla condizione degli emigranti italiani da non perdere!

venerdì 19 settembre 2014
Alexander 1986

Biografia romanzata di Rocco Granata, musicista italo-belga autore del tormentone 'Marina' che tanto spopolò negli anni Sessanta. Si raccontano l'infanzia in Calabria, il trasferimento in Belgio sulla scorta del padre (Luigi Lo Cascio) emigrato per lavorare in miniera, le mille difficoltà per affermarsi. Polpettone in stile libro 'Cuore' e tanta retorica sull'emigrato che realizza i suoi sogni col [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Ancora Belgio, ancora musica venuta da lontano. Dopo il grande film d'autore (Alabama Monroe) ecco un ottimo esempio di cinema popolare come non se ne fa più. Lo spunto è la vita romanzatissima di Rocco Granata: da figlio di minatore emigrato nel Belgio anni '50 (sullo sfondo passa la strage di Marcinelle), Rocco diventerà un cantante di successo mondiale con Marina.

Roberto Nepoti
La Repubblica

Negli anni 50 la famiglia Granata emigra dalla Calabria in Belgio, dove il padre Salvatore lavora in miniera. Disprezzati dalla popolazione locale, gli italiani fanno una vita grama, da cui il figlio Rocco sogna di emanciparsi attraverso la passione per la musica. Il ragazzo si procura una fisarmonica Stradella, canta nei bar e compone canzoni; ma si trova davanti a una doppia opposizione: quella delle [...] Vai alla recensione »

Fulvia Caprara
La Stampa

La storia di uno che ce l'ha fatta, all'alba degli Anni '50, quando gli italiani andavano in Belgio a cercare fortuna. Alle spalle c'era il Sud povero e assolato, davanti l'orizzonte incerto e nebbioso del lavoro in miniera. Per resistere bisognava avere un grande sogno, grande almeno come quello del musicista Rocco Granata, autore di Marina, il celebre brano (successo mondiale da 100 milioni di copie) [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO
lunedì 28 aprile 2014
 

Ispirata alla vita del famoso musicista Rocco Granata, la storia di un bambino che lotta con un padre conservatore per conquistare un sogno: la musica. Un film ambientato negli anni '50 che dalla miseria del Meridione, con i minatori italiani immigrati [...]

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