sellerone
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lunedì 24 dicembre 2018
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comicità stregata
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Non sapevo che gli spagnoli lo facessero così bene, ed ora grazie a questo film lo so. Divertente, esagerato e splatter a tratti, ti sorprende e dà quella giusta suspance che finisce per tenerti sempre all'erta. Ottimi attori, bella storia ed action adeguata. Da vedere!!!
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nylonhair
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domenica 7 gennaio 2018
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ennesimo capolavoro del vecchio alex
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Frizzante, dinamico e folle, per un De La Igesias che si dimostra attento nell'attualizzare il corpus folklorico legato alla figura della strega in modo irriverente ma rispettoso della tradizione
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stramonio70
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domenica 13 agosto 2017
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delirante ma divertente
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Film molto difficile da catalogare perchè abbraccia molti generi: action, commedia, horror, trash, grottesco, ecc... L'inizio è veramente grandioso, da lasciare spiazzati nella sua (quasi) blasfemia. Purtroppo però il ritmo si mantiene alto solo per metà del film, poi nella seconda parte si scivola lentamente dal grottesco alla buffonata, con un generale rallentamento della trama. Sarebbe bastato accorciare un po' in fase di montaggio, riducendo la durata di una quindicina di minuti, per migliorare anche la parte finale. Per il resto la regia è ottima, gli attori sono molto bravi e in parte e i dialoghi sono cinici e divertenti quanto basta. Male invece gli effetti speciali di cui si sarebbe potuto tranquillamente fare a meno (il mostro nudo con le tette al vento è quanto di più stupido e di cattivo gusto mi sia capitato di vedere in CGI).
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Film molto difficile da catalogare perchè abbraccia molti generi: action, commedia, horror, trash, grottesco, ecc... L'inizio è veramente grandioso, da lasciare spiazzati nella sua (quasi) blasfemia. Purtroppo però il ritmo si mantiene alto solo per metà del film, poi nella seconda parte si scivola lentamente dal grottesco alla buffonata, con un generale rallentamento della trama. Sarebbe bastato accorciare un po' in fase di montaggio, riducendo la durata di una quindicina di minuti, per migliorare anche la parte finale. Per il resto la regia è ottima, gli attori sono molto bravi e in parte e i dialoghi sono cinici e divertenti quanto basta. Male invece gli effetti speciali di cui si sarebbe potuto tranquillamente fare a meno (il mostro nudo con le tette al vento è quanto di più stupido e di cattivo gusto mi sia capitato di vedere in CGI). Comunque Alex De La Iglesia è un regista di talento e direi che la sufficenza è comunque raggiunta...
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laurence316
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venerdì 23 giugno 2017
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streghe in salsa pulp-anarchico-demenziale
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Tra i maggiori successi cinematografici dell’anno in patria, scritto dallo stesso regista in compagnia del fido collaboratore Jorge Guerricaechevarría, Le streghe son tornate è un esagerato, iperbolico, grandguignolesco e divertentissimo mix di commedia nera, horror e azione. Demenziale, splatter, violento, ma di quel genere di violenza parossistica e comica che inizialmente ricorda Tarantino ma poi finisce per evolversi in una maniera del tutto personale e inclassificabile. E si finisce veramente per perdersi nel delirante vortice di sangue, sesso, violenza, azione, sprazzi gore e parentesi esilaranti (indimenticabile il prologo in cui il protagonista rapina un “compro oro” travestito da Gesù ed accompagnato dal figlioletto di neanche 10 anni).
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Tra i maggiori successi cinematografici dell’anno in patria, scritto dallo stesso regista in compagnia del fido collaboratore Jorge Guerricaechevarría, Le streghe son tornate è un esagerato, iperbolico, grandguignolesco e divertentissimo mix di commedia nera, horror e azione. Demenziale, splatter, violento, ma di quel genere di violenza parossistica e comica che inizialmente ricorda Tarantino ma poi finisce per evolversi in una maniera del tutto personale e inclassificabile. E si finisce veramente per perdersi nel delirante vortice di sangue, sesso, violenza, azione, sprazzi gore e parentesi esilaranti (indimenticabile il prologo in cui il protagonista rapina un “compro oro” travestito da Gesù ed accompagnato dal figlioletto di neanche 10 anni).
Se, nella prima parte, il mix funziona alla perfezione, regalando gag e battute riuscitissime a ripetizione, nella seconda, in cui prevale la componente horror ma soprattutto demenziale, finisce per perdersi un po’ per strada, tirandola per le lunghe, esasperando il racconto, facendo quasi un voto dell’accumulazione indiscriminata ed esagitata e, in particolare, ripetendosi più del necessario. E il finale non è all’altezza.
In ogni caso, per buona parte della sua durata, diverte e intrattiene, senza dimenticare anche di inserire alcuni, divertenti sprazzi satirici ed irriverenti circa la situazione sociale ed economica spagnola, e soprattutto circa le differenze e i difetti di ambo i sessi, con il maschio superficiale ed immaturo “succube” ed intimorito da tremende mogli, ex-mogli o fidanzate, “troppo privilegiate” dalle sentenze al momento del divorzio, e con terribili esponenti del gentil sesso autoritarie e “incomprensibili”, troppo severe, opprimenti e, probabilmente, “troppo” mature. Insomma, si ironizza, anche pesantemente, un po’ su tutti, evitando così la misoginia. Bravi gli interpreti, difficili da dimenticare la Bang e la “Grande Madre”. Nonostante il successo in patria, è passato piuttosto inosservato altrove, Italia compresa.
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fabio1975
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mercoledì 17 maggio 2017
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anarchico e dissacrante
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La guerra dei sessi in una messa in scena davvero esilarante. Assolutamente da vedere!
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dandy
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giovedì 6 aprile 2017
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il villaggio delle streghe.
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Dopo i vari fiaschi,De la Iglesia(che sceneggia col fedele Jorge Guerricaechevarrìa)prende spunto dalla storia spagnola(il villaggio di Zugarramundi fu protagonista di un processo per stregoneria nel 1610)e imbastisce una commedia nera irriverente e frenetica,caratterizzata da un ritmo vorticoso,dialoghi spassosi,e gag a raffica(anche visive).La misoginia di fondo è bilanciata da una simpatica riflessione sul maschio iberico maldestro e sessista.Non mancano frecciatine sulla Spagna contemporanea illusa dal governo Zapatero e minata dalla crisi.Nella seconda parte si gira un pò a vuoto,ma il cast sta al gioco e il finale "lieto" è spassoso.Divertenti certe trovate(i rapinatori vestiti come mimi,il fratello di Eva che spia dal buco della toilette)e le citazioni(da "Machbeth" alla Venere di Willendorf).
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Dopo i vari fiaschi,De la Iglesia(che sceneggia col fedele Jorge Guerricaechevarrìa)prende spunto dalla storia spagnola(il villaggio di Zugarramundi fu protagonista di un processo per stregoneria nel 1610)e imbastisce una commedia nera irriverente e frenetica,caratterizzata da un ritmo vorticoso,dialoghi spassosi,e gag a raffica(anche visive).La misoginia di fondo è bilanciata da una simpatica riflessione sul maschio iberico maldestro e sessista.Non mancano frecciatine sulla Spagna contemporanea illusa dal governo Zapatero e minata dalla crisi.Nella seconda parte si gira un pò a vuoto,ma il cast sta al gioco e il finale "lieto" è spassoso.Divertenti certe trovate(i rapinatori vestiti come mimi,il fratello di Eva che spia dal buco della toilette)e le citazioni(da "Machbeth" alla Venere di Willendorf).Santiago Segura e Carlos Areces sono due streghe.Successone in patria,da noi non se l'è filato nessuno.
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emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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lo splendore dell'assurdo!
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Il film è estremamente divertente e scorretto, perfettamente in linea con lo stile del regista spagnolo. è una gioia per gli occhi.
Dopo dei bellissimi titoli di testa, che mescolano dipinti e incisioni medievali sul tema della stregonerie, a foto di tragedie più contemporanee(oltre che alle foto della Thatcher e della Merkel), il film ci mostra una grottesca rapina in un "compro oro" ad opera di alcune "statue viventi" tipiche del viale "La Rambla" di Barcellona; continua come un Road Movie, dove i protagonisti maschi si lamentano delle donne, definendole "il male del mondo" con battute cariche di divertita ignoranza e maschilismo.
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Il film è estremamente divertente e scorretto, perfettamente in linea con lo stile del regista spagnolo. è una gioia per gli occhi.
Dopo dei bellissimi titoli di testa, che mescolano dipinti e incisioni medievali sul tema della stregonerie, a foto di tragedie più contemporanee(oltre che alle foto della Thatcher e della Merkel), il film ci mostra una grottesca rapina in un "compro oro" ad opera di alcune "statue viventi" tipiche del viale "La Rambla" di Barcellona; continua come un Road Movie, dove i protagonisti maschi si lamentano delle donne, definendole "il male del mondo" con battute cariche di divertita ignoranza e maschilismo. A questo punto lo spettatore inizia a pensare che l'aspetto fantasy non ci sia proprio, ma ecco che i nostri eroi passano per il paese Zugarramurdi, e da qui parte il degenero. I risvolti sono molteplici, l'azione iperbolica, e i dialoghi carichi di irriverenti richiami alla società moderna. La battaglia tra i sessi De La Iglesia.
Cinema che intrattiene e fa pensare. Cosa volete di più???
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kyotrix
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mercoledì 23 dicembre 2015
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ho retto 55minuti
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Dal trailer sembrava carino. L'ho trovato ridicolo, mediocre.
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eriociupo
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martedì 17 novembre 2015
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esagerato
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Inizio promettente. Finale troppo sopra le righe.
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mauribianu
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martedì 17 novembre 2015
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la guerra dei sessi e per la sopravvivenza
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Da diversi anni ormai i registi spagnoli ci hanno abituato ad una alta qualità intellettuale nei loro film, al di là del genere usato e personale di ogni regista. De la Iglesia non è da meno. Il film in due ore analizza e racconta, forse con troppa iconografia, il rapporto uomo donna nella coppia. La guerra dei sessi, ma anche la guerra del predominio di una specie su l'altra, la guerra delle classi sociali, insomma la sopravvivenza! Pellicola godibilissima e non priva di ironia e metafora. Consigliatissimo il film, prende spunto da altri registi spagnoli ma anche da Rodriguez di "Dal tramonto all'Alba" e soprattutto dal Polanski di "Per favore non mordermi sul collo".
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Da diversi anni ormai i registi spagnoli ci hanno abituato ad una alta qualità intellettuale nei loro film, al di là del genere usato e personale di ogni regista. De la Iglesia non è da meno. Il film in due ore analizza e racconta, forse con troppa iconografia, il rapporto uomo donna nella coppia. La guerra dei sessi, ma anche la guerra del predominio di una specie su l'altra, la guerra delle classi sociali, insomma la sopravvivenza! Pellicola godibilissima e non priva di ironia e metafora. Consigliatissimo il film, prende spunto da altri registi spagnoli ma anche da Rodriguez di "Dal tramonto all'Alba" e soprattutto dal Polanski di "Per favore non mordermi sul collo".
Il coraggio caratterizza il cinema spagnolo oramai da un po' di tempo e mi auguro che presto pellicole così potranno essere prodotte in Italia e soprattutto che presto ci sia in Italia un pubblico per film così.
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