diomede917
|
lunedì 11 marzo 2013
|
cercasi centro di gravità permanente
|
|
|
|
Era dai tempi di Reds che un film non otteneva tutte le nominations per i propri interpreti (protagonisti e non) e forte dell’Oscar ottenuto da Jennifer Lawrence arriva in Italia Il lato positivo….un toccasana per vedere le cose più buie con la luce migliore.
Protagonista è Pat Solatano affetto da bipolarismo che finisce in un ospedale psichiatrico dopo aver picchiato selvaggiamente l’amante della moglie che alla fine dei giochi lo ha lasciato (oggettivamente se fosse capitato anche a me quello che è successo al protagonista avrei avuto senza dubbio anch’io un comportamento bipolare!!!!!)…..
Una volta uscito il suo obiettivo è riconquistare la propria amata ritonificandosi il fisico correndo sempre e leggendo i libri amati dalla donna……sul suo cammino incrocia un’altra borderline come lui……una giovane vedova che sfoga il suo dolore in una specie di ninfomania che le fa perdere il posto di lavoro.
[+]
Era dai tempi di Reds che un film non otteneva tutte le nominations per i propri interpreti (protagonisti e non) e forte dell’Oscar ottenuto da Jennifer Lawrence arriva in Italia Il lato positivo….un toccasana per vedere le cose più buie con la luce migliore.
Protagonista è Pat Solatano affetto da bipolarismo che finisce in un ospedale psichiatrico dopo aver picchiato selvaggiamente l’amante della moglie che alla fine dei giochi lo ha lasciato (oggettivamente se fosse capitato anche a me quello che è successo al protagonista avrei avuto senza dubbio anch’io un comportamento bipolare!!!!!)…..
Una volta uscito il suo obiettivo è riconquistare la propria amata ritonificandosi il fisico correndo sempre e leggendo i libri amati dalla donna……sul suo cammino incrocia un’altra borderline come lui……una giovane vedova che sfoga il suo dolore in una specie di ninfomania che le fa perdere il posto di lavoro.
Queste due anime inquiete decidono di salvarsi a vicenda aiutandosi a raggiungere i propri obiettivi….lei cercherà di far riconquistare la moglie e lui sarà il partner in una gara di ballo troppo importante per la bella Tiffany.
Il lato positivo è quello che si può definire (nel senso buono) il classico prodotto medio della filmografia americana dove malattia, amore, sentimento e risate si mescolano per due ore dandoti un senso di sollievo dopo la visione.
Premetto che non sto parlando di una capolavoro della cinematografia ma di sicuro un film onesto che ci regala diversi Lati Positivi……in primis ci fa tornare alla recitazione maiuscola Robert De Niro che non vedevamo così in forma da anni; interessantissima la chiave di lettura del regista David ‘O Russell che mette sullo stesso piano la normalità della follia dei protagonisti con la follia dei cosiddetti normali come un padre ossessionato dalla scaramanzia (bellissimo lo scontro De Niro-Lawrence sulle partite degli Eagles e la presunta jella che porta la ragazza) o un amico soffocato da un matrimonio troppo perfetto per non parlare di uno fermo psicologo che si trasforma in un ultrà da ultimo stadio; e il ballo come mezzo per superare tutte le nostre paure…..e ditemi se non avete pensato a Dirty Dancing qualche volta….
E’ in dubbio che il film scivola verso il prevedibile finale che almeno per una volta non è così stucchevole e rende piacevole l’accendersi delle luci in sala.
Voto 6/7
[-]
|
|
[+] lascia un commento a diomede917 »
[ - ] lascia un commento a diomede917 »
|
|
d'accordo? |
|
mariterossi
|
domenica 11 ottobre 2015
|
l'apoteosi del ridicolo
|
|
|
|
Devo confessare che questo film non m'ispirava troppo ma, poiché veniva trasmesso al cinema Apollo di Milano (del circuito Anteo, che di solito è garanzia di qualità) allora siamo andati a vederlo. Che sonora delusione!!
All’inizio del film, Bradley Cooper dà una buona interpretazione nel ruolo di Pat, bipolare appena uscito da un ospedale psichiatrico, ossessionato dalla ex-moglie e desideroso di ritornare a una vita normale. (Attenzione: SEGUONO SPOILERS).
Pat incontra Tiffany, anche lei bipolare e ninfomane (naturalmente, nonostante sia ninfomane, non vediamo neanche un centimetro quadrato di pelle, perché è chiaro che questo è un film per famiglie).
[+]
Devo confessare che questo film non m'ispirava troppo ma, poiché veniva trasmesso al cinema Apollo di Milano (del circuito Anteo, che di solito è garanzia di qualità) allora siamo andati a vederlo. Che sonora delusione!!
All’inizio del film, Bradley Cooper dà una buona interpretazione nel ruolo di Pat, bipolare appena uscito da un ospedale psichiatrico, ossessionato dalla ex-moglie e desideroso di ritornare a una vita normale. (Attenzione: SEGUONO SPOILERS).
Pat incontra Tiffany, anche lei bipolare e ninfomane (naturalmente, nonostante sia ninfomane, non vediamo neanche un centimetro quadrato di pelle, perché è chiaro che questo è un film per famiglie). Purtroppo, la Lawrence (che d’ora in avanti chiamerò “Bambolina di Porcellana”) ha sempre la stessa espressione fissa e imbronciata per tutta la durata del film; inoltre, la scelta di una bellezza statuaria in questo ruolo è completamente sbagliata, in quanto la rende decisamente poco credibile il personaggio (una “ragazza della porta accanto” sarebbe stata molto più adatta).
Ora, mentre in qualsiasi altro film o nella realtà “Bambolina di Porcellana” avrebbe decine di uomini che la corteggiano, qui lei si incaponisce per Pat e arriva a inseguirlo mentre fa jogging (prima scena davvero ridicola). Pat, però - incredibilmente - resta indifferente alla bellezza di Bambolina, anche quando lei gli dà lezioni sulla vita mentre fa una posa yoga molto sexy, con il popò bene in vista.
Ai genitori di Pat (altri due personaggi ridicoli, tra i quali incredibilmente troviamo De Niro) Tiffany non piace (e ci credo!) ma, a un certo punto, ecco che arriva la scena madre; durante una cena, Bambolina di Porcellana comincia a sciorinare i risultati di una squadra di baseball (o football) ed ecco che avviene il miracolo: tutti la guardano come se avessero visto la Madonna di Medjugorje e finalmente l’accettano nella loro comunità! Bambolina è finalmente degna del giusto riconoscimento. A questo punto, se anche aveste dato una mezza chance a questo pasticcio di film, si capisce che è una barzelletta e l’unica cosa che volete fare è uscire dal cinema al più presto.
Ma no….. manca un’altra scena imprescindibile: la gara di ballo! Durante la gara, Pat vede la ex-moglie (e a questo punto siete arrivati a odiare Bambolina di Porcellana così tanto che sperate in un finale a sorpresa e desiderate con tutto il cuore che Pat e la ex tornino insieme). Alla fine della gara di ballo, Bambolina di Porcellana viene mollata in mezzo alla strada e vaga come un micino sotto la pioggia ma…. sorpresa!! Alla fine Pat si rende conto di essere innamorato di Bambolina, si baciano appassionatamente e vivranno per sempre insieme felici e contenti.
Se dovessi riassumere questo film in una parola, sarebbe “ridicolo”. Tratta un tema delicato come la malattia mentale in modo molto superficiale; oscilla continuamente fra dramma e commedia, ma il risultato è soltanto comicità involontaria. Un vero pasticcio dall'inizio alla fine, la classica commedia romantica che ha la malattia mentale come spunto, ma non riesce ad essere credibile in nessun momento.
Il vero punto debole del film è Jennifer Lawrence, che probabilmente è stata scelta solo per consolidare la sua carriera dopo “Hunger Games”, ma che non ha né la profondità né l’introspezione che il suo personaggio richiedeva (in questo, non è stata neppure aiutata dal monocorde doppiaggio italiano, bisogna riconoscerlo). Come abbia potuto vincere un Oscar per questo ruolo è incomprensibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mariterossi »
[ - ] lascia un commento a mariterossi »
|
|
d'accordo? |
|
ashtray_bliss
|
giovedì 28 febbraio 2013
|
ricominciare a vivere non e' mai tardi.
|
|
|
|
The Silver Linings Playbook e' un film assolutamente adorabile. Costantemente in bilico tra dramma e commedia romantica, e' un film che racconta la storia di due persone emarginate, due persone ''al limite''. Ed e' proprio per questo che lo spettatore sin da subito simpatizza e si identifica anche nei protagonisti, Pat e Tiffany. Proprio perche' non sono i comuni protagonisti delle classiche commedie, ma sono persone che molti di noi, hanno vissuto esperienze traumatiche e le circostanze li hanno fatti crollare psicologicamente. Infatti Pat e Tiffany non rappresentano altro che le due facce della stessa medaglia, rappresentano la fragilita' umana che molto spesso ci bussa la porta sotto forma di disturbi psichici che ci spingono oltre il nostro limite: La depressione, la mancanza di autocontrollo, il disturbo bipolare, l'esaurimento nervoso.
[+]
The Silver Linings Playbook e' un film assolutamente adorabile. Costantemente in bilico tra dramma e commedia romantica, e' un film che racconta la storia di due persone emarginate, due persone ''al limite''. Ed e' proprio per questo che lo spettatore sin da subito simpatizza e si identifica anche nei protagonisti, Pat e Tiffany. Proprio perche' non sono i comuni protagonisti delle classiche commedie, ma sono persone che molti di noi, hanno vissuto esperienze traumatiche e le circostanze li hanno fatti crollare psicologicamente. Infatti Pat e Tiffany non rappresentano altro che le due facce della stessa medaglia, rappresentano la fragilita' umana che molto spesso ci bussa la porta sotto forma di disturbi psichici che ci spingono oltre il nostro limite: La depressione, la mancanza di autocontrollo, il disturbo bipolare, l'esaurimento nervoso. Tutti insidiosi disturbi con i quali tutti -prima o poi- veniamo a contatto nella vita.
E proprio quelli che caratterizzano le personalita' problematiche di Pat e Tiffany. Pat, e' uscito dopo 8 mesi da un ospedale psichiatrico per aver massacrato di botte l'amante della moglie, e successivamente essergli stato diagnosticato il disturbo bipolare. Tornato a casa dei suoi genitori, Pat continua il suo percorso verso la guarigione cercando di restare ottimista e vedere il silver lining, il risvolto positivo in ogni cosa. Anche se in realta' la sua vita continua ad andare a rotoli: gli e' vietato avvicinarsi alla moglie grazie ad un mandato restrittivo, ha perso il suo lavoro come insegnate di liceo e la sua ex casa. Insieme a tutto cio' c'e' il fatto che Pat si fissa con l'idea di tornare con la moglie Nikki, un'idea che ben presto si trasforma in un' ossessione grazie alla quale si iniziera a correre (per rimettersi in forma e piacere a Nikki ma anche-metaforicamente- per corerre lontano dai propri errori commessi, dal proprio passato problematico).
Cosi, cerca sin da subito di riallacciare i rapporti con gli amici comuni con la speranza di riavvicinarsi a Nikki prima possibile, ma specialmente andra' in contro a molte crisi depressive. Come se non bastasse Pat e' asfissiato dai genitori, e specialmente dal padre (De Niro) il quale e' ossessionato dal football e la sua squadra del cuore, gli Eagles. Grazie a questa ennesima ossessione (parallela a quella per i telecomandi) perdera' il lavoro e la pensione e si giochera' tutti i risparmi in stupide scommesse che mettono a rischio la sua attivita' come proprietario di un ristorante.
Ma Pat cerca di non perdere mai l'obbiettivo e guarda sempre in avanti. Excelsior (positivita') e' del resto il suo mantra, e cosi prosegue la sua vita fallimentare, tra crisi, incontri settimanali con lo psicologo, e tanto jogging. Fino a quando non s'imbatte in lui Tiffany, anche lei giovane vedova problematica e dal passato disturbato, segnato da dipendenze dal sesso e dagli psicofarmaci, dopo la morte improvvisa del marito. I due all'inizio sembrano uno l'esatto opposto dell'altra ma in realta' condividono stati d'animo ed esperienze molto simili. Il motivo del loro avvicinamento e' scaturito grazie ad una lettera. Una lettera che Pat scrive a Nikki ma che non ha altro mezzo per fargliela avere sino a quando Tiffany si offre di farlo in cambio di un favore: partecipare insieme a lei ad un concorso di ballo.
A quel punto inizia la vera conoscenza dei due anti-eroi i quali grazie alla danza scoprono un lato diverso di loro stessi e riscoprono il lato postivo della vita, la quale sino ad allora li aveva schiacciati.
La costanza e l'impegno col quale si dedicano ad un progetto in fin dei conti banale, come appunto prepararsi ad un contesto di ballo, mette in evidenza come entrambi hanno bisogno di un piccolo pretesto (come il ballo) per provare cose nuove, dare una spinta diversa alla propria vita, e cambiare la prospettiva con la quale affrontano il mondo. Ed e' grazie a questo cambiamento che si scopriranno innamorati e Pat riuscira' finalmente a liberarsi dall'ossessione per l'ex moglie che lo perseguitava ovunque.
Tiffany e Pat all'inizio si scontrano ma man mano che la loro conoscenza procede scoprono di potersi aiutare a vicenda e superare insieme i traumi e le difficolta' che hanno vissuto in passato, facendo si che nasca tra loro una intesa forte e un legame altrettanto intenso.
The silver linings playbook e' un film assolutamente brillante, che riesce a conciliare perfettamente il genere drammatico insieme a quello della piu' classica commedia romantica, ma senza mai cadere in banali e ultra-conosciuti sentimentalismi o luoghi comuni. Nessun elemento di melo' nel film di O'Russel ma tanta voglia di portare freschezza sullo schermo, sia in termini di una storia fuori dal comune, di personalita' problematiche e borderline, sia in termini dei protagonisti emergenti (e quindi freschi). Strepitosi gli attori, ma su tutti Bradley Cooper il quale finalmente si lascia andare in un personaggio non stereotipato che ti resta impresso nella mente. A volte esplosivo, a volte iroso, poi melanconico ma anche divertente; riesce a dare al personaggio di Pat spessore e intensita'. Si tratta di un personaggio al quale, nel bene o nel male, ci si affeziona e lo si simpatizza immediatamente. Brava anche la Lawrence, convincente nell'interpretare un personaggio complicato e fa emergere il suo talento recitativo.
Regia e sceneggiatura solida ed efficace che convince ed appassiona gli spettatori con una storia sentimentale fuori dagli schemi. Un film che parla di disturbi i quali affliggono sempre piu' spesso gran parte della popolazione ma soprattuto della voglia di riscatto, di trovare il lato positivo delle cose (e della vita) in un mondo e in una societa' troppo difficile e spietata da affrontare, pronta ad emarginarci e ferirci anziche' sostenerci. Imperdibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|
d'accordo? |
|
enrimaso
|
lunedì 11 marzo 2013
|
excelsior!
|
|
|
|
Qual è il segreto del successo di questa commedia agrodolce che mescola con disinvoltura temi inflazionatissimi come: la malattia mentale, il potere terapeutico del ballo, il ruolo iper-protettivo della famiglia (peraltro di origine Italiana!), il riscatto personale che passa attraverso il tentativo di riconquista dell’amata?
Probabilmente, gli attori, protagonisti e non.
La splendida alchimia che si crea sullo schermo fra la coppia dei protagonisti (e fra quella dei comprimari - i genitori di lui - interpretati da un Bob De Niro di nuovo attore, e non più solo gigione, e da Jackie Weaver) è il principale merito registico di David O. Russell, che già in "The Fighter" e "I Heart Huckabees" aveva dato dimostrazione delle sue capacità di guidare e proteggere i propri attori.
[+]
Qual è il segreto del successo di questa commedia agrodolce che mescola con disinvoltura temi inflazionatissimi come: la malattia mentale, il potere terapeutico del ballo, il ruolo iper-protettivo della famiglia (peraltro di origine Italiana!), il riscatto personale che passa attraverso il tentativo di riconquista dell’amata?
Probabilmente, gli attori, protagonisti e non.
La splendida alchimia che si crea sullo schermo fra la coppia dei protagonisti (e fra quella dei comprimari - i genitori di lui - interpretati da un Bob De Niro di nuovo attore, e non più solo gigione, e da Jackie Weaver) è il principale merito registico di David O. Russell, che già in "The Fighter" e "I Heart Huckabees" aveva dato dimostrazione delle sue capacità di guidare e proteggere i propri attori.
Jennifer Lawrence è splendida, divertente e commovente: Oscar meritato, anche se la scelta, fra lei e la straordinaria Jessica Chastain di Zero Dark Thirty, non dev’essere stata assolutamente facile per i membri dell’Academy.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enrimaso »
[ - ] lascia un commento a enrimaso »
|
|
d'accordo? |
|
gabriele marolda
|
mercoledì 13 marzo 2013
|
il confine tra follia e normalità
|
|
|
|
Qual è la linea di confine tra la normalità e la follia, se mai se ne possa chiaramente delineare una? Nella mente di un folle v’è spesso lucidità e genialità, in quella di un sano non di rado la fanno da padrone pensieri e sentimenti che di saggio hanno ben poco. Nei comportamenti delle folle sono spesso presenti attività del tutto dissennate.
Per Pat, il protagonista maschile (interpretato da Bradley Cooper) del bel film di David O. Russell, l’occasione perché esplodesse un episodio maniacale rivelatore del disturbo bipolare è l’aver scoperto la propria moglie sotto la doccia con un collega insegnante di liceo. La reazione è una furia che lo spinge a picchiare selvaggiamente il drudo fin quasi a ridurlo in fin di vita.
[+]
Qual è la linea di confine tra la normalità e la follia, se mai se ne possa chiaramente delineare una? Nella mente di un folle v’è spesso lucidità e genialità, in quella di un sano non di rado la fanno da padrone pensieri e sentimenti che di saggio hanno ben poco. Nei comportamenti delle folle sono spesso presenti attività del tutto dissennate.
Per Pat, il protagonista maschile (interpretato da Bradley Cooper) del bel film di David O. Russell, l’occasione perché esplodesse un episodio maniacale rivelatore del disturbo bipolare è l’aver scoperto la propria moglie sotto la doccia con un collega insegnante di liceo. La reazione è una furia che lo spinge a picchiare selvaggiamente il drudo fin quasi a ridurlo in fin di vita.
Il tribunale lo condanna ad un periodo di otto mesi di terapia presso un ospedale psichiatrico, alla proibizione di avvicinarsi alla sua ex casa, assegnata alla moglie, e all’obbligo di essere seguito settimanalmente da uno psichiatra, accettandone le prescrizioni comportamentali e farmaceutiche.
Perso il lavoro, torna a casa del padre, di cui mal sopporta le piccole manie, il bisogno d’ordine e la chiara preferenza per il fratello, e la madre, elemento equilibratore della pax familiare. Suo unico interesse è quello di riconquistare la sua Nikki, e per ottenerlo è disposto a perdonarne il tradimento e cercare con tutte le sue forze di dominare il proprio disturbo bipolare.
La causa scatenante del disturbo mentale della protagonista femminile Tiffany, (interpretata da una magnifica Jennifer Lawrence come miglior attrice protagonista) è la morte violenta del marito poliziotto, che scatenerà in lei un’ossessiva compulsione sessuale.
Sarà proprio l’incontro delle due infelicità e la loro non facile collaborazione nel cercare una via di riscatto a risolvere forse i problemi di entrambi.
La storia che scorre nel film, magistralmente muovendosi attorno ad un confine sottile tra commedia e dramma, l’avverti da subito vicina al tuo sentire perché ti fa vivere con semplicità e sensibilità non comuni una vicenda umana che ti può appartenere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gabriele marolda »
[ - ] lascia un commento a gabriele marolda »
|
|
d'accordo? |
|
paola d. g. 81
|
giovedì 21 marzo 2013
|
tra "matti" ci si capisce
|
|
|
|
Il Lato Positivo è un film che mi ha colpito per delicatezza e profondità, oltre che per i risvolti divertenti e la sensazione di fiducia che permea tutta l'opera. E ad un film che fa sognare e riflettere con tale grazia e leggerezza si può ben perdonare, io credo, un happy ending forse un po' scontato e una aderenza non sempre perfetta alla verosimiglianza. Nella vita reale, infatti, accade spesso che due persone problematiche, anziché aiutarsi, si affossino a vicenda. Questo film parla invece di un uomo e una donna che hanno in comune un passato estremamente difficile e un tipo di sensibilità che li allontana dal mondo dei "normali", ma che si sono già messi in cammino per superare la sofferenza e, a metà strada, si incontrano.
[+]
Il Lato Positivo è un film che mi ha colpito per delicatezza e profondità, oltre che per i risvolti divertenti e la sensazione di fiducia che permea tutta l'opera. E ad un film che fa sognare e riflettere con tale grazia e leggerezza si può ben perdonare, io credo, un happy ending forse un po' scontato e una aderenza non sempre perfetta alla verosimiglianza. Nella vita reale, infatti, accade spesso che due persone problematiche, anziché aiutarsi, si affossino a vicenda. Questo film parla invece di un uomo e una donna che hanno in comune un passato estremamente difficile e un tipo di sensibilità che li allontana dal mondo dei "normali", ma che si sono già messi in cammino per superare la sofferenza e, a metà strada, si incontrano. Pat, affetto da un disturbo bipolare che lo porta ad accessi di rabbia incontrollata, e Tiffany, giovane vedova "dark" con un passato di depressione e sessuomania, parlano la stessa lingua, si capiscono istintivamente, e l'alchimia del loro incontro porterà a risultati diversi da ciò che entrambi si aspettavano, ma li farà crescere insieme e trovare la felicità, anche attraverso un impegno condiviso (la corsa, il ballo) e l'apprezzamento delle piccole cose e dei rapporti di affetto (ritrovati nell'ottica di una maggiore spontaneità, anche a costo di scontrarsi con i propri cari).
Il Lato Positivo getta uno sguardo luminoso sui problemi psicologici e le nevrosi - più o meno gravi - che affliggono ciascuno di noi in determinati momenti della vita in relazione ad eventi traumatici, e fa riflettere sull'importanza di intraprendere un percorso terapeutico con una persona di fiducia (la figura dello psichiatra che segue Pat è notevole), e di accettare innanzitutto la crisi come punto di partenza per ritrovare un sè più autentico. Il messaggio è chiaro: dalla sofferenza psicologica non si guarisce cercando a tutti i costi di assomigliare alle persone "normali" (che infatti vengono dipinte in modo quasi caricaturale, come concentrati di nevrosi socialmente accettabili), ma riconoscendo la propria natura e i propri limiti e cercando di trasformarli in punti di forza. Pat e Tiffany non sono solo pazzi: sono sinceri e sensibili, rifiutano l'ipocrisia e decidono di liberare la passione in modo sano e costruttivo. Insieme.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paola d. g. 81 »
[ - ] lascia un commento a paola d. g. 81 »
|
|
d'accordo? |
|
catcarlo
|
mercoledì 27 marzo 2013
|
il lato positivo
|
|
|
|
Dopo qualche anno un po’ interlocutorio, è un piacere ritrovare Robert De Niro così in forma. Seppur sfavorito dal doppiaggio, il suo Pat sr. si allinea con merito a un lungo elenco di personaggi indimenticabili, molte volte alle prese con qualche disturbo della personalità. Forse non è proprio corretto cominciare dal grande Bob nel raccontare il bel film di Russell, ma la sua ottima prova è un valido metro per giudicare le altre interpretazioni che si rivelano tutte dello stesso livello: la coppia costituita da De Niro e Jacki Weaver gareggia per intensità con quella principale composta da Bradley Cooper e Jennifer Lawrence, giustificando l’entusiasmo che ha portato tutti e quattro alle nomination da cui poi è scaturita la statuetta di migliore attrice protagonista per Lawrence.
[+]
Dopo qualche anno un po’ interlocutorio, è un piacere ritrovare Robert De Niro così in forma. Seppur sfavorito dal doppiaggio, il suo Pat sr. si allinea con merito a un lungo elenco di personaggi indimenticabili, molte volte alle prese con qualche disturbo della personalità. Forse non è proprio corretto cominciare dal grande Bob nel raccontare il bel film di Russell, ma la sua ottima prova è un valido metro per giudicare le altre interpretazioni che si rivelano tutte dello stesso livello: la coppia costituita da De Niro e Jacki Weaver gareggia per intensità con quella principale composta da Bradley Cooper e Jennifer Lawrence, giustificando l’entusiasmo che ha portato tutti e quattro alle nomination da cui poi è scaturita la statuetta di migliore attrice protagonista per Lawrence. La ragazza – lo si può ben dire, visti i soli ventidue anni – pare trasformata rispetto a quella vista in ‘Hunger games’ e dà vita a una Tiffany fragile ma determinata contro la quale va a sbattere (per caso? Forse…) Pat jr, che nasconde dietro lo sguardo di ghiaccio un mondo di insicurezze che Cooper rende con notevole profondità. Il giovanotto ci mette davvero troppo a innamorarsene (o a capire di esserne innamorato) quando, quasi subito, c’è un primo piano, impreziosito dalle gote arrossate in seguito a una corsa, che stenderebbe chiunque: però c’è da capirlo, visto che è appena uscito da una clinica e deve combattere contro una personalità bipolare esplosa scoprendo la moglie in flagrante adulterio. Del resto tutta la pellicola parla di difficoltà psichiche: Tiffany combatte contro la depressione originata dalla morte del marito mentre Pat sr. è un maniaco ossessivo con la fissa dei Philadelphia Eagles (si è pure beccato una sorta di Daspo per comportamenti violenti allo stadio) e delle scommesse, alle quali rischia di sacrificare patrimonio e famiglia. Ma, malgrado le difficoltà, Pat jr. si ostina a cercare il lato positivo (ovvero ‘il bordo argentato delle nuvole’, come da titolo del romanzo di Matthew Quick da cui il regista ha tratto la sceneggiatura), ripetendosi come un mantra ‘Excelsior!’ (letteralmente ‘più in alto!’) fino a dimostrare - pur tra frenate e difficoltà, sempre con l’aiuto di Tiffany – che l’ottimismo alla fine paga (ovvero è ‘il sale della vita’). Affermazioni, queste ultime, che non possono non richiamare alla memoria il cinema di Frank Capra, il cui fantasma pare aleggiare anche nella lacrimogena scena madre finale: il resto della narrazione sembra invece delineare una sorta di Billy Wilder dei giorni nostri, grazie alla capacità di stemperare le amarezze con i sorrisi (e viceversa) e alla vitalità nonché al ritmo di dialoghi taglienti e sovente trascinanti. La qualità della scrittura di Russell si rispecchia nella regia, che ambienta la storia in un anonimo sobborgo fatto di villette con giardino e può così concentrarsi – con l’aiuto della fotografia di Masanobu Takayanagi – sui volti e sugli stati d’animo dei personaggi. Un insieme di aspetti (lati) positivi che conferma ancora una volta che non è tanto importante ciò che si racconta, ma come lo si racconta. Ridotta all’osso, difatti, abbiamo qui una storia di caduta e redenzione che passa attraverso l’amore e una gara di ballo, in cui la diversità sociale è sempre meglio dell’ipocrisia (vedi la finta coppia felice composta da Ronnie e Veronica), eppure ‘Il lato positivo’ è un film che coinvolge ed emoziona dall’inizio alla fine: riesce così più facile sorvolare con serenità su qualche salto logico, compreso quello abbastanza evidente proprio nel sottofinale, (attenzione, spoiler!) in cui Pat jr., con in tasca la lettera in cui si dichiara, deve farsi spingere dal padre a rincorrere Tiffany (però così De Niro ci guadagna un’altra bella scena…).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a catcarlo »
[ - ] lascia un commento a catcarlo »
|
|
d'accordo? |
|
iaco24
|
giovedì 13 marzo 2014
|
contro corrente! mi aspettavo di più.
|
|
|
|
Avevo molti propositi quando ho deciso di guardarmi questo film ma ne sono rimasto deluso.
A mio avviso non c'è niente di così eccezionale e di nuovo in questa pellicola. Sembra un film per ragazzini.
Un marito, dopo aver scoperto del tradimento della moglie, impazzisce e viene inserito in programma di recupero di un ospedale psichiatrico. Quando viene fatto uscire vuole fare di tutto per riconquistare la moglie nonostante la misura cautelare nei suoi confronti. Fin troppo casualmente (secondo me) incontra un'amica di sua moglie (malata psichiatrica anche lei a causa della morte prematura del marito) con la quale instaura un rapporto (difficile visto i problemi di entrambi) di profonda amicizia che porta lui a chiederle un favore per riavvicinarsi all'amata moglie.
[+]
Avevo molti propositi quando ho deciso di guardarmi questo film ma ne sono rimasto deluso.
A mio avviso non c'è niente di così eccezionale e di nuovo in questa pellicola. Sembra un film per ragazzini.
Un marito, dopo aver scoperto del tradimento della moglie, impazzisce e viene inserito in programma di recupero di un ospedale psichiatrico. Quando viene fatto uscire vuole fare di tutto per riconquistare la moglie nonostante la misura cautelare nei suoi confronti. Fin troppo casualmente (secondo me) incontra un'amica di sua moglie (malata psichiatrica anche lei a causa della morte prematura del marito) con la quale instaura un rapporto (difficile visto i problemi di entrambi) di profonda amicizia che porta lui a chiederle un favore per riavvicinarsi all'amata moglie. Lei accetta ma in cambio chiede di essere accompagnata ad un ballo al quale sogna di partecipare da tempo. Da qua è semplice capire come andrà a finire.
La cosa che più mi ha deluso di più è il troppo buonismo (forse perché è proprio il messaggio che il regista voleva dare) e quel lieto fine troppo ma veramente troppo scontato.
Per quanto riguarda la parte artistica sono rimasto abbastanza colpito da Bradley Cooper ma non mi è piaciuta molto la performance di Jennifer Lawrance (Premio Oscar proprio per l'interpretazione in questo film).
Il mio voto finale è di 2/5 per i motivi sopra elencati.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iaco24 »
[ - ] lascia un commento a iaco24 »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
giovedì 28 marzo 2013
|
il lato positivo del cinema
|
|
|
|
Un folle amore quello di Pat per la moglie Nikki. Un amore che lo ha portato a massacrare di botte l’amante della moglie prima; e poi a vivere esclusivamente in funzione dell’esigenza di riconquistarla una volta uscito dall’ospedale psichiatrico. I genitori cercano di gestire le crisi di rabbia e le insicurezze del figlio; ed il consueto straordinario De Niro interpreta in maniera perfetta il padre, uomo dedito alle scommesse e patito del football americano. In un clima surreale Pat incontra Tiffany, una giovane ragazza che affronta lo stato di prematura vedovanza con una forma di dipendenza sessuale. E Pat intende utilizzare proprio Tiffany, che intanto si innamora di lui, per riavvicinarsi a Nikki.
[+]
Un folle amore quello di Pat per la moglie Nikki. Un amore che lo ha portato a massacrare di botte l’amante della moglie prima; e poi a vivere esclusivamente in funzione dell’esigenza di riconquistarla una volta uscito dall’ospedale psichiatrico. I genitori cercano di gestire le crisi di rabbia e le insicurezze del figlio; ed il consueto straordinario De Niro interpreta in maniera perfetta il padre, uomo dedito alle scommesse e patito del football americano. In un clima surreale Pat incontra Tiffany, una giovane ragazza che affronta lo stato di prematura vedovanza con una forma di dipendenza sessuale. E Pat intende utilizzare proprio Tiffany, che intanto si innamora di lui, per riavvicinarsi a Nikki. In mezzo il divieto di incontro con la moglie, e i frequenti controlli della polizia ed una gara di ballo; ne esce un film davvero gradevole. A prescindere dal valore aggiunto del solito De Niro, e dell’ottima l’interpretazione dei protagonisti, Bradley Cooper e Jennifer Lawrence, occorre dare merito a David Russell di aver reso in maniera perfetta la difficoltà di tirar fuori, a prescindere dalle vicissitudini della vita, il lato positivo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
trimegisto85
|
sabato 30 marzo 2013
|
una pazzia comune
|
|
|
|
Pat (B. Cooper) esce da una clinica psichiatrica dopo otto mesi con l'intento di rimettere in carreggiata la sua vita: un nuovo spirito ottimistico è il vento che deve gonfiare le sue vele per permettergli di superare avversità vecchie e nuove. Oltre a dover ricreare se stesso per riprendere il suo matrimonio fallito, deve affrontare i suoi disturbi comportamentali, una famiglia in crisi economica (ormai chi non lo è e quasi tutti i film lo ricordano)e, soprattutto, i pregiudizi di chi osserva e crede di conoscere tutto di lui partendo da una definizione sociale: pazzo. In questo suo percorso, fatto di corsa e ricerca di equilibrio, incontra Tiffany (J. Lawrence), anche lei da poco uscita da un momento turbolento della sua vita, fatto di sesso e medicinali.
[+]
Pat (B. Cooper) esce da una clinica psichiatrica dopo otto mesi con l'intento di rimettere in carreggiata la sua vita: un nuovo spirito ottimistico è il vento che deve gonfiare le sue vele per permettergli di superare avversità vecchie e nuove. Oltre a dover ricreare se stesso per riprendere il suo matrimonio fallito, deve affrontare i suoi disturbi comportamentali, una famiglia in crisi economica (ormai chi non lo è e quasi tutti i film lo ricordano)e, soprattutto, i pregiudizi di chi osserva e crede di conoscere tutto di lui partendo da una definizione sociale: pazzo. In questo suo percorso, fatto di corsa e ricerca di equilibrio, incontra Tiffany (J. Lawrence), anche lei da poco uscita da un momento turbolento della sua vita, fatto di sesso e medicinali.
I due si incontrano grazie all'idea profana di uno scambio di favori ma iniziano a curarsi a vicenda a piccoli passi, piccoli momenti, con un'amicizia in crescendo che il film non mostra abbastanza ma che si legge nelle splendide interpretazioni degli attori (Cooper conferma la sua versatilità dopo l'ottima prova di Limitless e la Lawrence è semplicemente di un impatto scenico da lasciare senza fiato, chissà dove potrà arrivare); "il lato positivo" è riconoscere come siamo fatti e operare per trovare l'altra metà di Platone, quella che ci capisce e ci aiuta a guarire più di ogni programma o piano prestabilito: "perché il mondo ti spezza il cuore in ogni modo immaginabile" ma è altrettanto imprevedibile nell'offrire il siero giusto, sta a noi leggere i segni.
Il film mescola un tema drammatico e termina nella dolcezza di un abbraccio: in entrambi i casi c'è molto di stereotipato, poche sorprese e semplicità; tuttavia è equilibrato, 117 minuti (!!!) che scorrono veloci, senza pesare, come spesso accade quando si sta bene il tempo vola. La regia di David O. Russel non mostra colpi sorprendenti ma crea la giusta armonia tra immagini, ballo e attori.
In un mondo piccolo, poche strade e sempre gli stessi amici, scopriamo che le persone piango, soffrono e sono sopraffate dalle preoccupazioni quotidiane, non solo dai grandi complotti mondiali e dalle crisi di sistema: un padre che perde tutto, una figlia senza controllo, un matrimonio che può scoppiare, invidie latenti e malintese. Cionnonostante una coppia di "pazzi" riesce a trovare la via giusta, il sentiero che non è della felicità eterna ma è la serenità del qui e ora: allora non dobbiamo aver paura di essere visti in modo diverso, perché ognuno trova la propria strada, almeno in questo non c'è omologazione, nessuno è ancora riuscito a venderci la ricetta della felicità.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a trimegisto85 »
[ - ] lascia un commento a trimegisto85 »
|
|
d'accordo? |
|
|