Testimony

Film 2011 | Drammatico

Titolo originaleEdut
Anno2011
GenereDrammatico
ProduzioneIsraele, Francia
Regia diShlomi Elkabetz
AttoriRonit Elkabetz, Albert Iluz, Zohar Liba, Keren Mor, Menashe Noy .
MYmonetro 2,34 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Shlomi Elkabetz. Un film con Ronit Elkabetz, Albert Iluz, Zohar Liba, Keren Mor, Menashe Noy. Titolo originale: Edut. Genere Drammatico - Israele, Francia, 2011, - MYmonetro 2,34 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Testimony tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento giovedì 1 settembre 2011

Un viaggio nella memoria vista con gli occhi di un ufficiale isaeliano e di una donna palestinese.

Consigliato nì!
2,34/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,67
CONSIGLIATO NÌ
Scheda Home
Critica
Premi
Cinema
Trailer
La logica della scrittura sorprende ma la messa in scena delude.
Recensione di Gabriele Niola
mercoledì 31 agosto 2011
Recensione di Gabriele Niola
mercoledì 31 agosto 2011

Un cartello all'inizio di Testimony chiarisce cosa succederà: degli attori israeliani reciteranno in ebreo testimonianze reali provenienti sia da israeliani che da palestinesi. I racconti snocciolati fanno riferimento al periodo della seconda Intifada e raccontano di violenza e sopraffazione ma contrariamente a quello che il film sembra suggerire inizialmente non sono solo i civili palestinesi le vittime. La violenza fisica e mentale è al centro anche di racconti più o meno crudi e più o meno efferati dei soldati israeliani. Tutto per dipingere un quadro in cui non ci sono torti ma solo vittime.
Non ci sono dubbi sulla radicalità del film di Shlomi Elkabetz. Attori quasi sempre soli in scena, ripresi in mezzo alle terre da cui provengono, che raccontano con un trasporto spesso trattenuto e qualche volta rilasciato con sapienza, momenti reali scritti in forma romanzata. L'idea è che tra realtà dell'accaduto e retorica della scrittura, si ponga l'interpretazione degli attori e lo sguardo del regista.
Con un movimento interno che passa abilmente dalle vittime come solitamente le indichiamo alle vittime più inedite (ma non per questo diverse), il film ha uno svolgimento interno nel suo montaggio, come cioè accosti le diverse storie, dotato di picchi, svelamenti e climax. La scrittura dunque non fallisce né all'interno dei racconti né al loro esterno.
Semmai è la messa in scena a deludere. Il regista ha le idee ben chiare, sceglie il rigore formale, riprende mezzi busti, occasionalmente volti, più raramente figure intere, senza distrarre lo spettatore dalle espressioni controllate degli attori. Sono però altre variazioni a convincere meno. Quando la macchina da presa viaggia accanto, dietro e alle spalle degli attori per riprendere porzioni di quelle terre in cui sono incastrati, sembra di intravedere una verità ineluttabile del film, cioè che nonostante le storie reali, il punto di vista non troppo comune e alcune scelte forti, di cinematografico c'è ben poco.

Sei d'accordo con Gabriele Niola?
Powered by  
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati